lunedì 29 ottobre 2012

La città non può attendere che la maggioranza finisca di litigare invece di amministrare la città


L’Amministrazione comunale, concluso l’esercizio finanziario, con il rendiconto dovrebbe rappresentare  i risultati conseguiti nella gestione delle entrate e delle spese correnti ,  nella realizzazione degli interventi programmati, nonché lo stato di attuazione del piano annuale delle opere pubbliche.
Il 31 ottobre, a distanza di oltre cinque mesi dalla scadenza prevista per legge ( 30 aprile ) ,  finalmente è stato iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale il rendiconto 2011  approvato dalla Giunta comunale  con  deliberazione in data  24 maggio 2012,  n. 57.
Nonostante i gravissimi rilievi  formulati dalla Corte dei Conti con la famosa deliberazione 61/2012 sugli esercizi 2009 e 2010, il Sindaco ha sottoposto alla Commissione bilancio per il necessario parere il rendiconto 2011 il giorno dopo che era pervenuta la nota della Corte dei Conti con cui veniva trasmessa la deliberazione in questione  e  tre componenti la maggioranza, come se nulla fosse, evidentemente ignari dei fatti, hanno espresso parere favorevole alla sua approvazione.  
In qualità di componente della Commissione ho espresso il mio voto contrario.
Il testo del rendiconto che è stato poi trasmesso al Consiglio, come se nulla fosse avvenuto,  è lo stesso approvato dalla Giunta nel mese di maggio.
Il Gruppo del PD ha da tempo evidenziato ben 76  motivi di illegittimità, omissioni, etc, relativi alla gestione del bilancio 2012,  che in molti casi possono configurare il danno erariale.
Nel Consiglio comunale del 31 ci troveremo  a valutare non solo il rendiconto dell’anno 2011, ma  quanto non è stato fatto in questi anni dalla Giunta.
Un bilancio estremamente carente se guardiamo le promesse fatte in campagna elettorale:  dallo sviluppo economico ( agricoltura, turismo,commercio, ) alle politiche della sicurezza, alle politiche per la casa ed il territorio, alle politiche ambientali, alle politiche per i beni e le attività culturali e sportive, alle politiche per le opere pubbliche ed i trasporti, la partecipazione e comunicazione per una cittadinanza consapevole ed informata……molte promesse e pochi fatti.
Il programma del Sindaco Lucci era intitolato : “Per una città che possa guardare al futuro con fiducia”, purtroppo oggi penso che nessuno di noi possa guardare in maniera ottimistica  al futuro di  questa città.
Il Sindaco da molti mesi si trova a dover affrontare gravi problemi nella gestione del bilancio (evidenziati da lui stesso all’epoca delle dimissioni ), ma  questi problemi sono anche all’origine dei conflitti interni  della maggioranza, che si riflettono nell’immobilismo della Giunta, che da tempo assume solamente atti di ordinaria amministrazione e  non ha rispettato la scadenza del termine per l’approvazione del consuntivo ( 30 aprile ) , né quello per l’approvazione del bilancio di previsione.   
Pertanto non si tratta di questioni  interne alla maggioranza, ma che riguardano la città tutta.
In questo momento difficile, la città ha bisogno di essere governata,   con una visione moderna  e manageriale, che punti in alto, i cittadini non possono stare ad attendere che  la maggioranza  ponga fine alle sue guerre di potere interne invece di svolgere il compito per cui è stata votata.

