giovedì 17 marzo 2016

QUE REST-T-IL DE NOS CRATIE ?

Dove è finito il pensiero di Socrate e Platone che per primi crearono questo concetto astratto chiamato democrazia? 
Che fine ha fatto l'Utopia di Thomas More?
Che ne è stato dei principi della Rivoluzione francese? 
Ma che ne è della nostra Costituzione, calpestata e vilipesa?
Il cittadino si sente lontano dai centri del potere e non riesce a partecipare alla vita pubblica chiusa in centri sempre più ristretti a poche oligarchie sia a livello nazionale che locale, in quest'ultimo caso vorrei definirli centri di potere familiari.
Così vengono cancellati con pochi voti i risultati di un referendum nazionale (quello sull'acqua  pubblica).
Il referendum abrogativo indetto grazie ad alcune regioni e alla Corte Costituzionale sulle concessioni assegnate per trivellare il "mare nostrum" rischia di non raggiungere neanche il quorum a causa della scarsa informazione data ai cittadini.
La scelta del primo cittadino della Capitale è affidata da alcuni partiti a sistemi di selezione che poco o nulla hanno di democratico a causa della mancanza di un reale dibattito interno per far conoscere i candidati i quali demandano ai social network e alla televisione la costruzione della loro immagine pubblica. 
In questi giorni è stato pubblicato per i tipi della casa editrice Nutrimenti il volume "Che resta della democrazia"di Remo Bassetti in cui viene descritta ampiamente la situazione italiana, che purtroppo non è molto dissimile da altre.
Come sarà possibile riallacciare il legame tra le istituzioni e i cittadini? 
Gli strumenti, in qualche caso, almeno sulla carta ci sarebbero pure, ricominciando a livello di territorio; ma sono ben pochi i Sindaci che si prestano a questo impegnativo compito.  
In molti casi assistiamo alle occasioni perse....
Ecco che viene in mente la famosa canzone di Charles Trenet, "Que reste-t-il de nos amours" piena di tristezza che ricordava alla fine degli amori finiti solamente: ..."Un piccolo paese, un vecchio campanile ,un paesaggio così ben nascosto e in una nuvola il caro volto del mio passato..." ...
Ma ora una proposta di legge di alcuni deputati di maggioranza prevede la cancellazione anche dei piccoli Comuni, così non resterà più nessuna memoria del passato. 
Ma molte responsabilità le hanno comunque anche i cittadini. che specialmente alle elezioni amministrative votano più tenendo di vista gli interessi propri che per il bene comune.





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