Un nuovo attacco sulla mancata attuazione dei costi standard. Il periodico telematico regioni.it riferisce che Luca Zaia, presidente della regione Veneto, si è detto preoccupato dall'atteggiamento del Governo nei confronti delle Regioni in merito ai tagli annunciati con la legge di stabilità. Zaia avrebbe dichiarato che nel corso dell’incontro della Conferenza delle Regioni con il Governo di oggi a Palazzo Chigi dirà a Renzi di non essere d'accordo “con l'atteggiamento che premia le cicale e non le formiche, perché pensa che non si possa perdere l'occasione di chiarire questa partita. Zaia sostiene che Renzi che conosca bene la realtà del Veneto essendo andato lì due volte nell'ultima campagna elettorale, e, pur essendo il primo a dire che i conti non tornano, bisogna anche capire che ci sono alcune Regioni che sono fallite e alle quali va staccata la spina”. Chiederò a Renzi - aggiunge Zaia - perché non applica i costi standard e continua a dare la paghetta a chi si comporta male. I tagli sono una tragedia, soprattutto visti in prospettiva nazionale, e non è giusto che Regioni che si comportano bene come la nostra siano portate alla fame. L'autonomia differenziata ipotizzata in Parlamento? Aiuta, ma non basta, perché l'autonomia vera è altra cosa”.
Poi Zaia ha commentato anche l'intervento del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi: “annunciare i tagli dell'Imu è certamente una cosa sacrosanta - ha sostenuto Zaia - però è altrettanto vero che non sono state annunciate le fonti di finanziamento di questi tagli, che, io vi dico, saranno nel fondo della sanità”. Anche in relazione alla possibilità per i Comuni di sforare il patto di stabilità per le spese di investimento, ha proseguito Zaia , “c'è il grande punto di domanda da dove si recuperano i soldi. La coperta è corta "condivido che il pessimismo cosmico non ci porta da nessuna parte - ha sottolineato Zaia - ma tu, che sei presidente del consiglio, ci devi spiegare come mai hai tagliato dagli enti locali il 35% e dai ministeri solo il 12%".
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