giovedì 25 ottobre 2012

Intervento in Consiglio comunale del 25 ottobre


Ieri sera  in Consiglio comunale si è tra l'altro  discusso della richiesta di undici consiglieri  ( a seguito di una raccolta di firme avviata dal gruppo PD ) in merito alla famosa deliberazione 61/2012 della Corte dei Conti con la quale sono stati formulati ben sei rilievi; per parte mia  ho svolto il seguente intervento :
A seguito di una verifica amministrativo-contabile eseguita dai Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica ( IGF ), il 30 agosto 2006  veniva inviata dal Ragioniere Generale dello Stato,  al Sindaco del Comune di Sabaudia e a molti altri destinatari, tra i quali la Corte dei Conti, una lettera con la quale veniva comunicato che dagli accertamenti effettuati era emersa una serie di gravi irregolarità che possiamo così sintetizzare :
1) mancato utilizzo di procedure selettive per l’individuazione di professionisti convenzionati
2) Erronee previsioni definitive di entrata e inesistenti accertamenti
3) Illegittimo utilizzo di somme a destinazione vincolata
4) Effettuazione di spese di natura discrezionale in violazione del divieto normativo
5) Imputazioni improprie di spesa
6) Mancata motivazione per l’affidamento di incarichi esterni
7) Necessità di accertare le cause della lentissima eliminazione dei residui attivi e passivi
8) Irragionevole lentezza nell’attività posta in essere per il recupero di crediti di  data remota
9) Necessità di un riaccertamento dei residui attivi da effettuarsi in applicazione dei criteri normativi previsti
10) Maggiore incidenza dei residui attivi radiati, rispetto a quella dei residui passivi cancellati, situazione che ha contribuito al formarsi dei risultati negativi di gestione.
Con la predetta nota il Ragioniere Generale dello Stato invitava pertanto il Sindaco dell’epoca ad eliminare le criticità evidenziate.
Risulta che la Ragioneria Provinciale dello Stato abbia più volte sollecitato un riscontro  ( note n. 4231  del 3 marzo 2009, n. 6599 del 26 luglio 2007 e n. 6352 del 21 maggio 2008 ).
Stranamente il giorno prima delle elezioni comunali il 4 giugno 2009,  alcuni responsabili di Settori del Comune ( Caputo, Onori, D’Arcangelo, Paniccia e Macera ) inviavano una nota all’allora Sindaco ff. Lucci per rassicurarlo in merito all’attuazione dei punti oggetto dell’indagine.
In data  4 luglio 2011 la Sezione regionale di controllo per il Lazio della Core dei Conti inviava infine una dettagliata richiesta di chiarimenti  al Sindaco ed al Presidente del Collegio dei Revisori sui dati esposti nel rendiconto 2009, che in gran parte ricalcava i rilievi dell’IGF.
Nonostante  tutto ciò,  nessuno ha ritenuto di informare il Consiglio della corrispondenza intercorsa in questi anni tra la Corte dei Conti e il Comune.
Infine in data  4 ottobre scorso il Presidente Mignacca ci ha trasmesso la deliberazione della Sezione regionale di Controllo del Lazio n. 61 in data 26 giugno 2012, in cui si legge che l’esame dei rendiconti 2009 e 2010 ha portato in emersione il reiterato ricorso a prassi e comportamenti irregolari suscettibili – nel contesto della gestione comunale – di incidere sulla stabilità e sulla solidità della situazione finanziaria ed economica dell’ente, ponendone a rischio la tenuta nel prossimo futuro.
In particolare la Corte ha evidenziato i seguenti fenomeni patologici :
1)   Criticità inerenti all’attendibilità del risultato contabile di amministrazione a motivo della omessa rappresentazione di taluni vincoli di spesa, la cui corretta contabilizzazione avrebbe comportato situazioni di disavanzo reale in luogo dei rendicontati avanzi da reputarsi perciò meramente apparenti.
2)   Criticità inerenti alla veridicità, liquidabilità e solidità dell’avanzo di amministrazione in quanto inficiato dalla presenza nel conto del bilancio di residui attivi vetusti di parte corrente di dubbia esigibilità.
3)   Criticità nella gestione della liquidità con presenza nel conto del bilancio di significativi differenziali negativi tra poste attive e passive, sintomatiche di difficoltà nella gestione della liquidità
4)   Irregolare computazione fra i servizi in conto terzi di partite correnti
5)   Mancato aggiornamento degli inventari dei beni mobili ed immobili, incidente sulla attendibilità del conto del patrimonio
6)   Mancata predisposizione del rapporto sulla correttezza dei pagamenti;
Conseguentemente la Corte ha ritenuto che detti fenomeni denotino la scarsa attenzione prestata nel tempo dall’Amministrazione per salvaguardare le finanze dell’Ente e garantire l’espletamento delle relative funzioni istituzionali in un quadro di effettiva sostenibilità.
La palmare inconsistenza degli avanzi rendicontati nel 2009 e nel 2010  è in sé sintomo eloquente del depauperamento progressivo e incontrollato delle finanze comunali, fenomeno del quale vanno rintracciate e rimosse con determinazione le concause.
E’ stata inoltre segnalata la mancata  iscrizione a titolo cautelativo di un congruo fondo rischi a copertura dei crediti inesigibili.
Pertanto la Sezione ha ordinato la sollecita comunicazione delle misure consequenziali adottate nel rispetto di quanto stabilito dal comma 168 della L. 266/2005 che recita:  “Le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, qualora accertino, anche sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto, adottano specifica pronuncia e vigilano sull’adozione da parte dell’ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno.”
Dagli atti fornitici rileviamo che l’Amministrazione in precedenza ha cercato di controdedurre, in maniera peraltro inadeguata,  riferendo, tra l’altro,  di aver costituito il fondo rischi ( il che non è vero in quanto solo il Consiglio, con l’approvazione del bilancio di previsione avrebbe potuto farlo) per non parlare dei residui attivi , che sono stati dichiarati inesigibili senza un provvedimento formale e dei residui passivi sui quali non vengono svolti controlli adeguati. 
E’ quindi evidente che i problemi che solo oggi sono stati portati a conoscenza del Consiglio erano ben noti a chi avrebbe dovuto governare la città in questi anni,
Non è possibile che in tutto questo tempo si sia andati avanti senza aver fatto nulla.
Il gruppo del Partito Democratico ogni volta che si è trattato di votare il bilancio di previsione e il consuntivo ha espresso il proprio voto contrario: non per una questione di principio, ma per motivi amministrativo-contabili puntualmente ed apertamente dichiarati, che sono stati  immediatamente  esposti all’Ispettorato generale di Finanza del Ministero dell’Economia, alla Prefettura di Latina ed alla stessa Procura della Corte dei Conti.
Nonostante ciò la maggioranza ha seguitato a votare a favore senza tener conto le argomentazioni portate dal nostro Gruppo.
Addirittura il Sindaco ha sottoposto alla Commissione bilancio l’approvazione del rendiconto 2011 il giorno dopo che era pervenuta l’ultima nota della Corte dei Conti e tre componenti la maggioranza, come se nulla fosse, evidentemente ignari dei fatti, hanno espresso parere favorevole alla sua approvazione.   
Assistiamo ora allo scoppio di  una profonda ed ennesima  crisi politica all’interno del  PDL  il cui elemento scatenante è stato fornito proprio dai rilievi della Corte dei Conti, che stranamente ora vengono a galla.
In Comune si vive un clima da idi di marzo, come nella tragedia  Giulio Cesare di Shakespeare, anche se siamo in una stagione che è più quella della rivoluzione di ottobre e sembra prossima la presa del Palazzo d’inverno.
A noi non interessano i problemi interni del PDL o di altri Partiti o le aspirazioni di questo o di quel consigliere che fino a ieri in maniera ostentata approvava i bilanci  e che ora  tuona contro  esponenti della stessa maggioranza; a noi interessa il buon governo della città, la vera POLITICA.
Il problema della legalità e della trasparenza non può essere invocato solamente quando si parla di certi fenomeni, i cittadini pretendono che il danaro pubblico sia amministrato nel pieno rispetto delle leggi e che chi lo ha amministrato renda conto pubblicamente di come è stato speso.
Fino ad oggi ciò non è avvenuto e abbiamo assistito in questi ultimi anni ad una Giunta che ha speso in lungo ed in largo come se nulla fosse, affidando consulenze senza pubblici avvisi, assegnando contributi ad alcune associazioni, senza verificarne attività e meriti; gestendo in maniera inadeguata il patrimonio, organizzando manifestazioni e spettacoli anche di costo elevato, privi di un adeguato ritorno in termini turistici…etc.
Vengono ignorati costantemente i principi contabili previsti dalla  legge ed in particolare proprio quelli dell’annualità e della universalità.
Mentre purtroppo molti cittadini avevano ed hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, questa estate, come cicale venivano spesi gli ultimi euro per musiche e balli in piazza, mentre le famiglie bisognose attendevano che gli fossero dati  quei quattro soldi di contributo che gli spettavano.
Ora che hanno speso tutto quanto era nelle casse,  vengono a proporre di aumentare le tasse. Ma chi gli ha detto di fare certe spese,  quando è stato coinvolto il Consiglio, quando sono stati informati i cittadini ?
E’ troppo bello, dopo aver combinato i guai, lavarsene le mani e passare le grane ad altri.
Non possiamo accettare che quelli ci hanno portato a questa situazione, vengano oggi a  dirci che si dimettono,  così la responsabilità di aumentare tasse e imposte sarà scaricata sul Commissario straordinario, mentre alcuni già annunciano che comunque  sono pronti a ricandidarsi per il bene della città.
I cittadini sono stufi di sentire questi discorsi e ad essere amministrati sempre dalle stesse facce, che si ripresentano sotto nuove bandiere.
E’ urgente che venga fatta chiarezza sulle responsabilità politiche e amministrativo-contabili e che venga posta la parola fine a questa agonia della città.

