martedì 22 settembre 2020

CITTADINI E COMUNI DOPO IL REFERENDUM


 Questo è l'esito del Referendum a Sabaudia. Il numero dei Senatori e dei Deputati era stato fissato inizialmente dall'Assemblea Costituente all'art. 57 ma è stato modificato poi con la legge costituzionale n 3/1963 in 315 senatori elettivi, se dei quali eletti nella circoscrizione estero e in 630 deputati, dodici dei quali eletti nella circoscrizione estero.
Senza dubbio dal 1948 ad oggi le competenze legislative del Parlamento sono diminuite di molto a seguito della nascita delle Regioni e in particolare dopo la modifica del Titolo V della Costituzione che ha attribuito maggiore competenza legislativa alle regioni. 
Ora ci saranno 400 deputati e 200 senatori. 
Saranno molti di meno e dovranno lavorare di più per poter svolgere tutti gli impegno che gravano sulle Camere.
D'altra parte da una recente indagine risulta che rispetto a quelli degli altri paesi europei i parlamentari italiani sono quelli che guadagnano di più e che lavorano di meno come giornate di presenza in aula e nelle Commissioni.
Si aprirà un nuovo scenario.
I cittadini avranno più difficoltà a presentare le loro istanze ai loro rappresentanti e anche i Comuni avranno più difficoltà ad arrivare a parlare con i parlamentari del loro territorio..

martedì 15 settembre 2020

PRIVATIZZATA ANCHE L'ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA

 


Grazie all' Archivio banca Dati Economico Finanziari del Ministero della Salute è stato possibile ricostruire la spesa sostenuta nel 2018 dalle aziende sanitarie locali del lazio per l'Assistenza Domiciliare Integrata (Codice 20801).

Complessivamente nella Regione Lazio sono stati spesi € 160.361.000,00 per assistere a domicilio i cittadini bisognosi di cure.

Attualmente la regione Lazio ha deciso (anche in questo caso) di seguire il modello Lombardia così invece di una gestione diretta con personale dipendente, dopo molti anni di affidamenti mediante gara a imprese specializzate si è passati all'accreditamento che permette al cittadino di rivolgersi a qualsiasi impresa del settore purché in possesso di specifici requisiti.  

In particolare occorre far riferimento al DCA U00283/2017

Non si tratta di un cambiamento di poco conto. Anche se in apparenza è stata snellita la procedura di accesso al servizio, nei fatti si è creata una gestione dei pazienti senza alcun contatto con la rete ospedaliera.

E' auspicabile che nell'ambito delle riforme su cui è impegnato il Ministro della salute possa essere posta mano anche a questa tematica riassumendo la gestione diretta dell'Assistenza domiciliare integrata.

