venerdì 30 giugno 2017

UNA TENSOSTRUTTURA SUL TERRAZZO AMOVIBILE NON CONFIGURA ALCUNA VIOLAZIONE

Il Consiglio di Stato, sezione VI con una recente sentenza n. 3172/2017 ha ritenuto che una tensostruttura installata su una terrazza non configuri alcune fattispecie tale configurare un aumento di volume o da modificare la destinazione d'uso degli spazi interessati
Come si legge nelle motivazioni " La struttura in esame non configura né un aumento del volume e della superficie coperta, né la creazione o modificazione di un organismo edilizio, né l’alterazione del prospetto o della sagoma dell’edificio cui è connessa, in ragione della sua inidoneità a modificare la destinazione d’uso degli spazi esterni interessati, della sua facile e completa rimuovibilità, dell’assenza di tamponature verticale e della facile rimuovibilità della copertura orizzontale (addirittura retraibile a mezzo di motore elettrico). La stessa deve, invece, qualificarsi alla stregua di arredo esterno, di riparo e protezione, funzionale alla migliore fruizione temporanea dello spazio esterno all’appartamento cui accede, in quanto tale riconducibile agli interventi manutentivi non subordinati ad alcun titolo abilitativo ai sensi dell’art. 6, comma 1, d.P.R. n. 380 del 2001.

LUNEDI 3 LUGLIO A CASAL DI PRINCIPE L'ASSOCIAZIONE AVVISO PUBBLICO PRESENTA IL 6° RAPPORTO "AMMINISTRATORI SOTTO TIRO"

Lunedì 3 luglio, a Casal di Principe (CE) , presso la Casa don Diana (via Urano 18) a partire dalle ore 10,30, si svolgerà la presentazione del 6° Rapporto di Avviso Pubblico “Amministratori sotto tiro", il report dell'Associzione AVVISO PUBBLICO in cui vengono annualmente elencati il numero delle minacce e la tipologia delle intimidazioni mafiose e criminali nei confronti degli amministratori locali e di persone che operano all'interno della Pubblica Amministrazione in tutta Italia.
Durante l’incontro saranno presentati per la prima volta anche i dati sui primi cinque mesi del 2017, con un focus specifico sulla Campania.
L’evento, dal titolo ‘La deontologia delle professioni e degli amministratori pubblici’, è riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti nell’ambito della formazione obbligatoria, come corso di aggiornamento in deontologia, e assegna per tutti i partecipanti 5 crediti.
Dopo i saluti del Sindaco di Casal di Principe e Vicepresidente di Avviso Pubblico, interverranno:
Antonello Ardituro, Magistrato e componente del Csm;
Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico;
Sandro Ruotolo, Giornalista sotto scorta.
Modera Tina Cioffo, giornalista.
L’incontro si inserisce nell’ambito del Festival dell' impegno civile, la kermesse di spettacoli, musica, teatro, cinema e letteratura, promossa dal Comitato Don Peppe Diana e dal Coordinamento Provinciale di Libera Caserta, in collaborazione anche con Avviso Pubblico.
Trenta le tappe previste dal programma del Festival che quest’anno farà tappa anche fuori dalla Campania. Alcuni degli eventi artistici si terranno anche in beni comuni restituiti alla collettività. La conclusione è prevista per il 5 agosto.

ALLARME PER GLI EFFETTI DELL'INQUINAMENTO PRODOTTO DALLE AUTO SULLA SALUTE UMANA

L'ultimo numero del New England Journal of medicine riporta i risultati di uno studio che ha 
dimostrato come l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico aumenta mortalità. Tuttavia, l'evidenza è limitata per i livelli di inquinamento atmosferico sotto le più recenti Nazionali qualità dell'aria ambiente standard. Studi precedenti coinvolto prevalentemente le popolazioni urbane e non hanno il potere statistico per stimare gli effetti sulla salute di gruppi sottorappresentati.
I ricercatori hanno costruito una coorte aperta di tutti i beneficiari di Medicare (60,925,443 persone) negli Stati Uniti continentali a partire dagli anni 2000 fino al 2012, con 460,310,521 persone-anno di follow-up. Medie annuali di polveri sottili (particelle con un diametro aerodinamico medio di massa inferiore a 2,5 micron [PM 2.5 ]) e l'ozono sono stati stimati in base al CAP di residenza per ogni iscritto con l'uso di modelli di previsione precedentemente validati.E' stato  stimato il rischio di morte associato all'esposizione a incrementi di 10 g per metro cubo per il PM 2,5 e 10 parti per miliardo (ppb) per l'ozono con due-inquinante Cox rischio proporzionale di modello che controllato per caratteristiche demografiche, Medicaid ammissibilità, e covariate zona di livello.
Incrementi di 10 g per metro cubo di PM 2,5 e 10 ppb in ozono sono stati associati ad un aumento di mortalità del 7,3% (95% intervallo di confidenza [CI], da 7.1 a 7.5) e 1,1% (95% CI, 1.0 a 1,2), rispettivamente. Quando l'analisi è stata ristretta a persone-anno con l'esposizione al PM 2,5 inferiore a 12 g per metro cubo e ozono inferiore a 50 ppb, gli stessi aumenti PM 2,5 e ozono sono stati associati con un aumento del rischio di morte del 13,6% (95% CI 13,1 a 14.1) e 1,0% (95% CI, 0,9 e 1,1), rispettivamente. Per PM 2.5 , il rischio di morte tra gli uomini, i neri, e le persone con l'ammissibilità di Medicaid è stato superiore a quello del resto della popolazione.
Per questo motivo il verde Bonelli ha dichiarato  "I risultati di questa ricerca dovrebbero portare i governi del mondo a partire dall'Europa e dall'Italia ad accelerare il processo di transizione ecologica per far in modo che le produzioni a partire dall'industria automobilistica producano in modo pulito".

