mercoledì 26 ottobre 2022

UNA CONSULTA POPOLARE PER LA SALUTE E LA SANITA' A SABAUDIA


In questi ultimi venti anni l'assistenza sanitaria a Sabaudia è andata sempre più riducendo servizi e prestazioni , per non parlare della "trasformazione" del Punto di Primo Intervento e della sua successiva chiusura nelle ore notturne privando così l'unica struttura del sistema di emergenza-urgenza per un territorio così vasto e di oltre 20.000 persone.
    A nulla sono valse lettere diffide, segnalazioni ala Regione Lazio e al Ministero della salute ed infine esposti alla procura della repubblica e alla Corte dei conti. ecc.
    A questo punto credo che i cittadini abbiano diritto a rappresentare direttamente le loro opinioni per difendere il diritto alla salute tutelato dalla Costituzione.
    Solamente attraverso una piena partecipazione popolare, come avvenne nel 2018 per evitare trasformazione del PPI in un ambulatorio di medicina generale, quando raccogliemmo 9.000 firme sulla carta, parlando con le persone e non online,  di cui molte di cittadini dell'India, anche se non tutte fui possibile utilizzarle dato che erano state scritte e firmate nella loro lingua. 
    Per questo motivo  ho pensato che occorre istituire anche a Sabaudia, sull'esempio dei Comune di Napoli, una Consulta popolare sulla salute e sanità che potrà:
-incentivare la più ampia e reale partecipazione delle persone intorno ai temi della salute, dando rappresentanza collettiva alle associazioni che operano nel campo della tutela della salute;
-sviluppare la capacità di comprendere il valore della salute come bene comune, focalizzando l'attenzione sullo studio, approfondimento e documentazione in materia di sanità sia territoriale che ospedaliera, su cui proporre soluzioni all’Autorità comunale competente;
    A tal fine la Consulta potrà
-facilitare la comunicazione e il coordinamento tra le realtà che a vario titolo si occupano delle problematiche della salute, favorendo la costruzione di una rete di collegamento tra le varie agenzie sanitarie, sociali ed educative;
-esprimere pareri e considerazioni su piani, programmi, regolamenti inerenti le problematiche della salute e ogni altro parere che fosse richiesto dall'Amministrazione Comunale;
-esaminare l'evolversi delle condizioni di vita delle persone con patologie fisiche o disagio mentale e delle loro famiglie, della loro situazione sociale ed economica, e delle esigenze della popolazione portatrice di sofferenze e disagi;
-monitorare il rispetto integrale dei diritti delle persone sofferenti (visibilità dei servizi territoriali e della rete ospedaliera, accesso rapido e non selettivo alle cure, rapidità della presa in carico, efficacia del segmento socio-sanitario, sostegno pieno e convinto a politiche di sostegno delle famiglie delle persone sofferenti) chiedendo di accedere ai dati, ai documenti e alle informazioni secondo quanto disciplinato dal D.Lgs 33/2013, così come modificato dal D.Lgs. 97/2016 e di poter effettuare eventuali sopralluoghi;
-monitorare le azioni di collegamento in rete tra agenzie sanitarie, agenzie sociali, mondo del lavoro, mondo della scuola per la lotta allo stigma, per la prevenzione del disagio psicologico, per l'inclusione lavorativa non assistenziale dei sofferenti psichici;
-monitorare il grado di soddisfacimento degli utenti per il funzionamento dei servizi integrati e per il grado di coinvolgimento attivo negli interventi che li riguardano;
-proporre prassi alternative che vedano i sofferenti protagonisti della lotta.

giovedì 20 ottobre 2022

Nel Programma di mandato del Comune il PAT è divenuto Punto di Assistenza Temporanea


