mercoledì 30 novembre 2011

Convocazione della Commissione Urbanistica e di quella per le Attività produttive

Il 29 novembre ho ricevuto, in qualità di componente della commissione attività produttive, una convocazione per una seduta congiunta delle commissioni Attività produttive  ed Urbanistica dal Presidente di quest'ultima commissione ho inviato la nota allegata:In data 22 novembre la S.V. in qualità di Presidente della Commissione “Urbanistica, assetto del territorio, arredo urbano e ambiente” mi ha convocato in qualità di componente della Commissione “Attività produttive, lavoro, turismo, industria, artigianato e commercio”,  con una lettera recante solamente la Sua firma ad una seduta congiunta di dette Commissioni  per il giorno  24 novembre.
Già in occasione di detta seduta, tenuto conto che era la prima volta che Ella presiedeva la Commissione, ho fatto presente che, pur ritenendo non corretta la convocazione della  Commissione, avevo partecipato solamente in considerazione dell’importanza degli argomenti posti all’ordine del giorno, ma che la procedura corretta richiedeva la firma congiunta di entrambi i Presidenti.Il giorno 28 novembre mi è stata notificata una nuova convocazione sempre solamente a Sua firma, con la quale vengono nuovamente convocate in maniera congiunta entrambe le Commissioni
Come ricordato dal Presidente del Consiglio comunale nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri,  questo problema è stato già affrontato e risolto di recente, proprio nel senso da me sottolineato.Pertanto, con la presente La informo che, ritenendo illegittima la procedura da lei seguita, non parteciperò alla seduta indetta per il giorno 1° dicembre.
Copia della presente è inviata anche alla Prefettura di Latina per quanto di competenza.

L'assestamento del bilancio avrebbe dovuto essere approvato dal Consiglio entro il 30 novembre.

In base all’art 175 del d.lgs 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni il Consiglio comunale entro il 30 novembre di ciascun anno deve  attuare la verifica e l’aggiornamento generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, approvare le variazioni al bilancio ed il relativo assestamento.
Ieri si tenuta una seduta del Consiglio comunale, ma  l’assestamento non era stato posto all’ordine del giorno.
Alla data odierna non è stata neanche convocata la Commissione bilancio per l’esame di questo argomento.
Risulterebbe che il Collegio dei revisori non  avrebbe ancora completato l’esame degli atti e consegnato il proprio parere prescritto dall’art. 239, comma 1/b del citato T.U. In considerazione della gravità della situazione che si viene a creare, con la presente desideriamo segnalare quanto sopra per sollecitare l’adozione dei ritenuti atti di competenza.

lunedì 28 novembre 2011

Il regolamento stralcio per le attività lacustri : l'intervento da me svolto ieri in Consiglio comunale