venerdì 19 ottobre 2012

Una organizzazione più funzionale degli uffici: una nuova mozione


I  Consiglieri  comunali   Franco  Brugnola ed Amedeo Bianchi oggi hanno presentato questa 
MOZIONE
PREMESSO CHE
1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico- amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico- amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108.
3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente:
a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco.
4. Le attribuzioni dei dirigenti, in applicazione del principio di cui all'articolo 1, comma 4, possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative.
5. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di cui al capo I titolo III l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 54.
6. I dirigenti sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione.
- Ulteriori disposizioni in materia sono contenute nell’articolo 53, comma 23, della legge n. 388 del 2000 come modificato dall'articolo 29, comma 4, legge n. 448 del 2001 e nel  D.lgs 30 marzo 2001 , n.165,
CONSIDERATO CHE
- Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 31.3.1999, all’art. 9 ( Conferimento e revoca  degli incarichi  per le  posizioni organizzative ) stabilisce tra l’altro che:
“Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni, previa determinazione di  criteri generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere  rinnovati con le medesime formalità.
Per il conferimento degli incarichi gli enti tengono conto - rispetto alle funzioni  ed attività da svolgere - della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza  acquisiti dal personale della categoria D.
Gli incarichi possono essere revocati prima della scadenza con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di specifico accertamento di risultati negativi….”
- L’art. 11 del medesimo CCNL  prevede inoltre  che solamente gli enti privi di personale con qualifica dirigenziale possano attribuire gli incarichi nell’area delle posizioni organizzative “esclusivamente a dipendenti cui sia attribuita la responsabilità degli uffici e dei servizi formalmente individuati secondo il sistema organizzativo autonomamente definito e adottato”.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune, approvato con deliberazione n.11 del 29 gennaio 2008   all’art. 14 stabilisce quanto segue :
1. Il Settore è unità organizzativa interna all'AREA, comprendente un’insieme di funzioni semplici o complesse operanti all'interno degli uffici e la cui attività è finalizzata a garantire la gestione dell’intervento dell’Ente nell’ambito della materia specifica. Gli uffici interni ai servizi non sono strutture organizzative e gli addetti ad essi svolgono solamente specifiche funzioni di responsabilità.
2. Al Settore è preposto un Funzionario di categoria D3, che assolve alle attribuzioni riportate, per la categoria anzidetta, dall’allegato A del CCNL 1998/2001, stipulato il 31.03.1999 e s.m., nel rispetto delle norme dell’art.52 del d.lgs.30 marzo 2001, n. 165 e s.m. e del presente regolamento.
3. Il Capo Settore, di norma, può compiere atti di esternazione, che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, soltanto se delegato dal dirigente Capo Area competente oppure allorché trovasi in funzione di vicario del Capo Area e con posizione organizzativa. Per tutte le altre attività, ratione officii, egli è istruttore responsabile del procedimento amministrativo o di fasi di esso, sino al completamento di tutti i procedimenti, ma il provvedimento finale resta di competenza del Capo Area, che lo firma, impegnando l'Amministrazione verso l'esterno. Tale regola vale anche per tutti gli atti gestionali e non soltanto per quelli amministrativi o di certazione.
3. Il Sindaco, il Direttore Generale o il Segretario Generale, il Capo Area possono assegnare eccezionalmente e motivatamente compiti di gestione ai responsabili dei Settori, limitatamente a specifici ambiti di competenza, così anche ai responsabili di unità di staff, a seconda degli eventi, che interessano l’organizzazione del lavoro dell’Ente.
4. In deroga al principio assoluto del rispetto della sfere di competenza ratione materiae è data facoltà al Sindaco e alla sua Giunta di adottare un sistema organizzativo reticolare volto a responsabilizzare i
Funzionari addetti ai Settori, con posizione organizzativa perfetta, e a renderli attributari di piano esecutivo di gestione, secondo quanto stabilito dall'art. 13, comma 7°, precedente.
- Nel nostro Comune sono previsti tre posti di dirigente, preposti ad altrettante aree : amministrativa, finanziari a e tecnica e che al momento sono in servizio due dirigenti, per cui non può trovare applicazione
- Nonostante ciò il Sindaco ha affidato con propri provvedimenti non sempre controfirmati dal Segretario generale, la responsabilità dei Settori a personale inquadrato nella posizione funzione D3 o D1  assegnandogli anche il budget e delegando loro l’adozione di tutti i provvedimenti che per legge dovrebbero essere svolti dai dirigenti;
- in tal modo al personale interessato sono state attribuite notevoli responsabilità sovresponendolo   senza adeguato corrispettivo ed affidandogli compiti non consentiti dalla normativa vigente
CONSIDERATO INFINE CHE
- Gli incarichi ai responsabili dei settori conferiti dalla  S.V.  sono quasi tutti scaduti da molto tempo  e  oramai in gran parte in regime di prorogatio da molto tempo e che le sollecitazioni rivolte in tal senso non hanno avuto alcuna risposta;
RITENUTO CHE
I commi 3 e 4 del prefato art. 14 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi  siano  in contrasto con la legge e con il CCNL ;
IMPEGNANO
Il Sindaco a ricondurre l’organizzazione del Comune entro i binari fissati dalle norme sopra riportate, modificando il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi  e  provvedendo ad indire un avviso per il conferimento ex novo della  responsabilità dei  Settori nei casi in cui gli incarichi siano scaduti,  attribuendo – come previsto dalla legge - a ciascun dirigente responsabile delle tre aree, il potere di delegare ai titolari dei Settori e degli uffici  l’adozione degli atti nei limiti fissati dall’art.10 del D.lgs 267/2000.

giovedì 18 ottobre 2012

Il PD voterà contro il rendiconto 2011 e contro il bilancio di previsione 2012 ( se lo approveranno )

Le dimissioni del Vice Sindaco Secci scrivono la parola fine ad una maggioranza che in questi quasi quattro anni non è stata in grado di fare nulla.
I conflitti interni hanno portato all’aprassia della Giunta bloccata sui temi più importanti.
Anzi i problemi della nostra città si sono aggravati: l’agricoltura è sempre più in crisi, il turismo si è ridotto a permanenze di una sola giornata, il commercio vede chiudere i battenti, giorno dopo giorno, molte attività, la maggiore impresa della nautica è fallita.
Il lavoro non c’è più, l’Edilizia Residenziale Pubblica è ferma da anni e tutti progetti sono stati abbandonati.
Il gruppo del PD in questi anni ha presentato moltissime mozioni di cui oltre trenta approvate dal Consiglio, ma dopo tanto tempo nessuna di queste ha trovato attuazione da parte della Giunta.
I cittadini che hanno delegato questa maggioranza a gestire la cosa pubblica, hanno diritto di chiedere conto di cosa hanno fatto in questi anni.
Nonostante la situazione economica generale fosse difficile da tempo , abbiamo assistito ancora una volta ad una estate passata da cicale, per soddisfare l’ego di alcuni personaggi che hanno speso soldi pubblici per manifestazioni inutili e di basso livello, oltre che per passaggi pubblicitari sulle TV private.
Più volte il PD ha chiesto che prima di aumentare le tasse e le tariffe fossero colpiti gli evasori, ora si sente dire che il progetto di bilancio per l’anno 2012 , che ancora deve arrivare in Consiglio comunale, prevede l’incremento dell’IMU, dell’IRPEF , della TARSU nonché di molte tariffe dei servizi pubblici.
Solo grazie all’interessamento delle opposizioni è stata avviato il riaccatastamento delle ville sulle dune, alcune delle quali pagavano meno di una casa a schiera di San Donato.
C’è ancora molto da fare per aumentare la trasparenza e l’equità dentro il Palazzo comunale.
La Giunta deve rendere conto per le mancate entrate e per le eccessive spese.
In questi anni la maggioranza non ha mai mantenuto una delle promesse fatte agli elettori né uno degli impegni presi in Consiglio, non è possibile credere a chi non mantiene la parola data.
Il Gruppo del PD fin d’ora desidera informare i cittadini che ancora una volta e sempre sulla base di fatti oggettivi altamente negativi, denunciati nel corso di questi anni, voterà sia contro il rendiconto 2011 che contro il bilancio di previsione 2012 , inviando, come avvenuto per i bilanci passati gli atti alla corte dei conti"

