mercoledì 30 gennaio 2013

Perchè siamo di sinistra


La coalizione che ha eletto Lucci nel 2009  ottenne il 61,34%  dei voti.
Molte persone sono state convinte a votare per Lucci & soci agitando lo spettro  che il Partito democratico avrebbe aumentato le tasse.
Dopo tre anni  di disamministrazione e di pesantissimi rilievi mossi dalla Corte dei Conti, il Prefetto, avendo accertato che sussistevano motivi di grave ed urgente necessità,  ha preso atto delle dimissioni del Sindaco, ed ha nominato un Commissario.
Il ritardo con cui si è giunti a questa decisione, è da ascrivere ai ripensamenti dello stesso Sindaco, il quale dopo aver presentato le proprie dimissioni a giugno, le aveva poi ritirate, costringendo l’amministrazione ad una lenta agonia, senza  approvare le aliquote delle tasse, imposte e tariffe e senza neanche  sottoporre il bilancio di previsione 2012 al Consiglio entro il termine di legge.
Il Commissario prefettizio è stato costretto ad alzare le aliquote a causa delle maggiori spese impegnate dalla Giunta Lucci, in molti casi inutili  e dalla inesigibilità di molti crediti impropriamente iscritti a bilancio negli anni passati.
Il risultato di questa gestione della  destra è che alcune aliquote sono state elevate al massimo consentito dalla legge e che nel 2013 ci troveremo a dover fronteggiare nuovi aumenti che saranno spalmati oltre che sull’IMU, anche sull’IRPEF, sulla TARES  etc., colpendo  anche le famiglie meno abbienti.
La legge afferma che chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica dovrebbe farlo con il buon senso del buon padre di famiglia, così non è stato.
Il Partito democratico è un partito progressista ed egualitarista.
Nel campo fiscale vogliamo  rivedere  completamente la materia  facendo in modo che  ci sia  maggiore equità,  riducendo il peso sulle famiglie meno abbienti, senza alzare ulterioriormente le tasse, ma andando a colpire l’evasione e l’elusione.
In considerazione di quanto pagano i cittadini, i servizi pubblici dovranno essere più efficienti e ci dovrà essere più trasparenza su come vengono spesi i soldi pubblici.
Per noi parlare di uguaglianza significa guardare la società con gli occhi degli “ultimi”. Di coloro che per vivere faticano il doppio: perché sono partiti da più indietro o da più lontano o perché sono diversamente abili.
Se poi guardiamo alle generazioni più giovani, il tema dell’uguaglianza si presenta prima di tutto come possibilità di scelta e parità delle condizioni di accesso alla formazione, al lavoro, a un’affermazione piena e libera della loro personalità. 

Con che criterio vengono pagati i creditori ?


Finalmente il Settore comunale competente, ha liquidato le somme spettanti alle famiglie meno abbienti in base al fondo disagio assegnato dall’Amministrazione provinciale in base al bando 2011 per il disagio ( det. 1376 del 25 marzo 2011).
Si tratta di somme spesso non elevate che sono utili a dare sollievo alle famiglie che hanno problemi a sbarcare il lunario e che sono purtroppo sempre più in aumento a causa della crisi economica.
Fatta la determinazione si dovrà attendere del tempo perché la ragioneria emetta il mandato di pagamento e perché i soldi siano disponibili presso la tesoreria comunale.
Com’è comprensibile c’è molta attesa.
Ben diversa è la procedura seguita per la liquidazione all’ex Sindaco dell’indennità di fine mandato (dovuta per legge), approvata con la determinazione n. 129 del 19 dicembre 2012 ( reg. gen.61/2013), per la quale è stata previsto che l’effettivo pagamento  avvenisse secondo le modalità previste per la liquidazione delle indennità ai dipendenti.
Sono certo che il Commissario prefettizio, con la sua sensibilità,  vorrà dispiegare tutta la sua autorità per fare in modo che anche le famiglie bisognose possano disporre al più presto delle somme (purtroppo poche ) loro dovute.

venerdì 25 gennaio 2013

Rinviato il termine per l'approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni

