Ieri sera si è tenuta la seduta del Consiglio comunale; erano all’ordine del giorno:
1) Approvazione dei verbali delle precedenti sedute,
2) Istituzione della consulta femminile
3) Adesione al progetto “Città di fondazione”,
Solamente tre punti, ma sono bastati per dimostrare, ancora una volta la debolezza della maggioranza e la sua incapacità a portare aventi il programma di mandato e anche le proposte più elementari.
In effetti avrebbe dovuto essere esaminato anche il Regolamento stralcio delle attività sui bacini lacustri del Parco nazionale del Circeo approvato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ma l’argomento non stato ancora sottoposto alla commissione competente, per cui non è stato neanche posto all’ordine del giorno del Consiglio e ciò nonostante le scadenze previste dalla legge.
Il Sindaco era assente perché a Bordeaux per un gemellaggio insieme ad alcuni consiglieri.
Ha chiesto subito la parola Brugnola per chiedere spiegazioni in merito al fatto che il consigliere Scalfati in alcune recenti lettere si firmi ora come componente dell’UDC ed ora come capogruppo di Forza Sabaudia, proseguendo poi lamentando il perdurare di problemi nella consegna della posta indirizzata ai consiglieri ed infine sollevando il problema della mancata concessione della sala del Palazzo Mazzoni al PD per lo svolgimento della Sessione regionale del Forum sicurezza e legalità (tenutasi poi il 28 presso l’Hotel Le Palme ) ( Ricordiamo che tempo addietro la sala consiliare fu concessa al consigliere Di Maio per una sua conferenza stampa), mentre contemporaneamente sempre per il 28 il Sindaco aveva autorizzato la concessione della sala consiliare alla Società dei dermatologi liberi professionisti per lo svolgimento di un concerto, per la somma di soli € 1,80. . Su quest’ultimo punto Brugnola ha sollecitato che al più presto sia approvato uno specifico regolamento che preveda espressamente la possibilità che gruppi politici, associazioni etc. possano utilizzare la sala consiliare sia pur nel rispetto di alcuni principi.
Dopo alcuni interventi dei consiglieri Cuccaroni ed Amedeo Bianchi su quest’ultimo punto, si è finalmente passati all’esame del primo punto dell’ordine del giorno, concernente l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Anche qui ha ripreso la parola Brugnola in merito al verbale della seduta del 22 giugno scorso quando su invito del Sindaco ritirò cinque emendamenti al Bilancio di previsione concernenti : la costruzione di un canile municipale, la realizzazione di una pista ciclabile dalla piazza del Comune al Parco ed al mare, la copertura con pannelli fotovoltaici della palestra della scuola media e degli edifici comunali, la realizzazione di un’area sportiva a Bella Farnia per gli extacomunitari e della sistemazione del parco giochi in via Garibaldi. Il Sindaco, a fronte del ritiro degli emendamenti citati, si impegnò a portare il programma triennale delle opere pubbliche 2012-2014 in Consiglio comunale entro settembre per un esame collegiale ( il che fino ad oggi non è avvenuto) ; dall’esame del verbale manca purtroppo parte dell’ultima frase del Sindaco ma è riportata la seguente frase : “….pagliaccio promette e non mantiene, io lo faccio” . Dopo alcuni interventi su questo verbale il Presidente pur affermando che il senso è abbastanza chiaro, ha deciso di rinviarlo a quando sarà presente anche il Sindaco per un chiarimento. Gli altri verbali sono stati dati per approvati.
Finalmente si è passati all’esame del punto concernente l’istituzione della Consulta femminile, dopo l’illustrazione del punto da parte dell’Assessore Gelardi , c’è stata una lunga serie di interventi di Cuccaroni, Amedeo Bianchi, Brugnola, Nicola Bianchi, etc. in cui tutti pur apprezzando positivamente l’iniziativa, hanno formulato una serie di rilievi sul regolamento per il funzionamento della stessa, per cui dopo una sospensione per tentare di formulare un testo condiviso si è dovuto prendere atto delle distanze tra maggioranza e minoranze su alcuni articoli, ma anche la debolezza della maggioranza che a causa della mancanza di molti consiglieri non sarebbe riuscita a far approvare il punto con i suoi soli voti, per cui la minoranza, al solo fine di costituire dopo tanti anni la Consulta femminile ( era prevista già nello Statuto del 2003 ), ha accettato di votarlo con l’impegno per l’Assessore entro i quindici giorni previsti per la sua entrata in vigore lo riporti in Commissione per apportarvi le modifiche richieste dalle minoranze, che comunque entro il termine formuleranno le loro osservazioni ed emendamenti per iscritto come previsto dal Regolamento consiliare.
Tale soluzione è stata approvata all’unanimità.
Ha quindi preso la parola in capogruppo del PdL chiedendo di rinviare il punto successivo, adducendo l’ora tarda e la festività, ma di fatto è apparsa in tutta la sua evidenza l’impossibilità di poter approvare il punto successivo dato che su questo le minoranze avevano già fatto sapere che non lo avrebbero sostenuto.
Così si è conclusa la seduta, che è stata riconvocata per il giorno 11 novembre alla medesima ora per l’esame del punto rinviato.
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