mercoledì 17 ottobre 2012

Chiesti accertamenti sui prodotti alimentari OGM: una nuova interrogazione

In data odierna Franco Brugnola e Amedeo Bianchi hanno presentato la seguente interrogazione
INTERROGAZIONE
PREMESSO CHE
- Un Organismo Geneticamente Modificato (OGM) è un essere vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
In Europa il contesto normativo sugli OGM, basato sul principio di precauzione, è oggi costituito dai seguenti testi:
a) Direttiva 2001/18/CE, che, sostituendo la 90/220/CEE, riscrive le regole base per l'autorizzazione al rilascio nell'ambiente di un nuovo OGM;
b) Regolamenti 1829 e 1830/2003/CE, che regolano l'autorizzazione e l'etichettatura/tracciabilità degli alimenti e dei mangimi (food & feed) costituiti o derivati da OGM;
c) Raccomandazione 556/2003, che indica le linee guida sulla coesistenza tra colture OGM e convenzionali, cui le norme nazionali e regionali dovrebbero allinearsi.
- L'Italia ha recepito la direttiva 2001/18/CE attraverso il decreto legislativo 224/2003
- Una equipe dell'Università di Caen in Francia, ha realizzato un allarmante studio che rileva come i ratti nutriti con mais geneticamente modificato siano più soggetti ai tumori o a gravi malattie.
- Da parte dell’ European Food Safety Administration e della comunità accademica è arrivato il sostegno e l'invito a eseguire ulteriori approfondimenti.
CONSIDERATO CHE
- in ogni caso le notizie apparse sulla stampa sono allarmanti, anche per quanto riguarda l’utilizzo in agricoltura dei prodotti in questione e il loro ingresso nella catena alimentare, coinvolgendo il problema della “Sicurezza alimentare”
RITENUTO CHE
Sia opportuno attivare degli accertamenti per far verificare la situazione da parte degli organismi competenti sull’eventuale utilizzo di OGM nel nostro territorio;
CHIEDONO
al Sindaco in quanto massima autorità sanitaria comunale se non ritenga di intervenire presso il Dipartimento di prevenzione e presso il Dipartimento veterinario della ASL al fine di far effettuare controlli a campione nei luoghi di produzione e di commercializzazione delle sostanze alimentari, in merito alla presenza di prodotti agricoli geneticamente modificati.

martedì 16 ottobre 2012

Commissione vigilanza del 16 ottobre 2012


Oggi la Commissione vigilanza ( presieduta da me ), su richiesta del Consigliere Ciriello  ha esaminato alcuni problemi relativi alle fatture dei progetti per l' Edilizia Residenziale Pubblica convenzionata, progetti che, per una serie di motivi ancora non sono andati in porto. L'Assessore D'Argenio ha illustrato la situazione delle varie aree  individuate dal vecchio consiglio nell'aprile 2009, è la n. 21.;  per la zona "D" vicino alla scuola dell'artiglieria il costo dell'esproprio rende oramai fuori mercato l'area; per la zona "E"  sita in via Biancamano sulla sinistra entrando a Sabaudia ( oggi è un vasto terreno agricolo ) è fuori discussione essendo troppo vicina al Parco, mentre la zona "C"  di fronte all'Hotel Il Gioiello , nel vallone, c'è già il parere contrario del Parco. Sono intervenuti nella discussione quasi tutti i presenti.
Il Sindaco ha informato la Commissione  che è sua intenzione di portare in Consiglio la revoca della deliberazione 21/2009.
Personalmente ritengo che in un momento di crisi economica, anche dell'edilizia, costruire abitazioni ERP sia per l'edilizia convenzionata che gestita dall'ATER sia un modo per dare lavoro al settore dell'edilizia e nello stesso tempo dare case a chi ne ha bisogno, magari a canone agevolato come avviene per l' ATER.
Mi auguro inoltre che, anche a motivo dei vincoli esistenti nel centro urbano, per l'edilizia sociale siano reperite aree a san Donato, a Borgo Vodice, etc.

lunedì 15 ottobre 2012

Commissione vigilanza

Oggi la Commissione vigilanza esamina la questione delle Aree di edilizia residenziale pubblica ed i relativi progetti. Nonostante le carenze di abitazioni sono stati realizzati solo gli edifici previsti a San Donato, mentre per gli altri la progettazione è rimasta nel cassetto. Cercheremo di capire perché.

venerdì 12 ottobre 2012

La regione mette a concorso la farmacia di Molella perchè il Comune ( che aveva esercitato il diritto di prelazione per gestirla direttamente ) in tre anni non è stato capace di aprirla


Il Consiglio comunale con deliberazione n. 46  in  data  9 luglio 2009, stabilì di esercitare il diritto di prelazione per la quinta sede farmaceutica di Molella-Mezzomonte.
Per il giorno 8 aprile dell’anno successivo fu convocata la commissione competente per l’esame dello Statuto della nuova farmacia evidentemente copiato ( male ) da un altro comune.
Al riguardo, fu presentata dal nostro Gruppo ( nota del 25 marzo 2010 ) una lunga serie di rilievi allo Statuto
A seguito di detti rilievi il Regolamento non è stato più sottoposto alla commissione.
Successivamente al fine di pervenire all’apertura della Farmacia, Brugnola si è  adoperato accompagnando il collega consiglieri delegato ( Ciriello ), sia presso l’Assessorato sanità della Regione che presso l’Azienda Servizi Pubblici di Ciampino  ( ASP ) che gestisce numerose farmacie comunali dei Castelli romani, per studiare le procedure più opportune per l’apertura della farmacia.
Sempre allo scopo di sollecitare l’apertura di questa importantissima struttura sono state presentate due interrogazioni dal nostro Gruppo.
In occasione della presentazione del Bilancio di Previsione 2010 è stato presentato un emendamento per incrementare il capitolo necessario proprio per lo start up della farmacia,  che è stato dichiarato inammissibile dall’ufficio ragioneria ( prot. n- 15649 del 14 giugno 2011 ) .
Si è arrivati infine  alla adozione da parte della Giunta della deliberazione n. Giunta n. 43 del 30 aprile 2012 con cui è stata modificata la Pianta organica .in base a quanto previsto dalla L: 27/2012, istituendo la sesta sede farmaceutica.
In merito a quest’ultimo provvedimento il Gruppo del PD ha formulato una lunga serie di rilievi alla ASL ed alla Regione.
Il 26 luglio scorso, a distanza di tre anni dall’esercizio del diritto di prelazione e quindi alla decisione di gestire direttamente la farmacia di Molella-Mezzomonte-Palazzo, la  maggioranza ha presentato in Commissione sanità una proposta per revocare l’esercizio del diritto di prelazione, privando i cittadini di tutte le opportunità che avrebbero potuto avere grazie ad una gestione diretta del servizio.
Il Gruppo del PD  espresse fortissime critiche su tale proposta sottolineando che in questo modo la maggioranza dopo essere riuscita ad impedire per tre anni l’apertura  di un servizio pubblico importantissimo: da una parte sottraendolo al pubblico concorso per l’assegnazione da parte della Regione, dall’altra non provvedendo poi alla sua apertura, ha costretto i cittadini delle zone interessate ( anche  anziani e disabili ) a doversi recare fino in città.
La cosa non è stata più portata in Consiglio.
Ora la Regione, poiché il Comune non ha adempiuto agli impegni presi, metterà a concorso la farmacia di Molella e ci vorranno altri anni perché quei cittadini possano avere una farmacia che comunque non potrà mai essere gestita come sarebbe stato se fosse stata pubblica.
Il diritto alla  salute è sancito dall’art. 32 della Costituzione, ci domandiamo quando la Giunta vorrà pensare ad assicurarne il rispetto su tutto il  territorio comunale.