PER UN TURISMO SOSTENIBILE SI E' TENUTA NEI GIORNI SCORSI A MANILA UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE

Nell'ambito del calendario di eventi ufficiali dell'Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo 2017, circa 1.000 esperti provenienti da più di 80 Paesi si sono riuniti per tre giorni (21-23 giugno) a Manila, Filippine alla 6 ° Conferenza Internazionale sulle statistiche del turismo a gettare le basi per un quadro statistico esteso per misurare il turismo sostenibile nella sua economico, sociale e dimensioni ambientali. 
Il risultato 'Invito a presentare azione sulla quantificazione turismo sostenibile' rappresenta un impegno globale per il turismo sostenibile e la necessità di misurare attraverso un approccio statistico coerente riconoscendo che efficaci politiche di turismo sostenibile richiedono una base di informazioni integrato, coerente e robusto.
Un totale di 973 partecipanti provenienti da 88 paesi, tra i quali i Ministri, Capo statistici, settore privato e decisori chiave delle organizzazioni internazionali, si sono riuniti a Manila per discutere di come far avanzare un rigoroso approccio, statistiche alla misurazione del turismo sostenibile. Per una migliore misura è quello di gestire al meglio, e quindi un insieme comune e robusta dei dati è fondamentale per i governi e le parti interessate per progettare, implementare e monitorare efficaci politiche di turismo sostenibile
“La conferenza di Manila costituisce una pietra miliare per la misurazione del turismo, non solo estendendo le attuali norme statistiche oltre il loro obiettivo economico per coprire le dimensioni sociali e ambientali, ma perché rappresenta un impegno globale per il turismo sostenibile ed un riconoscimento del suo contributo alla 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) del universale 2030 Agenda per lo sviluppo sostenibile”, ha detto UNWTO segretario generale Taleb Rifai.
Il Manila invito ad agire riflette la visione collettiva e l'impegno a collaborare per l'ulteriore sviluppo e l'attuazione di un quadro statistico che misura il Turismo Sostenibile (MTS). Il documento sarà presentato ufficialmente dal segretario del Turismo delle Filippine, la signora Wanda Teo, all'Assemblea generale UNWTO, che si terrà a Chengdu, in Cina, il prossimo settembre.
Il turismo sostenibile è intesa come il turismo che tenga pienamente conto delle sue conseguenze economiche, sociali e ambientali attuali e future, affrontare le esigenze dei visitatori, le industrie, l'ambiente e le comunità ospitanti. Come tale è un processo continuo e richiede un monitoraggio costante degli impatti.
La conferenza fa parte del processo per sviluppare un quadro per misurare il turismo sostenibile, e si basa su ed espande le due norme statistiche ufficiali delle Nazioni Unite per la misurazione del turismo, approvata nel 2008: le raccomandazioni internazionali per il Turismo statistiche 2008 e il Turismo conto satellite: consigliata quadro metodologico 2008.
La misura Turismo Sostenibile (MST) iniziativa ha ricevuto il pieno sostegno della Commissione le statistiche delle Nazioni Unite ed è orientata verso modellatura e la condivisione di una comune comprensione di come misurare gli aspetti economici, ambientali e sociali del turismo in tutta rilevanti scale spaziali - globale, nazionale e livello subnazionale - pur incorporando le possibilità offerte dai progressi tecnologici e continuando a sostenere per i principi di sostenibilità del nostro settore.

giovedì 29 giugno 2017

IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA LA LEGITTIMITA' DEI REGOLAMENTI COMUNALI SULLA COLLOCAZIONE DELLE SALE GIOCHI E DELLE SLOT MACHINES

