giovedì 15 febbraio 2018

IL SISTEMA DI EMERGENZA URGENZA SANITARIO IN PROVINCIA DI LATINA E LE DISUGUAGLIANZE

DOVE SONO RIMASTI I I SERVIZI DI PRONTO SOCCORSO
La situazione del sistema di emergenza urgenza della provincia di Latina è ancora basato su quello approvato dalla Regione nel ‘94, senza tener conto che nel frattempo sono stati chiusi molti degli ospedali che che con i loro servizi di proto soccorso assicuravano una pronta risposta in molti casi (Cori, Sezze, Priverno, Gaeta, Minturno). 
In questo modo sono stati conseguentemente eliminati altrettanti posti di Pronto Soccorso che sono stati momentaneamente sostituiti da Punti di Primo Intervento, a loro volta minacciati periodicamente di chiusura a causa del famoso D.I. 70/2015. 
In molti casi non si è in grado di rispettare lo standard di un intervento entro 8 minuti nelle aree urbane.
Si è creata una profonda disuguaglianza rispetto alla Città di Roma dove c'è una copertura maggiore del servizio grazie agli ospedali pubblici, a quelli classificati,  ai policlinici universitari, ecc.....
Il DCA U00257/2017 con cui è stata data attuazione al D.I. 70/2015 prevede la trasformazione dei Punti di Primo Intervento (PPI) in postazioni medicalizzate del 118 al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità che non richiedono trattamento ospedaliero, previa implementazione dell’attività territoriale al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero. 
In provincia di Latina ci sono i PPI di Sezze, Cisterna, Cori, Priverno, Sabaudia, Gaeta, Minturno. 
È prevista la possibilità di realizzare ulteriori Case della salute presso i presidi sopra indicati, ma per il momento è stata aperta solo a Sezze, mentre per quella di Gaeta si è in attesa.
La regione ha preso l'impegno di aprire le case della salute mancanti entro il 31 dicembre 2018.

DOVE ERANO GLI OSPEDALI CON IL PRONTO SOCCORSO

Nessun commento:

Posta un commento