giovedì 27 giugno 2013

Il drug test per la nuova Giunta ed i consiglieri comunali

Il 27 novembre 2009, a seguito di una mozione presentata da alcuni consiglieri di maggioranza fu approvata all’unanimità la deliberazione n.84 per agevolare tutti i consiglieri e gli assessori che ne avessero fatto richiesta di effettuare presso i laboratorio di analisi dell’Ospedale santa Maria Goretti di Latina il drug test.
Dal testo della mozione si legge che i presentatori affermavano: “Riteniamo di dare un segnale forte e di esempio, in questo modo possiamo dare a tutti i cittadini più garanzie in considerazione del fatto che chi ha incarichi istituzionali deve essere nel pieno possesso delle proprie facoltà. Il test è assolutamente volontario e a carico del consigliere o assessore.”
Come si ricorderà nel corso della passata consiliatura solamente alcuni consiglieri si sottoposero a quell’esame e nonostante le mie reiterate sollecitazioni non si è mai saputo chi alla fine l’avesse fatto e chi no.

In questi giorni ho riletto il testo della deliberazione ma non ho trovato alcun riferimento al fatto che la decisione del Consiglio fosse riferita solamente ai consiglieri facenti parte di quel consesso, pertanto ho scritto al Consigliere anziano ed al Segretario comunale per rappresentare l’opportunità di rammentare ai consiglieri neo eletti questo adempimento (del cui esito dovrà essere assicurata la riservatezza), dando pubblicità solamente del nominativo dei consiglieri che si sono sottoposti al test.  

Ecco l'anteprima della cover del mio ultimo libro...lo trovate da Feltrinelli o lo potete ordinare su www.ilmiolibro.it


lunedì 24 giugno 2013

I costi della politica

Il Consiglio regionale del Lazio, alcuni giorni fa ha approvato il collegato alla finanziaria decidendo una serie di pesanti tagli ai costi della politica.
Il Comune di Sabaudia, con una gravissima situazione di bilancio, ereditata dalla precedente gestione, è chiamato anch’ esso  ad affrontare con coraggio e con trasparenza il problema degli sprechi e dei costi della politica.
Non è possibile infatti che, mentre la crisi economica attanaglia la città, siano stati tagliati i sussidi alle famiglie bisognose, si prosegua a spendere per manifestazioni, c’è un debito morale affinché vengano ridotte drasticamente le spese inutili e quelle per altri scopi improduttivi.
La riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri comunali, unitamente al taglio delle commissioni e dei componenti delle stesse (resi obbligatori per legge), potrà dare un contributo, ma a mio avviso non basta, occorre prendere esempio da amministrazioni più virtuose, eliminando i rimborsi spese di viaggio degli amministratori e dei consiglieri comunali residenti in altri comuni (l’anno passato la spesa è stata di € 18.400), tagliando realmente le spese di rappresentanza (senza imputarle ad altri capitoli), riducendo i costi del parco macchine, eliminando l’auto blu (costo solo per il noleggio oltre € 10.000 annue), tagliando i cellulari, cancellando gli elevatissimi contributi (o sponsorizzazioni) elargiti dall’ Amministrazione a numerose associazioni per manifestazioni ed altro, riducendo all’ essenziale le consulenze, etc.

Solo così gli aumenti delle tasse e dei servizi a domanda individuale potranno essere accettati dalla cittadinanza.