La maggioranza che regge Sabaudia, sin dall’inizio non ha mancato occasione per manifestare la sua volontà di trasformare il lago di Paola in un specchio d’acqua navigabile da parte di imbarcazioni a motore anche di grosse dimensioni, contravvenendo a precise disposizioni di legge statali e regionali e dimenticando che il lago è stato designato quale Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE, che è incluso tra i Siti di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE e che inoltre è ricompreso tra le zone umide protette dalla Convenzione di Ramsar (Iran), sottoscritta il 2 febbraio 1971 e implementata nella normativa nazionale con il DPR n. 448 del 13 marzo 1976.
Dal 1977 il Lago di Paola e il Parco Nazionale del Circeo sono inseriti nella lista “Riserve della Biosfera” predisposta dall'UNESCO. In quanto area protetta, il Lago è disciplinato dalla legge 6.12.1991, n. 394.
Prendendo spunto dalle note n. 1527 del 6 maggio 2009 e n. 1631 del 13 maggio 2009 con cui il Presidente del Parco aveva ricordato la sussistenza del divieto di navigazione a motore sul lago di Paola, il primo atto adottato dalla nuova amministrazione è stata l’adozione da parte del Sindaco della famosa Ordinanza contingibile ed urgente n. 7 del 13 giugno 2009 ( proprio pochissimi giorni dopo le elezioni ).
L’ordinanza veniva annullata dal Prefetto di Latina, dott. Bruno Frattasi, in quanto non era stata rispettata la corretta procedura per questo tipo di ordinanze, in quanto essendo stata assunta dal Sindaco in qualità di Ufficiale di Governo, avrebbe dovuto essere preventivamente comunicata al Prefetto.
Il divieto di navigazione a motore veniva in seguito confermato dalla nota del Procuratore della Repubblica di Latina prot. n. 643/09/M del 18 giugno 2009, dalla nota del Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per la Protezione della Natura, prot. DPN-2009-13360 del 22 giugno 2009 e dalla nota della Regione Lazio, Dipartimento Territorio, prot. D2/133855, del 10 luglio 2009.
La predetta nota del Ministero del 22/6/09, in considerazione delle attività presenti sul lago, ricordava peraltro la possibilità di concedere delle deroghe.
Nonostante tali posizioni, il Comune di Sabaudia presentava ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per l’annullamento delle summenzionate note dell’Ente Parco del Circeo, sui seguenti punti :
1) riconoscimento della demanialità delle acque; 2) l’introduzione di un vincolo precedentemente inesistente; 3) il richiamo all’art, 6 della L.R.24/98 che non avrebbe riprodotto il divieto di navigazione contenuto nei precedenti PTP; e per veder sancita l’insussistenza di tale divieto e l’incompetenza dell’Ente Parco a disciplinare le attività esercitabili sul Lago di Paola.
Con ordinanza feriale di un giudice monocratico del 7 agosto 2009, il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche accoglieva in via cautelare, il ricorso proposto dal Comune di Sabaudia, e invitava pertanto l’amministrazione comunale a stabilire entro 90 giorni, con propria delibera, gli obbiettivi da conseguire tramite Regolamento ed a convocare a riguardo una apposita Conferenza dei Servizi.
Il Collegio rinviava poi la trattazione nel merito ad altra seduta.
Per cui, allo scopo di trovare una soluzione veniva convocata una serie di riunioni per la disamina delle questioni attinenti all’utilizzo del Lago di Paola, nel corso delle quali si prendeva atto dell’indirizzo espresso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per la protezione della natura, con la nota del 22 giugno 2009, con la quale era stato rammentato come sia da ritenere sussistente sotto il profilo ambientale il divieto di navigazione del Lago di Paola in forza del PTP della Regione Lazio strumento destinato alla regolamentazione interinale del sito fino all’approvazione del Piano dell’Ente Parco e del Regolamento Esecutivo previsti entrambi dalla Legge 394/91 sulle aree protette.
In conclusione dei lavori del Tavolo Istituzionale veniva raggiunta una intesa tra il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio per l’attuazione di un programma integrato di tutela e valorizzazione dell’ambiente nel territorio del Parco Nazionale del Circeo.
Il 15 ottobre 2009 il Sindaco di Sabaudia sottoponeva al Consiglio Comunale due proposte di deliberazione per la regolamentazione della navigazione del Lago di Paola che prevedevano una serie di casi in cui sarebbe stato possibile navigare con motori a combustione interna sul lago, tra cui anche lo sci nautico ( deliberazioni 69/2009 e 70/2010 ).
Nel frattempo contro l’ordinanza del Tribunale delle Acque Pubbliche era stato presentato reclamo da parte dell’Ente Parco e dalla Comunione Eredi Scalfati, entrambi i respinti con ordinanza del 22 ottobre 2009, sostenendo che: “il divieto di navigazione all'articolo 28 del Piano Territoriale Paesistico numero 13 non risulterebbe confermato nell'articolo 6 della legge regionale 24/1998, e in ogni caso la libertà di navigazione dei natanti a motore sarebbe destinata a venir meno «con l'adozione di una regolamentazione organica della materia”.
Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, allo scopo di dare una soluzione alla vicenda fornendo una risposta costruttiva ai pescatori e agli altri utenti del lago, con la Deliberazione n.7 in data 19 marzo 2010 ha approvato un Regolamento stralcio delle attività lacustri del Parco, avviando la procedura prevista dalla legge 394/1991.
Finalmente con sentenza n. 28/2011 ( dopo oltre due anni dall’Ordinanza sospensiva) il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ha ribaltato completamente la propria precedente decisione respingendo il ricorso del Comune di Sabaudia.
Infine in data 15 settembre 2011 il Ministero dell’Ambiente,della tutela del territorio,del mare ha trasmesso la versione definitiva del “Regolamento stralcio delle attività sui bacini lacustri del Parco nazionale del Circeo” per il parere di questo Comune.
