venerdì 12 aprile 2019

PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERI CHE NON RAGGIUNGONO I VOLUMI DI ATTIVITA' RITENUTI NECESSARI

Secondo un articolo di Simona Ravizza che ha utilizzato dati raccolti da Dataroom, molti servizi di pronto soccorso ospedalieri sono al disotto dei parametri previsti dal famigerato DM 70/2015 in base al quale la regione Lazio voleva trasformare i PPI entro il 31 dicembre 2018 in altrettanti ambulatori medici.
Secondo il decreto in questione un pronto soccorso dovrebbe avere un minimo di 54 accessi al giorno per garantire anche un determinato volume di attività per permettere al personale anche di mantenere l'esperienza acquisita e di migliorarsi continuamente.
La Regione dove ci sono più Pronto soccorso senza i requisiti è la Lombardia con 24 (su 101), seguono Sicilia con 23 (su 62), Campania con 12 (su 50), Calabria con 7 (su 22) e Umbria sempre con 7 (su 17) , Puglia 4 (su 41), Provincia autonoma di Trento 4 (su 7), Lazio 3 (su 48), Abruzzo 3 (su 16), Provincia autonoma di Bolzano 2 (su 7) e Veneto 2 (su 51). Nessun Pronto soccorso fuorilegge, invece, in Regioni come Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Liguria.
Nel Lazio sono sotto osservazione  l'ospedale SS. Gonfalone di Monterotondo, l'ospedale Angelucci di Subiaco (da non toccare perché in area montana) e il Padre Pio di Bracciano.
Alcuni PPI della provincia di Latina lavorano più di loro e con  meno personale. 

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