martedì 20 settembre 2016

IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DI SABAUDIA A RISCHIO DI CHIUSURA

Il Punto di Primo Intervento di Sabaudia (PPI), il più importante presidio di assistenza sanitaria della nostra città è a rischio di chiusura e con esso tutti quelli della provincia.
La questione deve essere fatta risalire al decreto del ministero della salute n. 70/2015 che al comma 9.1.5 dell’allegato n. 1 nel trattare della rete dell’emergenza-urgenza disegna lo scenario futuro di queste strutture prevedendo la possibilità di un loro mantenimento per un limitato periodo di tempo solo a seguito della riconversione dell’attività di un ospedale per acuti. 
Per quanto riguarda gli altri PPI presenti in strutture extra-ospedaliere e che come quello di Sabaudia non rientrano nella casistica sopraindicata questi verrebbero affidati direttamente al 118 come postazione territoriale. 
Il Decreto Ministeriale sembra lasciare aperta la strada ai PPI che hanno una casistica superiore ai 6.000 passaggi annui. 
Peraltro sembrerebbe che nel Lazio per primi subirebbero la chiusura proprio le strutture come quella della nostra città.
Al riguardo credo che sia opportuno fornire qualche numero: 
  • Residenti 20.390, cui vanno aggiunti i militari del COMACA, quelli del centro Sportivo remiero della marina Militare, quelli del III Nucleo Sportivo della Guardia di Finanza, i militi della Caserma dell’Arma dei carabinieri e gli allievi della Scuola del Corpo Forestale dello Stato, i religiosi, gli stranieri non residenti, gli ospiti delle case di riposo, gli studenti degli istituti scolastici non residenti ed infine i turisti, per cui la popolazione specialmente in estate raddoppia;
  • La percentuale della popolazione anziana è molto elevata;
  • Negli ultimi cinque anni il PPI di Sabaudia ha avuto una media di oltre 9.000 passaggi all’anno;
  • La città di Sabaudia dista oltre 25 km dal Pronto soccorso di Latina e 20 da quello di Terracina il che comporta tempi non brevi con rischio per la salute delle persone;
  • Il servizio 118 della città è affidato ad una associazione privata;
  • La chiusura di 13 PPI rischia di scaricare i pazienti fino ad ora curati presso queste strutture sui tre servizi di Pronto soccorso presenti in provincia che sono già spesso prossimi al collasso (Latina, Terracina e Formia).
  • Nonostante gli impegni assunti di garantire in ogni Distretto socio sanitario una Casa della salute (dove potrebbero essere assicurate alcune prestazioni) Sabaudia è priva di questo importantissimo presidio di prossimità.
Pertanto la scelta di chiudere il PPI della nostra città appare non sufficientemente ponderata.
In data odierna ho scritto una lettera al Sindaco di Latina in veste di Presidente della Conferenza locale per la sanità per chiedere che la questione sia posta all'ordine del giorno della prossima seduta  per impedire questo nuovo gravissimo attacco alla salute delle persone.

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