martedì 29 settembre 2015

IL RAPPORTO DELLA BANCA D'ITALIA SUI COSTI DEL SERVIZIO SANITARI REGIONALE DE LAZIO

In questi giorni la Banca d'Italia ha pubblicato il suo rapporto sull'andamento delle economie regionali in cui viene dato ampio spazio ai costi della sanità. Sulla base dei conti consolidati di ASL e Aziende ospedaliere (AO) rilevati dal Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS), nella media del triennio 2011-13 - secondo il rapporto - la spesa sanitaria pro capite sostenuta in favore dei residenti in regione è stata pari a 1.996 euro, un valore superiore alla media delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO) e a quella italiana (pari, rispettivamente, a 1.861 e 1.877 euro). Però nel periodo 2010-13 la spesa complessiva nel Lazio si è ridotta dello 0,8 per cento in media annua. I costi della gestione diretta sono aumentati dello 0,8 per cento in media all’anno (-0,7 nella media delle regioni non in PdR): l’incremento dell’acquisto di beni (2,5 per cento) è stato solo parzialmente bilanciato dal calo della spesa per il personale (-2,8 per cento), che incide per più di due quinti sui costi di gestione diretta. Sulla contrazione della spesa per il personale ha influito il blocco del turnover imposto alle Regioni in PdR e, dal 2010, il blocco del rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. I costi dell’assistenza fornita da enti convenzionati ed accreditati sono diminuiti del 2,4 per cento annuo; vi hanno contribuito quelli relativi alla spesa per medici di base (-8,8 per cento) e alle altre prestazioni (-0,7 per cento), mentre la spesa farmaceutica è aumentata dello 0,9 per cento. Una parte importante del rapporto è dedicata all'attuazione del Piano di rientro: – A luglio del 2014 la Regione Lazio ha adottato un nuovo Programma operativo (PO) 2013-15 per il rientro dal disavanzo sanitario. Tra il 2010 e il 2013 il disavanzo è progressivamente diminuito, grazie al contenimento dei costi totali. Per il triennio 2013-15 il nuovo PO si pone come obiettivo una riduzione dei costi di quasi 400 milioni di euro grazie al riassetto della sanità regionale; in particolare è prevista la riorganizzazione dell’offerta assistenziale (anche attraverso la fusione di ASL e ospedali), l’efficientamento della gestione, la razionalizzazione della spesa, la ridefinizione dei rapporti con gli erogatori di servizi sanitari privati e gli accordi tra Regioni, volti al contenimento della mobilità dei pazienti residenti verso le altre regioni. Il documento delinea inoltre le iniziative da intraprendere per migliorare i Livelli essenziali di assistenza. Secondo prime indicazioni, nel 2014 il deficit sanitario si sarebbe dimezzato rispetto all’anno precedente, attestandosi intorno ai 345 milioni. Un'altra parte del report riguarda la  qualità delle prestazioni sanitarie: – I Sistemi sanitari regionali, oltre a rispettare l’equilibrio finanziario, sono chiamati a garantire ai cittadini i livelli di prestazione assistenziale stabiliti su base nazionale. Nel rapporto relativo all’anno 2012 il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei LEA ha certificato il rispetto, da parte della Regione, degli standard definiti nell’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005; la valutazione della Regione per il 2012 è migliorata rispetto a quella dell’anno precedente, portandosi ad “adempiente”, grazie al raggiungimento della soglia minima di adeguatezza richiesta nella fornitura dei LEA. In particolare, si è ridotta la quota di parti cesarei ed è cresciuta la disponibilità di posti letto nelle strutture per anziani (seppure permangano al di sotto della soglia di adeguatezza). L’analisi per tipo di prestazione mostra che l’assistenza distrettuale (medicina di base, assistenza farmaceutica e ambulatoriale, servizi residenziali) riceve una valutazione superiore alla media delle RSO e a quella ottenuta lo scorso anno; nell’ambito dell’assistenza collettiva (prevenzione, vaccinazioni, tutela dagli infortuni e qualità degli alimenti) e di quella ospedaliera, l’erogazione dei LEA è invece valutata inferiore alla media delle RSO.
L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) che raccoglie da alcuni anni dati su oltre mille strutture pubbliche e private presenti sul territorio nazionale, ha rilevato che nel Lazio esiste ancora una percentuale relativamente elevata di strutture con indicatori di esito che si collocano in una fascia “carente” e “scarsa”, ad eccezione dell’area cardiovascolare, anche se  nel biennio 2010-12 sono migliorati pressoché tutti gli indicatori di esito.

Indicatori strutturali del comparto ospedaliero. – Sulla qualità delle prestazioni possono incidere anche fattori strutturali; tra questi riveste una particolare rilevanza la dotazione di posti letto e di personale. Nel Lazio il numero di posti letto presso strutture ospedaliere pubbliche o enti accreditati nel 2014 era pari a 3,8 ogni 1.000 abitanti (4,7 nel 2010; fig. 4.2 e tav. a49); il livello regionale è sostanzialmente in linea con la media italiana (scesa a 3,6 da 4,1 nel 2010) e con gli standard di riferimento stabiliti a livello nazionale.

SECONDO LA BANCA D'ITALIA IL COSTO DEL PERSONALE DEI COMUNI DEL LAZIO E' SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE

La banca d'Italia ha pubblicato in questi giorni il suo rapporto sull'economia del Lazio nel quale viene dedicato spazio anche alle amministrazioni locali. Secondo quanto scritto nel rapporto tra il 1991 e il 2011 il personale dei Comuni del Lazio è diminuito dell’8,9 per cento, in linea con il dato nazionale. Il calo, concentrato nel secondo decennio (-13 per cento), ha portato il numero di addetti intorno alle 44.000 unità  pari a circa 20 ogni mille occupati.  La contrazione, che in parte è dovuta al blocco delle assunzioni, ma anche  alle numerose esternalizzazioni di servizi pubblici a soggetti di natura privata, ha riguardato principalmente la componente indipendente del lavoro, scesa al 2,8 per cento nel 2011. In base ai dati della Ragioneria Generale dello Stato, nel 2012 la spesa per il personale dei Comuni laziali è stata pari a 308 euro per abitante, il 14 per cento in più rispetto alla media italiana , sia per una spesa unitaria per addetto superiore, anche a causa di una quota maggiore di personale inquadrato nelle fasce retributive più elevate. Nel Comune di Sabaudia, utilizzando i dati messi a disposizione dell'amministrazione sul sito web, (Rendiconto 2014, popolazione al 31 dicembre 2014 e Conto annuale 2013) abbiamo avuto per il 2014 un costo per abitante di €  230 circa, mentre il costo per ciascun dipendente è stato di € 43.159 circa, dobbiamo tener presente che si tratta del costo per l'amministrazione (comprensivo degli oneri riflessi e comunque al lordo delle trattenute) ma anche del fatto che la numerosità di personale ai livelli più bassi è molto diminuita.

lunedì 28 settembre 2015

IL REFERENDUM NEGLI ENTI LOCALI

Il referendum è un istituto giuridico previsto dall’art. 8 del TUEL volto ad agevolare il rapporto tra i cittadini e gli organi elettivi attuando una forma di democrazia diretta, in virtù del quale il popolo viene chiamato alle urne per esprimersi su questioni istituzionali e politiche essenziali. Può essere di vari tipi: 
-Abrogativo, indetto per abrogare un atto
-Propositivo, viene presentato per avanzare proposte di deliberazione,
-Consultivo viene utilizzato in genere dall’amministrazione per acquisire la volontà dei cittadini su una determinata questione
In ogni caso la materia deve essere prevista e disciplinata dallo Statuto comunale e da un apposito regolamento. 
Il referendum propositivo o abrogativo può essere indetto a seguito di richiesta di un numero di cittadini variabile da Comune a Comune, quasi sempre è richiesta anche la costituzione di un Comitato promotore. 
Il referendum consultivo viene indetto su determinazione del Consiglio comunale adottata con il voto favorevole di almeno due terzi dei componenti assegnati.
In genere per quanto riguarda invece il referendum abrogativo i promotori devono recarsi dal Segretario Comunale con i loro nominativi, i certificati elettorali, una relazione con l'indicazione dei motivi della richiesta, il nome del coordinatore e gli estremi per ogni comunicazione, il Segretario comunale  autentica le firme e poi verifica l'ammissibilità del referendum; a questo punto ne dà comunicazione al Sindaco affinché adotti il provvedimento contenente la procedura per lo svolgimento della raccolta delle firme.
Molti Comuni come quello di Sabaudia ancora non hanno aggiornato lo Statuto alle norme più recenti e non risulta (almeno dal sito web) che abbia emanato il regolamento per l'effettuazione dei referendum il che rende difficoltosa la partecipazione dei cittadini e l'utilizzo di questo importante strumento.
E' auspicabile che in occasione della revisione dello Statuto vengano inserite norme e procedure per rendere chiaro e agevole il ricorso a questo istituto.  
  