lunedì 14 settembre 2020

LO STATO DI ATTUAZIONE DELLE CASE DELLA SALUTE DEL LAZIO E I NUOVI FINANZIAMENTI


Dopo la promessa fatta nel 2017 dalla Giunta regionale del Lazio di dare una Casa della Salute ad ogni distretto entro il 31 dicembre 2018, finalmente qualcosa si muove.
Allo stato sono attive 22 Case della Salute tra la provincia di Roma e le altre province del Lazio, ma è prevista l'apertura di altre 11 in parte entro l'anno e le prossime nel 2021.
La Giunta della regione Lazio con deliberazione n. 592 in data 6 agosto 2020 ha approvato  il Piano Decennale in Materia di Investimenti in Edilizia Sanitaria ex Art. 20 Legge 11 Marzo 1988 N. 67, Terza Fase, denominato "Stralcio 1.B.2_A" finalizzato al Potenziamento della Rete Territoriale: Case della Salute e Ospedali di Comunità Importo pari a € 27.103.712,12, di cui € 25.748.526,51 a carico dello Stato, € 1.355.185,61 a carico della Regione Lazio. Piano di Riqualificazione 2019-2021 - DGR 406 del 26/06/2020.
Con questo atto la Regione intende proseguire e garantire, in prima istanza, il potenziamento della Rete Territoriale individuando nuove Case della Salute e Ospedali di Comunità con l’utilizzo di parte dei fondi di cui allo Stralcio 1.B.2 articolandoli con un’ulteriore suddivisione in Stralcio 1.B.2_A e Stralcio 1.B.2_B, per un importo totale di € 219.379.379,36.
Pertanto, tenuto conto di quanto sopra precisato il quadro complessivo degli interventi proposti all'interno dello Stralcio 1.B.2_A si configura come di seguito descritto.
ASL ROMA 1
L’accorpamento delle Aziende sanitarie locali Roma A e Roma E, unitamente all'Azienda Ospedaliera San Filippo Neri nella ASL Roma 1 ha riequilibrato la gestione dell’offerta di Salute nelle zone più centrali della città di Roma.
Allo stato attuale, il territorio gestito dall'Azienda Sanitaria Locale Roma 1 comprende tre Case della Salute già attivate o di prossima attivazione:
• Casa della Salute Nuovo Regina Margherita attivata;
• Casa della Salute Corpo C del presidio Oftalmico attivata;
• Casa della Salute Clauzetto attivata;
• Casa della Salute Circonvallazione Nomentana di prossima attivazione.
L’intervento inserito nello stralcio 1.B.2_A della programmazione decennale provvede al proseguimento nell'attivazione di ulteriori Case della Salute con la realizzazione della Casa della Salute di via Lampedusa 23.
ASL ROMA 2
L’Azienda Sanitaria Locale Roma 2 completa il territorio del Comune di Roma, andando ad interessare aree nevralgiche delle zone sud ed est della Capitale. Anche in questo caso l’accorpamento di due Aziende Sanitarie (ASL Roma B e ASL Roma C) consente di gestire un patrimonio di offerta sanitaria maggiormente equilibrato tra Ospedale e territorio.
Il territorio gestito dall'Azienda Sanitaria Locale Roma 2 comprende le seguenti Case della Salute già attivate o finanziate:
• Casa della Salute di via Tenuta di Torrenova attivata;
• Casa della Salute “Santa Caterina della Rosa” di via Forteguerri attivata;
• Casa della Salute "Don Bosco" di via Antistio 12 attivata;
L’intervento inserito nell'attuale programmazione riguarda il completamento e rafforzamento della Casa della Salute “Santa Caterina della Rosa”.
ASL ROMA 3
Nello Stralcio 1.B.2_A della III Fase dell’art. 20 L. 67/88 di cui al presente documento, è inserito l’intervento
di ampliamento ed adeguamento del presidio di via Coni Zugna per la realizzazione di un Ospedale di Comunità
nel Comune di Fiumicino.
Nel territorio della ASL Roma 3 sono già attive o finanziate le seguenti Case della Salute:
• Casa della Salute del Presidio S. Agostino di Ostia attivata;
• Casa della Salute ex Condotta Medica di Fiumicino (Palidoro) di prossima attivazione;
Documento programmatico sugli investimenti straordinari per l’adeguamento e la riqualificazione della Rete Territoriale.
ASL ROMA 6
La Rete Territoriale della ASL Roma 6 ricomprende due Case della Salute già attivate:
• Casa della Salute “ex ospedale” di Rocca Priora attivata;
• Casa della Salute “Villa Albani” di Anzio attivata;
L’attuale programmazione prevede l’attivazione di una nuova Casa della Salute nel Comune di Lariano.
Tale edificio è stato concesso in uso alla ASL RM6 dal Comune di Lariano.
ASL DI VITERBO
Nello Stralcio 1.B.2_A è previsto il potenziamento della Rete Territoriale con la realizzazione della nuova
Cittadella della Salute nel Comune di Vetralla e il completamento della Casa della Salute di Orte.
Le Case della Salute già attivate o finanziate che fanno parte della Rete Territoriale della ASL di Viterbo
sono:
• Casa della Salute “ex Poliambulatorio” di Soriano nel Cimino attivata;
• Casa della Salute “ex Poliambulatorio” di Bagnoregio attivata;
• Casa della Salute di Ronciglione attivata
ASL DI RIETI
Il territorio della ASL di Rieti sarà interessato dalla realizzazione di due nuove costruzioni da destinare a
Case della Salute nel Comuni di Pescorocchiano e nel Comune di Poggio Moiano che andranno ad aggiungersi a quella già attivata nel Comune di Magliano Sabina.
ASL DI LATINA
Nel territorio della ASL di Latina sono già attive quattro Case della Salute:
• Casa della Salute “ex Ospedale” di Sezze attivata;
• Casa della Salute di Aprilia attivata;
• Casa della Salute “ex P.O. Don Luigi di Liegro ” di Gaeta di prossima attivazione;
• Casa della Salute di Sabaudia di prossima attivazione;
Con lo Stralcio 1.B.2_A è prevista l'attivazione della nuova Casa della Salute di Minturno in un presidio
esistente, l’ampliamento della Casa della Salute di Aprilia con la costruzione di un corpo aggiunto oltre alla
trasformazione dell’ex Ospedale di Cori in Casa della Salute.