Il Regolamento in questione rappresenta uno stralcio di quello previsto dal legislatore all’art. 11 della legge 394/1991 ed è ampiamente giustificato dalla urgenza di provvedere a disciplinare una materia molto delicata ed al fine di ottemperare anche alle sollecitazioni rivolte da più parti ed alle aspettative di sportivi, imprenditori e della popolazione. Naturalmente se il Ministero lo ha approvato è di tutta evidenza che ritiene perfettamente legittima l’adozione di un regolamento stralcio; d’altra parte esistono in proposito già dei precedenti come quello del Parco del Gran Paradiso approvato poi definitivamente dal Ministero nel 2006.
Detto Regolamento ( pervenuto al Comune il 26 settembre 2011 ) è stato poi inviato dal Sindaco al Presidente della Commissione Urbanistica, assetto del territorio, arredo urbano e ambiente ed ai Capigruppo con lettera del 6 ottobre.
Nonostante il tempo a disposizione, che avrebbe potuto essere utilizzato per coinvolgere i cittadini, gli operatori e le associazioni, solamente in data 22 novembre ( quando il termine di quarantacinque giorni era già ampiamente scaduto ) è stata convocata ( sulla base di una presunta urgenza ) la predetta commissione con all’ordine del giorno il parere sul provvedimento citato.
In merito alla convocazione, a parte il fatto che il Presidente della Commissione urbanistica ha convocato anche i componenti della commissione attività produttive il che sarebbe stato possibile solamente con una convocazione a firma congiunta, risulterebbe che una prima convocazione consegnata ad alcuni componenti e poi ritirata, contenesse specifiche su argomenti diversi da quella poi recapitata. A ciò si aggiunga che sia il Presidente che il vice presidente della commissione attività produttive erano assenti, il che renderebbe invalida la Commissione in base al vigente regolamento consiliare.
Nel corso della seduta delle citate commissioni poi, anziché procedere all’esame del Regolamento, in merito al quale ciascun consigliere avrebbe potuto esprimersi, la maggioranza ha posto in discussione una proposta di deliberazione. già confezionata, condizionando la discussione sul contenuto di quest’ultimo atto ed impedendo un dibattito sereno sui contenuti del regolamento e la possibilità di ricercare costruttivamente gli spazi per integrare il testo ministeriale, formulando proposte migliorative.
Quando sarebbe necessario portare delle proposte di deliberazioni già predisposte non si fa, mentre quando non si dovrebbe si mettono i consiglieri di fronte a scelte preconfezionate.
Pertanto i commissari sono stati costretti a discutere su un dispositivo in cui, dopo l’espressione di un riconoscimento al Presidente della Provincia per la presunta attività svolta a difesa dello sviluppo del territorio comunale, argomento questo che evidentemente ricorda lo scellerato progetto che prevedeva la distruzione del canale romano e la costruzione di un ponte girevole per far transitare imbarcazioni di grosse dimensioni, dimenticando che pende un giudizio dell’Unione Europea, viene proposto di respingere totalmente il regolamento proposto, dando mandato al Sindaco di definire la tipologia della demanialità del lago, di far accogliere dal Ministero le osservazioni del comune sul Piano Territoriale Paesistico e di ricercare soluzioni a livello regionale per modificare il Piano Territoriale Paesistico Regionale; argomenti questi senza dubbio molto importanti ma, in questa sede, fuorvianti.
In questo modo la maggioranza non solo si è preclusa la possibilità di apportare delle modifiche al Regolamento, ma ha impedito in maniera antidemocratica anche all’opposizione di poter intervenire per formulare proposte migliorative sulla bozza di Regolamento.
A questo proposito preliminarmente chiedo che il Consiglio discuta della proposta di Regolamento e di essa sia data lettura completa in questa sede e che si proceda ad una votazione su di esso. Annuncio sin d’ora che in caso contrario ci rivolgeremo al Ministro ed al Prefetto per contestare questa procedura.
Dopo due anni e mezzo di tentativi finiti nel vuoto il Sindaco cerca ancora di tenere insieme la maggioranza con promesse che non potranno essere mantenute, stante la presenza dei vincoli meglio sopra specificati : invece di mettere i piedi a terra e di ricercare delle soluzioni condivise, ancora una volta viene scelta la strada dello scontro frontale che ha ampiamente dimostrato di non pagare, come se il Sindaco non fosse sicuro dell’esito di una discussione sui contenuti del Regolamento.
La maggioranza, in questo modo, dopo essersi intestardita per oltre due anni sulle proprie posizioni ed aver tenuto in scacco la comunità su questo problema senza combinare nulla, ha anche fatto spendere dei soldi per una causa inutile.
In mancanza di un regolamento stralcio, quale è quello trasmesso dal Dicastero competente verrebbero ad essere applicabili solamente le norme di salvaguardia previste dalla già ricordata L. 394/1991, per cui l’unica navigazione possibile sarebbe quella a remi.
L’approvazione di questa nuova deliberazione da parte della maggioranza, oltre a creare ulteriore confusione danneggerà ulteriormente le aspettative di tutti quanti hanno a cuore lo sviluppo ecosostenibile della nostra città.
Il Sindaco seguita a penalizzare la città per i problemi interni della maggioranza. Si è perso un altro anno.
Noi riteniamo che il Regolamento stralcio, così come è stato modificato dal Ministero possa corrispondere alle aspettative dei cittadini, degli operatori turistici e degli sportivi, risolvendo un numero notevole di problemi pratici, pur rimanendo nell’alveo del rispetto della normativa nazionale, augurandoci che possa comunque rappresentare il punto di partenza per ulteriori miglioramenti.
Spiace pertanto che ancora una volta non sia stata colta l’apertura offerta dal Ministero e dagli Organi del Parco.
Per fortuna il legislatore, proprio temendo la scarsa lungimiranza di alcune amministrazioni locali ha previsto che in questo caso possa essere espresso solamente un parere obbligatorio ma non vincolante, per cui ci auguriamo, nell’interesse della città, che il Ministro adotti definitivamente il Regolamento in questione.