MANAGEMENT OF HUMAN RESOURCES

Tutte le risorse di cui dispone un Comune dovrebbero essere oggetto di attenzione, ma troppo spesso vengono seguite solo quelle finanziarie. La gestione delle risorse umane talora non è sufficientemente curata come dovrebbe benché il personale con le sue professionalità rappresenti la risorsa più importante. Sarebbe opportuno che i Comuni sviluppassero maggiormente alcuni aspetti:
- Il reclutamento: pur con i vincoli posti dalla legge di stabilità 2015 ancora oggi è possibile e doveroso fare scelte ponderate anche nel caso di mobilità. La questione è molto complessa per quanto riguarda la scelta dei dirigenti in quanto molti Comuni hanno pochi dirigenti e tutta la complessa macchina comunale deve essere affidata a poche persone che devono essere molto preparate ed efficienti
- Benessere organizzativo: molti problemi e conflitti nascono da una organizzazione inadeguata o peggio, che può anche comportare costi aggiuntivi per la gestione dell'ente; è importante studiare una organizzazione funzionale che elimini le possibilità di contrasto creando invece sinergie  
- Formazione continua: oltre a mantenere aggiornato il personale sulle novità (leggi, interpretazioni, giurisprudenza, prassi, ecc.) è importante per tenere legato il personale  
- Programmi di progressione di carriera: vanno studiati anch'essi per la crescita dei nuovi quadri
- Programmi per il miglioramento della qualità: indispensabili per rispondere alle aspettative dei cittadini e acquisire la certificazione di qualità dell'ente
- Sistema di valutazione: la creazione di un sistema di valutazione basato su obiettivi significativi nell'ambito della missione di ciascun settore e condivisi, accompagnati da indicatori misurabili contribuisce al miglioramento delle professionalità. 
- Organismo Indipendente di Valutazione: in considerazione dei compiti attribuiti a quest'organo la scelta dei componenti deve essere fatta tra persone che conoscano bene il funzionamento del Comune e che abbiano esperienza in merito agli strumenti della valutazione 
- Premio di risultato: deve essere definito il Fondo in maniera tale da consentire di dare premi adeguati al personale evitando di distribuire soldi a pioggia disperdendoli
- Rotazione: la rotazione dei dirigenti e di tutto il  personale, anche quello che riveste posizioni organizzative è di fondamentale importanza per consentire al personale di conoscere a fondo il funzionamento di tutta la macchina amministrativa del Comune. Inizialmente il personale dimostra contrarietà, ma dopo comprende che è una esperienza molto positiva. Le esperienze fatte hanno dato ovunque risultati eccellenti. Non sono da sottovalutare l'aspetto della integrità e quello della immagine dell'ente.

domenica 27 settembre 2015

Il Documento unico di programmazione degli enti locali (DUP)

Entro il 31 ottobre di ciascun anno la Giunta comunale deve presentare al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP), 
Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. Manca poco più di un mese alla scadenza, ma molti Comuni hanno già provveduto.
Si tratta di un documento molto complesso che richiede del tempo per la sua predisposizione, occorre che i rappresentanti dell'opposizione vigilino sul rispetto della scadenza e della sua completezza.

IL DISCORSO DI PAPA FRANCESCO ALL'ASSEMBLEA DELLE NAZIONI UNITE

Un discorso di ampio respiro e nello stesso tempo molto deciso è stato quello di papa Francesco ai capi di stato e ai delegati dell'Assemblea ONU. Due sono stati i tempi principali su cui si è soffermato il Papa: l'ambiente e gli ultimi. Per quanto riguarda l'ambiente ha tra l'altro affermato che "L’abuso e la distruzione dell’ambiente, allo stesso tempo, sono associati ad un inarrestabile processo di esclusione. In effetti, una brama egoistica e illimitata di potere e di benessere materiale, conduce tanto ad abusare dei mezzi materiali disponibili quanto ad escludere i deboli e i meno abili, sia per il fatto di avere abilità diverse (portatori di handicap), sia perché sono privi delle conoscenze e degli strumenti tecnici adeguati o possiedono un’insufficiente capacità di decisione politica. L’esclusione economica e sociale è una negazione totale della fraternità umana e un gravissimo attentato ai diritti umani e all’ambiente. I più poveri sono quelli che soffrono maggiormente questi attentati per un triplice, grave motivo: sono scartati dalla società, sono nel medesimo tempo obbligati a vivere di scarti e devono soffrire ingiustamente le conseguenze dell’abuso dell’ambiente. Questi fenomeni costituiscono oggi la tanto diffusa e incoscientemente consolidata “cultura dello scarto”. Proseguendo il Papa ha accennato alle diseguaglianze e alle iniquità: "Al tempo stesso, i governanti devono fare tutto il possibile affinché tutti possano disporre della base minima materiale e spirituale per rendere effettiva la loro dignità e per formare e mantenere una famiglia, che è la cellula primaria di qualsiasi sviluppo sociale. Questo minimo assoluto, a livello materiale ha tre nomi: casa, lavoro e terra; e un nome a livello spirituale: libertà dello spirito, che comprende la libertà religiosa, il diritto all’educazione e gli altri diritti civili. Per tutte queste ragioni, la misura e l’indicatore più semplice e adeguato dell’adempimento della nuova Agenda per lo sviluppo sarà l’accesso effettivo, pratico e immediato, per tutti, ai beni materiali e spirituali indispensabili: abitazione propria, lavoro dignitoso e debitamente remunerato, alimentazione adeguata e acqua potabile; libertà religiosa e, più in generale, libertà dello spirito ed educazione. Nello stesso tempo, questi pilastri dello sviluppo umano integrale hanno un fondamento comune, che è il diritto alla vita, e, in senso ancora più ampio, quello che potremmo chiamare il diritto all’esistenza della stessa natura umana."

sabato 26 settembre 2015

LUNEDI' ALLA CAMERA IN DISCUSSIONE LA LEGGE PER ELIMINARE I FINANZIAMENTI ALL'EDITORIA

Lunedì proseguirà alla camera dei Deputati la discussione della proposta di legge per l'abolizione dei finanziamenti all'editoria (atto camera n. 1990) degli onorevoli Brescia ed altri (Relatore on.le Rampi). Una proposta dolorosa che ha effetti pesanti specialmente sulla stampa locale, ma non solo e che si traduce in effetti molto negativi sulla democrazia dell'informazione.
Il testo in discussione è possibile leggerlo qui:
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&idLegislatura=17&tipoDoc=pdl&idDocumento=1990-A&ramo=C

LA CONFERENZA DELLE REGIONI PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Il costo del servizio pubblico locale aumenta sempre più e pesa sulle finanze dei Comuni in maniera notevole. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 24 settembre ha approvato un ordine del giorno relativo alle risorse del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, con il quale, tenuto conto delle voci su tagli consistenti in circa 130 milioni di euro sul Fondo Nazionale del trasporto pubblico locale 2015 anche i relazione alla obiettiva difficoltà ad acquisire i dati relativi al raggiungimento degli obiettivi fissati, è stato chiesto che il 40% delle risorse 2015 sia erogato integralmente e che il Governo approvi un provvedimento per differire al 2016 il termine per le eventuali decurtazioni che fossero ritenute necessarie in base all'art. 3 del DPCM 11 marzo 2013.
Leggete qui il testo integrale del documento della Conferenza delle Regioni e delle province autonome:

venerdì 25 settembre 2015

UNA INTERESSANTE SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE IN TEMA DI INCANDIDABILITA' PREVISTA DALL'ART. 143 DEL TUEL NEI CONFRONTI DI AMMINISTRATORI DEI COMUNI IL CUI CONSIGLIO SIA STATO SCIOLTO PER INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA


In questi giorni è stata pubblicata una interessante sentenza della cassazione Civile del 5 giugno scorso, n. 18696 sulla incandidabilità prevista dall’art. 143 TUEL nei confronti degli amministratori dei Comuni il cui Consiglio sia stato sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Ministero dell'Interno aveva avviato presso il tribunale di *** il procedimento per la  declaratoria di incandidabilità di sette persone che a vario titolo erano stati amministratori di quel Comune ma il tribunale ha dichiarando incandidabili solo due, rigettando la domanda nei confronti degli altri. Il Ministero dell'Interno ha proposto ricorso avverso il decreto e la Corte d'appello, tenuto conto che si erano già svolti due turni elettorali ha ritenuto che non potesse più trovare applicazione la misura di carattere preventivo e sanzionatoria della incandidabilità.  A seguito del nuovo ricorso della Procura generale presso la Corte d' appello e dello stesso Ministero,  la Corte di Cassazione ha ritenuto  di accogliere le argomentazioni portate dai controinteressati secondo cui il ricorso del Ministero dell'Interno era stato presentato fuori termine. Molto interessante la question affrontata circa l'oggetto della incandidabilità: a quale elezioni si riferisce al primo turno elettorale dello stesso ente? A quelle regionali, comunali, o circoscrizionali? La risposta delle Corte è stata ovviamente, in base alla legge, a tutte, limitatamente al primo turno elettorale di ciascuna di esse successivo allo scioglimento, qualora la loro incandidabilità sia stata dichiarata con provvedimento definitivo. Pertanto secondo la Corte il fatto che siano state tenute delle elezioni nelle more dell'adozione del provvedimento non sminuisce il valore della sanzione che assume piena validità non appena divenuto definitivo; vale cioè per le prime elezioni successive per ciascun livello di ente. Una sentenza di grande interesse e be argomentata.
Chi vuole può leggerla qui:

mercoledì 23 settembre 2015

AFFIDAMENTO IN HOUSE DELLA GESTIONE DI UNA FARMACIA COMUNALE: UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Una interessante sentenza del Consiglio di Stato (n. 4120/2015) concernente l'affidamento in house di una nuova sede farmaceutica assegnata ad un Comune dalla regione, contro gli atti della quale e dello stesso Comune insorse a suo tempo la Federfarma. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso.
Secondo il Collegio "...allo stato e pur dopo l’abolizione dell’art. 23-bis del DL 112/2008 e del conseguente art. 15 del DL 25 settembre 2009 n. 135 (conv. modif. dalla l. 20 novembre 2009 n. 166) ad opera del referendum ed in forza del DPR 18 luglio 2011 n. 113, gli artt. 113 e ss. del d. lgs. 18 agosto 2000 n. 267 ha regolato l'intera materia sulle forme giuridiche di prestazione dei servizi pubblici locali, determinando l'abrogazione delle leggi anteriori che regolavano quelle inerenti ai i singoli servizi. Sicché il sistema di gestione dei servizi farmaceutici comunali ex art. 9, I c. della l. 475/1968 è stato abolito, pure nella parte in cui previde che le farmacie comunali potevano esser gestite mediante società di capitali, seppur a condizione che avessero come soci i farmacisti i quali, all'atto della costituzione di queste ultime, fossero in servizio nelle farmacie di cui il Comune avesse la titolarità (cfr. così Cons. St., III, 9 luglio 2013 n. 3647). Come si vede, l’abolizione sia del DL 112/2008, sia del DL 135/2009 ha definitivamente ricondotto i metodi di gestione delle sedi farmaceutiche sotto l’imperio della disciplina unitaria ed esclusiva recata dall’art. 113 del TUEL, onde non vi sono più, quand’anche vi fossero mai state, preclusioni all’in house providing. Ma tali preclusioni, al di là dell’opera di razionalizzazione discendente da detto referendum, neppure si sarebbero potute dire esistenti sotto la vigenza del ripetuto art. 9, I c., almeno per quanto attiene al mantenimento del servizio farmaceutico in mano pubblica. Infatti, l’impresa in house, appunto grazie al c.d. “controllo analogo”, costituisce al contempo la nuova forma dell’azienda speciale ed il modello ordinario (e non certo derogatorio) di gestione pubblica dei servizi pubblici locali.
Proprio in quest'ottica deve essere letta la novella   dell’art. 15, c. 1, lett. a) e a-bis) del DL 135/2009. Poiché quest’ultimo escluse dalla disciplina generale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica il servizio di gestione delle farmacie, riconducendolo alla disciplina dell’art. 9, I c. della l. 475/1968, non si può dire più necessario detto parere e, al tempo stesso, preclusa la gestione in house, non incompatibile con la norma testé citata.
LA SENTENZA INTEGRALE LA TROVATE QUI: 



JOBS ACT: COMPLETATA LA PUBBLICAZIONE DEI DECRETI LEGISLATIVI DELEGATI


Sulla Gazzetta ufficiale n. 221 del 23 settembre sono stati pubblicati gli ultimi decreti legislativi previsti dalla delega contenuta nella L. 183/2014:
DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 148. Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183. 
DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 149. Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183. 
DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 150. Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. 
DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 151. Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.

Per leggerli li trovate qui:
http://www.gazzettaufficiale.it/gazzetta/serie_generale/caricaDettaglio/homePost?dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-23&numeroGazzetta=221

CAMBIA LA SANITA' REGIONALE: ORA UN'UNICA DIREZIONE PER LA SALUTE E LE POLITICHE SOCIALI

La Giunta della Regione Lazio la recente deliberazione n. 489 del 17 settembre scorso ha deciso di modificare l'organizzazione interna degli uffici  istituendo una nuova Direzione denominata "Salute e politiche sociali" sopprimendo contestualmente la direzione "Salute ed integrazione socio sanitaria" e la direzione "Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport", revocando gli incarichi conferiti ad altrettanti dirigenti. Questa organizzazione decollerà dal 1° gennaio 2016 con la nomina del nuovo direttore  sarà fatta in base ad un avviso pubblico. Nello stesso atto sono state definite le competenze della nuova direzione regionale. Una svolta molto importante per la gestione integrata dei servizi socio sanitari e che arriva dopo 35 anni dalla riforma dell'  80 quando in regione esisteva un unico Assessorato. Rimettere insieme la gestione della sanità e del sociale è una decisione che per il Laio è molto innovativa. 

martedì 22 settembre 2015

I FITOFARMACI A TAVOLA

Il Ministero della salute ha pubblicato in questi giorni i risultati sul controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti destinati all'alimentazione umana. I dati , data la complessità della raccolta e della loro elaborazione risalgono al 2013 e comprendono le analisi fatte da tutte le strutture ufficiali preposte a questo tipo di controlli: ARPA, Laboratori di sanità pubblica, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, ecc. le analisi sono state fatte in base a protocolli internazionali per consentirne il confronto e l'affidabilità. Da quanto emerge dal rapporto i numero dei campioni risultati irregolari (cioè con valori di contaminanti superiori al consentito sono in aumento nella frutta e negli ortaggi, a dimostrazione di un massiccio impiego di questi prodotti in agricoltura (per la frutta maggiormente in pesche, uva, arance, pere, fragole, ciliege e mele; mentre per gli ortaggi in zucchine, peperoni, melanzane, fagioli, scarola, finocchi, cipolle e lattuga). Cereali, olio e vino appaiono nella norma, con minime eccezioni. 
IL RAPPORTO COMPLETO LO TROVATE QUI

http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2412

LA BOZZA DEL DECRETO DEL MINISTRO DELLA SALUTE CON LE PRESTAZIONI DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE SOTTOPOSTE A CONDIZIONI DI EROGABILITA' O DI APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA

FOTO HUFFINGTON  POST
Il Ministro Lorenzin ha trasmesso al Consiglio superiore di Sanità per il parere la bozza di decreto per sottoporre una serie di prestazioni di specialistica ambulatoriale a condizioni di erogabilità o indicazioni di appropriatezza prescrittiva. La competente Sezione del Consiglio si è espressa in data 14 settembre con  un parere molto critico specialmente per la parte della genetica e dell'odontoiatria, ma nel complesso favorevole. Anche molti accertamenti strumentali con apparecchiature ad alto costo sono in discussione. Ma quello che lascia interdetti sono analisi come ad esempio il colesterolo (ma sono moltissimi) che possono essere fatte solo a distanza di 5 anni, salvo presenza di valori elevati. Medici prescrittori in difficoltà, ma più di loro pazienti anziani e cronici. A rischio il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Secondo molti esperti non è questa la strada per combattere l'inappropriatezza delle prescrizioni. Certamente molti medici prima di firmare una prescrizione ad alto costo ci penseranno di più. Ora la parola è alla Conferenza Stato-Regioni che non sarà dolce....