Il Parlamento nella legge di stabilità ( l. 228/2012) ha inserito AL COMMA 381 una norma per rinviare al 30 giugno prossimo il termine per l'approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni:
"Per l'anno 2013 è differito al 30 giugno 2013 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali di cui all'articolo 151 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267"

martedì 22 gennaio 2013

Diamo attuazione al diritto al lavoro previsto dalla Costituzione


L’ISTAT ha reso noti in questi giorni i dati relativi alla disoccupazione giovanile rilevando un aumento di questo fenomeno, ina analogia a quello degli altri paesi europei secondo gli ultimi dati dell’Eurostat.
Anche in provincia di Latina purtroppo la situazione è grave.
Oramai il tasso di disoccupazione è a due cifre.
Preoccupano i dati degli inoccupati ( giovani da 15 a 24 anni in cerca della prima occupazione ) che hanno un tasso di disoccupazione del 18,17% , di gran lunga superiore a quello delle altre fasce di età ( 25-34 = 13,81% e +35 = 7,40%).
In particolare i dati della disoccupazione giovanile femminile : hanno avuto il seguente andamento : 34,2% nel 2004, 35,5% nel 2005, 31,8% nel 2006, 30,1% nel 2007, 26,9% nel 2008, 22,2% nel 2009, 36,9% nel 2010 e 18,5% nel 2011.
Numerosi sono anche gli inoccupati ( quelli tra 15 e 64 anni che non cercano neanche occupazione).
La situazione purtroppo non è dissimile a Sabaudia, dove, oltre a quello dei giovani, molto grave è anche il problema dei disoccupati spesso tra i quaranta ed i cinquanta, creato dalla chiusura di numerose imprese operanti nei più disparati campi ( cantieristica, attività manifatturiere, ristorazione, trasformazione alimentare, commercio, etc. ).
L’attuazione del principio costituzionale del diritto al lavoro dovrà essere uno dei primi punti sui cui il Partito Democratico dovrà impegnarsi per ridare un futuro alla nostra città, per evitare la fuga dei giovani e per garantire un tessuto sociale.
Il lavoro deve essere il parametro di tutte le politiche. Questa città è stata fondata grazie al lavoro di molte persone, occorre procedere ad una rifondazione di Sabaudia che sia basata sul lavoro e su una più ampia democrazia nel lavoro.
Per far questo il Comune dovrà in primo luogo svolgere la propria parte per favorire la ripresa economica.
Durante la passata consiliatura il gruppo del PD ha presentato numerose proposte per farorire lo sviluppo economico, che sono state regolarmente respinte dalla maggioranza che, pur disponendo dei collegamenti con la Provincia e la Regione non li ha saputi ( o voluti ) sfruttare.
Occorrono politiche attive del lavoro: percorsi per l’inserimento al lavoro, tirocinii formativi, ma soprattutto incrementare l’offerta di lavoro.
Di fronte alla crisi di molti imprenditori locali, la strada per l’azionariato dei dipendenti potrebbe essere una soluzione concreta per modernizzare le nostre strutture produttive, inserendo i lavoratori nella gestione e prevenendo i fallimenti o l’acquisizione da parte di ditte straniere che troppo spesso prima si fanno dare contributi e poi fuggono lasciando i lavoratori senza lavoro.
Se il PD e la coalizione che lo sosterrà vinceranno le elezioni, sarà possibile sfruttare al massimo le opportunità della filiera tra Regione e Comune per realizzare opportunità di lavoro nell’agricoltura ( utilizzando le risorse del Piano di Sviluppo Rurale), nel turismo ( con un sostegno alla destagionalizzazione dell’offerta, la riapertura dell’Hotel Sabaudia al lago e una maggiore attrattività turistica), per sostenere la riconversione della cantieristica verso modelli ecosostenibili, per favorire l’imprenditoria giovanile, per sviluppare il Green procurement, per sfruttare anche nel nostro territorio le opportunità offerte dall’Agenda Digitale, per offrire economie esterne alle imprese (come la banda larga ), etc.
Molto importante in una prima fase potrà essere il ricorso a Borse lavoro utilizzando il Progetto “Governance Innovativa per contrastare i fenomeni di disoccupazione”, una iniziativa, avanzata dalla Provincia di Latina con la collaborazione dell’Agenzia “Latina Formazione e Lavoro”, del sistema universitario e dei protagonisti del tessuto produttivo, che prevede l’attivazione di Tirocini Formativi con conseguente erogazione di Borse Lavoro.
Ma essenziale dovrà essere l’impegno costante del Comune sul tema della legalità, affrontando con tutti i mezzi a disposizione lo sfruttamento dei lavoratori, il lavoro nero ed il caporalato che purtroppo affliggono ancora il nostro territorio .

