venerdì 29 maggio 2020

SABAUDIA: DISCIPLINA DELLE SPIAGGE LIBERE E IN CONCESSIONE


Allo scopo di agevolare la conoscenza delle disposizioni emanate specificamente per l'estate 2020 in occasione della epidemia per poter comunque usufruire della spiaggia di Sabaudia, in aggiunta a quanto già riportato nel precedente post proseguo l'illustrazione delle disposizioni relative alle spiagge libere o in concessione.

DISCIPLINA DELLE SPIAGGE LIBERE
L'Ordinanza del Sindaco di Sabaudia n.30/2020 ribadisce l'importanza dell'informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell'adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione; 
Nel posizionarsi in spiaggia, sarà cura dei bagnanti disporre l'ombrellone in modo da creare una piazzola di mt.3 x 3,5 individuata come da schema allegato alla presente e riprodotto nella cartellonistica all'ingresso delle passerelle d'accesso all'arenile. 
Nel contempo, dovrà garantirsi un corridoio di passaggio di circa 2 m. di andata e ritorno dalla battigia, in tal modo permettendo il distanziamento di 1m. dalle persone. 
Lo stesso corridoio di passaggio pari a 2 m. dovrà essere garantito dal piede dunale al fine di assicurare l'afflusso ed il deflusso dalle passerelle di accesso.
Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.
E' consigliato delimitare la propria area di occupazione con l'ausilio di un apposito kit al fine di garantire il distanzia mento sociale;
Sia per le spiagge libere che per quelle in concessione e autorizzazione: 
E' in ogni caso vietata la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possano dar luogo ad assembramenti, sia su spiagge libere che in concessione e/o autorizzazione; 
Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf, stand up paddle) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti, sia su spiagge libere che in concessione e/o autorizzazione; 

DISCIPLINA DELLE AREE IN CONCESSIONE /AUTORIZZAZIONE 
1. Gli operatori balneari prima dell'apertura al pubblico:
a) devono attivare un efficiente servizio di assistenza e salvataggio secondo le prescrizioni dell’autorità Marittima; 
b) devono esporre in luoghi ben visibili agli utenti copia della presente Ordinanza, nonché le tariffe applicate ai servizi resi; 
c) devono esercitare efficace e continua sorveglianza in modo da prevenire incidenti e danni a persone e/o cose, furti o incendi. In particolare, per quest'ultimo aspetto, gli operatori balneari dovranno dotarsi di idonee sistemazioni antincendio nel rispetto della vigente normativa in materia. Inoltre, la presenza anche sospetta di ordigni, di ostacoli subacquei e di quant'altro possa costituire pericolo per le persone o le imbarcazioni, deve essere immediatamente segnalata all'Autorità Marittima competente e devono essere subito apposti cartelli indicanti il pericolo. I concessionari gestori devono altresì indicare con idonei segnali pericoli noti e rischi a carattere permanente; 
a) devono curare la perfetta man utenzione delle aree affidate. Per la pulizia ordinaria dell'arenile, previa comunicazione ai sensi dell'art. 16 comma 5 del Regolamento Regionale n. 19 del 12/08/ 2016 da inoltrare al Comune di Sabaudia Settore XI - Servizio Ambiente ed all'Ente Parco Nazionale del Circeo, potranno essere utilizzati idonei mezzi meccanici , corredati di documenti di circolazione, con adeguata motivazione, purché il loro impiego avvenga al di fuori dell'orario destinato alla balneazione e non procuri danno alla vegetazione ed all'apparato dunale. La pulizia della duna dovrà essere effettuata esclusivamente manualmente. I materiali di risulta, opportunamente suddivisi per qualità di rifiuto in relazione al servizio di raccolta differenziata, dovranno essere sistemati in appositi contenitori chiusi, in attesa dell'asporto da parte del gestore del servizio. La vegetazione algale e i detriti naturali devono, raccolti e depositati al piede della duna come da accordo di buone pratiche già concordato con PNC e Comune di Sabaudia. Sull'area devono essere disponibili cestini per i rifiuti in numero adeguato, che devono essere regolarmente mantenuti in ordine e svuotati dei rifiuti ivi contenuti. 
e) Le zone del demanio marittimo assentite in concessione devono essere delimitate come da titoli concessori rilasciati - fatta eccezione della fascia di 5 metri dalla battigia - con sistema a giorno di altezza non superiore a metri lineari 0,90 che non impedisca, in ogni caso, la visuale. Tali delimitazioni dovranno essere realizzate con materiali eco-compatibili e di facile rimozione.
Al fine di non arrecare pregi udizio agli utenti, è assolutamente vietato l'utilizzo di recinzioni in filo spinato o altro materiale metallico; su tale delimitazione dovrà essere apposta la cartellonistica già indicata sul titolo concessorio e dovrà recare il numero assegnato all'attività in modo di essere ben visibile anche dal mare, secondo il tipo indicato a lato.
t) Presso ogni struttura dovrà essere garantito il primo soccorso, in conformità alle disposizioni vigenti ed al titolo autorizzatorio assicurando il pronto uso del materiale di primo soccorso previsto nell'Ordinanza di sicurezza bal neare dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina. 
g) I servizi igienici devono essere mantenuti puliti. Gli operatori devono garantire l'accesso gratuito ai servizi igienici a tutti gli utenti della spiaggia, anche se non clienti. I servizi igienici per diversamente abili, di cui alla Legge n. 104/92, citata in preambolo, devono essere dotati di apposita segnaletica arancione, ben visibile, riportante il previsto simbolo internazionale, per l'immediata identificazione degli stessi. 
h) Per consentire l'accessibilità agli utenti diversamente abili dovranno collocare, per la loro concreta fruibilità, stuoie anche semplicemente appoggiate al suolo. 
i) E' auspicabile la limitazione nell'uso della plastica;
j) I titolari di concessione demaniale marittima per stabilimento balneare devono apporre nella struttura la Bandiera Blu e promuovere la diffusione di informazioni sul programma "Bandiera Blu" mediante apposite bacheche informative dove affiggere, nelle lingue previste dall'Ordinanza di sicurezza balneare dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, in lingua inglese, russa ed indiana: 
• Informazioni relative al programma Bandiera Blu ed altri eco-label FEE;
• Indicazione del periodo di inizio e fine della stagione balneare;
• Regolamento di spiaggia (orario assistente bagnanti);
• Mappa della spiaggia con indicazione dei servizi offerti.
k) E' vietato l'uso di sapone o shampoo, qualora non siano utilizzate docce dotate di idoneo sistema di scarico conforme alle vigenti normative in materia;
l) Gli operatori balneari devono affiggere all'ingresso delle aree in concessione, oltre alle Ordinanze disciplinanti l'uso degli arenili e degli specchi acquei, apposito cartello delle dimensioni di almeno SO cm. x 70 cm., redatto nelle lingue previste dall'Ordinanza di sicurezza balneare dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, in lingua inglese, russa ed indiana, che informi sullo stato di balneabilità delle acque nello specchio acqueo antistante il tratto di arenile in concessione. 
m) Gli operatori balneari, con l'apertura al pubblico, devono rispettare tutte le prescrizioni previste dal titolo autorizzatorio con particolare riferimento ad effettuare tutte le verifiche ed adottare tutte le misure per mantenere in efficienza la passerella di accesso all'arenile nei limiti della manutenzione ordinaria; 
n) L'accesso dei mezzi di pulizia verrà disciplinato con autonomo provvedimento, nelle more si applicheranno le prescrizioni di cui alla precedente ordinanza . 

