Venerdì sera, presso la sala convegni del Parco del Circeo, su iniziativa del Circolo Larus Legambiente di Sabaudia si è tenuta la proiezione del documentario “Scorie in libertà” del regista Gianfranco Pannone.
Il folto pubblico intervenuto, ha applaudito ripetutamente questo esempio di “cinema civile” in cui, con grande chiarezza, si indaga sul caso della centrale nucleare di Borgo Sabotino, attraverso numerose testimonianze di esperti e di cittadini.
Com’è noto nel sito di Borgo Sabotino sono presenti la vecchia centrale chiusa nel 1986 e il reattore CIRENE ( mai entrato in funzione ). Green Peace avrebbe stimato la presenza nell’edificio del reattore e nella camera di fissione di ben 3.300 mc di grafite contaminata con carbonio 14, il cui tempo di dimezzamento di radioattività è pari a 5.000 anni; uno dei maggiori accumuli volumetrici di rifiuti radioattivi in Italia.
Sono state ricordate le fasi della costruzione attraverso le immagini dell’ “Istituto Luce” e poi il primo referendum contro il nucleare, la legge 23.7.2009 con cui, come se nulla fosse veniva approvato il ritorno al nucleare, fino al secondo referendum contro il nucleare del 12 e 13 giugno 2011.
Attualmente la centrale è ferma ed è in fase di decomissioning; sono stati conclusi da poco i lavori di demolizione del pontile, nonché dell’edificio turbine della centrale ( 20.000 mc.); è ancora in fase di costruzione il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi che dovrebbe ospitare solamente i rifiuti prodotti dalla stessa centrale. E’ in costruzione anche l’edificio dove saranno trattati e cementati i fanghi.
Alcune delle persone intervistate hanno presentato prodotti agricoli e pesci che mostravano delle anomalie.
A livello sanitario è stato affermato che sarebbe stato riscontrato un aumento significativo dei tumori alla tiroide. Secondo quanto affermato da alcuni medici di base di Sabaudia anche qui sarebbe stato rilevato un aumento dei casi di tumore alla tiroide superiore alla media.
Il Gruppo del PD in questi anni ha presentato due mozioni sui problemi derivati dalla Centrale Nuclerare di Borgo Sabotino: la prima, presentata il 9 dicembre 2009, fu respinta dalla maggioranza, che ritenne di dover confermare la scelta nucleare del Governo centrale, mentre la seconda, datata 19 novembre 2012, dopo l’incidente nucleare di Fukushima è stata accolta.
In occasione della discussione della seconda mozione avevo fatto presente come i dati elaborati dal Registro Tumori, siano estremamente preoccupanti.
In un breve intervento svolto ieri durante il dibattito, ho ricordato come la “Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente nelle vicinanze delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano” svolta dal Dipartimento di epidemiologia del SSR della ASL Roma E , abbia confermato una elevata presenza di alcune forme di tumori e pur non accertando un nesso causale, non lo ha escluso, ritenendo che si dovesse approfondire lo studio.
La popolazione è sempre più consapevole del rischio derivante da tale situazione.
Mi auguro che la nuova Giunta regionale voglia reperire le risorse per commissionare uno studio di “coorte” (si tratta di particolari studi per l’osservazione della popolazione interessata per un determinato periodo di tempo al fine di indagare il rapporto causa effetto tra un fattore ed una patologia); mi impegnerò perché ciò avvenga.
Auspico anche che tutti i Comuni, nel rispetto della convenzione di Aarthus, siglata nel maggio 2005, che prevede le procedure per la partecipazione dei cittadini alla programmazione ambientale, nonché del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 , emanato in attuazione della direttiva 2003/4/CE, che reca norme sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale, provvedano ( d’intesa con l’ARPA e gli altri enti interessati ) a dare completa trasparenza ai dati ambientali pubblicandoli sui rispettivi siti web.
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