martedì 20 febbraio 2018

ASL LATINA DOVE FINISCONO I SOLDI (POCHI) CHE ARRIVANO DALLA REGIONE

Ieri a Cisterna di Latina ho partecipato ad un incontro sulle disuguaglianze della sanità dedicato in particolare alla situazione della provincia di Latina. 
Il primo tema affrontato è stato quello del finanziamento da parte della Regione che penalizza fortemente gli abitanti della provincia in quanto nel 2017 la quota capitaria riconosciuta è stata solamente di € 1.448,59 a fronte di € 1.815 degli abitanti della ASL Roma 1.
Da quanto si può vedere dal grafico la previsione del bilancio ipotizzava un avanzo di gestione, al riguardo a parte il fatto che i bilanci dovrebbero chiudere in pareggio in quanto non si può fare un bilancio in disavanzo, ma neanche in avanzo in quanto i cittadini non riceverebbero i servizi loro spettanti, si dovrà vedere ora se poi le promesse sono state mantenute.
La cosa più evidente è la spesa irrisoria del personale (oramai ridotto ai minimi termini) e quella per i servizi acquistati all'esterno: prestazioni sanitarie (case di cura, specialistica ecc.) servizi economali (pulizia, ristorazione, lavanderia, guardiania ecc.), i servizi gestiti direttamente  sono sempre meno.
La qualità non sempre corrisponde alle aspettative e i controlli interni sui servizi affidati ad imprese esterne sono inadeguati.
Il bilancio di previsione 2018 ancora non è stato pubblicato.
La nostra ASL un tempo attirava pazienti dalle altre ASL e anche da altre regioni, ora purtroppo i nostri pazienti per le patologie più importanti fuggono a Roma, in Toscana, in Lombardia e quindi abbiamo un a mobilità passiva con costi elevati.
Chi dovrà gestire la sanità del Lazio dovrà invertire questa situazione  in maniera decisa. 

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