Un nuovo colpo alle ludopatie dal Consiglio di stato, Sezione V, sentenza n. 3138/2017  che ha ritenuto legittimo il regolamento del Comune di Venezia.
Ora i Sindaci non hanno più alibi e devono intervenire.
L’occasione della citata pronuncia del giudice delle leggi è stata data dalla questione di legittimità costituzionale della legge regionale Puglia n. 43 del 2013, la quale all’art. 7 comma 2 ha stabilito che, fuori dei casi previsti dall’art. 110, comma 7, del TULPS - che individua apparecchi per il gioco lecito di ridotta “pericolosità” sotto il profilo considerato – “l’autorizzazione all’esercizio non viene concessa nel caso di ubicazioni in un raggio non inferiore a cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e centri giovanili, centri sociali o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale e, inoltre, strutture ricettive per categorie protette”.
E’ da rilevare che il contestato art. 30 del regolamento edilizio di Venezia n. 42 del 2 aprile 2015 stabilisce:
“1.A tutela di determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire fenomeni da gioco d’azzardo patologico, è vietata l’apertura di sale pubbliche da gioco e la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali che si trovino ad una distanza inferiore a 500 m. da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali operanti in ambito sanitario o socio sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile o pertinenze di luoghi di culto a frequentazione esterna (patronati, oratori, casa della solidarietà, case di accoglienza),
2.Costituiscono luoghi sensibili da cui rispettare le distanze minime già individuate al precedente comma anche i seguenti luoghi: parchi pubblici, caserme, aree a servizi sportivi, cliniche, luoghi di particolare valore civico, edifici pubblici e musei:
3.La distanza va calcolata in “linea d’aria” dal luogo sottile e qualsiasi sua pertinenza e tutti gli ingressi al pubblico del locale ospitante i giochi oggetto del presente articolo”.
La Corte Costituzionale sul punto ha ritenuto del tutto condivisibile il criterio secondo il quale la distanza lineare indicata dalla norma regionale pugliese - del tutto identico a quello della previsione regolamentare veneziana - segna il distacco minimo delle attività avute di mira rispetto alle aree tutelate (luoghi sensibili), sia pure in presenza di un’infelice doppia negazione che rende l’interpretazione non immediata e che è assente invece della norma che governa la controversia ora in esame.
Ciò è sufficiente a determinare l’infondatezza del quinto motivo di appello.
6.2. La Corte Costituzionale ha richiamato poi la propria costante giurisprudenza sull’assenza di una violazione dell’art. 117, comma 2, lett. h della Costituzione, ossia dell’invasione della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza (sentenze n. 72 del 2010 e n. 237 del 2006): non si possono ricondurre infatti a tale materia previsioni che prevedano distanze minime dai luoghi “sensibili” per la collocazione di sale e apparecchi da gioco (sentenza n. 300 del 2011), poiché la ratio e la finalità della disciplina stabilita non sono quelle di contrastare il gioco legale, né di disciplinare direttamente le modalità di installazione e di utilizzo degli apparecchi da gioco leciti e nemmeno per individuare i giochi leciti, aspetti questi che ricadono nell’ambito della materia “ordine pubblico e sicurezza”, ma riguardano essenzialmente una misura di “prevenzione logistica” della “dipendenza da gioco d’azzardo” che è stata dapprima sperimentata a livello locale tramite regolamenti e ordinanze di autorità comunali, di cui quindi la Corte Costituzionale riconosce la piena ammissibilità e legittimità tanto da affermare che “con la formula «discipline regolatorie […] emanate a livello locale» il legislatore intendeva riferirsi a quelle adottate dai comuni, in applicazione delle norme che regolano i poteri dei relativi organi rappresentativi: norme che – come riconosciuto anche da questa Corte (con particolare riguardo ai sindaci, sentenza n. 220 del 2014) – si prestano ad essere interpretate come idonee a legittimare l’adozione di misure di contrasto della ludopatia, anche per quanto attiene all’imposizione di distanze minime delle sale da gioco rispetto ai luoghi “sensibili” - per essere poi disciplinata più organicamente a livello legislativo da larga parte delle Regioni. Nello specifico rientra plausibilmente la previsione di distanze minime delle sale da gioco rispetto a luoghi cosiddetti “sensibili”: frequentati, cioè, da categorie di soggetti che si presumono particolarmente vulnerabili di fronte alla tentazione del gioco d’azzardo.
Ciò è utile per evitare la prossimità delle sale e degli apparecchi da gioco a determinati luoghi, ove si radunano soggetti ritenuti psicologicamente più esposti all’illusione di conseguire vincite e facili guadagni e, quindi, al rischio di cadere vittime della “dipendenza da gioco d’azzardo”: fenomeno da tempo riconosciuto come vero e proprio disturbo del comportamento, assimilabile, per certi versi, alla tossicodipendenza e all’alcoolismo.
Ed è innegabile che la disposizione in esame persegue in via preminente finalità di carattere socio-sanitario, estranee alla materia della tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza, e rientranti piuttosto nella materia di legislazione concorrente «tutela della salute» - art. 117, terzo comma, Cost.) - materia insistita nel rango della cosiddetta potestà concorrente Stato -Regioni, in cui può rientrare la protezione delle fasce di consumatori psicologicamente deboli a fronte dell’offerta dei giochi in termini di prevenzione di “forme di gioco cosiddetto compulsivo” (sentenza n. 300 del 2011). Perciò in questo campo l’autorità comunale o autonomamente o facendo applicazione di leggi regionali può inibire un’attività pure autorizzata senza invadere il campo demandato alle valutazioni dell’autorità di pubblica sicurezza.
Ad abundantiam si deve rammentare che analoghi regolamenti comunali hanno previsto distanze non inferiori ai 1000 m. – vedi Comune di Bologna (Cons. Stato, III, 10 febbraio 2016 n. 579).
Sulla scorta di quanto osservato e dell’interesse pubblico perseguito non può pertanto condividersi la distinzione, su cui insiste l’appellante, tra apertura di una nuova sala da giochi ed il suo mero trasferimento in altro locale, anche a distanza ridotta: se la distanza dai “luoghi sensibili” costituisce una misura ragionevole ed utile per mettere un freno alla ludopatia, sarebbe del tutto illogico ammettere il superamento delle distanze in caso di trasferimento di una sala da giochi già esistente.
Ma il principio vale anche allorché, come nel caso di specie, la presenza prima del trasferimento di una sala giochi ricada al di sotto dei discussi 500 metri; se questa è una realtà preesistente a qualsiasi disposizione contenente il divieto in questione, disposizione che secondo la Corte Costituzionale può intervenire anche su iniziativa comunale anche in assenza di una corrispondente legge regionale, così come avvenuto nella generalità dei casi, non potranno certo intervenire provvedimenti repressivi, poiché il fine delle disposizioni è comunque quello di “porre un freno” all’esistente.
Alla stregua di tali considerazioni sono da respingere il primo, il secondo ed il quarto motivo di censura.