giovedì 11 ottobre 2012

Il Governo costringe i Comuni a potenziare i controlli interni. Se ci fossero stati già a Sabaudia non saremmo in questa situazione


Sulla G.U. del 10 ottobre è stato pubblicato il Decreto Legge 174/2012 che introduce norme più stringenti in materia di finanza e funzionamento degli enti locali.
Al riguardo, ho inviato oggi una lettera al Sindaco, al Presidente del Consiglio, al Presidente dei revisori ed a quello dell’Organismo Indipendente di Valutazione perché provvedano a predisporre le modifiche degli atti ( regolamento consiliare e regolamento di contabilità ) e dell’organizzazione (funzioni dei dirigenti, deleghe ai responsabili dei Settori, etc. ) per adeguarli a quanto stabilito dalla nuova normativa.
In particolare gli artt  3-10 del citato decreto legge modificano profondamente il D.lgs 267/2000 al fine di  assicurare maggiore trasparenza allo stato patrimoniale degli eletti, di potenziare i controlli interni (attuando il controllo strategico, il controllo di gestione, rafforzando i controlli preventivi e successivi etc., anche per quanto riguarda la qualità dei servizi erogati ),  di  definire i controlli sulle società partecipate, etc.
Le norme citate stabiliscono oggi delle sanzioni (  anche pecuniarie  ) nel caso di mancata attuazione di quanto previsto.
Si tratta di argomenti che in questi anni sono stati oggetto a più riprese di puntuali sollecitazioni da parte di questo Gruppo, che ha ripetutamente segnalato le carenze agli organi superiori competenti ivi compresa la Corte dei Conti,  sin dall’inizio della consiliatura.
Desidero sottolineare che  nello spirito di una opposizione costruttiva sono state di volta in volta anche suggerite proposte per migliorare l’organizzazione: assicurando il rispetto dell’art. 107 del Dlgs 267/2000, definendo formalmente  le procedure ed i flussi  dei documenti. 
Desta meraviglia il fatto che ora che la Corte dei Conti ha scritto segnalando le irregolarità,  tutti  desiderino arrogarsi questo merito, ma se erano membri della maggioranza o addirittura della Giunta non avrebbero dovuto dimettersi ?
Per quanto mi riguarda, come è mio dovere,  parteciperò alla seduta della Conferenza dei capigruppo di domani, per ribadire le posizioni del PD e  sollecitare l’adozione dei provvedimenti necessari per dare attuazione completa al decreto legge 174/2012, fornendo il mio contributo.

Consiglio comunale del 18 ottobre


I Consiglio comunale si terrà in giorno 15 alle ore 11 in prima convocazione ed il 18 in seconda alle ore 19, con il seguente ordine del giorno:
-Mozione relativa alla individuazione e approvazione di alcuni principi in tema di concezione dell’acqua come bene comune e predisposizione delle necessarie modifiche statutarie per la realizzazione di un modello di gestione pubblica partecipata del Servizi idrico integrato mediante affidamento ad un soggetto di diritto pubblico  ( PD )
- Mozione  di solidarietà all'Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione di Latina, per gli attacchi subiti in questi giorni in seguito alla sentenza di condanna del Presidente dell'Amministrazione provinciale.  ( PD )
-Mozione per la  difesa del Presidio ospedaliero centro,  l’integrazione delle strutture ospedaliere con quelle territoriali e la riqualificazione del presidio di via Conte verde ( PD )

Interrogazioni ( PD ):
- Individuazione provvisoria e sperimentale di aree per lo svolgimento di spettacoli viaggianti
- Adempimenti relativi alla L.R:14/2001 ( disciplina dei campeggi )
- 10° anniversario della Casa Domotica
- Revisione della Pianta Organica delle Farmacie
- Interventi per il ripascimento del litorale e per il contrasto dell'erosione

mercoledì 10 ottobre 2012

Basta con la gestione dei servizi affidata all'esterno. Una nuova mozione del PD

I Consiglieri comunali Franco Brugnola e Amedeo Bianchi hanno presentato la segunte mozione
MOZIONE
PREMESSO CHE
- da alcuni anni le amministrazioni di centro destra hanno progressivamente esternalizzati quasi tutte i servizi comunali : acquedotto comunale, rete fognaria, refezione scolastica, raccolta dei rifiuti solidi urbani, trasporti, cimitero, notifica multe, parcheggi, etc. etc. il costo di questi servizi è cresciuto a dismisura e la qualità percepita dai cittadini non è sempre elevata; nel frattempo i costi del personale dipendente sono aumentati anch’essi….
PREMESSO ALTRESI’ CHE
- a seguito di procedura di gara il Comune di Sabaudia ha affidato alla ditta SAPIDATA il servizi sanzionatorio delle violazioni delle norme del codice della strada e di polizia amministrativa, stipulando il relativo contratto rep. 3761/2008;
- con deliberazione n. 74 del 21 agosto era stato autorizzato il responsabile del Settore Polizia Locale al rinnovo del contratto ex art. 20 del contratto;
- la Commissione vigilanza ha avuto occasione si occuparsi della vicenda chiedendo chiarimenti alla Comandante in merito alle procedure;
- con successiva deliberazione n. 88 in data 2 ottobre 2012 è stata revocata la predetta deliberazione n. 74/2012in quanto, a seguito di accertamenti è emerso che l’orientamento giurisprudenziale del Consiglio di Stato non consente il rinnovo tacito dei contratti;
PREMESSO ANCHE CHE
- con deliberazione n. 33 del 26 febbraio 2009 è stata avviata la procedura per l’affidamento del servizio di fornitura, installazione manutenzione e gestione dei parcometri sul lungomare e degli ausiliari del traffico;
- con determinazione n. 68 del 29 aprile 2009 è stato aggiudicato l’affidamento del servizio alla società S.I.S. s.r.l. per un corrispettivo del 32% rispetto agli incassi;
CONSIDERATO CHE
- a motivo del contratto con la soc. SAPIDATA cospicue percentuali sugli incassi delle multe vengono trasferite ad una società privata sottraendo cosi risorse alle già esigue casse comunali;
- a causa del contratto con la soc. S.I.S. una percentuale molto elevata delle somme incassate è versata alla medesima società;
- ove fossero re-internalizzati , secondo un processo di backsourcing questi servizi oltre a mantenere gli introiti nelle casse comunali potrebbe essere dato lavoro a molte persone;
PRESO ATTO
- dello stato delle finanze comunali;
RITENUTO CHE
- già molti comuni hanno provveduto a re-internalizzare la gestione dei parcheggi e quella per la notifica delle multe, riuscendo in qualche caso anche a quadruplicare gli incassi
IMPEGNANO LA GIUNTA
- ad avviare la procedura per la re-internalizzazione del servizio sanzionatorio e a provvedere per tempo ad organizzare quanto necessario per provvedere anche alla gestione diretta del servizio di gestione dei parcheggi;
- a predisporre, nell’ambito della spending review, un programma per la progressiva re-internalizzazione di tutti i servizi

martedì 9 ottobre 2012

Progetto mare nostrum ?