giovedì 24 novembre 2011

Digital agenda for Europe e il Comune di Sabaudia. Un nuovo comunicato

Procede il processo di innovazione della Pubblica Amministrazione con l’Agenda Digitale europea 2011 ( inserita ne programma dl Presidente Mario Monti )  per accelerare la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e sfruttarne i vantaggi per i cittadini.
Il 23 si è tenuto a Roma un evento in cui è stato lanciato il coinvolgimento di tutte le pubbliche amministrazioni, soprattutto quelle locali.
L'  Agenda digitale europea è una delle iniziative faro della strategia Europa 2020, e mira a stabilire il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione ( ITC ) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020. 
L'agenda digitale prevede sette grandi linee d'azione:
1.    realizzare il mercato unico del digitale favorendo l'accesso a servizi e contenuti online
2.    migliorare l'interoperabilità dell'ICT attraverso la promozione di standard;
3.    rafforzare la sicurezza, la fiducia, e la privacy dei cittadini europei nell'utilizzazione dell'ICT;
4.    assicurare la diffusione capillare e l'accesso dei cittadini a Internet ad altissima velocità;
5.    aumentare gli stanziamenti su ricerca e innovazione nel settore ICT;
6.    promuovere la conoscenza dell'ICT per favorirne l'uso da parte di tutti i cittadini;
7.    accelerare l'adozione di soluzioni intelligenti basate sull'ICT per affrontare le grandi sfide del futuro come la riduzione dei consumi energetici, l'anzianità della popolazione, il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti e dei disabili, ecc.
E’ in quest’ottica che occorre ripensare con urgenza l’organizzazione del Comune di Sabaudia per adeguarla ai nuovi obiettivi e  ridefinire la dotazione organica prevedendo una struttura idonea, coprendo i posti di analista e programmatore con personale con contratti a tempo indeterminato ed eliminando la frammentazione tra competenze e consulenze non adeguatamente coordinate.
Mentre si parla di interoperatività tra le Pubbliche amministrazioni, occorre fare in modo che i vari settori comunali possano disporre di programmi che dialoghino tra di loro e che  sia  più agevole la  condivisione dei dati.
E’ fondamentale dotare l’amministrazione di un software integrato per la gestione della contabilità, come del resto più volte sollecitato anche dal Collegio dei Revisori dei conti.
E’ necessario aggiornare ed adeguare il sito web arricchendolo per consentire ai cittadini di poter interagire direttamente per il disbrigo in via telematiche delle pratiche più elementari, inserendo per ogni settore tutta la modulistica ( al momento assolutamente carente ) e che questa sia compilabile on-line.
Occorre dare sempre più trasparenza a tutti gli atti, come previsto dalla legge. 
Le iniziative fin qui adottate sono state limitate ad alcuni settori ( ad es. SUAP ), manca una visione d’insieme dell’informatica ed un programma che coinvolga tutti i settori in maniera omogenea.
Non è accettabile che la valutazione del sito web venga fatta in maniera autoreferenziale, ci sono strumenti per misurare i siti, in base ai quali purtroppo il sito web del Comune non ottiene una buona valutazione.
Negli ultimi anni si è cominciato a fare qualcosa, ma siamo ancora molto lontani dagli  obiettivi  previsti dall’Europa, occorre fare molto di più.
Inoltre nella nostra città purtroppo molti cittadini sono ancora affetti da digital divide; è indispensabile rimuovere questa barriera organizzando corsi  per le persone meno giovani.
Ci auguriamo che con il nuovo bilancio 2010 anche  Sabaudia decida di investire con risorse umane e finanziarie in questo  settore, per adeguarsi ai nuovi standard dell’ Unione europea, rimuovendo gli inconvenienti più volte segnalati.

Consiglio comunale del 28 novembre 2011

Il Consiglio comunale è convocato per il 28 novembre alle ore 19 con il seguente ordine del giorno:

"Nota Ministero dell'ambiente, del territorio, del mare relativa alla proposta di regolamento stralcio delle attività sui bacini lacustri del Parco Nazionale del Circeo"

Consiglio comunale del 30 novembre ore 19

MOZIONI
1) "Controlli sulle partecipate"  ( PD )
2) Dichiarazione di nullità delibera di Giunta Comunale del 6 luglio 2011 n. 89 avente
ad oggetto "Valorizzazione dell'offerta turistica • Sperimentazione transito nelle
acque lacustri" ( PD )
3) Istituzione sala prove e/o sala di registrazione ( FLI )

INTERROGAZIONI  ( tutte PD )
1) Valorizzazione del complesso della Villa di Domiziano e delle altre aree archeologiche
2) Lottizzazione Punta di Sabaudia: problematiche
3) Pulizia della città
4) Richiesta rendiconto delle manifestazioni estive
5) Attuazione deliberazione n. 89 in data 6 luglio 2011-Attività lacustri
6) Assegnazione gestione e manutenzione impianto sportivo a Bella Farnia
7) Articolazione territorio comunale in microzone censuarie e revisione parziale del classamento degli immobili
8) Villaggio del Parco
9) Affidamento servizi di apertura e vigilanza delle strutture culturali
10) Sollecito predisposizione di un piano e di un regolamento per i ripetitori per la telefonia cellulare
11) Blocco impegni di spesa e pagamenti da parte della Regione Lazio
12) Noleggio auto di rappresentanza

mercoledì 23 novembre 2011

La regione assegna i soldi per la realizzazione di edifici per alloggi ma Sabaudia ha omesso di assegnare le aree

La Regione Lazio con due delibere recentissime ha assegnato 15 milioni di Euro per la realizzazione di 160  alloggi nei seguenti Comuni della nostra provincia : Cisterna, Aprilia, Gaeta, Itri, Pontinia e Roccagorga.
Il nostro Gruppo consiliare fin dal 2009 ha  sollecitato che fossero messi a disposizione dell’ATER  le aree per la realizzazione di edifici da assegnare a canone agevolato.
Una mozione in tal senso nel 2009 è stata anche approvata all’unanimità.
A tutt’oggi non sono state neanche individuate le aree e specialmente i giovani che non possono affrontare i canoni di locazione di Sabaudia, che sono sensibilmente più elevati che altrove, lasciano la nostra città.
Auspichiamo che al più presto  venga affrontato questo grave problema sociale.

martedì 22 novembre 2011

Mancata tenuta dell'Albo dei beneficiari delle provvidenze di natura economica. Interviene il Servizio ispettivo della Funzione Pubblica

A seguito di un dettagliato esposto del nostro Gruppo consiliare la responsabile del Servizio Ispettivo della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in data 11 novembre ha inviato una lettera contenente un duro richiamo alla  nostra Amministrazione. La nota è stata trasmessa anche al Collegio dei revisori richimando il divieto di corrispondere il premio di risultato a chi non rispetta le norme sulla trasparenza (art. 11 comma 8 del D.lgs 150/2009 )

domenica 20 novembre 2011

Cinema Augustus: un finanziamento dalla regione finalizzato alla riqualificazione della sala