IL CONSIGLIO DELLO SNAPA HA APPROVATO UN DOCUMENTO IMPORTANTE

Il Consiglio del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, costituito di recente, ha approvato il documento n. 8/2017 con cui sono definiti i "Criteri tecnici per l'analisi dello stato quantitativo e il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei".
S tratta di uno strumento tecnico molto importante per avere dati omogenei e tenere sotto controllo le nostre falde acquifere.
In considerazione dell'alto rischio di siccità è importante come non mai salvaguardare i nostri corpi acquiferi sotterranei.
Purtroppo in molti casi forse è già troppo tardi.
Ci sono anche implicazioni e collegamenti con le acque superficiali, intrusioni saline, ecc.
Insomma è un documento che serviva.

FINALMENTE UN REGISTRO TUMORI NAZIONALE

Ieri 29 giugno la Camera ha approvato le proposte di legge 913-2983-3115-3483-3490-3555-3556-A
recante « Istituzione e disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori con 353 voti favorevoli.
Nel testo viene inoltre disciplinata la partecipazione delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale all'attività della Rete nazionale, e viene istituto anche il referto epidemiologico per garantire un controllo permanente dello stato di salute della popolazione.
Si tratta di un provvedimento molto importante che serve a mettere in rete tutti i registri esistenti (peraltro già legati da un'associazione) e a coprire tutte le regioni italiane.
Come molti sanno ad esempio nella regione Lazio esiste da decenni un solo registro che è quello di Latina mentre quello istituito dalla regione lazio con la legge n.7/2015  è ancora solo sulla carta.
Le finalità del registro sono le seguenti:
- prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazone sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell'assistenza sanitaria;
- messa in atto di misure di controllo epidemiologico delle malattie oncologiche ed infettive;
- studio dell'incidenza e della prevalenza delle malattie oncologiche e infettive, per poterne monitorare la diffusione e l'andamento;
- sorveglianza epidemiologica per ridurre il rischio di introduzione o reintroduzione di malattie infettive, anche eliminate o sotto controllo;
- prevenzione primaria e secondaria;
- studio di morbosità e mortalità per malattie oncologiche e infettive;
- semplificazione delle procedure di scambio dati, facilitazione della trasmissione degli stessi e loro tutela;
- studio e monitoraggio dei fattori di rischio delle malattie sorvegliate;
- promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari;
- monitoraggio dei fattori di rischio di origine professionale, anche attraverso forme di connessione e di scambio dati con i sistemi informativi esistenti, con particolare riferimento al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) di cui all'articolo 8 del D.Lgs 81/2008, disciplinato dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 25 maggio 2016, n. 183.
Si tratta di una legge importante per comprendere meglio anche i legami della malattia con l'ambiente in quanto sarà possibile collegare i decessi con i luoghi di residenza delle persone e quindi fare una mappa di tutto il territorio, delle industrie notoriamente a rischio ecc...
Ma poi la politica saprà prendere le decisioni conseguenti ?