sabato 22 giugno 2013

Bilancio di previsione 2013 e gestione provvisoria

L’art. 10, della legge 64/2013, al comma 4-quater, capoverso n. 1 della lettera b), proroga al 30 settembre il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione da parte degli enti locali
In base al T.U.E.L. nelle more dell'approvazione del bilancio di previsione gli enti locali possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nell’ultimo bilancio deliberato, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi.
Il vigente regolamento di contabilità comunale disciplina la materia agli artt. 27 e 28
Ciò posto, in qualità di cittadino, mi sono permesso di indirizzare una lettera al Sindaco, al Segretario generale, ai Revisori dei conti ed al componente dell’OIV, per far presente quanto segue:
a) L’ultimo bilancio di previsione approvato (relativo all’esercizio 2012), si è chiuso con un disavanzo di € 1.223.856,68 (deliberazione commissariale 27/2013)
b) Dalla relazione del Collegio dei Revisori si rileva che, in base alle deliberazioni commissariali nn. 2 e 3 in data 13 dicembre 2012 (modificate solamente a seguito della nota del Ministero dell’Economia e delle finanze n.1313/2012 del 14 gernnaio2013, con deliberazione commissariale n.2/2013) sono state incassate somme a titolo di I.M.U. in misura superiore rispetto a quanto previsto dalla legge , per cui per l’anno in corso dovrà essere prevista la compensazione a scomputo dell’IMU 2013 delle quote versate in più dai cittadini in forza dei citati provvedimenti; pertanto per l’esercizio corrente si avrà una entrata notevolmente inferiore rispetto a quella attesa
c) Sempre dalla relazione del Collegio dei revisori si rileva che l’Ente nel corso dell’anno 2012 non ha provveduto al riconoscimento dei debiti fuori bilancio e al loro finanziamento, ma che dopo la chiusura dell’esercizio, a seguito di sollecitazioni da parte del responsabile del servizio finanziario, sarebbe stata attestata, per il momento, la presenza di debiti fuori bilancio per un ammontare di 2.381.206,33
Nel frattempo gli uffici comunali hanno proseguito a gestire il budget assegnato con deliberazione commissariale n.1 del 21 dicembre 2012 basato sul bilancio di previsione 2012, approvato solamente in data 13 dicembre dello stesso anno e concernente unicamente l’assegnazione delle risorse finanziarie, senza gli obiettivi.
Poiché non risulta che siano stati assunti altri atti, mirati al contenimento della spesa, di fatto (almeno a quanto si legge dalle premesse delle determinazioni pubblicate) i responsabili degli uffici stanno gestendo (siamo già a metà anno) il budget senza tener conto di quanto sopra esposto e dei tagli che dovranno comunque essere applicati alle spese, i quali corrispondono ad una percentuale elevatissima rispetto al complesso delle uscite correnti
I rischi per il mantenimento dell’equilibrio del bilancio sono elevati.
Pertanto, come già fatto, senza essere ascoltato l’anno passato, ho rappresentato l’opportunità che sia approvato al più presto il Bilancio di previsione 2013 (che potrà eventualmente essere modificato successivamente ove se ne presentasse la necessità) e che comunque venga deliberato subito il PEG 2013 provvisorio, con obiettivi precisi e misurabili nel rispetto del D.lgs 150/2009, che coinvolgano in maniera concreta i vari uffici sia per contenere la spesa, che al fine di accogliere le aspettative della popolazione, come peraltro già fatto da altri comuni.

mercoledì 19 giugno 2013

Trasparenza della situazione patrimoniale dei consiglieri eletti (e della Giunta)


Con l’approssimarsi della prima seduta del Consiglio comunale, ho ritenuto di inviare una nuova lettera al Segretario Generale ed al Consigliere anziano per richiamare l’attenzione sull’art. 3 del D.L. 174/2012, convertito in legge con L.213/2012, che ha modificato il T.U.E.L con l’aggiunta dell’art. 41bis, in base al quale: “Gli enti locali con popolazione superiore a 10.000 abitanti sono tenuti a disciplinare, nell'ambito della propria autonomia regolamentare, le modalità di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo di loro competenza. La dichiarazione, da pubblicare annualmente, all’inizio e alla fine del mandato, sul sito internet dell'ente riguarda: i dati di reddito e di patrimonio con particolare riferimento ai redditi annualmente dichiarati; i beni immobili e mobili registrati posseduti; le partecipazioni in società quotate e non quotate; la consistenza degli investimenti in titoli obbligazionari, titoli di Stato, o in altre utilità finanziarie detenute anche tramite fondi di investimento, Sicav o intestazioni fiduciarie. . Gli enti locali sono altresì tenuti a prevedere sanzioni amministrative per la mancata o parziale ottemperanza all'onere di cui al comma 1, da un minimo di euro duemila a un massimo di euro ventimila. L'organo competente a irrogare la sanzione amministrativa è individuato ai sensi dell'articolo 17 della legge 24 novembre 1981, n. 689.”
Com’è noto il vigente Regolamento consiliare, già prevede una norma (art.5) che stabilisce quanto segue: “I consiglieri, in attuazione di quanto disposto dall’art. 15, ultimo comma, dello Statuto, sono tenuti entro tre mesi dalla entrata in carica, a depositare nella Segreteria generale del Comune:
1. Una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società; l’esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l’apposizione della formula “sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero”.
2. Copia dell’ultima dichiarazione dei redditi soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche; Per quanto mi riguarda a suo tempo ho provveduto a quanto di mia competenza; peraltro, nonostante i ripetuti solleciti, nel corso della passata consiliatura non è stata assicurata la pubblicità in merito all’adempimento dato
(o meno) dagli altri consiglieri a detta disposizione.
Comunque è evidente che il regolamento consiliare debba essere modificato in base alla norma richiamata; in proposito ho fatto presente che in sede di Conferenza dei capigruppo era stata da me predisposta anche una proposta per adeguare lo stesso al nuovo T.U.E.L., modifica che la maggioranza non volle approvare e che è agli atti del Comune. Ho chiesto pertanto che siano avviate le procedure per gli adempimenti richiesti dalla nuova normativa, chiedendo ai sigg.ri consiglieri eletti di comunicare i dati che li riguardano e avviando l’adeguamento del vigente regolamento consiliare.