Utilizzando il Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo ( POR FSE ), nel 2007 la Regione Lazio pubblicò un bando per finanziare alcune iniziative per favorire l’innovazione.
Tra i progetti contenuti nel bando erano previsti quelli relativi alla filiera produttiva regionale dell’audiovisivo.
E’ stata ora pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Lazio ( n.40 parte terza ) la graduatoria dei beneficiari di quest’ultimo progetto, in base alla quale viene finanziata la società che gestisce il nostro Cinema Augustus per €  64.712,00.
Si tratta di una somma rilevante, che consentirà un notevole salto tecnologico e un sostegno alla società che gestisce la struttura.
Un segnale positivo importante per  tutti coloro i quali si preoccupano per il futuro della nostra sala cinematografica e che contribuirà a garantire il mantenimento dell’attuale destinazione dell’immobile.

sabato 19 novembre 2011

Sale gioco e agenzie per la raccolta di scommesse: una nuova interrogazione del nostro Gruppo

Unitamente al collega  Amedeo  Bianchi , abbiamo presentato la seguente interrogazione :
PREMESSO

- CHE  nel corso di quest’anno sono state aperte una sala da gioco  ed una agenzia  per la raccolta delle scommesse;
- CHE tali attività possono agevolare il diffondersi di situazioni patologiche che possono anche portare alla rovina intere famiglie;
- CHE  tali aperture avvengono in maniera di fatto incontrollata, senza che esista una regolamentazione da parte del Comune;
- CHE da quanto risulta al momento viene richiesta solamente la sussistenza di requisiti soggettivi (fedina penale) e tecnico-sanitari
CONSIDERATO

- CHE, come già fatto da altre amministrazioni appare necessario stabilire regole più restrittive;
…tutto ciò premesso e considerato
CHIEDONO
Di conoscere quali  iniziative  si intenda intraprendere per controllare meglio il proliferare dei dette sale gioco e delle agenzie per le scommesse.  

La Giunta ha modificato l'organizzazione delle strutture interne: una nuova interrogazione

Unitamente ad Amedeo  Bianchi , abbiamo inviato oggi la seguente interrogazione sulle modifiche all'organizzazione degli uffici comunali:
PREMESSO

- CHE  con deliberazione n.140 in data 8 novembre 2011 la Giunta comunale ha inteso modificare la graduazione delle pesature delle posizioni organizzative presenti nelle tre aree  dell’ente, procedendo  contestualmente all’accorpamento delle competenze gestite dai sottoindicati settori, definendo il nuovo organigramma dell’ente:
§         Settore finanze e tributi con il Settore economato demanio e patrimonio, definendo la nuova denominazione in Settore Finanze e tributi
§         Settore pubblica istruzione/sport e SIIC con il Settore Servizi sociali e sanità, definendo la sua denominazione in Settore servizi sociali/P.I. sport e S.I.I.C.
-  CHE nonostante il tempo trascorso dall’emanazione del D.lgs 150/2009 ancora non è stato sottoposta al  Consiglio comunale l’individuazione  preventiva dei criteri di carattere generale a cui l’esecutivo si dovrà concretamente ispirare nella adozione dei nuovi testi regolamentari per la gestione del personale, resa necessaria  in considerazione del fatto  che siamo in presenza di innovazioni numerose ed assai importanti.
- CHE l’atto è privo di motivazione circa le effettive ragioni che hanno spinto la Giunta  ad affidare l’interim di due settori così importanti come i  Servizi sociali e il Settore economato demanio e patrimonio ai responsabili di altri settori già sufficientemente impegnativi come quello della Pubblica istruzione, sport e sistemi informatici  e  quello dei tributi e poi ad accorpare detti settori costituendo delle strutture organizzative estremamente gravose e complesse;
- CHE dall’esame dell’atto non risulta che siano state informate né tantomeno sentite le Organizzazioni sindacali o la RSU, come previsto dall’art. 5 del Dlgs 165/2001, novellato dall’art. 34 del citato D.lgs 150/2009;
- CHE con il medesimo atto  viene stabilita anche la retroattività dello stesso a far data dal 1° gennaio 2011;
CONSIDERATO 

- CHE da quanto risulta agli scriventi, gli incarichi conferiti ai responsabili delle posizioni organizzative, risalgono per lo più al 2008 e pur avendo la durata di un anno, sono stati dapprima prorogati  mensilmente durante l’anno 2010, poi per altri  tre mesi fino al 31 marzo 2011, ed infine al 31 dicembre 2011;
- CHE più volte è stata rappresentata la necessità di addivenire alla definizione di criteri trasparenti per  l’affidamento degli incarichi e poi di indire un avviso interno;
- CHE di fatto la gestione dell'istituto  delle posizioni organizzative da parte dell'Amministrazione comunale è   in contrasto  con la normativa vigente prevista  dal  Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
- CHE la graduazione disposta con il provvedimento de quo non tiene conto dei carichi di lavoro né delle risorse affidate con il budget :  finanziarie, umane e strumentali  e che per alcuni Settori sono rilevanti rispetto ad altri, non rispettando i principi di quanto previsto dal vigente CCNL;
…tutto ciò premesso e considerato
 CHIEDONO
Di  conoscere se non ritenga in regime di autotutela di annullare l’atto in questione  e di procedere:
  1. a sottoporre al Consiglio comunale una nuova regolamentazione della materia nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs 150/2009;
  2. a procedere ad una razionalizzazione dell’organizzazione interna per funzioni omogenee secondo principi di economicità e di efficienza;
  3. a definire i criteri per l’affidamento degli incarichi delle posizioni organizzative nel rispetto di quanto previsto dal CCNL;
  4. ad indire un bando per il conferimento degli incarichi per un periodo non superiore ai cinque anni e comunque non inferiore a tre per garantire stabilità e continuità alla  gestione di ciascun Settore.  

domenica 13 novembre 2011

Piazza del Comune, quando parte il restauro ?

