Nell’agosto 2015 l' Ispra aveva consegnato ai ministeri competenti la validazione della Carta, proposta da Sogin, in cui venivano indicati i siti potenzialmente idonei ad ospitare la struttura. Sul tema però è intervenuto di recente il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda che, nel corso di un’audizione alla Camera, ha annunciato che la presentazione definitiva della Carta avverrà a seguito della procedura di valutazione ambientale strategica e della validazione del programma nazionale sui rifiuti radioattivi.
Secondo Alessandro Portinaro, sindaco di Trino Vercellese e coordinatore delle città sede di servitù nucleari dell' Anci questa decisione comporta un ulteriore slittamento di un anno che inevitabilmente influirà sulle tempistiche di entrata in funzione del deposito nazionale di scorie e rifiuti radioattivi.
Portinaro ha rincarato la dose: "Pur essendo positiva la persecuzione del percorso per arrivare a un programma nazionale ma un ulteriore attesa per la pubblicazione della Carta temiamo, oltre a rallentare la messa in funzione del deposito, esporrebbe l’Italia a procedure di infrazione dell’Europa che sul tema ci ha già messo in mora”.
Pertanto il Sindaco Portinaro ha proseguito “Chiediamo quindi al governo di mantenere la data del 2025 come dead line per l’entrata in funzione del deposito e allo stesso tempo esprimiamo forte preoccupazione circa la costruzione di nuovi depositi, diciamo ‘temporanei’, sui siti nucleari attuali che producono aumento dei costi e creano apprensione tra i cittadini che a noi sindaci chiedono risposte e certezze dei tempi. La risposta, sia chiaro, è una sola: la realizzazione in tempi rapidi del deposito unico nazionale”,
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