lunedì 17 giugno 2013

Riprese televisive delle sedute consilairi

In data odierna in qualità di cittadino residente e di elettore ho inviato una lettera al Segretario generale ed al Consigliere anziano, per far presente quanto segue:
La gestione della cosa pubblica deve essere basata su trasparenza, rendicontazione e responsabilità, specialmente in questo difficile periodo in cui i cittadini hanno desiderio di comprendere meglio e direttamente cosa avviene nella Casa comunale.
Da più parti, anche nel corso della campagna elettorale, è stato chiesto di provvedere alla ripresa delle sedute consiliari, trasmettendole in streaming sul sito web istituzionale, sul quale inserire poi anche le registrazioni delle sedute precedenti.
La questione era stata sollevata da me già nella passata consiliatura
Furono anche fatte a titolo sperimentale alcune riprese gratuitamente a cura dell’Associazione PuntiAmosuSabaudia che le aveva messe in rete.
Ci fu anche una decisione positiva in tal senso da parte della Conferenza dei capi gruppo.
Si trattava di una modica spesa che era stata già impegnata (non so se ora sia stata cancellata).
Purtroppo poi per asserite motivazioni tecniche non se ne è fatto nulla.
Altri comuni come quello di Latina che hanno assunto una analoga decisione molto tempo dopo di noi, hanno già da tempo attivato il servizio, come si può vedere andando sul loro sito.

Tenuto conto del fatto che si approssima la discussione di importantissimi argomenti, come la prima seduta del Consiglio comunale e poi quella relativa all’adozione del bilancio di previsione 2013, ho manifestato l’opportunità che il servizio venga attivato al più presto.

venerdì 14 giugno 2013

Il diritto alla salute dei cittadini si può rispettare se la struttura di via Conte verde viene trasformata in una "Casa della salute"