DIRITTO DI TRANSITO
1. Tutti gli accessi individuati dal P.U.A. e comunque quelli a servizio di spiagge pubbliche o assegnate devono consentire il libero e gratuito accesso e transito, almeno dalle 09,00 alle 19,00 fino al mare. 
2. La fascia dei 5 metri a ridosso della battigia deve essere sempre lasciata libera e destinata al libero transito, in modo da garantire anche le attività di assistenza e soccorso ai bagnanti.
3.Gli operatori balneari dovranno apporre in modo ben visibile ad ogni ingresso degli stabilimenti, nonché sul lato mare, apposito cartello delle dimensioni di almeno 70 cm. x SO cm, redatto nelle lingue previste dJll'Ordinanza di sicurezza balneare dell'Ufficio Circndariale Marittimo di Terracina, in lingua inglese, russa ed indiana, riportante la seguente dicitura: " L'accesso ed il transito sugli arenili sono liberi e gratuiti per il solo raggiungimento della battigia e della fascia di arenile dei 5 metri destinata al libero transito". 

NOLEGGIO DEI NATANTI DA DIPORTO
Ogni attività di locazione e/o noleggio dei natanti da diporto deve essere debitamente autorizzata a norma delle vigenti disposizioni. Fermo restando il divieto di occupare la fascia di battigia, nelle zone dove è autorizzata la locazione e/o il noleggio dei natanti deve essere garantito uno spazio delimitato sufficiente all'esercizio della suddetta attività. Non si potrà comunque occupare suolo demaniale marittimo senza la dovuta concessione e/o autorizzazione rilasciata dalle competenti Autorità. 

DISPOSIZIONI FINALI
1. E' abrogata ogni precedente disposizione comunale concernente le attività oggetto della presente Ordinanza, in contrasto o comunque incompatibile con essa. 
2. Per quanto non espressamente previsto dalla presente Ordinanza, si rimanda all'Ordinanza di sicurezza balneare emanata dal competente Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina. 
3. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di far osservare la presente Ordinanza. 
4. E' fatto divieto di circolazione fuoristrada di mezzi meccanici non autorizzati sulla fascia dunale e sul Pubblico Demanio Marittimo.
I contravventori, salvo che il fatto non costituisca reato e salve, in tal caso, le eventuali maggiori responsabilità loro derivanti dall'illecito comportamento, saranno perseguiti ai sensi degli articoli 1161 e 1164 del Codice della Navigazione e dell'articolo 650 del codice penale, nonché ai sensi dell'art. 7 bis del TUEL.
Gli Ufficiali e gli Agenti di Polizia Giudiziaria e di Polizia Locale sono incaricati di far osservare la presente Ordinanza
. La presente Ordinanza entrerà in vigore dalla data della sua pubblicazione e sarà visibile sul sito istituzionale del Comune di Sabaudia per tutta la durata della stagione balneare.
La presente Ordinanza è subordinata all'Ordinanza di sicurezza balneare emanata dal competente Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, alla normativa Nazionale e Regionale in materia di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19, alle misure dettate dalla Protezione Civile in detta materia.
. La presente Ordinanza e/o le prescrizioni ivi contenute potranno essere oggetto di modifiche e/o integrazioni con successivi provvedimenti.
              


L'ORDINANZA BALNEARE N. 30 PER L'ESTATE 2020


Con Ordinanza in data 29 maggio n. 30 il Sindaco di Sabaudia ha emanato l'Ordinanza balneare per l'anno 2020 con la quale è stato tra l'altro disposto quanto segue: 
1. La stagione balneare è compresa tra il 29 Maggio e il 30 Settembre 2020. 
2.Le attività delle strutture balneari autorizzate devono terminare non prima del 15 Settembre. 
3.Tutti gli operatori balneari sono tenuti a dotarsi dei dispositivi idonei ed omologati atti a consentire la fruizione dell'arenile e dello specchio acque antistante a persone diversamente abili, secondo quanto prescritto dalle normative vigente in materia di superamento delle barriere architettoniche. 
4.Gli operatori balneari sono tenuti in ogni caso a garantire il corretto mantenimento delle strutture in buone condizioni di manutenzione, efficienza, sicurezza e decoro per tutto il periodo di validità della concessione/autorizzazione, conformemente agli obblighi assunti all'atto della sottoscrizione della stessa. 
5.La balneazione è consentita nel periodo 29 maggio-15 giugno, tutti i giorni, almeno dalle 10,00 alle ore 18,00. Per il successivo periodo, 16 giugno-15 settembre almeno dalle ore 9,00 alle ore 19,00. Per il periodo 16 settembre-30 settembre, almeno dalle ore 9,00 alle ore 19,00 nei giorni festivi e dalle ore 11,00 alle ore 19,00 nei giorni feriali. 
Seguono le disposizioni sull'uso delle spiagge:
1. Sulle spiagge del territorio del Comune di Sabaudia è vietato: 
a) La balneazione nei tratti di specchi acquei interdetti con apposito provvedimento; 
b) lasciare natanti in sosta, fatta eccezione di quelli destinati alle operazioni di assistenza o salvataggio, o titolari di autorizzazione/concessione delle competenti autorità 
c) lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, sedie a sdraio, tende e/o loro parti o altre attrezzature comunque denominate; 
d) occupare con ombrelloni, sdraio, sedie, sgabelli, asciugamani, tavoli, mezzi nautici - ad eccezione di quelli di salvataggio - la fascia di arenile profonda 5 metri dalla linea di battigia, destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza. Quando l'arenile è profondo meno di metri 15, l'ampiezza della fascia di cui sopra, non deve essere inferiore ad un terzo della profondità; 
e) campeggiare; 
f) transitare e/o sostare con qualsiasi tipo di veicolo o mezzo di locomozione ad eccezione di quelli adibiti ai servizi di polizia, soccorso, a quelli addetti alla pulizia degli arenili nonché ai veicoli riconducibili ai soggetti espressamente autorizzati dagli uffici competenti dell'Amministrazione Comunale; 
g) praticare qualsiasi attività che arrechi danno o molestia alle persone, turbativa alla quiete pubblica, nonché nocumento all'igiene dei luoghi; 
h) dal 29 Maggio al 30 Settembre, condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale per motivi igienico - sanitari e di pubblica incolumità ad esclusione dell'area appositamente individuata dall'Amministrazione Comunale all'accoglienza di animali da compagnia, dove gli stessi dovranno essere condotti nel rispetto delle prescrizioni e modalità che saranno impartite. I cani muniti di microchip e provvisti di museruola e/o guinzaglio, a condizione che gli accompagnatori siano muniti di apposito sacchetto igienico per la raccolta delle deiezioni solide sull'arenile, e che provvedano ad aspergere e dilavare immediatamente le deiezioni liquide con abbondante acqua di mare, potranno essere condotti nell'arenile destinato alla libera fruizione non oltre le 07,30 e non prima delle 19,30. E' facoltà dei concessionari prevedere, eventualmente, aree destinate all'accoglienza di tali animali nell'ambito delle rispettive concessioni demaniali, a condizione che vi siano strutture per le quali il servizio veterinario della ASL competente per territorio rilasci il nullaosta sanitario a garanzia del benessere degli animali e del rispetto dell'igiene pubblica; 
i) qualsiasi forma di inquinamento acustico ambientale fatte salve eventuali straordinarie autorizzazioni rilasciate dalle Autorità competenti; 
j) gettare in mare o lasciare sugli arenili rifiuti di qualsiasi genere, nonché accendere fuochi. 
k) introdurre ed usare bombole di gas o altre sostanze infiammabili, senza la prescritta autorizzazione; 
l) effettuare la pubblicità sulle spiagge mediante la distribuzione di manifestini e lancio degli stessi, anche a mezzo di aerei; 
m) pescare con qualsiasi tipo di attrezzo dalle ore 07,00 alle ore 19,00. Le eventuali gare di pesca sportiva (c.d. surfcasting ) organizzate da associazioni sportive affiliate alla FIPSAS, che sono consentite previa autorizzazione esclusivamente lungo i tratti destinati alla libera fruizione con esclusione pertanto delle aree affidate; 
n) posizionare gavitelli di ormeggio senza specifica concessione/autorizzazione; 
o) distendere o tinteggiare reti da pesca; 
p) offrire lungo i litorali marini, lacustri e fluviali, nonché nelle vicinanze degli stessi, a qualsiasi titolo, prestazioni, comunque denominate, riconducibili a massaggi estetici o terapeutici. 
q) effettuare il commercio itinerante sulle aree demaniali marittime con finalità turistico- ricreative, fino a nuove disposizioni. 
2. Le strutture turistico-ricettive di supporto alla balneazione comunque denominate, conformemente al titolo concessorio/autorizzativo ovvero convenzionale, hanno l'obbligo di assicurare il servizio di salvataggio secondo le prescrizioni e modalità dettate dall'Ordinanza di sicurezza balneare del competente Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina. 
3.Il Comune di Sabaudia, per la corrente stagione balneare e nei limiti della spiaggia libera, può rilasciare autorizzazioni per manifestazioni sportive, turistiche e ricreative a favore di Enti pubblici e Associazioni senza scopo di lucro, nonché a soggetti in regime Onlus purché convenzionati con Enti pubblici o patrocinati da Enti Pubblici, per periodi non superiori a 20 giorni non prorogabili e/o rinnovabili sulla medesima porzione di demanio marittimo e nei tratti immediatamente adiacenti. L'Amministrazione si riserva di individuare tratti di arenile pubblico nei quali consentire in via esclusiva l'esercizio di attività sportive marittime per il cui esercizio è necessario l'utilizzo di natanti specifici (acquascooter, kitesurf, windsurf, ecc.). Tali attività sono soggette alle prescrizioni dettate dal Regolamento di disciplina del diporto nautico emanato dal competente Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, previa acquisizione da parte del richiedente dei provvedimenti di riserva dello spazio a terra e di autorizzazione. 
4. In conseguenza delle misure prescrittive di natura sanitaria imposte dalla normativa richiamata in premessa, i titolari di strutture balneari dovranno: 
a) Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l'accompagna mento all'ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare. 
b) Rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell'impianto. Privilegiare l'accesso alle strutture preferibilmente tramite prenotazione con l'obbligo di mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy. 
c) Potranno rilevare ai clienti la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C. 
d) Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C. 
e) La postazione dedicata alla cassa potrà essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale dovrà indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, dovrà favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione. 
f) Riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso alle strutture in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti dii persone, nel rispetto delle previsioni dettate dall’·O.P.G.R. n. 42/2020. Se possibile organizzare percorsi separati per l'entrata e per l'uscita 
g) Gli utenti delle spiagge hanno l'obbligo dell'uso della mascherina nelle fasi di accesso e allontanamento dall'arenile. 
h) Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m, ad eccezione di quelle utilizzate da persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. 
i) È fatto divieto di utilizzare lettini o sdraio in assenza di un telo di copertura monouso o personale. 
j) Effettuare regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell'impianto. 
k) Per i servizi igienici si suggerisce di dotare i bagni di asciugamani e copriwater monouso. 
l) Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, oppure la destinazione ad uso personale ed esclusivo degli stessi. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. 
m) Per le attività di ristorazione e bar, i gestori devono attenersi alle Linee guida previste per lo specifico settore. Si suggerisce di agevolare il servizio di consegna all'ombrellone, nel rispetto delle regole di sicurezza e di prevenzione previste. 
n) Con riferimento alle modalità di utilizzo delle aree gioco per bambini, si rimanda alle indicazioni contenute nell'allegato 8 del DPCM 17 maggio 2020 (Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza covid-19).
In un altro post riferirò sull'utilizzo delle spiagge.