UNA GARA PER LA CATTURA DEI CINGHIALI DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

Il Direttore FF. del parco Nazionale del Circeo ha indetto una gara per l'intrappolamento dei cinghiali e il loro trasferimento da vivi presso mattatoi autorizzati ovvero allevamenti a scopo alimentare. La Determinazione n. 110 in data 14 settembre 2015 che è stata pubblicata oggi all'albo pretorio del Comune di Sabaudia. 
Chi è interessato può leggere qui di seguito il bando
http://www.comune.sabaudia.latina.it/components/com_albopretoriosetup/show.php?id=1&it=NO

IN VIGORE IL D.L. 146 CON CUI VIENE ESTESA LA NORMATIVA SUL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI AI MUSEI E AI LUOGHI DI CULTURA

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 21 settembre è stato pubblicato il Decreto Legge n. 146 del 20 settembre con cui il Governo ha adottato misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione. Dietro questi termini sociologici e di tecnica legislativa si trova un articolo con cui viene modificata la normativa in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali (la L. 146 del 1990) : All’articolo 1, comma 2, lettera a) , della legge 12 giugno 1990, n. 146, e successive modificazioni, dopo le parole: “di vigilanza sui beni culturali;” sono aggiunte le seguenti: “l’apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura, di cui all’articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni;”.
Il testo precedentemente in vigore recitava:
Allo scopo di contemperare l'esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati, di cui al comma 1, la presente legge dispone le regole da rispettare e le procedure da seguire in caso di conflitto collettivo, per assicurare l'effettività, nel loro contenuto essenziale, dei diritti medesimi, in particolare nei seguenti servizi e limitatamente all'insieme delle prestazioni individuate come indispensabili ai sensi dell'articolo 2; 
a) per quanto concerne la tutela della vita, della salute, della libertà e della sicurezza della persona, dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico; la sanità; l'igiene pubblica; la protezione civile; la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli speciali, tossici e nocivi; le dogane, limitatamente al controllo su animali e su merci deperibili; l'approvvigionamento di energie, prodotti energetici, risorse naturali e beni di prima necessita', nonché la gestione e la manutenzione dei relativi impianti, limitatamente a quanto attiene alla sicurezza degli stessi; l'amministrazione della giustizia, con particolare riferimento ai provvedimenti restrittivi della libertà personale ed a quelli cautelari ed urgenti, nonché ai processi penali con imputati in stato di detenzione; i servizi di protezione ambientale e di vigilanza sui beni culturali;

lunedì 21 settembre 2015

Bidoni delle immondizie in cerca di un centro di gravità permanente

Grazie ad un vecchio finanziamento della provincia risalente agli anni 2006, 2007 e 2008 il Comune di Sabaudia ha esteso in via sperimentale agli arenili il servizio di raccolta differenziata con determinazione n. 78 del 3 luglio 2015 (quando la stagione estiva era già iniziata, ma l'atto è stato pubblicato solo il 2 settembre (n. 1263 Reg. Gen.). Il costo è stato complessivamente di € 119.435,93. Il principio è stato positivo. Ma già da alcuni giorni, come si vede dall'assenza di segni del trattore adibito a questo servizio è stata sospesa la raccolta.

DA ALCUNI GIORNI SUL LAGO DI PAOLA SI RESPIRA IDROGENO SOLFORATO

Le acque salmastre fanno parte di aree costiere di transizione, in cui le acque dolci terrestri e salate marine si mescolano e costituiscono il passaggio naturale tra terra e mare. Le acque di transizione sono molto fragili e soggette facilmente a crisi distrofiche per un insieme di condizioni che si verificano durante la stagione estiva à, quali le late temperature e la stagnazione delle acque per scarso ricambio idrico. Per tutelare queste acque nel 1971 è stata sottoscritta una convenzione internazionale, che ha preso il nome dalla città di Ramsar dove è stata firmata; una delle aree inserite in questa convenzione è quella dei laghi pontini che già all’epoca appartenevano al parco Nazionale del Circeo. Secondo l’ISPRA proprio per la loro fragilità occorre fare attenzione ai fattori che provocano alte produzioni primarie di biomassa vegetale, consumo di ossigeno, fino ad arrivare alla completa anossia e alla produzione di idrogeno solforato. È ben nota a tutti gli enti interessati la situazione del Lago di Paola, che per la sua conformazione (fondali bassi, scarso ricambio delle acque, ecc.) soffre tutte le estati per il fenomeno dell’anossia. 
Da alcuni giorni a causa anche di condizioni climatiche sfavorevoli vi è una notevole produzione di idrogeno solforato, tanto che tutti gli atleti di canoa e canottaggio delle Forze Armate (Marina Militare, Fiamme Gialle, Fiamme Oro e Corpo Forestale) e dei Circoli hanno dovuto sospendere gli allenamenti sulle acque del lago.
Purtroppo non è possibile disporre dei dati ambientali di tutte le acque di transizione in quanto né il Comune dei Sabaudia, né l’ARPA Latina li pubblicano sui rispettivi siti web come previsto dalle norme in vigore.
Da analisi effettuate da ARPA Latina nel mese di aprile 2015 è stata accertata la presenza di un elevato valore di fosforo totale inorganico e di tensioattivi ionici, oltre ad Escherichia coli ed Enterococchi. Da altre analisi effettuate nel settembre 2012 erano stati individuati in alcuni tratti elevati valori di azoto totale e la presenza di Rafidoficee, mentre in una zona nei pressi dell’abitato era stata accertata la presenza Streptococchi fecali. 
Quindi non si tratta di favole come ha commentato un mio lettore.
In data 21 luglio scorso ho presentato al Comune una petizione affinché fosse approvata una mozione per intervenire in maniera decisa sul problema delle acque del Lago di Paola; la mozione è stata poi approvata il giorno successivo, ma ancora non è stato fatto molto.
A questo proposito desidero evidenziare che: 
a) Sulle rive del lago di Paola sono presenti numerose attività agricole con serre che utilizzano fitofarmaci
b) Risulta da un atto deliberativo (n.18 del 22 luglio 2015) che il Sindaco ha dichiarato che solamente il 75% delle abitazioni sarebbe allacciato alla rete fognaria (ma non si sa quale sia il valore corrispondente)
c) Il depuratore è stato progettato e costruito per la popolazione residente e in estate non riesce a gestire i problemi derivanti dall’aumento della popolazione
Confermo pertanto l’opportunità che le Amministrazioni interessate provvedano:
1. A pubblicare periodicamente i dati delle analisi effettuate nelle acque di transizione
2. A dare immediata e integrale applicazione alle norme in materia ed in particolare a quelle contenute nel D.M. 10 marzo 2015 recante le Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette
3. Ad invitare l’amministrazione comunale e la società incaricata: AcquaLatina, a provvedere all’allaccio alla rete fognaria di tutte le abitazione e ad una verifica della situazione del depuratore.