La situazione del poliambulatorio della ASL è sotto gli occhi di tutti, svuotato di moltissime funzioni, senza più personale, con prestazioni ridottissime.
I cittadini, spesso anziani sono costretti a recarsi in altre città: Latina, Terracina, Formia, Roma, per ottenere le prestazioni e le visite cui hanno diritto in base alla legge.
Nel corso della passata consiliatura furono da me predisposte e presentate varie mozioni affinché il Sindaco, in quanto membro della Conferenza locale per la sanità intervenisse al fine di trasformare la struttura di via Conte Verde in una “Casa della salute”, in base a quanto già previsto dalla deliberazione della ASL deliberazione n. 675/2010 recante come oggetto : “Piano operativo per la riconversione dei Presidi Ospedalieri in Ospedali Distrettuali – Adeguamento della Rete Ospedaliera Aziendale alle indicazioni del Decreto del Commissario ad acta n. 80 del 30.9.2010”, nella quale veniva finalmente affrontato in maniera chiara il problema dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria nella nostra città.
Tale deliberazione prevedeva un ambulatorio polifunzionale con queste funzioni di base:
− Punto Unico di Accesso (PUA) integrato con i servizi sociali del Comune; esso, secondo quanto già previsto dal DCA 18/2008, rappresenta la funzione che massimizza l’integrazione e la presa in carico della fragilità e della complessità. Le attività del PUA vanno dalla ricezione della domanda di salute, alla pre-valutazione integrata – triage del bisogno, all’orientamento ai servizi territoriali, all’iniziale presa in carico dei bisogni di salute più complessi e all’organizzazione di una risposta ad essi adeguata, comprensiva anche della funzione amministrativa relativa alla erogazione di informazioni e alla effettuazione delle prenotazioni di visite, esami e altre prestazioni di cura;
− Specialistica Ambulatoriale, comprende tutte le prestazioni, finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione, erogate dai medici specialisti che operano negli ambulatori e nei laboratori del Servizio sanitario nazionale: le visite (chirurgia, cardiologia, ortopedia, fisiatria, ginecologia, etc.). A questo si devono aggiungere gli specifici percorsi assistenziali dedicati alla prevenzione, diagnosi, cura e gestione delle principali patologie croniche – con il coinvolgimento di tutti i professionisti interessati - in forma integrata con la Medicina generale, anche per gli ambiti dell’assistenza domiciliare e residenziale, secondo le modalità previste dal “chronic care model”. Tale attività fa particolare riferimento alle funzioni di cardiologia, pneumologia, diabetologia e geriatria, garantite con la presenza od eventualmente la reperibilità nell’arco delle 12 ore diurne di medici specialisti ambulatoriali, anche a provenienza ospedaliera.
− Ambulatorio Infermieristico/Infermieristica di Comunità; si tratta di funzioni gestite da personale infermieristico che, nell’ambito delle proprie competenze professionali, assume un ruolo non solo prestazionale ma soprattutto, in forte integrazione con gli altri professionisti della salute, di care management e di case management, dalla gestione di un singolo processo di cura fino alla piena presa in carico di situazioni più complesse secondo il modello già sperimentato in alcune ASL della regione.
− Diagnostica di base (radiologia e laboratorio/punto prelievo) a servizio della collettività, preferenzialmente all’interno di specifici percorsi assistenziali e a supporto di tutte le funzioni attive nella struttura.
− Continuità Assistenziale ex guardia medica, (a copertura delle 12h notturne e 24h festive).
− Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) in contiguità fisica con il PUA, con l’obiettivo di facilitare la tempestività della presa in carico. Ove necessario, in funzione della complessità assistenziale dei casi trattati, per l’organizzazione dell‘attività deve garantire, tramite una centrale operativa, anche interventi 7 giorni su 7 con reperibilità notturna e festiva in collegamento con la specialistica ambulatoriale e la Continuità Assistenziale. Per una migliore gestione delle risorse umane e la riduzione del rischio di burn-out, previo adeguato sostegno formativo, deve essere prevista la possibilità per gli infermieri e i terapisti della riabilitazione afferenti all’Ospedale Distrettuale di turnare tra le funzioni domiciliare, di degenza (RSA, Degenza infermieristica) e ambulatoriale.
A queste funzioni “core” si aggiungevano :
a) un modulo di emergenza di tipo “a” ( l’attuale Punto di primo intervento )
Nonostante le mozioni presentate siano state tutte approvate all’unanimità (l’ultima fu votata il 18 ottobre 2012 – la penultima seduta della passata consiliatura - e reca il n. 35), nulla è stato fatto.
Ora il Presidente della Giunta regionale Zingaretti ha invitato tutti i Direttori Generali delle ASL ad approvare un nuovo Atto aziendale, emanando un nuovo atto di indirizzo (Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2013, che mira a garantire ai cittadini di tutto il Lazio il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), pertanto entro sessanta giorni (decorrenti dal 4 giugno scorso) anche la nostra Azienda sanitaria dovrà adottare un nuovo documento di organizzazione.
E’ importante, a tal fine, che per Sabaudia sia prevista l’istituzione della “Casa della Salute” per garantire a tutti i cittadini il rispetto del loro diritto alla salute.
Ho scritto oggi una lettera al Sindaco affinché intervenga...subito.