sabato 12 settembre 2020

IL GOVERNO STANZIA 39 MILIONI PER LA LA DISINFESTAZIONE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI, MA OCCORRE ANCHE RISPETTARE I REQUISITI DELLE IMPRESE PER L'AFFIDAMENTO


Con il decreto legge dell'11 settembre 2020, n. 117 (pubblicato sulla G.U 227 del 12 settembre 2020)  il Governo ha stabilito che in considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio da COVID-19 connesso allo svolgimento dei compiti istituzionali, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno un fondo con una dotazione di 39 milioni di euro per l’anno 2020, destinato a interventi di sanificazione dei locali sedi di seggio elettorale in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie del mese di settembre 2020. Al relativo onere, pari a 39 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 44 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, come incrementato dall'articolo 34, comma 1, del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, per le finalità indicate. Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri e le modalità di riparto del fondo di cui al primo periodo.

Al riguardo si rammenta che in ogni caso in base al D.M. 7 luglio 1997, n. 274 "Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione"  i Requisiti per l'iscrizione delle imprese di pulizia al registro delle imprese o all'albo delle imprese artigiane sono i seguenti:
1. Requisiti di capacità economico-finanziaria per l'esercizio delle attività di pulizia che si intendono posseduti al riscontrarsi delle seguenti condizioni:
a) iscrizione all'INPS e all'INAIL, ricorrendone i presupposti di legge, di tutti gli addetti, compreso il titolare e i familiari e i soci prestatori d'opera;
b) assenza di protesti cambiari negli ultimi 5 anni a carico del titolare, per le imprese individuali, dei soci, per le società di persone, degli amministratori per le società di capitali e per le società cooperative, salvo riabilitazione ai sensi dell'articolo 17 della legge 7 marzo 1996, n. 108, ovvero dimostrazione di avere completamente soddisfatto i creditori;
c) esistenza di rapporti con il sistema bancario da comprovare con apposite dichiarazioni bancarie riferite agli affidamenti effettivamente accordati.
2. Requisiti di capacità tecnica ed organizzativa che si intendono posseduti con la preposizione alla gestione tecnica di persona dotata dei requisiti tecnico-professionali previsti dal punto 3.. Nel caso dell'impresa artigiana trova applicazione l'articolo 2, comma 4, della legge 8 agosto 1985, n. 443. Il preposto alla gestione tecnica non può essere un consulente o un professionista esterno.
3. Requisiti tecnico-professionali:
a) assolvimento dell'obbligo scolastico, in ragione dell'ordinamento temporalmente vigente, e svolgimento di un periodo di esperienza professionale qualificata nello specifico campo di attività, di almeno due anni per le attività di pulizia e di disinfezione e di almeno tre anni per le attività di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione, svolta all'interno di imprese del settore, o comunque all'interno di uffici tecnici di imprese od enti, preposti allo svolgimento di tali attività, in qualità di dipendente qualificato, familiare collaboratore, socio partecipante al lavoro o titolare di impresa;
b) attestato di qualifica a carattere tecnico attinente l'attività conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale;
c) diploma di istruzione secondaria superiore in materia tecnica attinente l'attività;
d) diploma universitario o di laurea in materia tecnica utile ai fini dello svolgimento dell'attività.