lunedì 7 novembre 2016

RESIDENZA: ELETTORI E CANDIDATI

Il Comune è l'ente territoriale per eccellenza, dove il cittadino ha un rapporto diretto con chi amministra e dove più forte è il rapporto tra sovranità e territorio. 
Nonostante questo, mentre gli elettori devono essere residenti ed iscritti all'albo degli elettori dei Comuni dove sono chiamati a votare, ancora oggi i candidati non hanno questo vincolo, per cui possono essere candidate in ogni comune d'Italia persone che non hanno alcun rapporto, né conoscenza con il territorio e le persone del Comune dove vengono candidate.
Sono talmente convinto della cosa che l'ho proposta con una Petizione  inviata il 31 dicembre 2015 al Presidente del Senato che è stata assegnata alla commissione affari Costituzionali, ma è ancora in attesa di esame.
Il problema naturalmente esiste anche nel caso delle elezioni politiche, se ne discute in questi giorni a proposito dell'oramai famosa proposta di modifica del nuovo sistema elettorale detto "Italicum" oggetto di varie diatribe politiche.
E' di oggi la proposta del prof. Gianfranco Pasquino (professore emerito di scienza della politica dell'Università di Bologna) il quale ha accolto favorevolmente l'idea di creare dei collegi uninominali formulata nel corso degli ultimi incontri per eliminare le liste bloccata,  integrandola con la proposta di consentire che possano essere candidati solo coloro che sono residenti in quel territorio da almeno tre anni.
E' semplicemente assurdo che siano eletti a rappresentare i cittadini delle persone che non sono residenti in quel territorio.
Mi auguro che la proposta del prof. Pasquino per la sua autorevolezza possa rappresentare u momento di approfondimento su tema della  residenza per recuperare il rapporto con gli elettori altrimenti divenuto sempre più evanescente.


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