Il Consiglio Comunale di Sabaudia come previsto dalla legge e dall'art. 24 dello Statuto comunale ha approvato il Programma di Mandato 2022-2027.
Quale è stata la mia sorpresa nel leggere a pag.5, tra gli interventi socio-sanitari quanto segue:
"Le azioni riguarderanno: · L'affermazione ed il sostegno, nelle competenti sedi istituzionali, della necessità di attivare in tempi brevi la Casa della Salute, per garantire ai cittadini adeguati servizi sanitari. Contestualmente, saranno esperiti interventi volti a assicurare l'apertura h 24 del PAT- Posto di Assistenza Temporanea ( ex Pronto soccorso)"
Dopo tutti questi anni passati a combattere per difendere il Punto di primo Intervento, poi trasformato in Punto di Assistenza Territoriale, ci mancava solo questo a dimostrazione di una inadeguata attenzione al problema.
Tralascio di approfondire il fatto che manca il riferimento a molte questioni peraltro previste obbligatoriamente tra le missioni del Comune come quella dell' energia e della diversificazione delle fonti energetiche, purtroppo oggi di attualità

 

mercoledì 12 ottobre 2022

Si susseguono gli annunci per il ripristino dell'impianto sportivo "Le Querce" in via Arezzo, ma i lavori non cominciano mai....


Sono oltre dieci anni che l'ex Circolo "Le querce" con la tensostruttura e il calcetto sono in stato di abbandono.
Il 4 settembre 2021 appariva questo comunicato:
Impianto sportivo Le Querce a Sabaudia, i lavori partiranno entro dicembre
Sarà aperto entro dicembre 2021 il cantiere per i lavori all’impianto sportivo di via Arezzo, a Sabaudia.
Con l’approvazione in Giunta del progetto definitivo di riqualificazione del complesso denominato “Le Querce” si aggiunge un tassello importante all’iter volto a ripristinare la funzionalità della struttura lasciata per decenni in stato di abbandono e degrado.
La riqualificazione, per un investimento pari a 280mila euro, avrà inizio con la rimozione di alcune opere abusive e la ristrutturazione di altre che già insistono nell’area, per poi proseguire con nuove progettualità.
In particolare, il restyling dell’impianto di via Arezzo riguarderà il rifacimento degli spogliatoi, la manutenzione del campo di calcetto e della recinzione, la sostituzione del telo di copertura della tensostruttura e la creazione di nuovi parcheggi.
“Da sempre lo sport – ha detto il sindaco Giada Gervasi – rappresenta un valore fondamentale per la comunità di Sabaudia. Quando siamo stati eletti abbiamo subito lavorato affinché i luoghi che accolgono le discipline sportive venissero riqualificati e potenziati. Ecco perché questo nuovo traguardo raggiunto che ci permette di riqualificare il centro di via Arezzo è una vittoria di tutta la città.
L’ampio progetto voluto da questa Amministrazione comunale, e articolato dagli Uffici competenti a cui vanno i miei ringraziamenti, consentirà alla cittadinanza e ai tanti sportivi che scelgono Sabauda, di tornare ad usufruire di un impianto la cui decennale incuria era sotto gli occhi di tutti. Quest’area come altri impianti del territorio, che per molti anni sono stati lasciati all’abbandono frutto di una mala gestione delle passate amministrazioni, nell’immediato futuro torneranno a nuova vita grazie al gioco di squadra che l’Amministrazione comunale, insieme ai cittadini di Sabaudia, ha messo in campo”.
Ma a dicembre i lavori non sono partiti.
Poi il 22 luglio scorso appariva questo comunicato:
Riqualificazione ex Querce al Comune di Sabaudia. L’amministrazione annuncia: “A settembre al via i lavori” Riqualificazione impianti sportivi comunali in via Arezzo (ex Querce), affidati i lavori. A settembre partirà la riqualificazione dell’intera area comunale in via Arezzo. L’intervento di rifacimento dell’intero impianto sportivo di proprietà del Comune, durerà 150 giorni.
A primavera dunque la città di Sabaudia avrà di nuovo la possibilità di fruire degli impianti sportivi comunali. Una struttura immersa nel verde, chiusa tanti anni fa e poi lasciata nel totale abbandono fino a diventare inagibile. Il Comune di Sabaudia ha conferito l’incarico all’impresa Stelluca Srl, con sede legale a Roma, dopo un ribasso offerto sull’importo posto a base di affidamento, pari al 17,18%.
Il rifacimento dell’intera struttura sportiva, meglio conosciuta come ex Querce, costerà al Comune poco più di 181 mila euro, per la precisione 181.453,69.
Ora siamo a metà ottobre, ma neanche a settembre 2022 sono partiti i lavori. 
Oltretutto, il comunicato della passata amministrazione parla di sostituzione del telone di copertura della tensostruttura, mentre leggendo il progetto sembra che verrà abbattuta l'intera tensostruttura. sarebbe bene chiarire questo aspetto dato che la tensostruttura potrebbe consentire gli allenamenti per la pallacanestro, la pallavolo ed altri sport oggi sacrificati in orari serali nella palestra della scuola media.