sabato 19 settembre 2015

Revisione Parte II della Costituzione - I lavori al Senato

Prosegue il prossimo martedì 22 settembre  nell' Aula del senato l'esame - avviato nella seduta di giovedì 17 - del disegno di legge n. 1429-B  di revisione della Parte II della Costituzione. La discussione generale si concluderà nella seduta unica di mercoledì 23 settembre; il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per le ore 9 del 23 settembre.
Trattandosi di un tema che tutti i giorni occupa le prime pagine dei giornali e che è opportuno cercare di capire di che si parla, ho pensato di trovare il documento predisposto dai preziosi uffici del Senato con i vari testi approvati e quello in discussione:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00930268.pdf

I PROBLEMI DELLA SICUREZZA URBANA ALL'ESAME DEI SINDACI DELLE CITTA' METROPOLITANE

Il 17 settembre scorso si sono riuniti i sindaci delle città metroplitane, erano presenti, oltre al presidente dell'ANCI e sindaco di Torino, Piero Fassino, il coordinatore delle Città metropolitane e sindaco di Firenze, Dario Nardella, i sindaci metropolitani Enzo Bianco(Catania), Luigi Brugnaro (Venezia), Antonio Decaro (Bari), Luigi de Magistris (Napoli), Ignazio Marino (Roma), Leoluca Orlando (Palermo), Giuliano Pisapia (Milano), Massimo Zedda (Cagliari) e Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria). Con loro anche il segretario generale dell’Associazione, Veronica Nicotra. La riunione del coordinamento delle Città metropolitane, oltre ai problemi finanziari degli enti locali, ha anche affrontato il tema sicurezza urbana che la delegazione Anci ha poi discusso al Viminale con il ministro Alfano. Nel comunicato si legge che il Presidente Fassino ha dichiarato: "La bozza del ddl sulla sicurezza urbana approntata dal Viminale è una buona base di discussione. Ad Alfano avanzeremo una proposta di integrazione ed emendamento chiedendo che l'iter legislativo sia il più rapido possibile"; ha poi aggiunto che "Con il ministro discuteremo di alcuni miglioramenti che auspichiamo possano entrare nel testo definitivo, che si spera possa essere approvato in tempi brevi visto che il tema è molto sentito dai cittadini". Sempre il Presidente Fassino ha ribadito che "a più poteri debbono però corrispondere più risorse...negli ultimi anni i cittadini hanno chiesto sempre di più soluzioni sulla sicurezza, quindi è necessario fornire loro gli strumenti adatti, capaci di operare anche contro il degrado, il graffitismo e l'abusivismo". Nella bozza esaminata sono previsti l’ampliamento del potere di ordinanza dei Sindaci e nuove competenze attribuite al consiglio comunale. Secondo il coordinatore delle città metropolitane Nardella definito meglio il campo della sicurezza urbana che va comunque distinto da quello dell’ordine pubblico.

IL DEF 2015 APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

In molti sottovalutano il Documento di Economia e Finanza che ogni anno viene approvato dal governo e che contiene le indicazioni politiche per la predisposizione del bilancio di previsione per il prossimo anno dicendoci dove vuole andare il Governo, quali tasse vuole aumentare o abrogare, a quanto arriverà l'indebitamento pubblico (è previsto un aumento ma viene affermato che deve essere ridotto), ecc.
E' opportuno leggerlo tutto, lo trovate qui:

venerdì 18 settembre 2015

RIDETERMINATE LE DOTAZIONI ORGANICHE DE MINISTERO DELL'INTERNO


Pubblicato sulla G.U. 217 il DPCM 22 maggio 2015. Rideterminazione delle dotazioni organiche del personale appartenente alla carriera prefettizia, alle qualifi che dirigenziali di prima e di seconda fascia dell’Area I comparto Ministeri, nonché del personale delle aree prima, seconda e terza del Ministero dell’interno. Dopo la rideterminazione il Ministero dell'Interno avrà n. 1591 dirigenti, di cui 1390 della carriera prefettizia (ben 118 prefetti) per un totale complessivo di 22.140 unità di personale.

LE OPERE PUBBLICHE INCOMPIUTE IN SANITA'

Il QuotidianoSanità.it  ha pubblicato l'elenco delle opere pubbliche incompiute sulla base dei dati del monitoraggio messi in rete dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Complessivamente si tratta di ben 868 opere di cui moltissime nel campo sanitario. Ma andando a vedere si tratta solo quelle di contratti recenti.
Ce ne sono anche molte altre abbandonate da decenni. La regione che ha il maggior numero di lavori fermi nel campo della sanità è l'Abruzzo. Ma mancano anche interi ospedali quasi finiti e mai aperti nel sud. E' comunque una analisi molto preoccupante circa l'inefficienza della P.A. e degli sprechi, dato che molte di queste strutture lasciate a metà poi si degradano rapidamente e serviranno altri soldi per rimettere a posto e per aprirle.

C'E' TEMPO FINO AL 26 SETTEMBRE PER FIRMARE PER I REFERENDUM

Ancora pochi giorni per firmare presso l’ufficio anagrafe di ogni Comune gli otto referendum (G.U. n.164/2015) su SCUOLA, LAVORO, DEMOCRAZIA e AMBIENTE, per maggiori informazioni andare sul sito: www.referendum.possibile.com
  • Primo quesito: Eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature multiple. Il quesito interviene sulla nuova legge elettorale (Italicum) eliminando i capilista bloccati (ed equiparandoli agli altri candidati eletti con le preferenze) e la possibilità per questi di candidarsi in dieci collegi (potranno candidarsi in un solo collegio). 
  • Secondo quesito: Eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza, capilista bloccati e candidature plurime. Il quesito prevede l’eliminazione completa dell’Italicum, prima della sua entrata in vigore, prevista per il 1° luglio 2016 
  • Terzo quesito: Eliminazione delle trivellazioni in mare. Il quesito ha lo scopo di eliminare la possibilità di effettuare trivellazioni (finalizzate alla ricerca ed estrazione di idrocarburi) in mare 
  • Quarto quesito: Eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni. Il quesito ha l’obiettivo di eliminare il carattere “strategico” delle trivellazioni introdotto dallo “Sblocca Italia”, che apre a una serie di procedure derogatorie, spesso latrici di abusi e corruzione 
  • Quinto quesito: Superare la politica delle "Grandi Opere". Il quesito, intervenendo su due articolati normativi, supera la politica delle grandi opere e delle procedure in deroga, spesso causa di abusi, corruzione, disastri ambientali 
  • Sesto quesito: Esclusione del demansionamento. Il quesito elimina la nuova disciplina sul demansionamento, introdotta con il Jobs act, che contrasta con la protezione della dignità e della professionalità del lavoratore. 
  • Settimo quesito Tutela del lavoratore dai licenziamenti. Il quesito interviene sulla nuova normativa sui licenziamenti (Jobs act) che di fatto apre ai licenziamenti illegittimi, per assicurare uguale protezione a vecchi e nuovi assunti
  • Ottavo quesito: Tutela della docenza e dell'apprendimento per una scuola di tutti e non del Preside-Manager: Il quesito interviene sulla cosiddetta “Buona scuola”, eliminando il potere di chiamata de preside-manager su cu si fonda un sistema di gestione della scuola estremamente verticistico
L’Ufficio anagrafe del Comune di Sabaudia resterà aperto tutti i Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12 e i giorni di Martedì dalle 15 alle 17 e Giovedì dalle ore 8:30 alle 12 e dalle 15 alle 17

giovedì 17 settembre 2015

IL DIRIGENTE COMUNALE E' RESPONSABILE SE UN CITTADINO FINISCE IN UN TOMBINO ROTTO NON SEGNALATO

La Corte Suprema di cassazione in quest'ultimo periodo ha deciso su molte questini riguardanti la circolazione degli autoveicoli. Tra le tante sentenze appare molto interessante la n.36242 dell'8 settembre con la quale, a proposito dello sfondamento di un tombino sito sul marciapiede, che ha causato la caduta di un passante, procurando allo stesso alcune lesioni, la Corte ha stabilito la responsabilità del dirigente del settore per gravi negligenze e omesso controllo delle condizioni di sicurezza della strada. Si tratta di una sentenza innovativa sia perché fino ad oggi veniva condannato solo l'ente, sia perché normalmente viene affermato che l'utente deve fare attenzione; in questo caso è stato deciso che le fonti di pericolo, in attesa della necessaria manutenzione  vanno comunque segnalate. Una nuova tegola sui dirigenti comunali.