RIAPRE IL SERVIZIO NOTTURNO DEI SETTE PPI DELLA PROVINCIA



Nel corso della videoconferenza organizzata questa mattina dalla direzione della ASL Latina con i Sindaci e gli assessori dei sette comuni sedi di Punti di assistenza territoriale è stato comunicato che il servizio notturno sarà riattivato a partire dal 15 giugno, anche se sarà fatto ogni sforzo per reperire il personale per  riattivarlo prima.



giovedì 28 maggio 2020

DALLA REGIONE LAZIO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE LIBRERIE


La Regione Lazio ha appena pubblicato un bando da 500 mila euro  a favore delle librerie indipendenti finalizzato a sostenere la ripresa delle attività.
L’Avviso pubblico, gestito da LAZIOcrea, società in house della Regione, è online sul sito www.laziocrea.it e sosterrà con un contributo interamente a fondo perduto fino a 5 mila euro tutte le misure utili alla ripartenza secondo le nuove modalità previste per la Fase 2: sviluppo di sistemi informatici per la prenotazione e acquisto online dei libri, implementazione di piattaforme per la consultazione di un catalogo online e attuazione di un piano di smart working per i propri dipendenti; l’acquisto di mezzi di trasporto per la consegna a domicilio, che siano idonei ed ecologici (come ad esempio, una bicicletta o un monopattino); corsi di web marketing; accesso a servizi di consulenza specialistica per lo sviluppo e l’adozione di tecnologie I.C.T; acquisto di dispositivi di protezione individuale. Le risorse saranno stanziate anche per iniziative di promozione della lettura da realizzarsi in streaming, come presentazioni, reading, iniziative culturali, eventi musicali legati alla lettura, ma anche corsi, workshop e laboratori nonché attività che coinvolgano scuole e università.
Potranno presentare progetti le librerie indipendenti presenti sul territorio laziale che non abbiano più di quattro punti vendita al dettaglio e il cui fatturato complessivo non superi i 2 milioni di euro. Per le librerie situate nel territorio di Roma Capitale, il fatturato deve derivare dalla vendita dei libri nuovi per almeno 60 mila euro e almeno il 60% rispetto alla vendita complessiva di prodotti; le librerie situate fuori dal territorio di Roma Capitale devono avere un fatturato derivante dalla vendita dei libri nuovi che sia pari ad almeno 40 mila euro e almeno il 50% rispetto alla vendita complessiva di prodotti. 
La domanda potrà essere inoltrata a partire dal 1° giugno fino al 30 dello stesso mese  a mezzo P.E.C. all’indirizzo avvisieventi.laziocrea@legalmail.it.
Inoltre, a partire dal mese di giugno, con uno stanziamento totale di 100 mila euro, per sostenere la promozione della lettura e delle librerie indipendenti del Lazio verranno messi a disposizione dei ragazzi dai 14 ai 29 anni possessori della Lazio Youth Card, l’App della Regione dedicata ai più giovani, 10.000 voucher del valore di 10 euro per l’acquisto di libri nei punti vendita che aderiranno all’iniziativa.
Infine è ancora possibile partecipare ad un altro bando che prevede per  le librerie indipendenti, 1 milione di euro per investimenti in tecnologie digitali (come l’acquisto di attrezzature, software, strumentazione digitale; acquisizione di brevetti, know-how; acquisti di servizi erogati in modalità cloud computing e Software as a Service; consulenza specialistica, ecc.) e per l’efficienza energetica (ad esempio, studi di fattibilità e diagnosi energetiche; progettazione; redazione piani di sicurezza e collaudo; acquisizione di brevetti e know-how; opere murarie e impianti; certificazione energetica, ecc.).
La procedura online di presentazione delle domande a sportello è aperta dall’8 gennaio e la chiusura è stata prorogata alle ore 18 del 22 giugno 2020. È possibile consultare il bando al link www.lazioinnova.it/bandi-post/por-fesr-lazio-2014-2020-teatri-librerie-cinema-verdi-digitali/.