domenica 20 gennaio 2013

Estensione rete gas


I  recentissimi provvedimenti dell’Autorità per l’energia, che ha stabilito una riduzione dei prezzi al consumo,  devono riportare l’attenzione sulla rete di distribuzione del gas nel nostro Pasese e nella nostra città.
Purtroppo, com’è noto,  la  rete  di distribuzione del gas naturale non copre tutto il centro urbano, le periferie, i  borghi etc. per cui moltissime persone non potranno beneficiare  direttamente del provvedimento.
Il mercato del gas  è stato liberalizzato ed è ora disciplinato dall’art. 14  del Dlgs  164/2000  e successive modificazioni ed integrazioni
Alla luce dei risultati del recente  referendum  sui servizi pubblici  ( primo quesito referendario ) , appare necessario  procedere  nel rispetto delle norme vigenti  a dare a tutti i cittadini  questo servizio seguendo regole di trasparenza  e  di economicità.
Allo scopo di risolvere questo problema, con una interrogazione del  31 luglio 2011 era stato sollecitato il Sindaco a procedere a verificare la possibilità di estendere la rete gas a tutto il  territorio comunale  con particolare riguardo al centro urbano ed ai borghi, senza peraltro ottenere accoglimento.
Mi auguro che siano avviate al più presto le procedure per l’affidamento del completamento della rete gas metano e della sua  gestione, sulla base del contratto tipo predisposto dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas ed approvato dal Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato in maniera da accogliere una diffusa esigenza di moltissimi cittadini.
Nel caso in cui non fosse possibile avviare a soluzione il problema prima delle elezioni, il  Partito Democratico si impegnerà ad inserirlo nel proprio programma di mandato per poterlo realizzare al più presto.

giovedì 17 gennaio 2013

Proroga ad un canile privato invece di realizzare il canile comunale


Sull’ Albo Pretorio on-line del Comune di Sabaudia è apparsa in questi giorni una determinazioni  che prevede la ennesima  proroga di un   contratto per il mantenimento dei cani randagi fino al 31 dicembre 2013, sulla base di una gara svolta nel 2006,  ad una ditta privata.
Il tutto ad avviso dello scrivente sarebbe in contrasto con il  D.lgs 163/2006 ( per la parte relativa al divieto di proroga) , inoltre con questo atto è stato assunto un impegno sull’esercizio 2013 (non è scritto per quale importo), senza che sia stato ancora approvato alcun atto autorizzativo, infatti, oltre a mancare il Bilancio di previsione 2013, non è stata rinvenuta alcuna deliberazione per  l’esercizio provvisorio o che assegni il PEG per l’anno in corso  ai responsabili dei Settori.
In ogni caso l’impegno assunto per tutto il 2013, viola comunque  il  rispetto del principio dei dodicesimi di bilancio, senza alcuna motivazione.
La legge prevede che un Comune superiore ai  20.000 abitanti disponga di un proprio canile e che lo stesso non possa ospitare più di 200 cani ( ordinanza del Ministero della salute del 16 luglio 2009).
Nel corso degli anni passati  il Comune ha sopportato costi elevati per questo servizio  (oggi affidato all’esterno  a strutture di Sermoneta, Itri e Lenola), nel 2010  era arrivato ad €  140.000 c.a., tanto che il gruppo del PD all’epoca  presentò una interrogazione per sollecitare la realizzazione di un Parco canile comunale,  chiedendo il trasferimento gratuito di un’area di proprietà della Regione Lazio ed un contributo a fondo perduto per la sua costruzione (sempre alla Regione Lazio ai sensi della DGR  487/2007).
Il concetto di “parco canile” è fondato su una visione diversa da quella minimale prevista dalla legge, con più spazio a disposizione dei cani e una ambientazione nel verde, rendendo possibile lo svolgimento di molte attività collaterali, come la “pet therapy”.
Purtroppo, nonostante gli impegni assunti all’epoca dal Sindaco, non è stato fatto nulla.
Neanche  la mozione del Gruppo PD  per la realizzazione di una “bau beach”  sull’arenile ( accolta  con atto n. 48 del 14 settembre 2012 ) , ha finora trovato attuazione e così  l’idea di reperire all’interno dell’eucalipteto di un’area da destinare a parco giochi per i cani.
L’unico atto adottato dalle precedenti amministrazioni per i cani è rappresentato dall’ Ordinanza  che riguarda gli escrementi dei cani sui marciapiedi, anch’essa  regolarmente non rispettata.
La realizzazione di queste proposte potrebbe creare dei posti di lavoro  ( con il parco canile ), migliorare  l’offerta turistica ( con la bau beach) e  la qualità della vita nella città ( con il parco giochi nell’eucalipteto).
Per l’avvenire, mi impegnerò affinchè  le decisioni assunte dal Consiglio comunale siano rispettate e perché finalmente sia realizzato quanto proposto.