mercoledì 28 giugno 2017

LA PROCLAMAZIONE DEL SINDACO DI SABAUDIA

Ieri è stata pubblicata sul sito web del Comune la proclamazione a Sindaco dell'avv. Giada Gervasi.
Con questo atto dell'Ufficio elettorale centrale, notificato dalla Segretaria comunale il nuovo Sindaco assume a tutti gli effetti la carica.
I problemi sono tanti, come sempre.
Purtroppo la stagione è già molto avanzata e ci sono questioni urgenti che dovranno essere affrontate al più presto.
Ho fiducia che il Sindaco e il gruppo che la sostiene potranno affrontare al meglio \l'impegno che li attende. 
Qui trovate il documento:

LE NOVITA' SULLA VICENDA DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

Com'è noto, a seguito di una diffida inviata dalla Regione Lazio alla società RIDA Spa di Aprilia e alla conseguente decisione della società di non accogliere più altri rifiuti, sono sorti problemi per tutti i Comuni della provincia di latina (e non solo) che conferivano l'umido allo stabilimento TMB di quella società con il risultato che la raccolta non è più regolare dato che quasi alla giornata occorre decidere dove portare i rifiuti organici.
La regione deve aver ben ponderato detta decisione ma forse non ha pensato a cosa sarebbe accaduto assumendo una decisione del genere.
Nonostante la presidente della provincia abbia adottato una ordinanza per obbligare la RIDA ad accogliere i rifiuti i problemi permangono e non sono destinati a risolversi.  
Per il momento il Comune di Sabaudia  porta i propri rifiuti organici  allo stabilimento SEP di Pontinia che però (avendo altri contratti in essere) ed un limite fissato dalla regione non può accettare tutto quanto viene giornalmente raccolto, così la raccolta viene fatta a giorni alterni a Sabaudia centro, a Molella, agli altri  Borghi, ecc.
La Sindaca Gervasi è molto impegnata per trovare al più presto una soluzione definitiva per affrontare serenamente l'estate.  
Ora sembra che la regione Lazio abbia adottato un provvedimento che autorizza l’incremento del quantitativo giornaliero di rifiuti non pericolosi che può accettare la SEP da 200 (autorizzati nel 2015) a 250 tonnellate, fermi restando l’attuale quantitativo annuale di rifiuti non pericolosi, pari a 49.500 tonnellate, e i valori relativi agli stoccaggi istantanei, già autorizzati.
La cosa naturalmente non è stata presa bene dagli abitanti della zona di Pontinia che hanno già una causa in corso  contro la società che gestisce l'impianto con una richiesta di danni.
Il problema nasce dalla mancata adozione del nuovo Piano Rifiuti da parte della regione che organizzi su base provinciale gli impianti.
L'unica soluzione a mio avviso sarebbe quella di affidare la gestione ad un'unica società pubblica (veramente tale) gestita dalla Provincia che dovrebbe preoccuparsi anche della distribuzione degli impianti in maniera adeguata e proporzionata su tutto il territorio definendo anche gli ambiti di afferenza di ogni Comune evitando così che ci siano Comuni del sud pontino che debbano conferire i rifiuti nell'area nord (come Aprilia) facendo centinaia di migliaia di chilometri all'anno...
Si tratta di scelte politiche che non mi sembra che siano condivise dall'attuale maggioranza.  




martedì 27 giugno 2017

DURA SOTTOLINEATURA DA PARTE DEL GIUDICE GALTIERI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE PERDURANTI INEFFICIENZE DELLA SANITA' ANCHE SE NON MANCANO SEGNALI POSITIVI

