domenica 9 dicembre 2012

Ulteriore riduzione dei servizi sanitari, ora tocca al TSRMEE


Oggi ho inviato alla Regione, alla ASL etc la nota seguente per contestare l'ennesimo attacco all'unica struttura sanitaria di Sabaudia:
Più volte questo Gruppo consiliare è dovuto intervenire per denunciare il progressivo depotenziamento della struttura sanitaria pubblica di via Conte Verde, ristrutturata da pochi anni grazie ad un finanziamento regionale della Giunta Badaloni;  un vero gioiello architettonico della città, che è stata testimone silenziosa dei mutamenti della nostra società.
Molti specialisti medici ed infermieri sono stati progressivamente collocati in quiescenza od oggetto di mobilità e mai sostituiti, conseguentemente sono stati ridotti numerosi servizi e prestazioni.
Alcuni  locali sono in stato di abbandono e utilizzati come deposito  di vecchi materiali.
Per contrastare questa situazione, per la riqualificazione del nostro presidio sanitario ed una sua maggiore integrazione con le strutture ospedaliere del territorio, in questi anni  sono state presentate dal PD  numerose interrogazioni e mozioni, l’ultima delle quali, approvata all’unanimità dei presenti nella seduta consiliare del  18 ottobre scorso ( deliberazione n. 35/2012 – Allegata alla presente).
Purtroppo in questi giorni abbiamo appreso che uno dei servizi più prestigiosi: quello per la Tutela della salute mentale e la riabilitazione in età evolutiva ( TSMREE ) già orfano di alcune unità di personale, trasferite in altra sede,   verrà  privato dei locali  ora utilizzati,  per far posto alla centrale d’ascolto provinciale della guardia medica e, pare, anche a quella del “118”, oggi ospitati nella palazzina realizzata a suo tempo proprio per il Servizio 118 nell’ospedale di Latina. Il tutto per far posto ad un nuovo Centro di Alta Diagnostica.
Ancora una volta viene  privilegiata l’assistenza ospedaliera a danno di quella territoriale, si tratta  di funzioni  senza dubbio importantissime, ma che vanno ad occupare spazi vitali all’interno di un edificio progettato per funzioni assistenziali e che non contribuiscono al miglioramento dei servizi e delle prestazioni per i cittadini di Sabaudia.
Approfittando della situazione politica in cui versa il nostro Comune e nel silenzio dei più,  viene perpetrato un  nuovo colpo alla nostra  sanità.
Gli anziani, i cronici e tutti i pazienti che sono affetti da patologie non presenti nel nostro Poliambulatorio oramai da tempo sono costretti a viaggiare  in  tutta la provincia per poter ottenere le prestazioni cui hanno diritto e per le quali hanno pagato, senza alcun rispetto per le norme che garantiscono a tutti i cittadini italiani omogenei  Livelli Essenziali di Assistenza.
A loro ora si aggiungeranno anche i ragazzi che, accompagnati dai genitori,  dovranno affrontare disagi per raggiungere il Comune di Latina dove poter ottenere l’assistenza di cui hanno bisogno ?
Prego vivamente le SS.LL. di voler comprendere che i legittimi diritti dei minori e delle loro famiglie non possono essere ignorati  utilizzando una struttura  destinata all’assistenza per far posto a servizi che nulla hanno a che fare con quella finalità.
Mi permetto inoltre di far presente che la Regione a suo tempo ha finanziato e realizzato la costruzione dell’edificio del 118  esistente all’interno del recinto ospedaliero di Latina,  progettato proprio per essere destinato a tale finalità e che il trasferimento della centrale comporta costi notevoli, per non parlare degli oneri di gestione  in considerazione dei costi dei collegamenti telefonici  che consiglierebbero il mantenimento di detti apparati nella città di Latina.
Chiedo pertanto che le  SS.LL. vogliano intervenire per evitare  gravissimi disagi ai pazienti minori.
Nel ringraziare per la cortese attenzione che sarà posta alla presente, porgo cordiali saluti.

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