mercoledì 27 maggio 2020

IL COMUNE DI SABAUDIA AVVIA LA PROCEDURA PER LA RIMOZIONE DEI SEDIMENTI DAL CANALE CATERATTINO


A seguito delle forti mareggiate invernali la foce del canale Caterattino che collega anche il Lago di Sabaudia al mare si è insabbiato.
Pertanto si è reso necessario effettuare i lavori di pulizia de canale mediante la rimozione dei sedimenti che, previa autorizzazione della regione, dovranno trovare collocazione in  mare.
Con determinazione in data 27 maggio n. 619 il dirigente dell'area vasta tecnica ha affidato alla ditta G.EDI.S srl con sede in Roma il servizio di redazione degli elaborati tecnico descrittivi e dei documenti propedeutici alla presentazione della richiesta di autorizzazione per la movimentazione dei sedimenti marini alla regione Lazio ai sensi del DM 173/2016. 
Il costo presunto è di € 634,40.

martedì 26 maggio 2020

SABAUDIA: AFFIDATI I LAVORI PER LA MANUTENZIONE DELLE PASSERELLE DI ACCESSO ALLA SPIAGGIA

Il Comune di Sabaudia, con determinazione n. 614 in data 26 maggio ha disposto la manutenzione delle passerelle lignee di accesso all'arenile dalla strada lungomare pontino.
L'ufficio competente, al fine di rispettare il principio della rotazione ha provveduto a consultare tre operatori al fine di ottenere l'offerta più conveniente rispetto al computo metrico dell'ufficio.
E' pervenuta una sola offerta da parte della ditta Baccaro Davide di Sabaudia che ha offerto di effettuare i lavori per un importo complessivo di € 27.383,58 più euro 6.024, 38 per IVA. 
La ditta incaricata provvederà a:
-Sostituzione degli elementi costitutivi delle passerelle ammalorati e/o assenti (pali in castagno,
morali, tavolato, parapetti e corrimano);
-Stabilizzazione dei vari elementi lignei delle passerelle non oggetto di sostituzione;
-Levigatura e trattamento con impregnante;
-Carico e trasporto a discarica autorizzata degli elementi lignei rimossi.
Mi auguro che dopo i lavori non ci siano i soliti vandali a danneggiare nuovamente le passerelle.

venerdì 22 maggio 2020

IMMINENTE LA RIAPERTURA DEL SERVIZIO NOTTURNO DEI PUNTI DI ASSISTENZA TERRITORIALE (EX PPI)

Come già comunicato il 18 maggio, sia su questo blog che con un comunicato alla stampa e sulle reti sociali, con una lettera dello stesso giorno in qualità di promotore del Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia ho chiesto alla direzione generale dell'Azienda sanitaria di riattivare il servizio notturno del PPI essendo venuta meno la Fase 1 dell'epidemia e quindi la compressione del nostro diritto alla salute.
Desidero ringraziare ancora una volta tutti i medici e gli infermieri che si adoperano quotidianamente con grande abnegazione e motivazione per assistere i pazienti, sia del PPI di Sabaudia che negli altri Comuni e informo i cittadini che da quanto comunicato dalla direzione generale il servizio notturno sarà riattivato quanto prima. 

giovedì 21 maggio 2020

IL MISE HA AUTORIZZATO LA DISATTIVAZIONE ACCELERATA DELLA EX CENTRALE NUCLEARE DI BORGO SABOTINO

La centrale Nucleare di Borgo Sabotino a Latina
Dal sito web della SOGIN si apprende che Il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato, su parere dell’Autorità di sicurezza nucleare (ISIN) e delle altre Istituzioni competenti, in data 20 maggio 2020 il Decreto  di disattivazione della Centrale Nucleare di Latina. 
Il provvedimento consente a Sogin di avviare le attività previste nella fase 1 del programma generale di decommissioning dell’impianto, con il duplice obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza e ridurre l’impatto ambientale. 
Le principali attività previste riguardano lo smantellamento dei sei boiler, per un peso complessivo di oltre 3.600 tonnellate, e l’abbassamento dell’altezza dell’edificio reattore da 53 a 38 metri, che modificherà lo skyline del sito. Saranno, inoltre, smantellati edifici e impianti ausiliari. Tali operazioni vanno ad aggiungersi a quelle già realizzate o in corso nell’impianto.
Al termine, i rifiuti radioattivi, pregressi e prodotti dal decommissioning, saranno stoccati in sicurezza sul sito, sia nel nuovo deposito temporaneo, sia in alcuni locali dell’edificio reattore appositamente adeguati così da non realizzare ulteriori strutture. 
La centrale di Latina è l’ultima delle quattro centrali nucleari italiane ad ottenere il decreto di disattivazione. 
La conclusione della prima fase del decommissioning è prevista nel 2027, per un valore complessivo delle attività di 270 milioni di euro. 
Con la disponibilità del Deposito Nazionale, sarà possibile avviare la seconda e ultima fase con lo smantellamento del reattore a gas grafite. Quando tutti i rifiuti radioattivi saranno conferiti al Deposito Nazionale e i depositi temporanei saranno demoliti, il sito verrà rilasciato, senza vincoli di natura radiologica, e restituito alla collettività per il suo riutilizzo. 
La SOGIN riferisce che  l’Amministratore Delegato di Sogin, Emanuele Fontani  si è dichirato soddistatto per l‘emissione di tale decreto, il quinto dopo quelli ottenuti per l’impianto di Bosco Marengo e le centrali di Trino, Garigliano e Caorso. Si tratta di un passaggio cruciale per la chiusura del ciclo nucleare italiano, che ci consente di entrare nel vivo del decommissioning della centrale pontina. Questo provvedimento – ha concluso Fontani – conferma la proficua collaborazione fra i diversi soggetti istituzionali coinvolti nello smantellamento degli impianti nucleari”.
La Centrale di Borgo Sabotino è stata costruita dal 1º novembre 1958 al 31 dicembre 1962, quando raggiunse la sua prima criticità, dalla SIMEA spa (della quale erano azionisti al momento della realizzazione AGIP Nucleare e IRI) con tecnologia della società inglese è stata la prima centrale nucleare ad entrare in funzione in Italia e, all'epoca dell'entrata in servizio, era anche il reattore più potente d'Europa.
Il 1º giugno 1963 l'impianto iniziò a produrre energia, con una potenza elettrica di 200 MWe.
Il 15 ottobre 1963 la sua proprietà fu passata all' ENEL. 
L'attività è stata fermata nel 1987, a seguito del referendum sul nucleare. 
Complessivamente l'impianto è stato attivo per circa 23 anni.
Dalla data della chiusura dell'attività è stato garantito il mantenimento in sicurezza delle strutture e degli impianti a tutela della popolazione e dell'ambiente.
Dall'inizio dell'esercizio fino al giorno del definitivo arresto (il 26 novembre 1986), l'impianto ha prodotto circa 26 miliardi di kWh di energia elettrica.