Il presidente di Coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di Controllo della Corte dei conti in occasione della presentazione della relazione sul rendiconto generale dello Stato per l'esercizio 2016 ha criticato duramente la gestione della sanità indicata come settore a rischio di diseguaglianze, ma anche di conflitti di interesse, illeciti anche penali e corruzione.
Le differenze esistenti nell'articolazione del sistema sanitario, sul territorio nazionale, trovano ulteriore conferma nel parametro, rappresentato dal costo medio pro capite dell'assistenza. I dati consuntivi del 2016 attestano che ogni cittadino assistito è costato, mediamente, al sistema sanitario nazionale 1.907 euro (rispetto ai 1.887 del 2015 e ai 1.880 nel 2014).
Su questo dato impattano, da un lato, la dinamica della spesa per l'assistenza specialistica, ospedaliera integrativa e altra assistenza, mentre, se si guardano le capacità di spesa delle aziende sanitarie, ospedaliere comprese, una significativa criticità è rappresentata da quella farmaceutica relativa alla distribuzione diretta, soprattutto connessa all'immissione, sul mercato, di farmaci innovativi e di dispositivi medici, ad alto contenuto tecnologico, mentre in diminuzione, sempre sul fronte del contenimento della spesa, si presentano i costi del personale e quello del!' assistenza medica.
I segnali economici che precedono devono ricondursi certamente alle varie misure adottate negli anni scorsi (blocco delle retribuzioni, centralizzazione degli acquisti e ristrutturazione della spesa ospedaliera, anche se la Corte evidenzia le resistenze che, a livello locale si registrano su queste ultime due iniziative)
INTERVENTO GALTIERI

lunedì 26 giugno 2017

UNA ESPERIENZA DI E-DEMOCRACY

La Città partecipata è il titolo di un progetto che presentai nel 2005 alla Giunta di Formia, dove all'epoca rivestivo l'incarico di direttore generale.
Il progetto fu approvato e ben presto fu utilizzato per iniziare a modificare il rapporto tra l'amministrazione e i cittaidini.
Un progetto per l'epoca molto avanzato che prevedeva l'utilizzo degli strumenti dell'informatica per agevolare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e per renderli più consapevoli in merito alle scelte relative al futuro della città, dei servizi, dell'urbanistica, ecc.
Erano previsti Forum specifici su vari temi,  spazi a disposizione dei cittadini quali content providers, un quesitario  con le risposte fornite dagli uffici alle domande più frequenti ed infine delle newsletter tematiche ai cittadini.
Molto bello fu il coinvolgimento dei centri anziani che, dopo alcune lezioni ricevettero alcuni PC dismessi e ricondizionati con i quali cominciarono ad entrare in contatto con i parenti emigrati nel nord america e in  europa e che ebbero un poco di spazio sul sito per pubblicare le ricette originali di Maranola subito tradotte anche in inglese per la gioia delle mogli degli ufficiali della VI Flotta USA di stanza a Gaeta....
Molti parenti colsero l'occasione per tornare a Formia a conoscere i parenti e così si creò anche un poco di quello che oggi viene chiamato il turismo delle "radici". 
A distanza di molti anni, nonostante l'ex Sindaco Forte  abbia cancellato il vecchio sito dove c'era tutto il materiale del progetto, la nuova amministrazione ha ripristinato il principio di utilizzare i forum per facilitare la partecipazione dei cittadini.

TRA BREVE AVREMO IL NUOVO DECRETO PER LA REDAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica con Delibera n. 24  del 3 marzo 2017, pubblicata sulla G.U. 147 del 26 giugno ha espresso il proprio parere sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze «Regolamento recante procedure e schemi tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali», ai sensi dell’articolo 21, comma 8 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 che prevede appunto che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere di questo Comitato, sentita la Conferenza unificata, siano definiti:

  • le modalità di aggiornamento del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali;
  • i criteri per la definizione degli ordini di priorità, per
  • l’eventuale suddivisione in lotti funzionali, nonché per il riconoscimento delle condizioni che consentano di modificare la programmazione e di realizzare un intervento o procedere a un acquisto non previsto nell’elenco annuale;
  • i criteri e le modalità per favorire il completamento delle opere incompiute; 
  • i criteri per l’inclusione dei lavori nel programma e
  • il livello di progettazione minimo richiesto per tipologia e classe di importo; 
  • gli schemi tipo e le informazioni minime che essi devono contenere, individuandole anche in coerenza con gli standard degli obblighi informativi e di pubblicità relativi ai contratti;
  • le modalità di raccordo con la pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento.