Con deliberazione n. 6 in data 31 gennaio 2012 fu approvato il progetto “Mare nostrum” concernente l’ampliamento dell’area marina protetta per il ripopolamento ittico compresa nello specchio acqueo antistante il lago di Caprolace, per partecipare il bando indetto dalla regione Lazio grazie al Fondo Europeo della Pesca, chiedendo un contributo di €  450.000, pari a complessivi €  498.000  ( comprensivi di IVA ).
Un progetto molto interessante che avrebbe consentito di agevolare il ripopolamento di quel tratto di mare, con innegabili vantaggi per l’ambiente e per i pescatori.
La posa in opera degli atolli previsti per agevolare la riproduzione dei pesci avrebbe portato anche del lavoro.
Ma,  trattandosi di progetti europei viene sempre chiesta una quota a carico del bilancio comunale.
Il Comune, anche a causa della situazione finanziaria in cui versa, non ha provveduto  a deliberare la quota posta a proprio carico, per cui il contributo non potrà essere concesso.
Questo è una  delle prime conseguenze della situazione finanziaria  del Comune.

Le analisi del lago di Sabaudia


In data 6 settembre il Gruppo del PD ha presentato una nuova mozione per il risanamento delle acque del lago di Sabaudia.
Mentre si è in attesa che sia inserita all’ordine del giorno del Consiglio comunale, sono pervenute le ultime analisi effettuate dall’ARPA, a seguito dell’ultima moria di pesci.
Le prove sono state effettuate dal 6 al 13 settembre, da terra, in punti di prelievo diversi da quelli monitorati mensilmente ai sensi del D.lgs 152/2006 .
In alcuni campioni è stata rilevata la presenza di streptococchi fecali ed azoto ammoniacale.
E’ stata inoltra rilevata la presenza di alghe Raphidophyceae, specie potenzialmente ittiotossiche.
Tale situazione rende ancor più importante che  il Consiglio affronti al più presto la questione in maniera costruttiva.
In data odierna è stata inviata una nota alla ASL Latina ed alla Regione Lazio per avere chiarimenti sulla compatibilità dello stato delle acque con le attività che vengono svolte.

lunedì 8 ottobre 2012

La conferenza stampa del PD a seguito dell'invito della Corte dei Conti


Oggi il Partito democratico di Sabaudia ha tenuto una conferenza stampa sul contenuto della deliberazione 61/2012 assunta dal Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti e per analizzare le conseguenze delle richieste formulate in detta deliberazione.
In base a quanto stabilito dall’art. 228 del Dlgs 267/2000 il Conto consuntivo deve dimostrare i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale  rispetto alle previsioni.
Prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi il comune dovrebbe provvedere all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione dei motivi che giustificano il mantenimento in tutto o in parte dei residui.
Più volte nel corso degli ultimi anni il Gruppo del PD nel corso delle sedute comunali in cui si discutevano i rendiconti in esame hanno formulato numerosi rilievi che  hanno poi formato oggetto di lettere inviate alla Prefettura, all’Ispettorato generale di Finanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché alla Corte dei Conti.
I rendiconti degli anni 2009 e  2010,  secondo la Corte dei Conti sono affetti tra l’altro dalla mancata annotazione di vincoli di spesa gravanti sulle entrate da ex oneri di concessione nonché dalla presenza di cospicui residui attivi di dubbia eseguibilità non accompagnata dall’iscrizione di alcun fondo rischi, con conseguente sovrastima degli avanzi contabili rendicontati.
Dalla  lettura della deliberazione giuntale  n. 115 del 2 settembre 2011 si rileva  che i residui   attivi sul rendiconto 2010 ammontano ad  € 23.008.335,02 ( nel 2009 erano 21.680.769,52 )   mentre  quelli  passivi  ammontano  ad  € 23.742.900, 24 ( nel 2009 erano  23.263.845,74 )  ,  somme che appaiono  particolarmente rilevanti specialmente  se si mettono in rapporto all’ammontare delle spese correnti, dato che  ammontano quasi all'equivalente del  Titolo I.
Il Collegio dei revisori  ha svolto una analisi di anzianità dei residui attivi per titoli accertando la presenza di residui risalenti fino al 2003, sollecitando una più celere riscossione dei tributi e delle sanzioni emergenti dalle attività di verifica degli uffici, onde evitare la continua lievitazione degli importi riportati a conto residui.
L’I.G.F. del M.E.F., a seguito di una ispezione  svolta negli anni scorsi  aveva  avuto modo di  formulare dei rilievi  sull’estremo ritardo con cui vengono eliminati  i residui e sull’assenza di un riaccertamento degli stessi.
Da un esame più approfondito  risulta  che vi erano, ad avviso di questo Gruppo,  residui attivi iscritti almeno in qualche caso privi di fondamento  e di titolo giuridico, specialmente a motivo del tempo trascorso e della difficoltà  ad  incassarli; tra  questi  destano perplessità quelli relativi a :
ICI  , pari  ad  Euro :  1.154.040,54  per l’anno 2010 , per  l’anno 2009 erano pari ad € 1.275.362,00
TARSU, pari ad Euro  : 2.356.829,49 per l’anno 2010, in aumento rispetto all’anno 2009  , quando erano € 1.943.627,00
Violazioni codice della  strada : € 1.488.154,47  per il 2010  in diminuzione rispetto all’anno 2009 quando ammontavano ad Euro : 1.671.573,10 .
Alienazione beni disponibili : €  2.687.921,51 per il 2010 per  l’anno 2009 ammontavano ad Euro 2.901.085,01.
Alcuni residui sono  riportati di anno in anno  senza  alcuna  giustificazione, ben  sapendo che  la possibilità  di una loro realizzazione è , almeno in alcuni casi,  nulla.
E'  di tutta  evidenza che se  fosse  effettuata da parte dei Settori competenti  un verifica  seria  dei residui,  probabilmente il bilancio anziché  in attivo  ( di Euro  11.585,04 )  sarebbe in disavanzo.
Lo stesso Collegio dei revisori ha storicizzato i residui attivi manifestando alcune perplessità circa la conservazione di alcuni di questi.
Il procedimento della Corte dei Conti  ha avuto inizio con una fitta corrispondenza sin dagli anni passati, senza che il Consiglio, che aveva approvato entrambi gli atti  ( deliberazioni 61/2010 e 53/2011 ), assumendosene la responsabilità, ne  fosse informato.
Ora il Consiglio comunale sarà chiamato a riapprovare entrambi i rendiconti,  il che significa che l’approvazione del rendiconto 2011 sarà congelata, fino a quando non saranno ridefinite le risultanze  del 2009 e del 2010.
Analogamente dovrà essere bloccata l’approvazione del bilancio di previsione 2012.
Tutto ciò si tradurrà inevitabilmente in difficoltà gestionali con il rischio che gli eventuali ( ma purtroppo prevedibili ) disavanzi dovranno essere riportati sul bilancio 2012, già in forte sofferenza a motivo dei tagli del Governo e delle spese per gli onerosi contratti assunti ( RSU )..
Per troppo tempo, benché questo Gruppo avesse segnalato alcuni problemi,  l’attuale Amministrazione   ha omesso di assumere i provvedimenti del caso  ed ha proseguito a gestire il Comune con una organizzazione inadeguata, che non consente neanche il monitoraggio delle fatture passive né di quelle attive.
Occorre che vi sia più trasparenza anche nella gestione contabile del Comune in quanto è lì che vengono gestiti i soldi della comunità.
Non è possibile che i cittadini possano essere chiamati a pagare per l’incapacità di chi ha gestito in questi anni e che non si è nemmeno preoccupato di informare il Consiglio di quanto stava accadendo.
Data la gravità dei fatti il Gruppo del PD  ha avviato una raccolta di firme per chiedere la convocazione di una seduta del  Consiglio comunale straordinaria sulla vicenda.
E’ ora di cambiare, la città ha bisogno di essere amministrata da persone competenti che operino nell’interesse della collettività per creare posti di lavoro, per realizzare l’Edilizia Residenziale Pubblica dando case ai lavoratori, per risollevare l’agricoltura e per incrementare il turismo, garantendo a tutti legalità e sicurezza.   