Con Deliberazione della Giunta Regionale di centro sinistra del 799/2008  era stato  approvato  lo schema di Avviso Pubblico per la manifestazione di interesse ai fini dell’individuazione degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale. In base all’ art.41 della L.R. 26 deI 28 dicembre 2007; con Deliberazione Giunta comunale Sabaudia  n. 40 del 17 marzo 2009 – si è proceduto all’ approvazione progetto preliminare, che è stato ritenuto meritevole di ammissibilità ed inserito nel Piano degli interventi straordinari. Con deliberazione n. 20 del 12 febbraio 2010 la Giunta del Comune di Sabaudia ha approvato il progetto definitivo.
Tutte le amministrazioni interessate ( Soprintendenza, Regione,etc. ) hanno poi espresso il loro parere favorevole al progetto subordinandone per lo più la realizzazione ad una serie di condizioni al fine di assicurare la prevalenza del restauro conservativo sul concetto di restyling.
A motivo del tempo trascorso abbiamo rivolto nel mese di luglio una interrogazione al Sindaco per conoscere la  situazione ed il perché i lavori,  nonostante i cartelli esposti in piazza, ancora non fossero iniziati.
La risposta ci è stata fornita nel corso della seduta del 3 novembre scorso: l’Assessore Zappalà,  subentrato  alla guida dell’Assessorato al Turismo ha ridotto del 50%  il finanziamento, che comunque ancora non è  nella disponibilità del Comune, per cui la gara ancora non è stata neanche indetta.
Poiché l’Assessore al Bilancio ha bloccato tutti i mandati fino al 31 dicembre ci sarà ancora da aspettare.
Per il momento saranno fatti solo alcuni lavori di rifacimento dei marciapiedi del centro storico, senza dubbio utilissimi, ma che nulla hanno a che fare con la Piazza.
Il tutto sempre senza sottoporre il Programma triennale dei lavori pubblici ( per le modifiche del caso ) all’apposita Commissione consiliare. 

Il piano di zona del Distretto Latina 2, in cui è compresa Sabaudia è inadeguato

Come si ricorderà questo Gruppo aveva  chiesto a suo tempo alla  Presidente della commissione consiliare sanità, servizi generali, cultura. p.i. sport e spettacolo, che fosse portato all’esame della commissione stessa il Piano di zona per l’integrazione socio-sanitaria del nostro Distretto.
Aderendo a tale richiesta la Presidente  Benedetti aveva posto la questione all’Ordine del giorno del 28 ottobre.
In tale occasione l’Assessore competente ha ritenuto di non illustrare l’atto ai componenti della Commissione asserendo che il compito delle Commissioni è quello di esaminare gli atti preventivamente affermando  che poiché nel frattempo il Piano di Zona era stato già approvato, non  riteneva che la Commissione dovesse esaminarlo.
Ovviamente l’Assessore avrebbe dovuto avere la sensibilità di sottoporlo  alla Commissione preventivamente, ma ciò non è avvenuto.
Naturalmente abbiamo immediatamente chiesto copia di tutti gli atti e da questi abbiamo accertato quanto segue.
Il 20 settembre scorso i Sindaci del Distretto Latina 2  ( comprendente i Comuni di Latina, Sabaudia, Sermoneta, Norma e Pontinia ),  hanno approvato il  Piano di zona per l’integrazione socio-sanitaria per l’anno 2011.
Ciò è avvenuto senza un atto deliberativo di approvazione del Piano ed assistiamo  ad un documento in cui non  sono definiti in alcun modo i criteri di ripartizione delle risorse e degli interventi.
L’ Ufficio di Piano che dovrebbe supportare tutta l’organizzazione  non è stato  potenziato come sarebbe stato necessario, specialmente  dopo l’accentramento di tutte le risorse economiche presso il Comune capofila.
Sempre più spesso si sente dire che mancherebbero le risorse.
Risulta peraltro che molti progetti ( finanziati dalla Regione ) ancora non sono decollati per problemi di vario genere, Tra  questi in particolare  il “Pronto intervento sociale”  e  l’ “Assistenza domiciliare integrata”  (ADI ); addirittura per quest’ultimo caso non è stato indetto il bando benché  fosse stato predisposto da tempo.
Inoltre, nonostante la  Regione abbia  chiesto  che per le risorse afferenti il Piano di Zona vengano creati nel bilancio del Comune Capofila ( quello di Latina )  dei capitoli a parte ( Centro di costo Piano di Zona, partite di giro) ciò non è ancora avvenuto.
Tale sistema fornirebbe la possibilità a ciascun Comune di poter controllare la situazione economica, anche nel rispetto del principio della trasparenza.
L’Azienda USL Latina, a motivo del disavanzo del Sistema sanitario regionale per il momento non è in grado di compartecipare alle spese, ma  deve contribuire con il monte ore del proprio personale, per le funzioni di competenza. 
Da tutto ciò deriva un grave danno specialmente per i cittadini di Sabaudia che rischiano di non poter  disporre delle risorse adeguate alle loro esigenze specialmente per alcune problematiche specifiche del nostro territorio.
I  nostri rappresentanti politici in seno al Comitato dei Sindaci avrebbero dovuto tutelare maggiormente  la nostra comunità.
Sarebbe anche ora che fosse modificato questo stato di cose e che venisse definita una  diversa  organizzazione dell’integrazione socio sanitaria, un settore molto importante per il quale il Gruppo del PD in Consiglio regionale ha da tempo presentato una proposta di legge.