lunedì 10 ottobre 2022

LA REGIONE LAZIO, CHE DOVREBBE MONITORARE COSTANTEMENTE L'ANDAMENTO DELLA SPESA , SI E' ACCORTA CHE I COSTI DEL PERSONALE SAREBBERO AUMENTATI E PER RISOLVERE IL PROBLEMA HA MANDATO UNA LETTERA A TUTTI I DIRETTORI GENERALI


Sul Tempo dell’8 ottobre è stata riportata la notizia secondo cui la Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria del Lazio, avrebbe inviato una lettera alle 10 Asl e alle 7 aziende ospedaliere per richiamarle al «contenimento del costo del personale». In quanto «è stato riscontrato un significativo scostamento tra l'andamento previsionale complessivo dei costi del personale e l'importo del Bilancio preventivo per l'anno 2022, incompatibile con i vincoli di natura economico-finanziaria cui la Regione è tenuta. Si ritiene opportuno ricordare che il mancato rispetto dell'equilibrio economico e lo sforamento del vincolo di crescita di spesa del personale rappresentano elementi di valutazione della Regione presso i Tavoli di verifica degli adempimenti e del Comitato Lea. Inoltre l'eventuale conferma del mancato rispetto del Bilancio preventivo 2022 dell'equilibrio economico da parte della Regione potrebbe configurare, come già avvenuto in passato, l'intervento di azioni da parte del Governo centrale».
La Regione Lazio è ancora in Piano di Rientro e in base all’art. 1 comma 180 della legge n. 311 del 2004 (legge finanziaria 2005) il perseguimento dell’equilibrio economico sarebbe dovuto avvenire nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza, il che purtroppo avviene solo nella Capitale, mentre in tutte le province si è molto lontani dallo standard dei posti letto e da quelli assistenziali.
Manca ovunque il personale e la spesa  in base ai dati del rendiconto 2021 pubblicati dal Ministero dell’economia e delle finanze rappresenta solo il 24% del totale, mentre il 56% è assorbito dall’affidamento di servizi sanitari e non sanitari dell’esterno.
Tutto ciò è da tempo noto alla Regione che ha anche avallato l’aumento delle strutture sanitarie accreditate nella città di Roma che ha già un esubero di post letto.
Alla regione è ben nota da tempo anche la situazione del Sistema di emergenza sanitaria istituito con deliberazione del Consiglio Regionale 11 maggio 1994, n. 1004 che per la carenza di personale (mancherebbero 357 medici) a causa di un blocco del turn over avviato sin dal 2008 con la legge 296 del 2006. Per non parlare della c.d. trasformazione dei PPI che ha eliminato dei presidi di prossimità andando ad appesantire gli accessi ai Pronto Soccorso dei pochi ospedali rimasti nelle province.  
I limiti hanno riguardato fino al 2014 sia la spesa sostenuta per gli uscenti sia il numero di dipendenti (limite capitario) e dopo il 2014 solo la prima, consentendo un aumento del personale a parità di spesa.
Il disavanzo delle aziende ospedaliere 2021 è elevato e anche quello dell'ARES, per non parlare dei problemi di molte altre aziende, ma invece di revocare gli incarichi nei confronti dei direttori generali responsabile viene fatta una letterina circolare....

venerdì 7 ottobre 2022

IL 64% DELLA SPESA DELL' AZIENDA USL LATINA NEL 2021 E' FINITO IN MANO AI PRIVATI PER L' ACQUISTO DI SERVIZI SANITARI E AMMINISTRATIVI


