Ieri presso la Banca d'Italia si è tenuta la presentazione del rapporto ONU sullo stato della corruzione in Italia (il nostro Paese aderisce alla convenzione ONU). Ci sono stati molti interventi interventi e riporto solo parte di quelli più interessanti:
VISCO "Il Rapporto, che si riferisce all’ultimo quinquennio, offre un quadro nel complesso positivo rispetto al percorso realizzato dal nostro paese negli ultimi anni, e mi fa piacere ritrovarvi valutazioni favorevoli del ruolo svolto dalla Banca d’Italia e dalla UIF in particolare sul piano del contrasto al riciclaggio. L’emanazione, avvenuta in questi giorni, degli indicatori di anomalia per la Pubblica Amministrazione elaborati dall’Unità in collaborazione con altre Autorità costituisce un ulteriore significativo passo per accrescere il contributo nell’individuazione di flussi finanziari anomali e per la prevenzione di fenomeni di corruzione. Resta tuttavia vero che l’Italia continua a soffrire di una percezione assai negativa in materia di corruzione. Anche se le nostre stesse analisi evidenziano i limiti degli indicatori di percezione in questo ambito (ad esempio quanto siano influenzati dal numero di notizie inerenti alla corruzione apparse nei giorni della rilevazione), essi incidono sulle scelte economiche, in particolare su quelle di investimento. Gli indicatori appena rilasciati dalla Banca Mondiale sulla governance dei paesi (World Governance Indicators), relativi al 2014, mostrano ancora, con riferimento alla componente “controllo della corruzione”, un arretramento, ancorché lieve. Anche se è presumibile che non tengano ancora conto dei più recenti interventi, questi indicatori segnalano come la valutazione del nostro sistema da parte di alcuni osservatori “privilegiati” resti tuttora negativa".
CANTONE "Sul fronte della corruzione c'e' un problema di "visibilità internazionale" dell'Italia che nelle classifiche e' spesso in posizioni di retroguardia...si tratta di un problema troppo rilevante per essere sottovalutato anche se spesso i criteri adottati nelle classifiche internazionali di corruzione non sono analitici... Il Rapporto presenta conclusioni favorevoli per il nostro Paese e l'Italia può essere soddisfatta ma può essere importante rendere questi risultati meglio noti".
ORLANDO "L'Italia e' assolutamente convinta che la lotta alla corruzione non costituisce soltanto un dovere ineludibile, per rispetto di quei principi di legalità e di giustizia che sono a fondamento della carta costituzionale, ma anche un interesse obiettivo da promuovere, in considerazione dei benefici che lo svolgimento delle attività economiche e sociali nell'ordinato rispetto della legge arreca al vivere in comune e all'intera cittadinanza" "L'iniziativa italiana di assumere la Presidenza della Conferenza ministeriale Ocse per il contrasto alla corruzione, in programma a Parigi il 16 marzo 2016, è un segno della sensibilità riservata dal nostro Paese - ha aggiunto - alle politiche di integrita'."
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