martedì 7 settembre 2021

PER UNA REVISIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI LATINA

Il Sistema di emergenza territoriale della provincia di Latina, dopo la chiusura degli ospedali di Cori, Sezze, Priverno, Gaeta e Minturno, con la trasformazione dei Pronto Soccorso, dapprima in Punti di Primo Intervento e poi, dal 1° gennaio 2020 in Punti di Assistenza Territoriale, ha subito una modifica profonda per quanto la pianificazione logistica dei servizi.
A questo si è aggiunta dal 5 ottobre 2020 la chiusura nelle ore notturne (20:00-8:00) di tutti i PAT.
Queste scelte hanno creati gravi difficoltà per l'accesso alle cure per i pazienti dei Comuni ove hanno sede i PAT e di quelli dell'hinterland.
A nulla sono valsi i ricorsi e le segnalazioni.
L'Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS) nel n. 27/2011 della sua rivista Monitor aveva fornito ampie indicazioni alle regioni in Piano di rientro (come il Lazio) per l'organizzazione della rete dell'emergenza-urgenza da cui è possibile calcolare il numero di ambulanze medicalizzate (MSA) per la provincia di Latina (che dovrebbero essere in numero di 9) mentre attualmente ci sono solo 5 automediche che non sono la stessa cosa e delle altre ambulanze (MSB).
La materia, per la sua importanza è stata anche oggetto di studio da parte della Società Economisti dei trasporti (SIET) che sulla propria Rivisita di economia e politica dei Trasporti (n. 2/2014) ha pubblicato un interessantissimo articolo: "Modelli per la pianificazione logistica nei servizi sanitari di emergenza-urgenza" con il quale, mediante formule matematiche è possibile definire il processo di assegnazione dei flussi di trasporto dai Comuni alle strutture di ricovero e individuare i Comuni dove situare le  postazioni territoriali di ambulanze tenendo conto anche  delle particolari condizioni orografiche dei luoghi e dei relativi tempi di percorrenza, al fine di ridurre al minimo l'intervallo di tempo durante il quale il paziente rimane privo del supporto assistenziale.
Purtroppo le scelte dell'azienda sanitaria non sono state basate fino ad ora da ragioni tecniche.
Sarebbe necessario rivedere per tutti i Comuni della provincia le distanze e i tempi di percorrenza fino al pronto Soccorso più vicino.
Ci si augura che al più preso venga rivisto tutto il sistema dell'emergenza territoriale onde evitare pericoli per la popolazione e l'intasamento delle uniche quattro strutture di Pronto Soccorso rimaste.


Nessun commento:

Posta un commento