domenica 9 giugno 2019

Il 3 giugno scorso, con grande sfarzo sono stati presentati i Percorsi Diagnostico Terapeutici della ASL Latina alla presenza dell'assessore regionale.
Al momento sono attivi a Latina  i seguenti PDTA:
1) Diabete
2) Broncopatia cronica ostruttiva
3) Tumore colon retto
4) Neoplasia della mammella 
5) tumore polmonare
Per quanto riguarda lo screening, nonostante le affermazioni di principio il ruolo del medico di base non è sufficientemente valorizzato. 
Pur apprezzandolo sforzo fatto dai professionisti che hanno collaborato ai vari PDTA, si rileva che, oltre ad alcun bug, di facile correzione, a differenza di quanto oramai da molti anni avviene al nord l'informatizzazione degli stessi non è stata prevista.
In un mondo sempre più orientato verso l'ICT qui siamo ancora al palo. 
In base ad una ricerca fatta dalla FIASO con il Politecnico di Milano che ha coinvolto in totale 43 Aziende dislocate in 14 Regioni - di cui 26 Asl, 14 Aziende Ospedaliere, 2 Irccs e un’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria - per un totale di 338 percorsi (293 già pienamente funzionanti e 45 che lo saranno entro l’anno). La maggiore diffusione è al Centro-Nord, come abbiamo già detto, e in testa è la Lombardia (129 Pdta), seguita dall’Emilia Romagna (67), la Toscana (40) e il Lazio (26). 
Per quanto riguarda il livello di applicazione nel 52% dei casi i Percorsi sono definiti a livello di singola azienda, nel 34% a livello interaziendale, nella restante parte le soluzioni sono messe a punto a livello regionale, eccezion fatta di un unico caso gestito a livello nazionale. Percorsi di cura, in Italia l'informatizzazione avanza lentamente.
Secondo la ricerca, le tecnologie supportano i percorsi nelle tre fasi principali: sviluppo, con soluzioni a supporto della progettazione e implementazione del percorso; gestione, con soluzioni a supporto dell’applicazione del Pdta, integrabili con le applicazioni informatiche che gestiscono la documentazione di routine e la cartella clinica dell’ospedale; monitoraggio, con soluzioni a supporto del monitoraggio e controllo dello svolgimento del Pdta in termini di tempi, costi ed esito. 
Il supporto della tecnologia appare ancora frammentato su ciascuna delle diversi fasi, con una presenza maggiore di soluzioni a supporto della fasi di gestione e monitoraggio. 
Tuttavia rispetto al totale dei Pdta rilevati solo il 16% risulta supportato dall’informatica e ben 18 Aziende su 43 non hanno nemmeno un percorso informatizzato. 
Solo 3 Aziende dichiarano di avere tutti i loro Pdta informatizzati, mentre nelle altre il supporto dell’ICT varia dall’8 al 75%. 
Nella maggior parte dei casi la realizzazione di soluzioni ICT a supporto dei Pdta è demandata a fornitori esterni che sviluppano soluzioni ad hoc specifiche per il singolo Pdta o che personalizzano sulla singola azienda sanitaria soluzioni di mercato, nel 50% dei casi per la gestione vera e propria dei percorsi e nel 48% per il monitoraggio degli stessi.
L’ utilizzo efficace dell’ICT rivolto alla valorizzazione dei PDTA richiede quindi ancora molto lavoro, da parte del management, dei clinici e della componente tecnica, affinché esso possa rappresentare uno strumento davvero potente ed efficace per il governo della continuità di cura e il contributo alla sostenibilità del sistema, inserendosi nel più ampio percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione e di innovazione della sanità di cui il nostro Sistema Paese ha assolutamente bisogno.
Purtroppo a Latina siamo ancora molto indietro e addirittura molti reparti comunicano ancora via FAX con inevitabili perdite di tempo per cui la cartella clinica è basata su dati cartacei e viene poi scannerizzata.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico  ancora non decolla e le comunicazioni tra ospedale e medico di base funzionano ancora solo grazie ai pazienti che recano personalmente i documenti.
Solamente nei gruppi di lavoro che hanno predisposto i PDTA del diabete e della BPCO è stata prevista la presenza dell'ingegnere informatico ma al momento non risulta che siano stati ancora partiti.
Sarebbe ora che fosse fatto un salto di qualità.

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