lunedì 14 gennaio 2013

Più controlli sui servizi pubblici esternalizzati


La notizia riportata dalla stampa relativa al fatto che due scuolabus della ditta che svolge il servizio di scuolabus, non avessero effettuato la revisione, ha riportato all’attenzione il problema dei controlli sulle imprese alle quali il Comune ha  appaltato la gestione di moltissimi servizi pubblici a rilevanza economica:  senza una adeguata valutazione circa i costi e i risultati attesi, ma sopratutto senza organizzare e svolgere adeguati controlli: preventivi e successivi.
Oggi i servizi esternalizzati sono moltissimi : vanno dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani, alla refezione scolastica, al servizio idrico e fognario, al trasporto pubblico, all’illuminazione stradale, al cimitero, alla manutenzione del verde, alla pulizia degli uffici comunali, alla pulizia dell’arenile, alla gestione dei sistema informatico e del sito web….etc., con costi rilevanti.
Il Comune deve formalizzare procedure per i controlli preventivi ( in fase di gara ) sulle ditte che partecipano alle gare e successivi sulla qualità dei servizi, sul personale utilizzato ( DURC ) , sulla sicurezza etc.
In ogni caso l’esternalizzazione dei servizi pubblici a rilevanza economica deve essere rivista con urgenza soprattutto a seguito dell’esito del referendum, verificando attentamente la situazione e le scelte da fare, ma specialmente  coinvolgendo  gli utenti nella valutazione della qualità con particolare riguardo a quelli a più alto costo nei quali il fornitore assume una posizione dominante.
Nonostante quanto previsto dalle norme vigenti i cittadini sono totalmente esclusi dal controllo sulla qualità dei servizi resi.
Progressivamente deve essere avviato un processo di re-internalizzazione di alcuni servizi a partire dalla gestione dei parcheggi a pagamento,  dal servizio sanzionatorio delle violazioni delle norme del codice della strada e di polizia amministrativa, come già richiesto con una mozione dal PD  durante la passata consiliatura.
Dovrà essere anche  approvato un Regolamento per coinvolgere i cittadini nella valutazione della qualità percepita.
Su questi temi seguiterò ad impegnarmi per dare maggiore sicurezza ai cittadini e per garantire che ricevano una qualità dei servizi adeguata a quanto hanno pagato.

domenica 13 gennaio 2013

Io era tra color che sono sospesi ( Divina Commedia, Inferno, Canto II)


