giovedì 29 settembre 2016

REQUISITI DEI PUNTI DI PRIMO INTERVENTO

Seguito a ricevere richieste di spiegazioni in merito ai PUNTI DI PRIMO INTERVENTO 
In base al decreto del Commissario ad acta della regione Lazio n. 90/2010 i requisiti dei PPI sono i seguenti:
Finalità: I Punti di Primo Intervento garantisco la stabilizzazione del paziente in fase critica attivando, tramite C.O. 118, il trasporto presso l‟ospedale più idoneo secondo protocolli definiti e un primo intervento medico in caso di: patologie diagnosticate ed ingravescenti; malesseri non ben definiti; piccoli atti medico–chirurgici; diagnostica strumentale semplice. L‟orario di effettivo funzionamento copre di norma le 24 ore. Nelle zone ad alta densità turistica i Punti di Primo Intervento territoriale possono essere a carattere stagionale con adeguamento del servizio ai flussi. I punti di primo intervento rappresentano una articolazione sul territorio dei DEA, cui afferiscono e si collegano. I punti di primo intervento sono ubicati preferibilmente presso poliambulatori territoriali e/o ospedali non sede di DEA e Pronto Soccorso. Si integrano tra: - punti di primo intervento collocati presso presidi delle Aziende U.S.L.; - punti di primo intervento fissi, mobili o occasionali. 
Requisiti Strutturali: Punti di primo intervento presso presidi delle Aziende U.S.L.: 
- due ambulatori per visita; 
- un ambiente per l‟attesa; 
- un locale per stazionamento del personale; 
- depositi; 
- servizi igienici, distinti per personale ed utenti. 
Requisiti Tecnologici: Attrezzature di base per ambulatorio di tipo ospedaliero, compresa la disponibilità di O2, integrate con: 
- elettrocardiografo; 
- aspiratore; 
- monitor–defibrillatore; 
- set per sostegno alle funzioni vitali e materiale per effettuare una rianimazione cardiopolmonare di base ed avanzata, sia per adulto che per bambino (maschere facciali di tutte le misure, pallone autoespansibile, circuito ventilatorio unidirezionale, laringoscopio e lame curve e rette per intubazione tracheale, mandrini per armare in tubi orotracheali, sistemi per mini – tracheotomia d‟urgenza, maschere laringee di tutte le misure, cannule di Guedel di tutte le misure, catheter mounth, tubi tracheali di tutte le misure, set per incannulazione vena centrale, erogazione O2, set per drenaggio toracico, valvole di Heimlich). 
Collegamento telefonico con la Centrale Operativa e il DEA di riferimento. 
Requisiti Organizzativi: Devono essere previsti specifici protocolli scritti di collegamento operativo con la Centrale Operativa, il DEA di riferimento, i medici di base del territorio di riferimento. 
La dotazione di personale non può comunque essere inferiore a: - un infermiere per tutto il tempo di apertura del servizio; - un medico presente per tutto il tempo di apertura del servizio. 
E' definito l‟orario di attività, in genere articolato nelle 12/24 ore giornaliere, secondo specifiche esigenze territoriali. 
Per i punti fissi, mobili o occasionali di primo intervento, si utilizzano, con la massima flessibilità, sia i medici in organico all'Azienda che i medici convenzionati per il sistema “118”. 
Deve essere prevista la registrazione dei casi trattati.

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