SABAUDIA OGGI LA SINDACA GERVASI ASSUME FORMALMENTE L'INCARICO

Oggi 27 giugno, con la proclamazione degli eletti da parte del Presidente dell'Ufficio Circondariale e il rituale del passaggio delle consegne dal Commissario straordinario dott. Quarto all'Avv. Giada Gervasi la stessa entrerà formalmente in carica e potrà essere operativa.
Il dott. Quarto consegnerà la propria relazione di fine mandato che sarà sottoscritta dalla nuova Sindaca.
La Segretaria comunale darà poi comunicazione alla Prefettura.
Ma sono molti gli adempimenti che aspettano la nuova Sindaca, comincio ad elencarne alcuni:
1) Nuovo organigramma degli uffici;
2) Nomina dei responsabili dei Settori nel rispetto del D.lgs 165/2001 e del CCNL (le nomine precedenti sono decadute con il Commissario);
3) Nuovo Regolamento dell'organizzazione degli uffici e dei servizi;
4) Nuovo regolamento dei concorsi e delle assunzioni;
5) Attuazione integrale delle norme sulla trasparenza a partire dal sito web;
6) Più attenzione alla prevenzione della corruzione;
7) Completamento della definizione di tutti i procedimenti amministrativi e delle relative procedure, con indicazione dei responsabili, dei tempi di completamento e loro pubblicazione sul sito web;
8) Digitalizzazione di tutti i procedimenti amministrativi dalla presentazione delle istanze e al tracciamento online dello stato di ciascuna di esse da parte degli interessati ai sensi della ai sensi della legge 11 agosto 2014, n. 114;
9) Attuazione delle norme sulla comunicazione e informazione degli enti locali (L. 150/2000);
10) Approvazione del sistema integrato di sicurezza urbana
....a seguire....
Ma già urge il problema dei rifiuti organici a seguito dell'intervento della regione nei confronti della RIDA Ambiente di Aprilia che ha creato un problema anche al nostro Comune...  

domenica 25 giugno 2017

LA SVOLTA DI SABAUDIA: UNA SINDACA IN ROSA

Ieri 25 giugno alla fine dello spoglio nelle 15 sezioni di Sabaudia il risultato è stato: Giada Gervasi voti 6328, pari al 77,75% e Giovanni Secci voti 1811, pari al 22,25%.
La Gervasi al secondo turno ha accelerato e ha preso una maggioranza altissima.
Un risultato schiacciante che non offre alcun alibi a Giovani Secci, sconfitto ancora una volta nonostante che in suo aiuto fossero scesi in campo i più importanti partiti della destra italiana: da Forza Italia a Fratelli d’Italia con Tajani, la Meloni, Zappalà e molti big da Latina, ecc. 
I cittadini, stanchi di vent'anni di amministrazioni di centro destra e di essere trattati da sudditi, hanno scelto di cambiare per la prima donna candidata a Sindaco e la prima che ha creato dal basso una lista fatta di cittadini e per i cittadini che prevede nel suo programma il coinvolgimento di tutti nelle scelte che dovranno cambiare il modo di amministrare la città per portarla nel nuovo millennio.
Tre liste fatte per lo più da giovani portano in Consiglio comunale dieci facce nuove, che porteranno aria fresca ma che dovranno imparare presto il complesso funzionamento del Comune e dei suoi uffici.
La Gervasi ha una opportunità unica e dovrà saperla gestire con capacità e buon senso per riuscire veramente a cambiare il modo di fare politica e ponendosi come  “garante dei cittadini”. 
Ritengo che per riuscire nel proprio compito la nuova Sindaca dovrà individuare il senso della sua missione mettendosi dalla parte di chi è governato, preoccupandosi prima di ogni altra cosa che la voce, il punto di vista, i bisogni (non solo materiali) di questo trovino espressione all'interno dell’amministrazione comunale. 
Non il (presunto) decisore assoluto che le leggi degli ultimi venti anni hanno costruito dalle ceneri della vecchia legislazione basata sulla centralità (spesso inoperosa, è vero) dei consigli comunali, ma una sorta di difensore civico che garantisce che il baricentro del potere effettivo della decisione che la legge gli attribuisce sia in realtà dislocato, spostato al livello dei cittadini, che in questo modo lo temperano e ne legittimano, verificandolo costantemente, la rappresentatività.
Bisognerà cambiare molte cose in Comune, fare molta formazione, anche ai cittadini, fare più informazione e comunicazione, creare nuovi strumenti di partecipazione come: town meetings, forum su temi specifici, ecc. sarà faticoso, ma i risultati potranno essere superiori alle attese.