“Io era tra color che son sospesi…” , così nel Canto II dell’Inferno,  Virgilio  si rivolge a Dante, per  spiegare che si trovava nel Limbo. Similmente anche io, come quasi tutti i consiglieri comunali, a seguito del Decreto del Prefetto di Latina n. 23619 in data 11 dicembre 2012, sono sospeso, insieme a tutto il Consiglio comunale, oramai da più di un mese, né sulla Gazzetta Ufficiale è ancora apparso il decreto di scioglimento.
E’ cosi terminata questa mia prima esperienza in Comune, un incarico che ho assunto come un dovere, un servizio civile, che dovrebbe svolgere ogni cittadino almeno una volta nella sua vita, dando il proprio contributo alla città.
La gravità della situazione organizzativa e gestionale del Comune, soprattutto dal punto di vista finanziario, scoppiata negli ultimi mesi dell’anno appena concluso, è stata da me puntualmente denunciata sin dall’inizio della consiliatura,  un’epoca in cui la maggioranza, forte di un numero di consiglieri spropositato, approvava i bilanci di previsione ed i consuntivi, senza curarsi dei pochi, motivati,  voti contrari delle minoranze.
Molti ora tuonano sul problema della situazione finanziaria, ma desidero sottolineare che il diritto-dovere di controllo non è solo della minoranza consiliare, ma anche della  maggioranza ( che approvava ostentatamente i bilanci, quasi disturbatata dai miei lunghi interventi con i quali ho provveduto, di volta in volta, a formulare innumerevoli rilievi,  in parte accolti dalla Corte dei Conti) , oltre che da tutti i cittadini.
In questa veste oggi desidero ribadire il concetto secondo cui il primo controllore dell’attività dell’amministrazione comunale deve essere il cittadino  che non può  occuparsi della  gestione dei soldi della comunità solamente una volta ogni cinque anni delegando i soliti noti, per poi accorgersi un giorno che sono state aumentate le tasse perché quelli in cui aveva riposto  la propria fiducia  non hanno  svolto bene il loro lavoro.
Ora c’è un Commissario prefettizio,  incaricato di gestire il Comune  e di risanare, per quanto possibile, i danni creati da chi ( facendo parte in un modo o nell’altro della maggioranza )  ha amministrato in questi ultimi quindici anni; a questo proposito oltre alle modifiche apportate al TUEL dalla  L.213/2012 in materia di controlli sui bilanci,  è interessante leggere alcune deliberazioni pubblicate di recente dalla corte dei conti, Sezione delle Autonomie: n. 13/2012 (Concernente le Linee guida per l’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per la valutazione della sua  congruenza: art. 243-quater, TUEL commi 1-3), n. 1/2013 e n. 2/2013.
Per quanto mi riguarda,  ritengo che sia compito mio e di tutti quelli che hanno a cuore il bene di questa città, di formulare proposte per  il futuro;  personalmente sono impegnato a predisporre il programma del PD sul quale saranno coinvolti i cittadini ed i Partiti che vorranno aderire ad una coalizione con il PD, un progetto per lo sviluppo futuro della città, per la tutela dei diritti e la legalità , nel quale ho cercato di inserire anche tutte le numerose proposte presentate  ( sotto forma di mozioni od interrogazioni ) durante la consiliatura e regolarmente respinte od affossate dalla maggioranza.
Leggo sui giornali, in  questi giorni, che proprio coloro i quali sono tra i maggiori responsabili di questa  situazione, si danno un gran daffare con promesse, sempre le stesse da quindici anni, ma se non le hanno mantenute fino ad ora, come è possibile pensare che le manterranno adesso ?
Voglio augurarmi che i cittadini aprano gli occhi e non diano il loro voto a chi è stato causa di questo danno per la città contribuendo: da Sindaco, Assessore od anche da consigliere delegato,  al gonfiamento dei residui attivi ( arrivati nel 2006 fino ad € 30.147.069,38 per poi scendere nel 2011 ad € 20.564.310,96; nel 2009 e nel 2010 erano rispettivamente di € 21.680.769,52 e di €  23.008.335,02) ,  al mancato o ritardato utilizzo dei residui passivi, all’accumulo di debiti extra bilancio sempre maggiori e dei quali ancora non si conosce l’esatto ammontare ( si era partiti dal debito Talenti per poi aggiungerne via via altri dovuti a spese legali, alla soccombenza in molti giudizi, etc. ), essendo tenuti nascosti spesso come scheletri negli armadi, pronti ad uscirne nei momenti meno opportuni….all’approvazione dei rendiconti degli anni 2008, 2009, 2010 e alla gestione di moltissime spese negli anni 2011 e  2012, ignorando spesso le disposizioni in materia di contenimento della spesa  ed i controlli successivi.