IL DPCM CON LE TABELLE DI EQUIPARAZIONE TRA UN COMPARTO E L'ALTRO DEI DIPENDENTI PUBBLICI

Sulla G.U. 216 del 17 settembre 2015 è stato pubblicato il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno 2015 . Definizione delle tabelle di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione del personale non dirigenziale. Il provvedimento serve a definire i problemi in caso di mobilità del personale tra un comparto e l'altro e a disciplinare anche gli aspetti economici dell'inquadramento.
Si tratta di un provvedimento senza dubbio utile in questo periodo di grandi mobilità tra un'amministrazione e l'altra specialmente per quanto riguarda quello delle amministrazio
ni provinciali.

mercoledì 16 settembre 2015

CRESCE LA PREOCCUPAZIONE SUI RISCHI DI UN RIDIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Tra tagli fatti e annunciati regioni, categorie professionali e sindacati manifestano una profonda preoccupazione sul futuro del Sistema Sanitario Nazionale. Quello che era un orgoglio ed una punta di diamante dell'Italia, studiato anche da parte di esperti statunitensi, a seguito di una serie di attacchi politici continui e preordinati portati di fronte e ai fianchi, comincia a mostrare sintomi di cedimento.
In effetti in questi ultimi anni si sono succeduti tagli al Fondo Sanitario Nazionale: è noto che a confronto con altre nazioni europee il costo era tra i più bassi, solo chi era portatore di interessi della concorrenza privata affermava che i costi erano elevati. Non c'è dubbio che ci fossero e che ci siano sprechi e corruzione, che vanno colpiti ed estirpati senza pietà, proprio per l'interesse che si deve avere a tutelare il SSN. Poi sono arrivate le disposizioni per l'esternalizzazione dei servizi che avrebbero dovuto elevare la qualità, ma troppo spesso sono servite solo ad aumentare i costi e a rendere più complessa l'erogazione di alcuni servizi. Infine è arrivata la globalizzazione prima con le ASL a livello provinciale e poi con ulteriori tagli che allungano a dismisura la distanza (fisica) tra centro decisionale e utenti/clienti/pazienti (anche oltre cento chilometri). Ma fino a quando dovremo assistere a tutto questo? Gli anziani e i pazienti cronici a causa della crisi economica hanno sempre più difficoltà a trovare i soldi per il ticket e per i medicinali da banco e in molti casi smettono di curarsi, senza che nessuno se ne accorga, con risultati immaginabili, i medici di base vengono dissuasi dal prescrivere analisi ed altri accertamenti per la prevenzione così i pazienti che possono sono costretti a pagarsele, oppure a far trascorrere più tempo di quanto previsto dalle società scientifiche. Le tanto promesse (una per distretto) e attese case della salute in molte aree d'Italia sono rimaste sulla carta, invece avrebbero potuto ricreare un legame tra sanità e territorio, con la medicina d'iniziativa e personale scelto tra quello del posto.
 L'allungamento della durata media della vita tanto vantato rischia di invertirsi. Occorre che i cittadini protestino per questo stato di cose facendosi sentire a tutti i livelli.

martedì 15 settembre 2015

FINALMENTE LE SPESE DI GIUSTIZIA SARANNO ASSUNTE DALLO STATO LIBERANDO I COMUNI DA COSTI IMPROPRI


A seguito delle giuste lamentele delle Amministrazioni comunali che dal 1941 si sono dovute fare carico delle spese per l'amministrazione della funzione giustizia nelle loro città (questo riguarda specialmente i Comuni

capoluogo di provincia e di regione, finalmente su proposta del Consiglio dei Ministri, il Presidente della repubblica ha emanato il DPR n. 133/2015 pubblicato proprio in questi giorni, grazie al quale dal 1° settembre i Comuni non dovranno più anticipare le spese ed attenderne il rimborso che avveniva con tempi lunghissimi e mai in misura completa, creando inevitabili buchi di bilancio. 

lunedì 14 settembre 2015

Il Consiglio dell'ANAC, presieduto dal dott. Cantone ha inviato una segnalazione al Parlamento per proporre una modifica delle norme sulla inconferibilità degli incarichi. Si tratta di considerazioni molto pregnanti che mirano a correggere la normativa esistente specialmente per quanto riguarda le sanzioni e che prevede la possibilità che l'ANAC intervenga in via sostitutiva. Si tratta di proposte come sempre importanti e che nascono da una profonda conoscenza della materia. Come è possibile infatti che sia il Segretario generale di un Comune ad impedire al Sindaco di conferire un incarico ad una persona di sua fiducia ma che si trova in una situazione di inconferibilità? Il Segretario generale potrà pure dare parere negativo, ma poi il Sindaco potrà decidere sulla sua conferma o meno.... 
Leggete tutto qui: 

The Italian experience in the management, use and disposal of frozen, seized and confiscated assets

Dal 7 al 9 settembre si è tenuto a Vienna l'International Expert Group Meeting per l'esame della gestione dei beni sequestrati e confiscati. Sono state messe a confronto le normative dei vari Paesi ed in particolare quella dell'Italia che gestisce il doppio dei beni confiscati rispetto a quello di tutte le altre Nazioni messe insieme. Il nostro è un sistema in parte misto che affida la gestione a degli amministratori giudiziari fino al momento della confisca, quando subentra l'Agenzia nazionale. Purtroppo molti beni giacciono abbandonati e subiscono un rapido degrado in attesa di essere assegnati ai Comuni e da questi utilizzati per finalità sociali. Sotto questo aspetto penso che dovrebbero essere messe in atto procedure più attente per ridurre i tempi di affidamento agli utilizzatori finali. Gli americani li chiamano beni congelati proprio per dare l'idea che di fatto vengono sottratti all'attività imprenditoriale, invece dovrebbero essere subito rimessi in produzione. Nel Comune di Sabaudia (LT) ci sono molti beni confiscati che potrebbero essere utilizzati per finalità sociali, ma il Comune non li ha ancora acquisiti. 

domenica 13 settembre 2015

IL 31 DICEMBRE SCADE IL TERMINE PER I COMUNI FINO A 5000 ABITANTI PER DISPORRE LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA O IN UNIONE LE FUNZIONI FONDAMENTALI ALLO SCOPO DI CONTENERE LE SPESE

L'orazione di Pericle
In base alla legge le funzioni fondamentali dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti dovrebbero obbligatoriamente essere esercitate in forma associata, attraverso convenzione o unione.
La scadenza del termine per provvedere è fissata al 31 dicembre 2015, ma il termine è prossimo e pochissimi Comuni si sono attivati.  Nel caso di Comuni appartenenti o già appartenuti a comunità montane il limite scende a 3.000 abitanti. Sono funzioni fondamentali dei comuni, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione:
a) organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo;
b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale;
c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente;
d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale;
e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi;
f) l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi;
g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione;
h) edilizia scolastica ((per la parte non attribuita alla competenza delle province)), organizzazione e gestione dei servizi scolastici;
i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;
l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali (e statistici vedi l bis), nell’esercizio delle funzioni di competenza statale»;
l bis) i servizi in materia statistica.
I Comuni appartenenti alle categorie superiori anche se non sono obbligati posso scegliere di stipulare convezioni od altre forme di gestione delle loro funzioni fondamentali con altri enti locali viciniori per contenere le spese.
Ricordiamo che ogni  Comune gestisce i servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica ai sensi dell’art. 14 del TUEL, inoltre il Sindaco, ai sensi dell’art. 54 del TUEL in qualità di ufficiale di Governo ha compiti in materia di sicurezza pubblica e di Protezione civile.