mercoledì 20 maggio 2020

LA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DI IERI 20 MAGGIO DEDICATA ALL'EPIDEMIA DA COVID-29

Il 20 maggio si è riunito il Consiglio regionale del lazio. La seduta, presieduta da Mauro Buschini, ha affrontato molti temi tutti relativi all’emergenza coronavirus. 
da quanto si apprende dal comunicato pubblicato sul sito della regione la discussione è stata introdotta dalla relazione del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, che ha ripercorso le tappe della pandemia, con particolare riferimento ai provvedimenti presi nel territorio del Lazio, sia dal punto di vista strettamente sanitario, che da quello economico. Sulla vicenda delle mascherine non consegnate, Zingaretti ha garantito la massima trasparenza e il massimo impegno per recuperare i 14 milioni di euro anticipati dalla Regione.
Un giudizio positivo, quello espresso dal presidente della Regione, per i numeri contenuti dei contagiati, ma anche per la quantità degli interventi messi in campo. 
Il presidente, infine, ha affrontato il tema della ripresa, annunciando la probabile riapertura pressoché generale a partire da lunedì e i provvedimenti che la Giunta intende adottare: un piano di opere pubbliche da due miliardi, da tradurre in cantieri aperti in breve tempo.
Nel corso del dibattito sono intervenuti 28 consiglieri, di tutti i gruppi. Diversi gli accenti: se da parte della maggioranza c’è stato un generale apprezzamento per l’azione di governo della Regione, i consiglieri di Fratelli d’Italia e della Lega hanno centrato l'attenzione soprattutto sul tema delle mascherine non consegnate, chiedendo a più riprese le dimissioni dei responsabili. I consiglieri di Forza Italia e del Movimento 5 stelle, sono intervenuti puntando più su critiche per come è stata affrontata l’emergenza e su proposte per fare ripartire l’economia. In particolare la Lega ha chiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta sulle mascherine, mentre Fratelli d’Italia una commissione speciale sull’emergenza Covid-19 nel suo complesso.
Prudenza, ma anche volontà di ripartire in sicurezza sono state espressa dall'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato e dal presidente Zingaretti nelle repliche che hanno concluso il dibattito.
Al termine della seduta sono stati presentati sette ordini del giorno da maggioranza e opposizione. Il presidente Buschini ha anche annunciato la decisione di lavorare a una proposta condivisa per creare una commissione speciale sull'emergenza da Covid-19. Gli ordini del giorno sono stati discussi mercoledì 20 maggio, nella prosecuzione della seduta. Ne sono stati approvati 4, di cui tre presentati dal Movimento 5 stelle euno dai consiglieri di maggioranza.

martedì 19 maggio 2020

ARRIVA LA FASE 2 ANCHE NEL LAZIO PER ATTIVITA' DELLE STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE, LE ATTIVITA' SPORTIVE E LA BALNEAZIONE


Con la pubblicazione dell' Ordinanza del Presidente della regione Lazio n. Z00042 in data 19 maggio (emanata ai sensi dell'articolo 32, comma 3 della legge 23 dicembre 1978) sono state impartite "Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019. Riavvio di ulteriori attività economiche, produttive e sociali.
A decorrere dal 20 maggio sono consentite:
a. l’attività delle strutture ricettive extralberghiere (guest house o affittacamere, ostelli per la gioventù, hostel o ostelli, case e appartamenti per vacanze, case per ferie, bed & breakfast, country house o residenze di campagna, rifugi montani, rifugi escursionistici, case del camminatore, alberghi diffusi).
b. l’attività escursionistica a piedi in natura e nell’aria aperta, anche a titolo professionale, a condizione del rispetto della distanza interpersonale di due metri tra i componenti del gruppo escursionistico.
Dal 25 maggio 2020 sono consentite le seguenti attività economiche e produttive:
a. palestre e piscine;
b. l’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di centri e strutture sportive, nonché dei centri ricreativi e culturali, fermo restando la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive e la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in base a questo stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020;
c. fermo restando la sospensione delle attività delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 è consentita l’attività corsistica individuale (a titolo esemplificativo e non esaustivo: scuole di musica, di danza, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere ecc.).
A decorrere dal 29 maggio 2020 sono consentite le seguenti attività economiche e produttive:
a. le attività degli stabilimenti balneari e lacuali, sulle spiagge libere e altre attività a finalità turistico ricreativo che si svolgono sul demanio marittimo e lacuale;
b. le attività dei parchi tematici, parchi zoologici, parchi divertimento, lunapark e spettacolo viaggiante;
c. i campeggi, villaggi turistici, aree attrezzate per la sosta temporanea.
Le attività di cui alla presente ordinanza devono svolgersi nel rispetto:
a. dei contenuti delle Linee guida allegate alla presente ordinanza, ovvero le Linee guida in corso di predisposizione per le attività a decorrenza differita;
b. nel "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro" sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali, successivamente integrati in data 24 aprile 2020.
c. nelle linee guida nazionali in materia di sanificazione.
Resta fermo che, allo scopo di assicurare la massima compatibilità tra gli obiettivi di ripresa delle attività economiche e sociali e quelli di sicurezza dei servizi di trasporto pubblico, i soggetti interessati dalla presente ordinanza si conformano alla disciplina degli orari di apertura delle attività commerciali, artigianali e produttive eventualmente stabilite con provvedimento del Sindaco del comune di riferimento. Tali discipline prevedono in ogni caso la chiusura delle attività commerciali non oltre le ore 21:30, fatta esclusione delle farmacie, parafarmacie, aree di servizio, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande sul posto o da asporto, cui si aggiungono, con la presente ordinanza, le attività artigianali di prodotti alimentari (a titolo esemplificativo e non esaustivo pizzerie, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie ecc.), gli esercizi commerciali di vicinato di prodotti alimentari, le attività commerciali su area pubblica di prodotti alimentari.

lunedì 18 maggio 2020

LA RICHIESTA DEL COMITATO PER LA DIFESA DEL PPI DI SABAUDIA INVIATA ALLA ASL E PER CONOSCENZA AL SINDACO DI SABAUDIA



In data odierna (18 maggio), in qualità di promotore del Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia ho inviato all'azienda sanitaria locale e per conoscenza al Sindaco di Sabaudia la seguente lettera: Com’è noto la direzione generale dell’azienda sanitaria locale di Latina con una ordinanza del 3 marzo scorso in considerazione della contingente situazione di criticità legata alla diffusione del COVID-19 e della contemporanea esigenza non procrastinabile di potenziare le sedi di pronto Soccorso della ASL ha stabilito che a decorrere dal 5 marzo tutti i sette Punti di Assistenza Territoriale modificassero l’orario da quello precedente, organizzato su 24 ore, alle sole ore diurne con orario 8:00 – 20:00.
Con altre due ordinanze la chiusura notturna è stata prorogata fino a nuova disposizione.
Ora, a seguito dell’avvio da parte del Governo della Repubblica (D.L. 19/2020 e DPCM 17 maggio 2020) della “Fase 2” dell’epidemia, sono venute meno le motivazioni che hanno spinto codesta azienda a procedere alla riduzione dell’orario di apertura del Punto di Assistenza Territoriale del nostro Comune dalle 8:00 alle 20:00.
La regione Lazio a sua volta ha già impartito disposizioni per la ripresa dell’attività di specialistica ambulatoriale (visite e accertamenti diagnostici) precedentemente sospesa per ragioni precauzionali.
A maggior ragione si ritiene che debba essere riattivata l’apertura notturna del servizio dei PAT in quanto parte integrante del servizio di emergenza sanitaria territoriale.  
A ciò si aggiunga che a seguito della eliminazione dei vincoli alla mobilità dei cittadini si prevede un notevole incremento delle presenze nella città e quindi degli accessi al PAT anche nelle ore notturne.
Il Comitato per la difesa del Punto di Primo Intervento di Sabaudia ha pertanto inviato una lettera al direttore generale dell’Azienda sanitaria locale dott. Giorgio Casati, al Direttore sanitario dott. Giuseppe Visconti, al direttore del Dipartimento di assistenza primaria dott. Belardino Rossi e al Coordinatore delle attività dei PAT prof. Salvatore di Somma per  chiedere  di voler procedere alla riattivazione del servizio dalle ore 20:00 alle ore 8:00 al più presto e comunque entro il 30 maggio ricostituendo al contempo l’organico medico ed infermieristico.
F.TO FRANCO BRUGNOLA

domenica 17 maggio 2020

LA REGIONE ASSEGNA 6 MILIONI DI EURO AI COMUNI DEL LITORALE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE SPIAGGE LIBERE