venerdì 11 novembre 2011

Resoconto del Consiglio comunale dell'11 novembre 2011

Ieri sera si è tenuta la seduta del Consiglio comunale. All'ordine del giorno, a dimostrazione della incapacità progettuale della Giunta,  c'era solamente un punto: l'adesione all'associazione delle città di fondazione. A parte che esiste già una legislazione che prevede la valorizzazione di tutte le città di fondazione, lo Statuto presentato, peraltro già approvato da alcuni Comuni, con poltrone già assegnate, attribuisce  all'associazione una serie di competenze che rischierebbero di sottrarre al nostro Comune troppe  competenze e risorse, specialmente dal punto di vista patrimoniale. Pertanto pur  apprezzando storicamente e culturalmente il ruolo delle città di fondazione , abbiamo dovuto votare contro questa  decisione.

Cosa stanno facendo per l'attuazione del Piano casa ?

In data odierna Amedeo Bianchi ed io abbiamo inviato la seguente lettera : 
I  sottoscritti, premesso che ritengono che le disposizioni di cui alla L.R. 10/2011 possono essere applicate solamente alla parte del territorio di Sabaudia che non ricade nell’ambito del Parco nazionale del Circeo, considerato che il Governo ha presentato ricorso avanti alla Corte Costituzionale avverso parte della stessa legge e tenuto conto di quanto previsto dal nostro Piano Regolatore generale,  chiedono che sia data la massima trasparenza alle  iniziative che la  maggioranza intende mettere in atto per l’applicazione della legge stessa  alla restante parte del territorio comunale, sottoponendo il tutto al più presto alla  competente  Commissione consiliare.

giovedì 10 novembre 2011

I cittadini hanno diritto ad avere gli stessi livelli essenziali di assistenza in tutte le parti d'Italia

Il Partito Democratico di Sabaudia, di fronte ad una politica caratterizzata da una cattiva gestione delle risorse da parte del centro destra in tema di Sanità, si è mobilitato contro i tagli e l’indebolimento delle strutture pubbliche per riaffermare i principi del diritto allo studio e alla salute nel territorio provinciale. Il servizio sanitario pontino è  stressato dalla visione politica del centro destra, che si preoccupa solo di alcune logiche campanilistiche affrontando in modo superficiale il riassetto tra servizi ospedalieri e territoriali. 
A questa logica che danneggia i cittadini deve essere opposta una politica della riorganizzazione e valorizzazione del sistema sanitario pontino.
La struttura della ASL sita in via Conte Verde, da tempo rappresenta l’unico presidio locale della sanità pubblica di Sabaudia.
Negli  anni scorsi le  amministrazioni regionali di centro sinistra avevano  fatto investimenti per la ristrutturazione dell’immobile e per l’acquisizione di alcune attrezzature sanitarie.
Qualificati professionisti  erano riusciti a costruire una organizzazione, facendo crescere le professionalità , per dare una risposta qualificata a patologie che un tempo non trovavano alcuna risposta a livello locale, per cui i pazienti cronici ed anziani affetti da molte malattie erano costretti  a recarsi a Roma per essere curati, affrontando gravissimi disagi.
La Direzione Generale della ASL in attuazione del Piano di rientro dal disavanzo,  nell’ottobre  scorso aveva  approvato una deliberazione in cui era prevista  tra  i presidi di prossimità   la Struttura sanitaria territoriale di Sabaudia assegnandole la  tipologia di  :  Ambulatorio polifunzionale con modulo di emergenza di tipo “a”.
Questo progetto,  prevedeva la collocazione della nostra struttura a valenza provinciale con una serie di  funzioni di base “core” comprendenti la continuità assistenziale, la radiologia ed il centro prelievi  ed alcune specialità mediche utili a individuare e gestire in modo protratto le condizioni di cronicità e le patologie neoplastiche.
In quest’ottica il Gruppo PD aveva presentato una mozione che è stata approvata all’unanimità  dal  Consiglio comunale.
Il  Decreto n. 40/2011 con cui la Presidente Polverini, in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro  dai disavanzi del Sevizio Sanitario Regionale ha  emanato alcune linee di indirizzo per l’adozione dell’atto aziendale delle  Aziende sanitarie della Regione Lazio, colpisce pesantemente anche l’organizzazione dei servizi  territoriali della nostra ASL Latina ed ha bloccato l’applicazione del progetto approvato dalla vecchia Direzione della ASL.
Nel  frattempo lo stato dei servizi della nostra unica  struttura sanitaria pubblica si aggravano ogni giorno di più ed i pazienti sono costretti a recarsi a Latina, Terracina e Roma per ottenere assistenza.
In base alla legge  sono stati definiti i Livelli  Essenziali di Assistenza  ( LEA ) che devono essere garantiti a tutti i cittadini  ( che per questo hanno pagato i contributi ), siano essi  di Milano o di Palermo.
I   sabaudiani  hanno diritto alla stessa qualità di salute dei romani  e per questo il Partito democratico seguiterà a battersi a tutti i livelli per ripristinare la funzionalità del nostro Poliambulatorio con nuovo personale e risorse.