Con la deliberazione n. 1044 del 3 ottobre 2022 l'azienda USL Latina ha approvato il rendiconto dell'esercizio 2021. Dall'esame della relazione e dagli allegati emerge chiaramente l'aumento della spesa per i servizi sanitari e amministrativi affidati all'esterno. In particolare la spesa per i soli servizi sanitari (case di cura, laboratori di analisi, centri di radiodiagnostica, centri di fisioterapia, ma anche servizi ospedalieri e territoriali) è arrivata a 590.764.440, pari al 59% della spesa totale, ma sommando i 50.703.691 euro spesi per l'acquisto di servizi non sanitari (pari al 5% della spesa) si arriva al 64% della spesa totale. Questo senza contare la spesa per i servizi legali affidati all'esterno benché l'azienda abbia un'avvocatura interna con legali in grado di agire e di difendere l'azienda in ogni ordine e grado.
Di fatto l'azienda per un numero sempre crescente di attività invece di gestirle direttamente preferisce affidarle ai privati il che, come si può comprendere anche dal grafico ha comportato un aumento crescente dei costi complessivi e il trasferimento ai privati di somme rilevanti. 


Dato che la Regione è ancora in Piano di Rientro si sarebbe attesa una maggiore attenzione per la spending review, ma purtroppo così non è stato. 
Desta invece preoccupazione la riduzione delle spese per la manutenzione e le riparazioni (anch'esse esternalizzate) , forse l'unica che avrebbe meritato un aumento date le condizioni di alcuni immobili.
A ciò si aggiunga che il rendiconto è stato approvato e pubblicato solamente il 3 ottobre 2022 , in attesa che la Regione dopo aver acquisito i dati dei preconsuntivi delle aziende sanitarie locali e di quelle ospedaliere provvedesse con la deliberazione 761 del 29 settembre 2022 ad assegnare la quota definitiva di finanziamento in modo tale da fare in modo che alcune aziende non avessero un disavanzo. 

martedì 4 ottobre 2022

L' AZIENDA USL LATINA E L' EMERGENZA SANITARIA TERRTIORIALE

 


Nel  nuovo atto aziendale approvato dall'azienda USL Latina con deliberazione n. 541 del 16 maggio 2022 non c'è traccia del Livello Essenziale di Assistenza dell'Area distrettuale relativo all'Emergenza Sanitaria Territoriale. 

A seguito della diffida stragiudiziale inviata da alcuni Comitati di cittadini di Comuni di  Priverno, Sezze e Sabaudia, in data 22 maggio 2022 con cui si chiedeva l'apertura nelle ore notturne dei Punti di assistenza Territoriale, l'azienda USL Latina con lettera del 30 maggio 2022 (non sottoscritta dalla direttrice generale dell'azienda, ma solamente dal direttore sanitario aziendale e dalla direttrice del dipartimento di staff e responsabile della comunicazione) ha affermato che i Punti di Assistenza Territoriale  della provincia di Latina istituiti con deliberazione n. 1264 del 31 dicembre 2019 svolgono compiti di assistenza territoriale in coordinamento con le strutture poliambulatoriali e non sostituiscono i soppressi PPI quale strutture della rete emergenziale sul territorio essendo tale funzione assicurata dall'ARES 118.
All'Albo Pretorio online dell'Azienda USL Latina è stata pubblicata il 3 ottobre 2022 la deliberazione  adottata nella stessa data e recante il n. 1044 avente per oggetto  "Adozione Bilancio d'esercizio 2021".
Tra gli allegati alla predetta deliberazione, come prescritto dal d.lgs 118 del 2011 è presente l'allegato LA,  che è il Modello di rilevazione dei costi dei Livelli  di Assistenza degli enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Ha pertanto sorpreso leggere al punto 2D100 di detto modello LA sotto la voce "Emergenza Sanitaria Territoriale le somme spese per tale LEA che ammontano complessivamente ad € 7.840.193,50.
Sorge pertanto spontanea la domanda come mai vengano imputate spese all'Emergenza Sanitaria Territoriale se, come sostenuto dai predetti dirigenti dell'azienda, i PAT svolgono solamente compiti di assistenza territoriale.