lunedì 1 agosto 2016

IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE DEI COMUNI

Oramai tutti i Comuni hanno completato l’iter della deliberazione del bilancio a seguito della quale la Giunta deve approvare il Piano Eesecutivo di Gestione (PEG) previsto dall’art. 169 del T.U.E.L, che è il documento mediante il quale, in coerenza con il bilancio di previsione e con la relazione programmatica, vengono formalizzati e assegnati ai dipendenti dell’ente posti a capo di un centro di responsabilità (definito dalla norma anche come “centro di costo”), gli obiettivi gestionali e le risorse umane, finanziarie e strumentali (l'input).
E' importante a questo proposito che ogni dirigente riceva tutte le tipologie delle risorse, mentre talora vengono assegnate solo quelle finanziarie e spesso senza neanche un confronto per verificare la congruità delle risorse assegnate.
Il PEG ha lo scopo di porre in termini espliciti e diretti il legame tra obiettivi di gestione, dotazione di risorse e responsabilità gestionali correlate, nonché una funzione di controllo e di autorizzazione di spesa per i dirigenti. 
Rispetto al bilancio di previsione il PEG contiene una ulteriore graduazione delle risorse dell’entrata in capitoli, dei servizi in centri di costo e degli interventi in capitoli (vale solo per i comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti).
Al fine di semplificare i processi di pianificazione gestionale dell’ente, il piano dettagliato degli obiettivi e il piano della performance (previsto dall'art. 10 del D.lgs 150/2009) sono unificati organicamente nel PEG.
Il PEG ha segnato negli enti locali una grande innovazione con il passaggio concreto da un’amministrazione per “atti” ad una per “programmi, progetti e risultati”, la sua introduzione ha l’obiettivo di monitorare (ecco l’importanza dei controlli interni) lo svolgimento delle attività ed allo stesso tempo disporre di strumenti adeguati per la valutazione degli obiettivi raggiunti.
Non è definita una forma generale per il P.E.G., ma essa deve riguardare tutte le attività, cioè tutte le entrate e le spese previste nel bilancio, con un maggiore dettaglio delle entrate e delle spese in capitoli e dei servizi in centri di costo.
È importante fare attenzione alla definizione degli obiettivi, stabilendo a priori dei criteri, onde evitare che siano lasciati in mano ai dirigenti che talora individuano obiettivi troppo facili da raggiungere, non funzionali al programma della Giunta e che possono lasciare il fianco a censure da parte degli organi esterni di controllo.
Il PEG, se predisposto in maniera appropriata, è il principale strumento col quale la Giunta può governare e controllare le attività amministrative e gestionali, durante tutto il corso dell’esercizio e diventa un modo per snellire le procedure contabili e amministrative, grazie all’ assegnazioni di budget a ciascuno dei responsabili delle attività e di gestione, rispettando una correlazione tra gli stanziamenti di risorse e la definizione degli obiettivi.
Molto importante è individuare l'output atteso che non può consistere nella indicazione della numerosità delle pratiche o nei vari passaggi delle procedure, ma che deve essere riferito a risultati effettivi come il numero delle famiglie assistite in percentuale al totale delle famiglie bisognose, il numero dei bambini accolti negli asili nido in percentuale al numero dei bambini di quella fascia di età, il numero degli abusi edilizi abbattuti rispetto al totale degli abusi, ecc.
Troppo spesso si leggono deliberazioni con pignolesche elencazioni di adempimenti senza veri obiettivi gestionali.     
Le principali funzioni del PEG sono:
  • Assegnare obiettivi e risorse
  • Introdurre il processo di delega e valorizzare l’autonomia gestionale
  • Definire responsabilità e risultati 
È importante il miglioramento continuo del sistema di assegnazione del PEG e quello della formulazione degli obiettivi (che non possono essere la mera elencazione dei compiti di ciascun Settore per lo svolgimento dei quali il personale percepisce già lo stipendio).
Pertanto devono essere fissati dei target coerenti con il programma di mandato oltre che essere innovativi.
La Corte dei conti di recente ha confermato che gli obiettivi di cui all’art. 15 comma 5 del CCNL 1° aprile 1999 debbano essere assegnati all'inizio dell’anno e non “ex post”, come talora avvenuto in qualche comune che ha approvato il PEG alla fine dell'anno solare.
Obiettivi costruiti bene consentono poi di effettuare una valutazione adeguata di ciascun dirigente e questo è importante per tutti. 
(Le notizie riportate sono prese dal mio "Il Sindaco di tutti: Come gestire il Comune per un risultato durevole").

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