sabato 12 gennaio 2013

Le scorie nucleari presenti a Borgo Sabotino

Venerdì sera, presso la sala convegni del Parco del Circeo, su iniziativa del Circolo Larus Legambiente di Sabaudia si è tenuta la proiezione del documentario “Scorie in libertà” del regista Gianfranco Pannone.
Il folto pubblico intervenuto, ha applaudito ripetutamente questo esempio di “cinema civile” in cui, con grande chiarezza, si indaga sul caso della centrale nucleare di Borgo Sabotino, attraverso numerose testimonianze di esperti e di cittadini.
Com’è noto nel sito di Borgo Sabotino sono presenti la vecchia centrale chiusa nel 1986 e il reattore CIRENE ( mai entrato in funzione ). Green Peace avrebbe stimato la presenza nell’edificio del reattore e nella camera di fissione di ben 3.300 mc di grafite contaminata con carbonio 14, il cui tempo di dimezzamento di radioattività è pari a 5.000 anni; uno dei maggiori accumuli volumetrici di rifiuti radioattivi in Italia.
Sono state ricordate le fasi della costruzione attraverso le immagini dell’ “Istituto Luce” e poi il primo referendum contro il nucleare, la legge 23.7.2009 con cui, come se nulla fosse veniva approvato il ritorno al nucleare, fino al secondo referendum contro il nucleare del 12 e 13 giugno 2011.
Attualmente la centrale è ferma ed è in fase di decomissioning; sono stati conclusi da poco i lavori di demolizione del pontile, nonché dell’edificio turbine della centrale ( 20.000 mc.); è ancora in fase di costruzione il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi che dovrebbe ospitare solamente i rifiuti prodotti dalla stessa centrale. E’ in costruzione anche l’edificio dove saranno trattati e cementati i fanghi.
Alcune delle persone intervistate hanno presentato prodotti agricoli e pesci che mostravano delle anomalie.
A livello sanitario è stato affermato che sarebbe stato riscontrato un aumento significativo dei tumori alla tiroide. Secondo quanto affermato da alcuni medici di base di Sabaudia anche qui sarebbe stato rilevato un aumento dei casi di tumore alla tiroide superiore alla media.
Il Gruppo del PD in questi anni ha presentato due mozioni sui problemi derivati dalla Centrale Nuclerare di Borgo Sabotino: la prima, presentata il 9 dicembre 2009, fu respinta dalla maggioranza, che ritenne di dover confermare la scelta nucleare del Governo centrale, mentre la seconda, datata 19 novembre 2012, dopo l’incidente nucleare di Fukushima è stata accolta.
In occasione della discussione della seconda mozione avevo fatto presente come i dati elaborati dal Registro Tumori, siano estremamente preoccupanti.
In un breve intervento svolto ieri durante il dibattito, ho ricordato come la “Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente nelle vicinanze delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano” svolta dal Dipartimento di epidemiologia del SSR della ASL Roma E , abbia confermato una elevata presenza di alcune forme di tumori e pur non accertando un nesso causale, non lo ha escluso, ritenendo che si dovesse approfondire lo studio.
La popolazione è sempre più consapevole del rischio derivante da tale situazione.
Mi auguro che la nuova Giunta regionale voglia reperire le risorse per commissionare uno studio di “coorte” (si tratta di particolari studi per l’osservazione della popolazione interessata per un determinato periodo di tempo al fine di indagare il rapporto causa effetto tra un fattore ed una patologia); mi impegnerò perché ciò avvenga.
Auspico anche che tutti i Comuni, nel rispetto della convenzione di Aarthus, siglata nel maggio 2005, che prevede le procedure per la partecipazione dei cittadini alla programmazione ambientale, nonché del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 , emanato in attuazione della direttiva 2003/4/CE, che reca norme sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale, provvedano ( d’intesa con l’ARPA e gli altri enti interessati ) a dare completa trasparenza ai dati ambientali pubblicandoli sui rispettivi siti web.

giovedì 10 gennaio 2013

Una iniziative dal PD: gli orti urbani


Tra le mozioni presentate dal PD nel corso della consiliatura appena finita tenevo molto a quella per la realizzazione degli orti urbani, presentata il 20 luglio scorso ed approvata dal Consiglio nella seduta del  17 settembre,  con deliberazione n. 30.
La mozione traeva origine dal fatto che  lo Statuto comunale prevede interventi volti a favorire l’integrazione e la socializzazione delle categorie più deboli, offrendo opportunità di aggregazione e di tempo libero ai cittadini anziani e disabili.
Le problematiche dell’ageing society ci dicono che è importante stimolare l’impiego utile e costruttivo del tempo libero da parte della popolazione anziana in particolare attraverso la programmazione di attività ricreative finalizzate anche al diretto contatto con la natura.
Queste  attività possono trovare una risposta adeguata nella realizzazione di orti urbani  od   “ORTI SOCIALI” costituiti da aree di proprietà comunale destinate ad uso ortivo e messe a disposizione di cittadini con intento aggregativi e ricreativo oltre che per la riscoperta del legame con la terra.
In tale contesto l’orto può divenire oltre che luogo di produzione alimentare ( il che appare molto interessante in considerazione della crisi economica che colpisce prevalentemente il reddito dei pensionati ), anche di svago e di ritrovo, in quanto si facilitano le occasioni di svago e di ritrovo, stimolando le tecniche naturali di coltivazione, rinnovando l’antico legame tra uomo e terra
La mozione prevedeva l’obiettivo della realizzazione di questi orti urbani potesse essere perseguito sotto l’aspetto giuridico, per mezzo dell’istituto della concessione, dietro pagamento di un canone annuale ai cittadini in possesso dei requisiti richiesti  di appezzamenti di terreno  di proprietà comunale da adibire ad uso ortivo.  
Veniva auspicato anche che fosse redatto un  regolamento, per individuare formalmente le aree, per disciplinare i requisiti dei beneficiari, le modalità di concessione, i compiti del Comune e quelli degli assegnatari, il canone di concessione, etc.
Da quanto so il regolamento è stato predisposto, anche in tempi rapidi, dall’ufficio competente, ma purtroppo nel frattempo sono intervenute le dimissioni del Sindaco e quindi l’impossibilità di completare l’iniziativa.
Auspico che il Commissario prefettizio, pur essendo molto impegnato, con problemi di gran lunga più gravi,  nella sua sensibilità,  possa trovare il tempo per esaminare la proposta di regolamento ed approvarla, consentendo la realizzazione dell’aspirazione di molti cittadini anziani e meno anziani.