sabato 6 ottobre 2012

Conferenza stampa del PD di Sabaudia sui rendiconti 2009 e 2012

Il Circolo del PD di  Sabaudia ha indetto per il giorno 8 alle ore 10:30 , presso il Mini Hotel Saporetti una conferenza stampa  per illustrare la posizione del PD  sui problemi aperti dalla  Corte dei Conti in merito ai rendiconti degli anni 2009 e 2012 . "...affetti dalla mancata debita annotazione di vincoli di spesa gravanti sulle entrate da ex oneri di concessione nonché dalla presenza , nel conto del bilancio, di cospicui residui attivi di dubbia esigibilità non accompagnata dall'iscrizione di alcun fondo rischi, con conseguente sovrastima degli avanzi rendicontati"

venerdì 5 ottobre 2012

Sin dall'esame del consuntivo 2009 fu segnalato il problema della conservazione illegittima di un eccesso di residui attivi


Da una lettera inviata agli organi vigilanti in merito al consuntivo dell'anno 2009 in cui già denunciavamo il problema dei residui attivi ed i rischi di un disavanzo:

Un altro problema  che ritengo di segnalare è rappresentato  dai  residui  attivi  e  passivi, in quanto dalla  lettura della deliberazione giuntale   n. 127  del 27 luglio 2010  si rileva  che i residui   attivi ammontano ad  €  21.680.769,52   mentre  quelli  passivi  ammontano  ad  €  23.263.845,74 ,  somme che appaiono  particolarmente rilevanti specialmente  se si mettono in rapporto all’ammontare delle spese correnti, dato che  ammontano quasi all'equivalente del  Titolo I.
L’Ispettorato generale di Finanza del MEF, a seguito di una ispezione  svolta negli anni scorsi   ha  avuto modo di  formulare dei rilievi  sull’estremo ritardo con cui vengono eliminati  i residui e sull’assenza di un riaccertamento degli stessi.
Già in precedenza  la questione è stata  portata  all’attenzione  del Consiglio,  anche a causa di  articoli apparsi sulla stampa nazionale.   
Da un esame più approfondito  risulta  che vi sarebbero  residui attivi iscritti almeno in qualche caso privi di fondamento  e di titolo giuridico, specialmente a motivo del tempo trascorso e quindi della difficoltà  ad  incassarli; tra  questi  destano perplessità quelli relativi a :
ICI  , pari  ad  Euro :  1.275.362,00
TARSU, pari ad Euro  : 1.943.627,00
Violazioni codice della  strada : Euro : 1.671.573,10
Alienazione beni disponibili : Euro 2.901.085,01
Trasferimenti Regione : Euro 3.595.840,71
Mutui  CCDDPP  : Euro  4.624.703,42
Alcuni residui sono  riportati di anno in anno  senza  alcuna  giustificazione, ben  sapendo che  la possibilità  di una loro realizzazione è , almeno in alcuni casi,  nulla.
E'  di tutta  evidenza che se  fosse  effettuata  un verifica  seria  dei residui  attivi,  probabilmente il bilancio anziché  in attivo  ( di Euro  145.904,40 )  sarebbe in disavanzo.

Intervista sulla situazione politica


Ecco il testo integrale dell'intervista richiestami dal periodico 6diSabaudia e pubblicata sull'ultimo numero in edicola questi giorni. 
1)      Nel ruolo di capogruppo del PD un commento ad oggi sull'operato della Giunta guidata dal Sindaco Lucci
Dopo tre anni dalle elezioni è giusto fare il punto della situazione. La coalizione che sosteneva il candidato Lucci ( composta da PDL, UDC, Forza Sabaudia e Popolari Liberali ed UDEUR ha presentato un programma, che ad oggi è ancora quasi completamente inattuato, né il Sindaco ha mai sentito il dovere di rendicontare ai cittadini quanto fatto.
La Giunta si è limitata a svolgere l'ordinaria amministrazione e la conferma si ha leggendo gli atti assunti. L'attività della  maggioranza è stata caratterizzata sin dall'inizio dall'Ordinanza per la navigabilità del lago, poi annullata dal Prefetto Frattasi e dall'avvio di un contenzioso che si concluso con la sconfitta del  Comune.  Sono seguite altre iniziative , tutte segnate dalla marcia indietro dell'Amministrazione Lucci, come quella del Concorso ippico,  gli spettacoli all'Arena   del  Mare, la revoca della famosa delibera bavaglio contro la libertà di stampa, etc. Nel frattempo la maggioranza è stata scossa da problemi interni anche rilevanti, come  la questione della consigliera Di Maio,  la costituzione del Gruppo FLI, l'arresto del consigliere Nicola Bianchi,  un crescente numero di consiglieri rinviati a giudizio per reati anche contro la Pubblica amministrazione.
In questa situazione la Giunta si è per lo più limitata ad occupare le poltrone, a comandare, ma non a “governare” la città, ignorando le aspettative dei cittadini, trattati troppo spesso come sudditi, senza coinvolgerli nella gestione della città e senza ricercarne la partecipazione.
Ritengo che sia giunto il momento della sostituzione dell’attuale classe dirigente, con persone nuove più attente alle esigenze della popolazione.
2)      Quale Settore ha evidenziato più esigenze e verso cui non c'è stato un adeguato  intervento della coalizione al governo di Sabaudia ?
L'attuale funzionigramma del Comune, frutto della famosa consulenza del sig. Papadia, cui il Sindaco ha affidato “intuitu personae” tale delicato compito, invece di realizzare una struttura funzionale che avesse di mira l'efficacia e l'efficienza, ( come previsto dall'art. 97 della Costituzione ) ha creato una serie di  strutture che difficilmente dialogano tra di loro, in ciò non certo aiutate dagli Assessori e dai numerosi consiglieri delegati, che spesso fanno riferimento ad un unico funzionario. Senza dubbio in quest'ultimo periodo il Settore che avrebbe avuto necessità di maggiore attenzione, proprio per  la delicatezza dei compiti affidati è quello dell'Ambiente (   gestione della gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, demanio marittimo, PUA, etc. ), ma guardando al complesso dell'amministrazione debbo affermare che il Settore che più è apparso carente è quello del Bilancio, che non riesce a coordinare in maniera adeguata la complessità delle problematiche che arrivano dai vari Settori, specialmente a causa della mancanza di un sistema informatico di contabilità integrato, che consenta ai responsabili del PEG di poter tenere sotto controllo il budget assegnato. L'una e l'altra  di queste deleghe, unitamente a quella della Polizia Locale ed ai lavori Pubblici sono gestite in prima persona dal Sindaco Lucci, con tutte le difficoltà conseguenti.
3)      La sua continua presenza  al Premio Sabaudia Cultura può essere letta come una sua attenzione verso il mondo culturale ?
Provengo da una famiglia appassionata di teatro, di pittura e di letteratura, per cui la partecipazione agli incontri con autori spesso prestigiosi è stata una occasione da non perdere.
4)      Quali novità  si sente di suggerire per migliorare  questo Settore e lo stesso Premio Sabaudia Cultura ?
In primo luogo il Premio dovrebbe essere gestito dal Settore Cultura del Comune, in quanto non se ne  comprende l'affidamento al Settore Affari Generali, né l'utilizzo di somme di quel Settore che dovrebbero avere una destinazione diversa. In secondo luogo sarebbe opportuno avere una giuria composta da personalità del mondo della cultura o della letteratura, evitando di inserire personaggi che nulla hanno a che fare con queste attività e che non forniscono alcun apporto utile. L'innesto – anche se limitato -  avvenuto quest'anno di personalità del luogo ha consentito di attualizzare un poco alcuni testi,  stimolando il dibattito; su questa strada penso che si possa lavorare ancora di più.  Diverso è il problema della sezione dedicata alla letteratura migrante, scelta questa ottima, ma  distonica rispetto alla politica della maggioranza, che solo pochi mesi orsono ha bocciato una mozione del PD  per la costituzione della consulta dei migranti.
5)      Il turismo a Sabaudia : un giudizio sulla stagione  e sulle emergenze del Settore.
Paradossalmente la crisi economica ha riportato il turismo a Sabaudia, ma per lo più si è trattato di un turismo mordi e fuggi. Manca una  strategia per lo sviluppo del turismo degna di questo nome,  andiamo avanti grazie all'eredità del passato e le cosiddette manifestazioni estive organizzate ( poche ) quest'anno, non hanno  fatto molto per incrementare le giornate di permanenza nella nostra città. A tutto ciò non giovano anche le strutture ricettive chiuse (Hotel Sabaudia al Lago etc.), la mancata valorizzazione della Villa di Domiziano,  la carenza di impianti sportivi in grado accogliere le èquipe straniere nella stagione  invernale, la mancanza di un auditorium....
A  mio avviso è inoltre sempre più sentita anche l’assenza di sicurezza in quanto l'aumento delle rapine e  dei furti ( per non parlare di altri reati contro la persona ) ha raggiunto livelli insostenibili.
In quest'ultimo scorcio della stagione abbiamo assistito a spot pubblicitari di Sabaudia su reti televisive locali, forse sarebbe meglio bene andare alle borse internazionali, come la BIT, la Borsa Mediterranea del turismo archeologico, magari con la Regione e con la Provincia. 