martedì 1 novembre 2011

Resoconto del Consiglio comunale del 31 ottobre

Ieri sera si è tenuta la seduta del Consiglio comunale; erano all’ordine del giorno:
1)                  Approvazione dei verbali delle precedenti sedute,
2)                  Istituzione della  consulta femminile
3)                  Adesione al progetto “Città di fondazione”,
Solamente tre punti, ma sono bastati per dimostrare, ancora una volta la debolezza della maggioranza e la sua incapacità a portare aventi il programma di mandato e anche le proposte più elementari.
In effetti avrebbe dovuto essere esaminato anche il Regolamento stralcio delle attività sui bacini lacustri del Parco nazionale del Circeo approvato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ma l’argomento non stato ancora sottoposto alla commissione competente, per cui non è stato neanche posto all’ordine del giorno del Consiglio e ciò nonostante le scadenze previste dalla legge.
Il Sindaco era assente perché a Bordeaux per un gemellaggio insieme ad alcuni consiglieri.
Ha chiesto subito la parola Brugnola per chiedere spiegazioni in merito al fatto che il consigliere Scalfati in alcune recenti lettere si firmi ora come componente dell’UDC ed ora come capogruppo di Forza Sabaudia, proseguendo poi lamentando il perdurare di problemi nella consegna della posta indirizzata ai consiglieri ed infine sollevando il problema della mancata concessione della  sala del Palazzo Mazzoni al PD per lo svolgimento della Sessione regionale del Forum sicurezza e legalità (tenutasi poi il 28 presso l’Hotel Le Palme ) ( Ricordiamo che   tempo addietro la sala consiliare fu  concessa al consigliere Di Maio per una sua conferenza stampa), mentre contemporaneamente sempre per il 28 il Sindaco aveva autorizzato la concessione della sala consiliare alla Società dei dermatologi liberi professionisti per lo svolgimento di un concerto, per la somma di soli €  1,80. . Su quest’ultimo punto Brugnola ha sollecitato che al più presto sia approvato uno specifico regolamento che preveda espressamente la possibilità che  gruppi politici, associazioni etc.  possano utilizzare la sala consiliare sia pur nel rispetto di alcuni principi.
Dopo alcuni interventi dei consiglieri  Cuccaroni ed Amedeo Bianchi su quest’ultimo punto, si è finalmente passati all’esame del primo punto dell’ordine del giorno, concernente l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.   Anche qui ha ripreso la parola Brugnola in merito al verbale della seduta  del 22  giugno scorso quando su invito del Sindaco ritirò cinque emendamenti al Bilancio di previsione concernenti : la costruzione  di un canile municipale, la realizzazione di una pista ciclabile dalla piazza del Comune al Parco ed al mare, la copertura con pannelli fotovoltaici della palestra della scuola media e degli edifici comunali, la realizzazione di un’area sportiva a Bella Farnia per gli extacomunitari e della sistemazione del parco giochi in via Garibaldi. Il Sindaco, a fronte del ritiro degli emendamenti citati, si impegnò a portare il programma triennale delle opere pubbliche 2012-2014 in Consiglio comunale entro settembre per un esame collegiale ( il che fino ad oggi non è avvenuto) ; dall’esame del verbale manca purtroppo parte dell’ultima frase del Sindaco ma  è riportata  la seguente frase : “….pagliaccio promette e non mantiene, io lo faccio” . Dopo alcuni interventi su questo verbale il Presidente pur affermando che il senso è abbastanza chiaro, ha deciso di rinviarlo a quando sarà presente anche il Sindaco  per un chiarimento. Gli altri verbali sono stati dati per approvati.
Finalmente si è passati all’esame del punto concernente l’istituzione  della Consulta femminile,  dopo l’illustrazione del punto da parte dell’Assessore Gelardi , c’è stata una lunga serie di interventi di Cuccaroni, Amedeo Bianchi, Brugnola, Nicola Bianchi, etc. in cui tutti pur apprezzando positivamente l’iniziativa, hanno formulato una serie di rilievi sul regolamento per il funzionamento della stessa, per cui dopo una  sospensione per tentare di formulare un testo condiviso si è dovuto prendere atto delle distanze tra maggioranza e minoranze su alcuni articoli, ma anche la debolezza della maggioranza che a causa della mancanza di molti consiglieri non sarebbe  riuscita a far approvare il punto con i suoi soli voti, per cui la minoranza, al solo fine di costituire dopo tanti anni la Consulta femminile ( era prevista già nello Statuto del 2003 ),  ha  accettato di votarlo con l’impegno per  l’Assessore entro i quindici giorni previsti per la sua entrata in vigore lo riporti in Commissione per apportarvi  le modifiche richieste dalle minoranze, che comunque entro il termine formuleranno le loro osservazioni ed emendamenti per iscritto come previsto dal Regolamento consiliare.
Tale soluzione è stata approvata  all’unanimità.
Ha quindi preso la parola in capogruppo del PdL  chiedendo di rinviare il punto successivo, adducendo l’ora tarda e la festività, ma di fatto è apparsa in tutta la sua evidenza l’impossibilità  di poter approvare il punto successivo dato che su questo le minoranze avevano già fatto sapere che non lo avrebbero sostenuto.
Così si è conclusa la seduta, che è stata  riconvocata per il giorno 11 novembre alla medesima ora per l’esame del punto rinviato.