giovedì 13 giugno 2013

Chiesta la pubblicazione delle spese sostenute per la pubblicità elettorale

A seguito della convocazione del Consiglio comunale, in data odierna, in qualità di cittadino residente ed elettore, per fini di trasparenza, ho inviato al segretario comunale ed al consigliere anziano che presiederà quella seduta una richiesta per la pubblicità delle spese elettorali.
Com’è noto, ai sensi del combinato disposto dell’art. 30 della legge 25 marzo 1993, n. 81 e dell’art.5 del vigente regolamento consiliare tutti i consiglieri comunali sono tenuti entro tre mesi dalla entrata in carica, a depositare nella Segreteria generale del Comune una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero l’attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte, con l’apposizione della formula “sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero”.
A tale disciplina si aggiunge quanto disposto recentemente dalla legge 6 luglio 2012, n. 96, che, all’articolo 13, ha posto una serie di vincoli per la pubblicità delle spese di propaganda elettorale nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, prevedendo anche una serie di controlli successivi.
Poiché in questi mesi di campagna elettorale, dalla stampa ho avuto notizia di pranzi, cene, colazioni, aperitivi, etc. ed ho visto con i miei occhi (e documentato fotograficamente) notevoli spese per cartelloni pubblicitari di grandi dimensioni, nonché vele pubblicitarie, spesso lasciate in sosta senza autista per lunghe ore lungo le strade, sono molto interessato a tali notizie e come me, penso, anche altri cittadini.
Ho chiesto pertanto di voler ricordare ai sigg.ri consiglieri eletti tale adempimento e di far verificare il rispetto dei limiti di spesa.
Gli atti citati sono pubblici e pertanto tutti gli elettori hanno diritto di prenderne visione (articolo 8 della legge 441/1982); ho quindi raccomandato l’opportunità di assicurarne la massima pubblicità mediante l’inserimento sul sito web istituzionale ed a tal proposito, sarà necessario intervenire sul software.
Anche i partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati dovranno presentare al Presidente del consiglio comunale entro 45 giorni dall’insediamento il consuntivo relativo alle spese per la campagna e alle fonti di finanziamento.

Il Comune deve provvedere a definire le procedure di diffida in caso d’inadempienza e l’applicazione delle eventuali sanzioni.

martedì 11 giugno 2013

Gli adempimenti della prima seduta del nuovo Consiglio comunale

Com’è noto, ai sensi dell’art. 41 del T.U.EL. la prima seduta del Consiglio deve essere riservata all’esame della condizione degli eletti sotto il profilo della inesistenza delle cause di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità (art.63 del T.U.E.L.)
L’incandidabilità comporta il divieto di candidatura per coloro che hanno riportato condanne per reati specificamente definiti o a pene superiori ad un certo limite o a misure di prevenzione per appartenenza a determinate associazioni per delinquere e la sospensione dalla carica per coloro che hanno in corso procedimenti penali per determinati reati.
L’ineleggibilità di persone appartenenti ad alcune categorie è finalizzata a garantire a tutti i candidati la parità rispetto agli altri, evitando che chi si trovi in condizioni di vantaggio a motivo dell’ufficio ricoperto, possa esercitare una indebita influenza nei confronti degli elettori.
L’incompatibilità invece riguarda coloro che possono trovarsi in conflitto di interessi con l’ente, in quanto portatori di interessi propri o dei propri congiunti, in contrasto con quelli dell’ente locale.
Poiché nel corso della passata consiliatura ho avuto occasione di accertare, dopo la convalida degli eletti, almeno due casi di colleghi che avevano delle vertenze in atto con il Comune, relative ad abusi edilizi, ho provveduto a scrivere una lettera al Segretario generale e a chi presiederà la prima seduta in qualità di Consigliere anziano, affinché venga svolto tale controllo.
Sarebbe utile che anche i neo consiglieri provvedessero nei giorni antecedenti alla prima seduta a prendere visione del fascicolo relativo a questo punto per verificare di persona l’inesistenza di cause di ineleggibilità, o di incompatibilità in base alla normativa vigente, controllando la documentazione allegata e chiedendo spiegazioni, ove ritenuto necessario, al Segretario Generale. Come accennato l’esperienza consiglia di verificare con particolare attenzione l’inesistenza di vertenze legali tra i consiglieri eletti e il Comune, a questo proposito a nulla vale che la Giunta non abbia autorizzato il Sindaco a costituirsi per resistere al giudizio, dovendo rilevarsi solamente il fatto che esiste una pendenza e che questa circostanza non elimina il conflitto.
Un altro punto importante è rappresentato dall’assenza di crediti vantati nei confronti degli stessi consiglieri da parte dell’Amministrazione comunale, l’inesistenza di vertenze con la Corte dei Conti ovvero l’assenza di ordinanze di pagamento di sanzioni amministrative per violazioni edilizie od altro; a questo fine può essere utile anche la lettura dell’Albo pretorio.
Sarebbe bene che almeno sotto questo aspetto la nuova consiliatura iniziasse con il piede giusto.