mercoledì 9 gennaio 2013

Il diritto al lavoro

L’ISTAT ha reso noti in questi giorni i dati relativi alla disoccupazione giovanile rilevando un aumento, analogo a quello degli altri paesi europei secondo gli ultimi dati dell’Eurostat.
Anche in provincia di Latina purtroppo la situazione è grave.
Oramai il tasso di disoccupazione è a due cifre.
Preoccupano i dati degli inoccupati ( giovani da 15 a 24 anni in cerca della prima occupazione ) che hanno un tasso di disoccupazione del 18,17% , di gran lunga superiore a quello delle altre fasce di età ( 25-34 = 13,81% e +35 = 7,40%).
I dati della disoccupazione giovanile femminile : hanno avuto il seguente andamento : 34,2% nel 2004, 35,5% nel 2005, 31,8% nel 2006, 30,1% nel 2007, 26,9% nel 2008, 22,2% nel 2009, 36,9% nel 2010 e 18,5% nel 2011.
Numerosi sono anche gli inoccupati ( quelli tra 15 e 64 anni che non cercano neanche occupazione).
La situazione purtroppo non è dissimile a Sabaudia, dove, oltre a quello dei giovani, molto grave è anche il problema dei disoccupati spesso tra i quaranta ed i cinquanta, creato dalla chiusura di numerose imprese operanti nei più disparati campi ( cantieristica, attività manifatturiere, ristorazione, trasformazione alimentare, commercio, etc. ).
L’attuazione del principio costituzionale del diritto al lavoro dovrà essere uno dei primi punti sui cui il Partito Democratico dovrà impegnarsi per ridare un futuro alla nostra città, per evitare la fuga dei giovani e per garantire un tessuto sociale.
Il lavoro deve essere il parametro di tutte le politiche. Questa città è stata fondata grazie al lavoro di molte persone, occorre procedere ad una rifondazione di Sabaudia che sia basata sul lavoro e su una più ampia democrazia nel lavoro.
Per far questo il Comune dovrà in primo luogo svolgere la propria parte per favorire la ripresa economica.
Durante la passata consiliatura il gruppo del PD ha presentato numerose proposte per favorire lo sviluppo economico, che sono state regolarmente respinte dalla maggioranza.
Occorrono politiche attive del lavoro: percorsi per l’inserimento al lavoro, tirocinii formativi, ma soprattutto incrementare l’offerta di lavoro.
Se il PD e la coalizione che lo sosterrà vinceranno le elezioni, sarà possibile sfruttare al massimo le opportunità della filiera tra Regione e Comune per realizzare opportunità di lavoro nell’agricoltura ( utilizzando le risorse del Piano di Sviluppo Rurale), nel turismo ( con un sostegno alla destagionalizzazione dell’offerta, la riapertura dell’Hotel Sabaudia al lago e una maggiore attrattività turistica), per sostenere la riconversione della cantieristica verso modelli ecosostenibili, per favorire l’imprenditoria giovanile, per sviluppare il Green procurement, per sfruttare anche nel nostro territorio le opportunità offerte dall’Agenda Digitale, per offrire economie esterne alle imprese (come la banda larga ), etc.
Molto importante in una prima fase potrà essere il ricorso a Borse lavoro utilizzando il Progetto “Governance Innovativa per contrastare i fenomeni di disoccupazione”, una iniziativa, avanzata dalla Provincia di Latina con la collaborazione dell’Agenzia “Latina Formazione e Lavoro”, del sistema universitario e dei protagonisti del tessuto produttivo, che prevede l’attivazione di Tirocini Formativi con conseguente erogazione di Borse Lavoro.
Ma essenziale dovrà essere l’impegno costante del Comune sul tema della legalità, affrontando con tutti i mezzi a disposizione lo sfruttamento dei lavoratori, il lavoro nero ed il caporalato che purtroppo affliggono ancora il nostro territorio .

