martedì 29 novembre 2016

CHECKS AND BALANCE

Lemmo Rossi-Scotti, Il trionfo di Cerere detta anche Europa
(Sede del CNEL, Roma)
In tutte le Costituzioni delle più importanti Nazioni europee (qui raffigurate nel corteo che segue Europa) come in quella degli USA troviamo che in varie forme viene applicato il principio del check and balance.
Con questa espressione inglese (controllo e bilanciamento reciproco) si indica quell'insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l'equilibrio tra i vari poteri all'interno di uno Stato. 
Si tratta di  principio fondato sulla divisione dei poteri, realizzato in Inghilterra a partire dal 17° sec. e teorizzato da Montesquieu nello Spirito delle leggi (1748), il cui scopo è evitare l'assolutismo e salvaguardare la libertà dei cittadini. Anche i nostri padri fondatori, in cui era ancora forte l'eredità del periodo fascista, quando misero mano alla Costituzione repubblicana vollero ispirarsi a questo principio in base al quale i tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giurisdizionale) dovevano essere indipendenti, prevedendo anche molti strumenti perché l'uno non potesse invadere le competenze dell'altro. 
La figura del Presidente della Repubblica è stata studiata e dotata di poteri adeguati per sovraintendere al rispetto di questo bilanciamento reciproco tra i vari poteri.
La proposta voluta fortemente dalla maggioranza e non adeguatamente condivisa tra i partiti rischia di scardinare questo sistema, esponendo la nostra Repubblica ad uno sbilanciamento del potere a favore dell'esecutivo.
La Costituzione, per sua natura, essendo espressione della società non può essere cristallizzata ed è giusto che ne rispecchi i mutamenti, ma occorre che ogni modifica sia ponderata con quella cautela che dovrebbe guidare sempre i nostri governanti, soprattutto evitando che ciò porti a riaprire ferite da tempo sopite.
   

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