Dalla Regione si apprende che  sono stati assegnati sei milioni di euro ai comuni che si affacciano sul Mare Tirreno per aiutarli a gestire la sicurezza delle spiagge libere ripartiti in base alla popolazione e alla lunghezza delle spiagge non assegnate in concessione.

sabato 16 maggio 2020

LA REGIONE LAZIO FORNISCE AI DIRETTORI GENERALI DELLE ASL INDICAZIONI PE RLA RIPRESA DELL'ATTIVITA' AMBULATORIALE - CI SARA' MOLTO DA FARE

La Regione Lazio ha inviato un documento con le indicazioni per i direttori generali per la ripresa dell'attività di medicina specialistica ambulatoriale delle Aziende sanitarie. 
In primo luogo il documento fornisce tutte le indicazioni per le precauzioni da mettere i atto in questo periodo in cui comunque il rischio del contagio è ancora presente, poi vengono affrontate le tematiche relative al recupero delle prestazioni istituzionali sospese sottolineando come si debba: 
1.stabilire le priorità con le quali recuperare, compatibilmente con gli spazi disponibili, le prestazioni prenotate non erogate, impegnandosi a garantire la continuità assistenziale per i follow up prenotati, in particolare per quelli che presentano maggiore criticità clinica.
2. utilizzare la televisita/videochiamata sanitaria, il controllo remoto dei dispositivi impiantabili in ambito cardiologico e diabetologico, per la gestione delle visite di controllo e i follow up, secondo le modalità che saranno riportate in un apposito atto regionale di prossima pubblicazione.
3. individuare, per il recupero delle prestazioni, criteri utili a definire la precedenza di erogazione da attribuire alle prestazioni sospese, quali:
a) Livello di rischio per fragilità (Allegato 1);
b) Appropriatezza (inserendo in coda le prestazioni, riportate nell’allegato 4D del nuovo nomenclatore tariffario 2017, ad alto rischio di inappropriatezza, e le prestazioni ripetute);
c) Ridefinizione della classe di priorità della prestazione a seguito di rivalutazione a distanza.
4. fornire all’utente, al termine della visita di controllo ambulatoriale, la prenotazione nel sistema ReCUP dei successivi appuntamenti, come previsto dal PRGLA 2019-2021.
5. prevedere, per il recupero delle prestazioni sospese, il ricorso a:
a) ottimizzazione dei turni del personale, medico/comparto, e dell’uso degli spazi, delle tecnologie ed attrezzature;
b) aperture dei presidi sanitari nelle ore serali e nelle giornate di sabato e domenica;
c) per le strutture pubbliche, utilizzo delle prestazioni aggiuntive, per i medici specialisti e per il comparto, come da normativa vigente.
L’attività svolta dai medici specialisti in prestazioni aggiuntive, ovvero sotto altra eventuale forma di contrattualizzazione, dovrà essere rendicontata attraverso report inviati, mensilmente, alla Direzione Regionale Salute con indicati i volumi di prestazioni eseguite;
d) strutture private accreditate per l’erogazione di parte delle prestazioni sospese, prenotate in classe D e P, sempre all’interno del budget loro assegnato.
6. Indirizzare le prestazioni sospese di mammografia, pap-test e test HPV, prenotate da utenti in età di screening, ove possibile e comunque nel rispetto dei tempi di erogazione della prestazione, ai relativi programmi di screening aziendali.
Per quanto riguarda le colonscopie prenotate, si raccomanda di effettuare una valutazione telefonica degli utenti in età di screening per il loro, eventuale, invio al programma di screening del cancro del colon-retto.
7. prevedere, al fine di ridurre al minimo lo spostamento degli utenti e l'affollamento nei siti di erogazione, che gli specialisti forniscano consulto a distanza/teleconsulto a MMG/PLS o ad altri specialisti per una second opinion. Si invita il Referente aziendale per le liste di attesa a organizzare (tipologia di ambulatorio specialistico, numero telefonico, giorni e orari) le attività di teleconsulto dei propri specialisti, informando gli interessati a tale servizio (MMG/PLS, altri specialisti).
Come si vede si tratta di indicazioni di larga massima per cui si attende che ogni azienda sanitaria si attivi soprattutto per quanto riguarda i pazienti cronici e per quelle in follow-up che in questo periodo hanno dovuto sospendere i controlli periodici e che come si comprenderà sono in ansia.
Un giro di telefonate dal parte dei reparti interessati sarebbe una soluzione apprezzata dai pazienti per verificare rapidamente il loro stato e riprogrammare la data del prossimo controllo.

venerdì 15 maggio 2020

LE DISPOSIZIONI EMANATE IERI DAL GOVERNO PER LA FRUIZIONE DELLE SPIAGGE


Tutti aspettavano con ansia le disposizioni che avrebbe emanato il Governo per la fruizione delle spiagge.
Dopo un lungo confronto con le Regioni, finalmente ieri sera il Consiglio dei Ministri ha adottato le nuove disposizioni, ispirate sempre al principio della precauzione, che per gli stabilimenti balneari, le spiagge attrezzate e le spiagge libere prevedono quanto segue:
-Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
-È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto
-Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
-Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
-La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
-Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
-Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
-Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.
-Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.
-Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.
-Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate. 
-È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
-Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale.
Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

giovedì 14 maggio 2020

RIPARTITE DALLA REGIONE LE SOMME DELLA PREMIALITA' SPECIALE PER L'EPIDEMIA


In base all'Accordo regione Sindacati dell'11 aprile scorso la Regione Lazio con determinazione G05886 in data 18 maggio 2020 ha ripartito i Fondi per la premialità COVID, pari ad € 11.234.100 alle aziende in base ai criteri indicati nell'accordo e alle segnalazioni delle varie aziende in base alla numerosità del personale coinvolto.
Il totale delle somme è di € 11.234.100, ripartito come segue:
RM1 € 798.340
RM2 € 777.010
RM3 € 443.690
RM4 € 395.240
RM5 € 593.410
RM6 € 899.700
VT    € 725.100
RI      € 275.490
LT     € 957.400
FR     € 680.200
S.Cam. Forlanini € 477.400
S.Giov. Addolorata € 244.130
Pol. Umberto I € 781.150
IFO    €   10.550
INMI  € 662.400
S. Andrea € 536.280
PTV 633 138 495 633.000
ARES 1.317.610
IZS  €  26.000

mercoledì 13 maggio 2020

LA REGIONE LAZIO HA ASSEGNATO AI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI LATINA LE SOMME DEL FONDO PER LA POVERTA'

La Giunta della regione Lazio con Deliberazione 16 aprile 2020, n. 188 ha provveduto in attuazione della DGR 810/2018: Atto di programmazione regionale 2018-2020 attuativo degli interventi e delle misure finalizzate al contrasto alla povertà e del Decreto del Ministro del lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il Ministro dell' Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2019, recante il "Riparto delle risorse del Fondo Nazionale per la lotta alla Povertà e all' esclusione sociale", a  prendere atto della quota attribuita alla Regione Lazio e all' approvazione dell'Allegato A) "Quadro delle Risorse - con riparto per l'annualità 2019", in favore dei comuni capofila dei distretti socio sanitari, della quota complessiva pari ad euro 29.441.000,00 sul capitolo H41175, esercizio finanziario 2020.
Il totale distribuito nel lazio è stato di € 29.141.000,00.
Alla provincia di latina arriveranno €  3.103.512,66.
La ripartizione è stata fatta è stata fatta sulla base della popolazione totale, cui è stato attribuito un peso del 60% , mentre il restante 40% è stato ripartito in base ai beneficiai del Reddito di inclusione e del Reddito di cittadinanza.
Il totale per ciascuno dei Distretti della provincia di Latina è il seguente:
LT 1  € 670.397,29
LT 2   € 944.660,97
LT 3   € 315.327,68
LT 4   € 570.886,01
LT 5   € 602.240,71
Un aiuto importante a tutte le famiglie che si trovano in difficoltà che si spera possa essere loro consegnato al più presto.