martedì 1 gennaio 2013

L’edilizia popolare residenziale e convenzionata


Il  Consiglio comunale  sin dal 2004  aveva individuato con Deliberazione n. 24 del 20.4.2004 le nuove aree per l’ Edilizia Residenziale Pubblica, successivamente la Giunta ha provveduto ad affidare gli incarichi professionali per la redazione degli strumenti urbanistici.
Con deliberazione  n.  21 del 17 aprile 2009 il Consiglio ( prima delle elezioni amministrative avvenute in giugno ) ha quindi  deciso di adottare il Piano di Zona (P.d.Z.) per l’ E.R.P. dell’Ambito “D”, ai sensi della  L.167/1962 e successive modificazioni ed .integrazioni .
Per una serie di motivi ancora  non del tutto chiari, la procedura non è stata più portata avanti dalla maggioranza, con proteste da parte degli interessati.
Del problema, per la parte relativa ai costi sostenuti senza approdare a nulla,  se ne è occupata anche la Commissione Vigilanza.
A sua volta il Consiglio regionale del Lazio  con legge  in data  11  agosto  2009, n. 21,  sulla  base  dell’intesa Stato-Autonomie  dell’aprile 2009  ha approvato  norme  per  affrontare   in maniera  nuova  e decisa le problematiche  urbanistiche rilanciando il settore edilizio  e  introducendo nuove disposizioni in materia  di housing sociale.
In particolare l’art. 12  della  legge  regionale citata prevede l’obbligo   per i comuni  di  adottare entro novanta  giorni  dall’entrata  in vigore della  legge in questione  provvedimenti  al fine di regolamentare  l’applicazione  della normativa  nell’ambito del territorio comunale.
Il problema  dell’edilizia  sociale  è particolarmente  sentito nel nostro comune in quanto, benché sia  stata  realizzata  una cubatura  notevole,  si tratta per lo più di seconde  case  che  consumano solo  il territorio, sottraendo terre  all’agricoltura e alle  altre  attività  produttive.
Allo scopo di sollecitare gli adempimenti previsti dalla legge in questione, il Gruppo del PD  presentò  nel mese di settembre 2009 una mozione per  affrontare  decisamente  il  problema  delle  case per i  lavoratori  specialmente a basso reddito, sottolineando che  molti  giovani,  proprio a causa dell’alto costo  dei canoni di locazione  delle  case di Sabaudia, sono costretti a  lasciare la nostra città; a questo si deve aggiungere che a  Sabaudia  è particolarmente  importante il problema  della  casa  anche  per  il  personale  militare e  che sarebbe stato  importante  intervenire  anche per contribuire alla  ripresa  economica del settore   dell’edilizia.
Una  mozione del PD è stata poi approvata dal Consiglio comunale nella  seduta  del  15 ottobre 2009 con deliberazione n.  66.
Successivamente il PD  ha presentato alcune interrogazioni sempre per sollecitare gli  adempimenti  necessari per l’attuazione degli atti assunti dal Consiglio.
Purtroppo però l’esecutivo non ha realizzato nessuno degli  interventi attesi,  ignorando la volontà del Consiglio; neanche negli anni successivi sono state individuate le aree da destinare all’edilizia sociale e  da assegnare all’ATER, tanto che con deliberazione n. 8 del 30 gennaio 2012 è stato impegnato l’ufficio competente ad attivare le procedure per la pubblicazione di un avviso pubblico  per il reperimento delle aree da mettere a disposizione.
La questione è stata poi inserita all’ordine del giorno della Commissione urbanistica, ma ben quattro sedute della stessa nel secondo semestre del 2012 sono state rinviate per mancanza del numero legale, poi c’è stato il blocco dell’attività delle commissioni dovuto alla  modifica della  composizione delle stesse per prendere atto della modifica intervenuta in alcuni gruppi; siamo così arrivati alle dimissioni del Sindaco.
Fino ad ora  l’avviso ancora non è stato pubblicato.
Intanto le giovani coppie e le famiglie meno abbienti aspettano
La questione sarà inserita ai primi posti del programma elettorale del Partito Democratico di Sabaudia e sarà mia cura sollecitare la nuova Giunta  della Regione Lazio affinché verifichi lo stato di  attuazione delle norme in materia di edilizia popolare e convenzionata presso il Comune di Sabaudia, assumendo, ove necessario i provvedimenti del caso, al fine di dare effettiva attuazione alle leggi  emanate dalla regione stessa.