La resa dei conti


La sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti, con deliberazione n. 61 in data 26 giugno scorso,  ha formulato una serie di gravi rilievi a carico dei rendiconto degli anni 2009 e 2010 del nostro Comune, che attengono principalmente alla attendibilità del risultato contabile di gestione: per residui attivi di dubbia esigibilità, per mancati accantonamenti e mancato rispetto di taluni vincoli di destinazione, per mancato aggiornamento degli inventari, per irregolare imputazione delle partite di giro ed infine per la mancata pianificazione dei pagamenti. Da ciò deriva ad avviso della Corte “la scarsa attenzione prestata nel tempo dall’Amministrazione per salvaguardare le finanze dell’ente e garantire l’espletamento delle relative funzioni istituzionali in un quadro di effettiva sostenibilità”
Il Gruppo del Partito Democratico ha segnalato in questi anni reiteratamente, costantemente e puntualmente alla Corte dei Conti, all’Ispettorato generale di Finanza, all’Ispettorato della Funzione Pubblica, all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, alla Prefettura, etc.  tutta una serie di irregolarità.
Nello specifico il Gruppo del PD  a suo tempo ha espresso voto contrario sul rendiconto 2009 e su quello del 2010, segnalando anche i propri rilievi e motivazioni alla Corte.
Pertanto la decisione della Corte conforta le posizioni assunte da questo Gruppo non già per motivazioni politiche, ma con argomentazioni tecniche documentate.
Ora dovranno essere corretti entrambi i rendiconti, il che comporta di conseguenza anche la rettifica di quello del 2011 ( ancora non sottoposto al Consiglio ).
La gravità della situazione accertata dalla Corte è sintomo evidente della disorganizzazione e delle difficoltà dell’ente locale nell’applicare correttamente la normativa e  i principi contabili; i ritardi cui abbiamo assistito nell’anno in corso per l’approvazione del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012 ne sono un ulteriore segnale.
Ma la cosa più grave che si deve evidenziare è rappresentata dal fatto che gli adempimenti richiesti dalla Corte porteranno a galla lo stato reale dei rendiconti e quindi complessivamente delle finanze  Comune con il rischio di gravi disavanzi e con tutte le conseguenze di legge.
Come se nulla fosse il giorno 25 settembre e poi il giorno 3 ottobre, è stato sottoposto alla Commissione Bilancio il rendiconto dell’anno 2011, senza che allo stesso sia stata fatta alcuna correzione rispetto alle risultanze della deliberazione 57  con cui il 24 maggio lo stesso era stato approvato dalla Giunta e senza che di quanto avvenuto presso la Corte ( nel corso della seduta sono stati sentiti  il Sindaco e due funzionari ), sia  stato riferito ai consiglieri comunali.
Da tutto ciò deriverà naturalmente un ulteriore rinvio dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2011 ( perché prima dovranno essere sottoposti al Consiglio gli adempimenti richiesti dalla Corte) e del bilancio di previsione 2012 che prevedibilmente andrà ben oltre la data del 31 ottobre.
Il Sindaco dovrebbe prendere atto della situazione e assumere le decisioni del caso.
Per quanto ci riguarda, seguiteremo a svolgere il nostro compito di controllo nell’interesse della comunità.

mercoledì 3 ottobre 2012

La Commissione bilancio ha esaminato il Rendiconto 2011

Oggi in Commissione bilancio, convocata dal Presidente Capriglione, è stato esaminato il punto relativo al rendiconto dell'esercizio 2011, avrebbero dovuto approvarlo entro il 30 aprile, ma come spesso accade la nostra amministrazione non rispetta le scadenze. Erano stati invitati anche i revisori dei conti per approfondire il tema dei debiti extra bilancio e quello del protocollo d'intesa con alcuni avvocati. Dopo la discussione si è passati al voto, parte della maggioranza : Capponi, De Piccoli  e Zeoli hanno votato a favore, Venditti e Brugnola hanno votato contro, mentre Capriglione e la Placati si sono astenuti. Due componenti : Ciriello e Schintu  erano assenti. Ora si andrà in Consiglio con la maggioranza spaccata.Ma il tempo stringe, perchè su sollecitazione del Gruppo del PD  è stato interessato il Difensore civico regionale per la nomina del commissario ad acta.