martedì 12 maggio 2020

IL DOCUMENTO DELL'ISS E DELL'INAIL SULLA RIMODULAZIONE DELLE MISURE DI CONTENIMENTO DEL COVID-19

Una ipotesi di distanziamento al ristorante
L' Istituto Superiore di Sanità e l'Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro hanno prodotto un documento con le indicazioni e le precauzioni per la riapertura dei ristoranti. 
L’IMPATTO DELL’EMERGENZA SANITARIA SULLA RISTORAZIONE
La FIPE tra il 27 marzo 2020 ed il 2 aprile 2020 ha svolto un’indagine su un campione di 640 imprese (principalmente micro) nel mondo della ristorazione, del turismo e del tempo libero per valutare l’impatto della pandemia. Da tale indagine emerge che l’85,5% delle imprese che potrebbero svolgere l’attività limitatamente al solo servizio di consegna a domicilio (principalmente ristoranti, pizzerie, pasticcerie) è completamente chiuso e il restante 14,5% sta cercando di reinventarsi il lavoro proprio mediante la consegna di cibo a domicilio (delivery). Di questi, la maggioranza (80%) svolge il servizio di consegna in proprio, avvalendosi dei dipendenti in forza.
Il 92% dichiara di aver registrato ripercussioni negative sulla propria attività. Gli effetti si manifestano con una forte flessione della clientela e con il conseguente calo del fatturato. A pesare sono principalmente le cancellazioni di prenotazioni storiche (63,7%), segue la riduzione di quelle giornaliere (33,5%) e, da ultimo, si registra un minor flusso di persone in circolazione. Si stima una perdita di fatturato di oltre il 30% per il 57% dei ristoratori e tra il 10%-30% per tre imprenditori su dieci. In media la flessione raggiunge il 30%.
IPOTESI DI RIMODULAZIONE DELLE MISURE CONTENITIVE NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE
Considerazioni di carattere generale
Fermo restando i punti imprescindibili sulla rimodulazione delle misure contenitive che riguardano l’impatto sul controllo dell’epidemia, si afferma che le decisioni dovranno essere preventivamente analizzate in base all’evoluzione della dinamica epidemiologica, anche tenuto conto delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevedono che il rilascio di misure di contenimento sia progressivo e complessivamente (non per singolo settore) valutato dopo almeno 14 giorni prima di ogni ulteriore allentamento.
Le indicazioni fornite rispetto alle specifiche proposte, sono coerenti con quanto riportato in precedenza e vanno, comunque, considerate nella pianificazione di misure propedeutiche a quando sussistano condizioni specifiche di allentamento delle misure contenitive.
Le indicazioni, pertanto, non potranno che essere di carattere generale, per garantire la coerenza delle misure essenziali al contenimento dell’epidemia, rimandando agli enti preposti per settore ed alle autorità competenti la declinazione di specifiche indicazioni attuative.
Da ultimo, ma non meno importante, si ribadisce l’importanza della responsabilità individuale e collettiva delle singole organizzazioni nei singoli settori, per garantire un’efficace ed efficiente applicazione delle misure di prevenzione e mitigazione.
Il settore della ristorazione presenta specifiche complessità connesse con le varie tipologie di servizi erogati. 
Giova rilevare che il settore della ristorazione già nell’ordinarietà deve rispettare obbligatoriamente sia specifiche norme di igiene e di igiene degli alimenti nonché procedure ad hoc (ad es. HACCP) e, in presenza di lavoratori così come definiti dal D.Lgs 81/08 e ss.mm.ii., le relative norme di tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
Misure organizzative, di prevenzione e protezione nel servizio di ristorazione
L’attuale normativa sull’organizzazione dei locali addetti alla ristorazione non prevede norme specifiche sul distanziamento ma indicazioni molto flessibili, fino a uno spazio di superficie per cliente seduto pari a 1,20 metri quadrati, con eventuali specifiche disposizioni regionali.
Ne deriva che la questione del distanziamento sociale assume un aspetto di grande complessità, anche in considerazione che non è evidentemente possibile, durante il servizio, l’uso di mascherine da parte dei clienti e che lo stazionamento protratto possa anche contaminare, in caso di soggetti infetti da SARS-COV-2, superfici come, ad esempio, stoviglie e posate.
Altro aspetto di rilievo è il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati anche in relazione ai servizi igienici spesso privi di possibilità di areazione naturale.
Le misure organizzative relative a gestione spazi e procedure come quelle di igiene individuale delle mani e degli ambienti sono quindi estremamente importanti.
Andrebbero, in primo luogo e soprattutto in una prima fase, favorite soprattutto soluzioni che privilegino l’uso di spazi all’aperto rispetto ai locali chiusi, anche attraverso soluzioni di sistema che favoriscano queste modalità.
Il layout dei locali di ristorazione andrebbe quindi rivisto con una rimodulazione dei tavoli e dei posti a sedere, garantendo il distanziamento fra i tavoli – anche in considerazione dello spazio di movimento del personale – non inferiore a 2 metri e garantendo comunque tra i clienti durante il pasto (che necessariamente avviene senza mascherina), una distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets e per contatto tra persone, anche inclusa la trasmissione indiretta tramite stoviglie, posaterie, ecc.;  anche mediante specifiche misure di contenimento e mitigazione.
Le sedute dovranno essere disposte in maniera da garantire un distanziamento fra i clienti adeguato, anche per le motivazioni in precedenza riportate e tenendo presente che non è possibile predeterminare l’appartenenza a nuclei in coabitazione.
In ogni caso, va definito un limite massimo di capienza predeterminato, prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadrati per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie.
La turnazione nel servizio in maniera innovativa e con prenotazione preferibilmente obbligatoria può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dal locale.
Vanno eliminati modalità di servizio a buffet o similari.
Al fine di mitigare i rischi connessi con il contatto da superfici vanno introdotte soluzioni innovative, come di seguito rappresentate. 
È opportuno utilizzare format di presentazione del menù alternativi rispetto ai tradizionali (ad esempio menù scritti su lavagne, consultabili via app e siti, menù del giorno stampati su fogli monouso).
I clienti dovranno indossare la mascherina in attività propedeutiche o successive al pasto al tavolo (esempio pagamento cassa, spostamenti, utilizzo servizi igienici).
È opportuno privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e possibilità di barriere separatorie nella zona cassa, ove sia necessaria.
È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per clienti e personale anche in più punti in sala e, in particolare, per l’accesso ai servizi igienici che dovranno essere igienizzati frequentemente.
Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione, rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere, etc.) 
Misure specifiche per i lavoratori
In coerenza con quanto riportato nel Protocollo Condiviso del 24 aprile e richiamato dal DPCM del 26 aprile nonché nel Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-COV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione in tema di specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione nonché di sorveglianza sanitaria, ove prevista, di seguito si riportano alcune indicazioni per i lavoratori.
In considerazione della tipologia di attività che prevede la presenza di personale addetto alle cucine e di personale addetto al servizio ai tavoli, oltre a quello dedicato ad attività amministrative se presente, è opportuno, oltre ad un’informazione di carattere generale sul rischio da SARS-CoV-2, impartire altresì un’informativa più mirata, anche in collaborazione con le figure della prevenzione di cui al D. Lgs 81/08 e s.m.i. con particolare riferimento a specifiche norme igieniche da rispettare nonché all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ove previsti, anche per quanto concerne la vestizione/svestizione.
In particolare per il personale di cucina, in condivisione di spazi confinati, va indossata la mascherina chirurgica; dovranno essere utilizzati altresì guanti in nitrile in tutte le attività in cui ciò sia possibile. Per il personale addetto al servizio ai tavoli è necessario l’uso della mascherina chirurgica per tutto il turno di lavoro e ove possibile, l’utilizzo dei guanti in nitrile; questi ultimi sono comunque sempre da utilizzare durante le attività di igienizzazione poste in essere al termine di ogni servizio al tavolo. 
Va, comunque, ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili dei locali di apposti dispenser con soluzione idroalcolica. 
Per quanto concerne il personale eventualmente dedicato ad attività amministrative, in presenza di spazi comuni con impossibilità di mantenimento del distanziamento di un metro, è necessario indossare la mascherina chirurgica; allo stesso modo, il personale addetto alla cassa dovrà indossare la mascherina chirurgica prevedendo altresì barriere di separazione (ad es., separatore in plexiglass).
Particolare attenzione dovrà essere posta ai locali spogliatoi ed ai servizi igienici, in particolare prevedendo un’adeguata attività di pulizia degli stessi. 
L’areazione dei locali è di particolare importanza favorendo sempre ove possibile il ricambio di aria naturale tramite porte e finestre. Relativamente agli impianti di condizionamento si rimanda alle specifiche indicazione del documento Rapporto ISS COVID-19 n.5 del 21 aprile 2020.
QUI SI TROVA IL DOCUMENTO INTEGRALE:

LE MISURE PER IL CONTENIMENTO DEL CONTAGIO SULLE SPIAGGE

L'Istituto Superiore di sanità e l'Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul lavoro hanno adottato in questi giorni un documento tecnico sull'analisi di rischio e la misure di contenimento del contagio nelle attività ricreative di balneazione e di spiaggia:
STABILIMENTI BALNEARI O SPIAGGE ATTREZZATE
Misure organizzative
Il layout complessivo della spiaggia dovrà tenere conto di alcuni criteri quali la determinazione dell’accoglienza massima dello stabilimento balneare in termini di sostenibilità, nell’ottica della prevenzione dell’affollamento, con la finalità di mantenere il distanziamento sociale in tutte le attività balneari sia in acqua che sull’arenile.
A) Accoglienza
• Per favorire un accesso contingentato la prenotazione, anche per fasce orarie, preferibilmente obbligatoria, può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti, favorendo  altresì un’agevole registrazione degli utenti, anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi.
• Al fine di evitare code o assembramenti alle casse, sarà favorito l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci (card contactless) o con carte prepagate o attraverso portali/app web in fase di prenotazione.
• I percorsi di entrata e uscita dovrebbero, ove possibile, essere differenziati prevedendo chiara segnaletica nell’orientamento dell’utenza.
B) Zona ombreggio e solarium
La zona ombreggio andrà organizzata garantendo adeguati spazi per la battigia in modo da garantire agevole passaggio e distanziamento fra i bagnanti e i passanti e prevedendo percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione e minimizzando gli incontri fra gli utenti. Il layout deve tenere in considerazione i seguenti criteri: 
La distribuzione delle postazioni da assegnare ai bagnanti dovrà essere chiaramente organizzata prevedendo:
1. La numerazione delle postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti ivi allocati, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità dei servizi erogabili.
2. L’assegnazione degli ombrelloni e dell’attrezzatura a corredo dovrebbe privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura ad un altro utente anche nella stessa giornata.
3. L’individuazione di modalità di transito da e verso le postazioni/ombrelloni e stazionamento/movimento sulla battigia.
4. L’accompagnamento alla zona ombreggio da parte di personale dello stabilimento adeguatamente formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare.
5. Le zone dedicate ai servizi dovranno essere facilmente identificabili come anche le misure da seguire.
6. Le procedure da seguire in caso di pioggia o cattivo tempo per evitare l’assembramento degli utenti presenti nei locali dello stabilimento.
7. Aree delimitate per gli assistenti alla balneazione che garantiscano l’adeguato distanziamento.
• Al fine di garantire il corretto distanziamento sociale nello stabilimento e un minor rischio, occorre definire misure di distanziamento minime tra le attrezzature di spiaggia che possano essere di riferimento, fermo restando che deve in ogni caso essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Nella ridefinizione del layout degli spazi, bisogna rispettare le seguenti distanze:
1. La distanza minima tra le file degli ombrelloni pari a 5 metri.
2. La distanza minima tra gli ombrelloni della stessa fila pari a 4,5 metri.
• Le attrezzature complementari assegnate in dotazione all’ombrellone (ad es. lettino, sdraio, sedia) dovranno essere fornite in quantità limitata al fine di garantire un distanziamento rispetto alle attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 2 metri; le distanze interpersonali possono essere derogate per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante.
• Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraie, etc.) ove non allocate nel posto ombrellone, dovrà essere garantita la distanza minima di 2 metri l’una dall’altra.
C) Servizi e spazi complementari
• Per le cabine, va vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o recettiva prevedendo un’adeguata igienizzazione fra un utente e il successivo.
• È da vietare la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo (aree giochi, feste/eventi).
• Per quanto concerne le piscine all’interno dello stabilimento balneare, occorrerà inibirne l’accesso e l’utilizzo.
• Per le aree di ristorazione si rimanda alle indicazioni di cui allo specifico documento tecnico.
• Per la fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il distanziamento sociale di almeno 2 metri, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni.
• Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze.
• Nel complesso, evitare promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia, possibilmente procedendo all’identificazione univoca di ogni attrezzatura.
In linea generale le attività svolte in mare aperto (ad es. wind-surf, attività subacquea, balneazione da natanti) non presentano a priori rischi significativi rispetto a COVID-19, fermo restando il mantenimento del distanziamento sociale (e delle operazioni di vestizione/svestizione nel caso di attività subacquea), nonché la sanificazione delle attrezzature di uso promiscuo (es. erogatori subacquei, attrezzature quali boma e albero del windsurf, etc).
Misure igienico sanitarie
• Gli utenti indossano la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento. 
• Vanno installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi facilmente accessibili nelle diverse aree dello stabilimento.
• Pulizia regolare almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di cabine e aree comuni.
• Sanificazione regolare e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (es., cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro.
• Pulizia dei servizi igienici più volte durante la giornata e disinfezione a fine giornata, dopo la chiusura; all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al sapone per le mani, prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia.
• Per quanto concerne le docce esse devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata.
In ogni caso, per le misure specifiche si rimanda al Rapporto ISS-COVID-19 n. 19/2020.
SPIAGGE LIBERE
L’opportunità - offerta da tali spiagge ai fruitori - di poter utilizzare gratuitamente gli arenili, anche allestendo da sé le attrezzature (ombrellone, sdraio, lettini), se da un lato rappresenta un vantaggio per l’utenza, dall’altra può creare delle problematiche nell’attuale periodo emergenziale, in riferimento alla difficoltà nell’attuazione e controllo delle misure di contrasto del contagio, in particolare al fine di evitare assembramenti e rispettare il distanziamento sociale.
In ragione di ciò, è necessario attuare innanzitutto un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione, oltre che con gli strumenti tradizionali, anche attraverso social media, volta a favorire un comportamento corretto e consapevole da parte dell’utenza.
Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge, della loro localizzazione, dei flussi dei frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare, dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione delle spiagge stesse, individuando quelle più idonee ed efficaci. Di seguito si riportano alcune indicazioni di carattere generale.
Per favorire l’informativa all’utenza, è necessaria l’affissione nei punti di accesso – che dovranno essere puntualmente individuati - alle spiagge libere di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento.
Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), – ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo) - che sarà codificato  rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione.
Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line; al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe agevolate, ove possibile.
Tale modalità favorirà anche il contact tracing nell’eventualità di un caso di contagio.
Dovranno altresì essere valutate disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti.
Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti. È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed in acqua.