sabato 12 settembre 2015

PUBBLICITA' AI DATI RELATIVI ALLE ANALISI DEL LAGO DI PAOLA

In questi giorni è tornato il problema della moria dei pesci nel Lago di Paola. La proprietà Scalfati ha indetto un incontro per parlare del problema.
Ancora una volta la stampa ha dato ampia pubblicità al fatto. I cittadini devono essere messi in condizione di conoscere quale è la reale situazione delle acque del lago e da dove provenga l'inquinamento. Dai dati delle ultime analisi di cui sono entrato in possesso ci sono colibatteri, enterococco (tutti pericolosi per la salute umana) di evidente provenienza fecale, dato che solo il 75% delle abitazioni è allacciato alla rete fognaria, come dichiarato in Consiglio comunale dal Sindaco il 6 agosto scorso, deliberazione n. 18/2015)  e molte sostanze chimiche provenienti dall'agricoltura (fertilizzanti, diserbanti, ecc.).
Com’è noto, il D.lgs n. 195/2005 reca norme sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale ed affida compiti precisi agli enti locali.
Successivamente l’art. 3-sexies del D.lgs 152/2006 ha stabilito che in attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, e delle previsioni della Convenzione di Aarhus, ratificata dall'Italia con la legge 16 marzo 2001, n. 108, e ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, chiunque, senza essere tenuto a dimostrare la sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante, possa accedere alle informazioni relative allo stato dell'ambiente e del paesaggio nel territorio nazionale. A sua volta l’art.40 del D.lgs n. 33/2013 recante norme sulla pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali, dopo aver ribadito che in materia di informazioni ambientali restano ferme le disposizioni già previste dal già citato D.lgs 152/2006, dalla legge 16 marzo 2001, n. 108, nonché dal decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195 ha disposto che i Comuni pubblichino sui propri siti istituzionali le informazioni ambientali di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, che detengono ai fini delle proprie attività istituzionali, nonché le relazioni di cui all'articolo 10 del medesimo decreto legislativo. Di tali informazioni deve essere dato specifico rilievo all'interno di un'apposita sezione detta «Informazioni ambientali». In data 22 aprile 2014 ho inviato una lettera per sollecitare il rispetto di dette norme ed ho potuto prendere atto che la cosa è stata in parte accolta, ma mancano ancora i dati relativi allo stato delle acque interne. Ora la lett. h) dell’art.7 della L. 124/2015 prevede “…sanzioni a carico delle amministrazioni che non ottemperano alle disposizioni normative in materia di accesso, di procedure di ricorso all'Autorità nazionale anticorruzione in materia di accesso civico e in materia di accesso ai sensi della presente lettera, nonché della tutela giurisdizionale ai sensi dell'articolo 116 del codice del processo amministrativo, di cui all'allegato 1 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, e successive modificazioni. Ciò posto, tenuto conto dello stato delle acque del lago di Paola e al fine di contribuire a formulare delle proposte, ai sensi delle norme sull'accesso ai dati presenterò al Comune una richiesta per  avere in formato elettronico copia dei risultati delle analisi effettuate dall’ARPA in quelle acque, atteso che non risultano tra i dati ambientali specifici pubblicati nella parte “Amministrazione trasparente” del sito web comunale; detta richiesta naturalmente sarà da me considerata come evasa se dette informazioni ambientali saranno pubblicate sul sito web.

venerdì 11 settembre 2015

LA COLLOCAZIONE DEI CONTENITORI DEI RIFIUTI IN AREA CONDOMINIALE

Grazie a LexAmbiente, l'ottima rivista giuridica online di Luca Ramacci apprendiamo che il TAR Piemonte, Sez. I, con Sentenza n. 1169, del 10 luglio 2015 ha esaminato un problema relativo alla legittimità di un provvedimento comunale per la collocazione dei cassonetti della raccolta rifiuti all'interno del cortile condominiale, una questione purtroppo che riguarda molti Comuni, dove i cittadini sono costretti a collocare i contenitori negli spazi di proprietà del condominio e ad esporli sul suolo pubblico nei giorni e nelle ore di raccolta. Il TAR è giunto alla conclusione che le disposizioni in quel caso emanate dal Comune fossero giuste. Chi volesse leggere il testo della sentenza lo trova qui:
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=SRD74NXZSYKUCAPMCVWXO5F2YI&q=

I REFERENDUM COMUNALI

Il referendum nei Comuni è volto ad agevolare il rapporto tra i cittadini e gli organi elettivi attuando una forma di democrazia diretta.
Si tratta di un Istituto giuridico in virtù del quale il popolo viene chiamato alle urne per esprimersi su questioni istituzionali e politiche essenziali.
Può essere di vari tipi:
- Abrogativo, indetto per abrogare una legge o alcune sue disposizioni
- Propositivo, indetto per avanzare proposte di legge

- Deliberativo, previsto da alcuni Statuti per consentire ai cittadini di approvare direttamente atti nel rispetto del principio della sovranità popolare
In ogni caso la materia deve essere prevista e disciplinata dallo Statuto comunale.
Il referendum può essere indetto a seguito di richiesta di un numero di cittadini variabile da Comune a Comune, quasi sempre è richiesta anche la costituzione di un comitato promotore.
Il referendum consultivo può essere indetto anche su determinazione del Consiglio comunale adottata con il voto favorevole di almeno due terzi dei componenti assegnati.
I referendum possono essere richiesti su tutte le materie sulle quali Consiglio comunale ha competenza deliberativa, fatta eccezione per:
a) Bilanci, finanze, tributi e relative tariffe;
b) Attività vincolata di esecuzione di norme statali, regionali, o statutarie;
c) Atti di elezione, nomina, designazione, revoca;
d) Disciplina del personale del Comune e delle sue Aziende ed Istituzioni;
e) gli atti inerenti la tutela dei diritti delle minoranze.
Ciascun referendum deve avere per oggetto una sola questione. Il quesito referendario deve essere formulato con brevità e chiarezza ed in modo univoco.
Il referendum su una medesima questione non può essere ripetuto nell’arco della durata in carica del medesimo Consiglio comunale e, comunque, nell’arco di un triennio dallo svolgimento di una precedente consultazione.
È opportuno che ogni Comune approvi un regolamento per la disciplina del referendum.

mercoledì 9 settembre 2015

LE LINEE GUIDA PER L'ESERCIZIO DEI COMPITI DI ALTA SORVEGLIANZA E DI GARANZIA DELLA CORRETTEZZA E DELLA TRASPARENZA DELLE PROCEDURE CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE E DELLE ATTIVITA' CONNESSE ALLO SVOLGIMENTO DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA

L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato integralmente oggi sul proprio sito il testo del documento sottoscritto tra il Presidente dell'ANAC e il Sindaco di Roma Capitale. Si tratta di linee guida che prevedono una notevole serie di controlli preventivi in particolare su:
a)le proposte di determina a contrarre prodromiche all'avvio delle procedure di affidamento di contratti pubblici;
b) i seguenti atti del procedimento di affidamento.
1. bandi di gara o lettere di invito;
2. disciplinari di gara;
3. capitolati;
4. schemi di contratto;
5. provvedimenti di nomina dei commissari e di costituzione della commissione
giudicatrice;
6. atti del subprocedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente
basse:
7. provvedimenti di aggiudicazione;
c) i seguenti atti della fase di esecuzione dei contratti:
l. perizie di variante di cui al comma I dell'art. 132, D.Lgs. n. 163 del 2006, di imporlo superiore al 5 % di quello del contratto originario, composte da relazione del responsabile del procedimento, proposta di determinazione di approvazione e schema di atto di sottomissione/atto aggiuntivo;
2. proposte di determinazione relative al perfezionamento di accordi bonari o transattivi di cui agli articoli 239 e 240 D.Lgs. n. 163 del2006;
3. proposte di risoluzione contrattuale o altri atti in autotutela.
Si tratta di vincoli molto seri; la scelta della tipologia degli atti dovrebbe far riflettere anche altri amministratori in merito a quali sono i provvedimenti ritenuti più a rischio, inserendoli nel Piano triennale anticorruzione (ove non ci fossero già).
Il testo integrale delle Linee guida lo trovate qui:
http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Comunicazione/News/2015/linee_guida_giubileo.pdf

martedì 8 settembre 2015

PUBBLICATA LA LEGGE PER L'AGRICOLTURA SOCIALE

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 208 dell'8 settembre è stata pubblicata la legge n. 141 del 18 agosto scorso con cui il Parlamento ha finalmente approvato le norme sull'agricoltura sociale. Si tratta di un grandissimo passo avanti fortemente sostenuto da alcune persone che da tempo hanno visto in questa attività una funzione sociale molto importante specialmente  quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate. Molte terre degli enti pubblici abbandonate potrebbero essere destinate, senza costi a questo scopo.  La legge prevede al 2° comma dell'art. 6 che i comuni definiscano modalità idonee di presenza e di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nelle aree pubbliche ai sensi dell’articolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e successive modificazioni.

