venerdì 23 febbraio 2018

IN DIFESA DEL VERDE PUBBLICO

Mentre le nostre città sono sempre meno verdi a causa del taglio spesso indiscriminato di alberi di alto fusto a livello centrale prosegue l'attività di contrasto e di difesa del verde pubblico.
In alcune città la popolazione si è organizzata per fermare questo processo di abbattimento degli alberi che molto spesso non sono malati.
Alcuni anni fa ha destato scalpore l'abbattimento di tutti i pini nel parco del castello di San Martino a Priverno, una vicenda che è finita alla Procura della Repubblica.
Nel corso del 2016 e dei primi mesi del 2017 è proseguita e si è intensificata la collaborazione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico con l’ANCI per arrivare alla condivisione del documento predisposto dal Comitato, con il contributo del CONAF e dell’ISPRA, concernente le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile”. 
Un documento che rappresenta un importante strumento di consultazione per le amministrazioni locali, alle quali fornisce criteri orientativi di natura tecnica, scientifica e socio-culturale, utili per la pianificazione, la coltivazione e la gestione del verde comunale, che rappresenta un bene di interesse collettivo e costituisce una risorsa multifunzionale per la città e per i suoi abitanti Alla condivisione del documento si è giunti attraverso la proficua collaborazione con i rappresentanti dei diversi comuni italiani, coinvolti e coordinati dall’ANCI (con il coinvolgimento anche dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini), che hanno contribuito ad arricchire il documento elaborato dal Comitato sulla base della loro esperienza operativa e gestionale. 
Il Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico ha altresì convenuto con l’ANCI di organizzare prossimamente un evento seminariale rivolto a tutti i comuni italiani per una più ampia condivisione e conoscenza dei contenuti delle suddette Linee guida, così da corrispondere all’esigenza diffusa di disporre di indirizzi tecnici omogenei sul territorio nazionale a supporto delle politiche di gestione del consistente patrimonio verde delle nostre città. Patrimonio verde che, in ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, va curato, valorizzato e sviluppato con tutta una serie di azioni quali: - messa a dimora di un albero per ogni neonato (modifiche alla legge 113/92); - realizzazione di un catasto arboreo (censimento e classificazione degli alberi piantati nel territorio comunale su aree di proprietà pubblica); - realizzazione, a fine mandato del Sindaco, di un bilancio arboreo (numero di alberi all’inizio del mandato/numero di alberi al termine del mandato stesso); - realizzazione di aree verdi permanenti attorno alle maggiori conurbazioni e di filari alberati lungo le strade; - attività ed interventi a garanzia della sicurezza delle alberate stradali e degli alberi nelle aree verdi cittadine; - iniziative finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo delle aree urbane; - applicazione delle disposizioni di cui al Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 1444/68, relativamente al rapporto tra edificato e verde pubblico, il cosiddetto “verde di standard”; - promozione dell’incremento degli spazi verdi urbani (copertura a verde dei lastrici solari, rinverdimento delle pareti degli edifici, realizzazione di orti urbani, percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde); - contabilità ambientale: conto annuale del contenimento delle aree urbanizzate e acquisizione e sistemazione delle aree destinate a verde pubblico; - censimento degli alberi monumentali.
Gli amministratori comunali dovrebbero fare di più per difendere il verde pubblico anche perchè ci sono oramai leggi precise che li obbligano a farlo.
L'argomento è trattato anche nel mio "Utopia di un Comune...e come realizzarla"

Nessun commento:

Posta un commento