domenica 2 giugno 2013

La riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali disposta dal commissario straordinario

E’ passata un poco sotto silenzio la pubblicazione avvenuta in questi giorni della deliberazione n. 42 adottata dal Commissario straordinario il 24 maggio scorso, che ha per oggetto la modifica dell’assetto organizzativo dell’ente comunale.
Con questo atto viene di fatto modificata la struttura organizzativa sostituendo quella che ha accompagnato la gestione del centro destra di questi ultimi anni, affidata nel 2007 ad un consulente esterno e costata una somma rilevante alla collettività.
Più volte, a suo tempo, ho segnalato come la predisposizione dell’organizzazione interna fosse un provvedimento di stretta competenza del Segretario generale, proprio per le capacità professionali proprie della qualifica e per la conoscenza che questa figura ha della macchina amministrativa interna e che l’affidamento di questo adempimento all’esterno non avesse dato alcun contributo positivo alla funzionalità dell’Ente, ma anzi presentasse numerosi elementi negativi e in contrasto con la normativa vigente, come ad esempio quello di porre i responsabili dei settori alle dirette dipendenze del Sindaco.
In sostanza il nuovo organigramma mira ad adempiere ad una serie di obblighi previsti dalla norme sopravvenute e tiene conto della situazione finanziaria dell’ente, mediante:
a)    Creazione di una struttura piramidale che valorizza il ruolo del Segretario generale e della sua funzione di coordinamento del dirigente dell’area tecnica e dei responsabili dei settori
b)     Riduzione del numero complessivo dei settori e quindi dei centri decisionali, nonché dei costi
c)     Razionalizzazione funzionale degli uffici
Sulla base di questo provvedimento - che non è costato nulla - il Segretario generale dovrà provvedere ad avviare la procedura per l’affidamento della responsabilità dei nuovi settori mediante un bando interno e la conseguente stipula di contratti a tempo determinato della durata di almeno tre anni, superando così un altro inconveniente rilevato nel passato, che era basato sull’affidamento diretto degli incarichi da parte del Sindaco con propri decreti, cui sono seguite numerose proroghe, giunte fino ad oggi; questo sistema oltre a non rispettare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, poneva i titolari di posizione organizzativa in posizioni di debolezza nei confronti degli organi politici.
Nell’affidamento dei nuovi incarichi, oltre al rispetto delle professionalità, dovrà essere avviata anche la rotazione dei responsabili dei settori prevista sin dal D.lgs. 29/93 ed oggi resa obbligatoria dal decreto anticorruzione.
La Polizia locale e il servizio di pianificazione e controllo sono posti, giustamente in staff al Sindaco e quindi mi auguro che, anche grazie alla deliberazione 19/2013, finalmente decollino i controlli interni.
Anche l’avvocatura è posta in staff al Sindaco e viene affermata la volontà di superare la costosa consulenza in atto, anch’essa oggetto di ripetute segnalazioni da parte mia, a causa del mancato ricorso a procedure trasparenti per l’affidamento dell’incarico.
Un elemento negativo, almeno dai documenti forniti, è rappresentato dal fatto che non vi è traccia degli adempimenti previsti dall’art.6 della L.150/2000, secondo cui ogni ente dovrebbe avere un addetto alla comunicazione.
Qualche perplessità resta in merito all’affidamento della gestione del sistema informatico (posto sotto il Settore ambiente), una risorsa da tempo non adeguatamente valorizzata all’interno del nostro Comune.

Comunque, come si vede ci sono molti elementi positivi, ma il problema ora è quello di capire chi dovrà dare applicazione a questa nuova organizzazione: sarà l’ex Sindaco Lucci, che aveva approvato in qualità di vice sindaco quella vecchia o proprio l’ex assessore al personale Secci, i quali non hanno mai accolto le osservazioni mie e della Commissione vigilanza circa i problemi rilevati?