venerdì 26 aprile 2019

ANCORA ELEVATO IL LIVELLO ANNUALE DI DEFORESTAZIONE NEL MONDO


Il Global Forest Watch, ente benemerito per la difesa dell'ambiente,  ha pubblicato la mappa delle foreste a rischio nel mondo.
In viola vediamo le aree che sono più a rischio e che si trovano ancora in massima parte in Malaysia e in Brasile.
Secondo la FAO a livello globale la deforestazione, causata prevalentemente dalla conversione delle foreste tropicali in terra agricola, negli ultimi dieci anni è diminuita, tuttavia in molti paesi continua ad una tasso allarmante.
A livello mondiale, nel decennio 2000-2010, ogni anno circa 13 milioni di ettari di foreste sono stati convertiti ad altro uso, o sono andati perduti per cause naturali, rispetto ai circa 16 milioni di ettari l'anno perduti nel decennio precedente.
Il Brasile e l'Indonesia, che negli anni '90 registravano la più alta perdita netta di foreste, hanno ridotto in modo significativo i loro tassi di deforestazione. Inoltre, grazie agli ambiziosi programmi di riforestazione della Cina, dell'India, degli Stati Uniti e del Vietnam - insieme con l'espansione naturale delle foreste in alcune regioni - ogni anno si sono aggiunti oltre sette milioni di ettari di nuove foreste. Di conseguenza la perdita netta di area forestale tra il 2000 ed il 2010 si è ridotta di 5,2 milioni di ettari l'anno, rispetto agli 8,3 milioni di ettari degli anni '90.
La superficie forestale totale nel mondo copre poco più di quattro miliardi di ettari, vale a dire il 31 per cento del totale della superficie terrestre. La perdita netta annuale di foreste (quando la somma di tutte le nuove aree forestali guadagnate è minore delle perdite) negli anni 2000-2010 è stata equivalente ad un'area grande quanto la Costarica.
sempre secondo la FAO le foreste svolgono un ruolo molto importante nel mitigare il cambiamento climatico. Le foreste infatti immagazzinano un enorme ammontare di carbonio. Quando una foresta viene tagliata e convertita ad altro uso, il carbonio viene di nuovo rilasciato nell'atmosfera.
Un tasso di deforestazione più basso e la creazione di nuove foreste ha aiutato ad abbassare l'alto livello di emissioni di carbonio causato dalla deforestazione e dal degrado forestale.
Occorre però guardare al futuro, perché gli estesi programmi di rimboschimento della Cina, dell'India e del Vietnam, responsabili del recente incremento di superficie forestale, finiranno nel 2020", ha aggiunto l'esperta FAO. "Questo vuol dire che non abbiamo tantissimo tempo per prendere misure efficaci e permanenti per ridurre in modo significativo l'attuale tasso di deforestazione e di degrado forestale. Senza decisi interventi rischiamo un brusco ritorno all'alto livello di perdita netta di foreste e di emissioni di carbonio da foreste che si aveva negli anni ‘90".

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