SABAUDIA E IL VERDE PUBBLICO


Da qualche tempo assistiamo, per dichiarati motivi di sicurezza, all'abbattimento di moltissimi alberi (in genere pini) all'interno dei parchi urbani di Sabaudia. Questo si aggiunge alla perdita gravissima delle molte palme  che ornavano le piazze (Piazza Roma) e molti viali della città. Il problema è che dopo essere abbattuti questi alberi non vengono sostituiti. Una città che all'epoca della fondazione fu definita la città giardino perché grazie ai progettisti era immersa nel verde non può pensare di gestire questo importante aspetto del paesaggio urbano senza avere degli indicatori che consentano di monitorare lo stato di evoluzione del sistema. Rammento che ora esiste la L. 10/2013 che stabilisce norme molto chiare e precise responsabilità. Tra tanti Comuni italiani il Comune di Reggio Emilia ha provato a fissare alcuni indicatori che ho provato a  riportare qui, con alcuni adattamenti, sperando che qualche amministratore possa decidersi a prendere in esame la questione prima che la città rimanga senza più verde pubblico.
- estensione verde urbano: previsione da Piano Regolatore Generale (PRG)
- mq verde urbano: previsione da PRG per abitante
- anno di ultima revisione del PRG
Estensione verde pubblico: stato di fatto
- n. nuovi parchi gioco o giardini attrezzati per bambini realizzati ogni anno
- realizzazione del censimento del verde urbano
- esistenza piano del verde urbano
- acquisizione annuale di ulteriore verde urbano
- mq di verde pubblico (in prevalenza parchi) con manutenzione attraverso contratti di autogestione
- n. contratti all’anno per la manutenzione del verde pubblico attraverso sponsorizzazioni di aree verdi di arredo e ambientazione stradale
- personale comunale addetto al verde urbano in organico a fine anno
- fabbisogno teorico di personale addetto alla gestione del verde pubblico
- gestione della pulizia del verde: diretta o in appalto
- gestione della manutenzione ordinaria del verde: diretta o in appalto
- gestione della manutenzione straordinaria del verde: diretta o in appalto
- % di popolazione che risiede entro 300 m dalle aree verdi ad uso ricreativo accessibili al pubblico gratuitamente
- approvazione del regolamento del verde privato - estensione aree private fruibili ad uso ricreativo (agricole, parchi) accessibili al pubblico gratuitamente
• estensione sistemi naturali e seminaturali
• estensione aree di valore naturalistico vincolate dal PRG
• qualità biologica delle acque superficiali
- n. utenti Parco nazionale
• grado di soddisfazione della cittadinanza sulla qualità dell’ambiente naturale

MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA NEI COMUNI

E' incredibile quanta poca attenzione alla manutenzione ordinaria venga fatta nei nostri comuni, però poi quando oramai i guasti sono evidenti e l'opera non è più in grado di svolgere appieno il fine per cui era stata costruita, si trovano i soldi per la manutenzione straordinaria, così viene fatto un progetto, viene nominato il responsabile della sicurezza, ecc. così i costi lievitano....Molto spesso non vengono previste somme a sufficienza in bilancio e su questo l'opposizione dovrebbe intervenire. Per la mia esperienza lavorativa ho motivo di ritenere che la situazione sia peggiorata negli ultimi decenni e questo secondo me è avvenuto a causa delle norme (L. 109/94 ed oggi D.lgs 163/2006, artt. 91 e segg.), in base ai quali viene riconosciuto ai dirigenti competenti una serie di corrispettivi e incentivi per la progettazione, sicurezza, ecc., non solo di nuove opere, ma anche per gli interventi di manutenzione straordinaria (mentre naturalmente per quella ordinaria non è previsto nulla, dato che il personale già percepisce lo stipendio); in questo modo la manutenzione ordinaria non viene fatta e si lascia passare il tempo così con il progressivo degrado diviene indispensabile un intervento di manutenzione straordinaria; questo strumento viene spesso esteso in maniera interessata anche a lavori che non rientrerebbero in questa fattispecie.
La giustizia contabile (Sez. Umbria, n. 87/2008) ha ritenuto che “la nozione di “manutenzione straordinaria”, ex lettere a) e b) dell'art. 3, comma 18, della l, n.350/2003, sostanzialmente …finisce per corrispondere ai “miglioramenti di rilievo che superano di gran lunga quelli richiesti per conservare in buono stato i beni”, un concetto che potrebbe essere definito meglio a livello normativo. Come si vede la distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è molto sottile, ma importante, così oggi ho scritto al Ministro per le infrastrutture e i trasporti per sollecitare un intervento chiarificatore per garantire la manutenzione ordinaria e per contenere i costi....

lunedì 7 settembre 2015

IL SABAUDIA: LIVELLO QUALITATIVO DELLA PRESTAZIONE GLOBALE

Il sito Open Civitas è un sito gestito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dalla SOSE spa (società interamente in mano pubblica) che permette a cittadini e amministratori di: conoscere i dati raccolti per la determinazione dei fabbisogni standard, confrontare le prestazioni degli enti e valutare le scelte gestionali. Interrogato sul Comune di Sabaudia fornisce valore non certo esaltante per la qualità della prestazione globale del Comune:  solo 2.40/100, anche se qualche Settore (come la Polizia Locale) ha valori migliori. Ci si augura che i dati migliorino.

IL SINDACO E' TENUTO A CONTROLLARE LE PARTECIPATE

La Sezione di Controllo per la Liguria della Corte dei Conti con sentenza n. 3472015 ha ritenuto responsabile il Sindaco di un Comune in via sussidiaria rispetto agli amministratori di una società partecipata in quanto socio di maggioranza (al 95%) della società, per omesso perdurante controllo della gestione di un contributo comunitario erogato in favore della società partecipata. Stante la partecipazione maggioritaria del Comune, il Sindaco rappresentava, quindi, la totalità dell’Assemblea alla quale la legge riserva,  tra l’altro, l’approvazione dei bilanci. Egli, pertanto, essendo tenuto in detta veste all’approvazione dei bilanci stessi era direttamente a conoscenza di tutta l’attività sociale e segnatamente della situazione di inadempimento in cui versava la Società. Il Consiglio comunale, in assenza di un’apposita convocazione, non poteva effettuare alcuna valutazione sull’attività svolta dalla Società, sugli adempimenti cui la Società era tenuta in base alla Convenzione e segnatamente sull’adempimento dell’obbligo di trasferire i contributi alla società interessata.

L'OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO AGGIUNTIVA RISPETTO ALL'AREA AUTORIZZATA E' ABUSIVA

Una interessante sentenza della Sez. II del TAR Lazio in data 3 settembre 2015, n. 4743 relativa alla concessione di suolo pubblico. E' da considerarsi abusiva l'occupazione di suolo pubblico realizzata senza il rilascio dell'atto di concessione anche nel caso di occupazione eccedente l'atto di concessione. Questa sentenza vale naturalmente anche per i c.d. dehors
Meraviglia come in alcuni casi come nonostante l'aumento delle aree occupate non vi sia un aumento delle entrate della COSAP comunale
La sentenza è reperibile presso questo URL:
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=SX4PER6ZKPRT4FYSDQNFF6PORA&q=