DEMOCRAZIE SENZA PARTITI...SCRIVEVA COSI' ADRIANO OLIVETTI NEL 1949

Nel 1949 veniva pubblicato un libro molto importante di Adriano Olivetti intitolato "Democrazia senza partiti". 
Nella sua presentazione al volume Stefano Rodotà Un altro che ci ha lasciato) riassumeva così il messaggio che Adriano Olivetti lanciava ai partiti e alla società italiana nel 1949. 
Democrazia senza partiti non è un manifesto di antipolitica, ma un richiamo a un’identità autentica tra politica, tecnica e valori spirituali. Si tratta, come dice lo stesso Olivetti in queste pagine, di restituire alla politica una dimensione veramente collettiva e umana: 
«Non chiedete nulla, ma unicamente che la libertà che lo Stato e i partiti vi riconoscono a parole - quella di scegliervi i vostri rappresentanti - non sia una mistificazione. Il mandato politico, nella sua vera essenza, è soltanto un atto di fiducia degli uomini in un uomo».
Dal 1949 ad oggi il Paese ha fatto molta strada, ha attraversato l'era delle Brigate rosse, gli attentati della mafia allo Stato, tangentopoli, la corruzione, ecc. c'è forse speranza che dopo tanti anni i cittadini abbiano raccolto il messaggio di Olivetti? 
All'apparenza sembra che in molte città gli elettori siano stanchi di certa politica di paese governata dai capibastone vecchi e nuovi...
La risposta l'avremo questa sera all'apertura delle urne in 111 Comuni italiani....

ASSEGNO FAMILIARE: RIVALUTAZIONE DAL 1° LUGLIO 2017

L’art.2 del D.L. 13.3.1988, n.69, convertito, con modificazioni, nella L. 13.5.1988, n.153, concernente la normativa in materia di assegno per il nucleo familiare, ha disposto, al comma 12, la rivalutazione annua, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, dei livelli di reddito familiare e delle relative maggiorazioni in misura pari alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno immediatamente precedente. 
Ai fini della rivalutazione, per il periodo dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2018, dei livelli di reddito relativi all'anno 2016 L' Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale della RGS con una circolare del  14 giugno 2017, n, 22 ha comunicato che la variazione percentuale, tra l’anno 2016 ed il 2015, del predetto indice dei prezzi al consumo rilevata dall'ISTAT è risultata pari a - 0,1 per cento. In relazione alla suindicata variazione si richiama quanto previsto dall'art.1, comma 287, della legge 28.12.2015, n.208, che, con riferimento alle prestazioni previdenziali e assistenziali e ai parametri ad esse connessi, ha stabilito che “la percentuale di adeguamento corrispondente alla variazione che si determina rapportando il valore medio dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, relativo all'anno precedente il mese di decorrenza dell'adeguamento, all'analogo valore medio relativo all'anno precedente non può risultare inferiore a zero”. 
Conseguentemente le nuove tabelle riguardanti il periodo in oggetto elaborate dall'Inps ai sensi dell’art. 1, comma 11, lett. a), della legge n.296/2006 e comunicate dal medesimo Istituto con circolare n. 87 del 18.5.2017, confermano i livelli di reddito ed i relativi importi dell’assegno già indicati nelle tabelle diramate con la precedente circolare riferita al periodo 1° luglio 2016 – 30 giugno 2017. Pertanto, ai fini della determinazione dell’assegno per il nucleo familiare per il periodo 1° luglio 2017 – 30 giugno 2018, vanno considerate, con riferimento ai redditi relativi all'anno 2016, le suddette tabelle, che si allegano alla presente circolare.
I dipendenti pubblici interessati devono pertanto presentare domanda.

MINACCE ED INTIMIDAZIONI AD AMMINISTRATORI LOCALI: APPROVATE LE MODIFICHE AL CODICE PENALE

AMMINISTRATORI SOTTO TIRO: I DATI DEL LAZIO DEL 2016
Finalmente il provvedimento di legge 3891, che introduce nuove forme di tutela degli amministratori locali oggetto di atti di intimidazione, attraverso diverse modifiche al codice penale, recependo le proposte della Commissione di inchiesta istituita dal Senato ad inizio legislatura e approvato dal Senato l’8 giugno 2016 in prima lettura, è stato definitivamente approvato dalla Camera il 22 giugno 2017.
Questa proposta di Legge è figlia del lavoro fatto dalla Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, presieduta dalla Senatrice Lo Moro, istituita dal Senato il 3 ottobre 2013, che ha terminato i suoi lavori il 26 febbraio 2015 con una relazione votata all'unanimità.
La proposta di legge modifica l’articolo 338 del codice penale, che definisce il reato di “Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario”, apportando importanti modifiche, tra le quali ricordiamo le principali:
viene reso obbligatorio l’arresto in flagranza di chi minaccia e intimidisce;
viene estesa la punibilità anche a chi usi minaccia o violenza sul candidato o su chi decida di spendersi a suo sostegno;
viene fornita la possibilità agli inquirenti di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche per individuare i responsabili delle minacce. Oggi in più del 90% dei casi chi minaccia resta impunito.
Una legge importante che è stata ampiamente sostenuta dall'associazione Avviso Pubblico e che per l'avvenire dovrà servire da deterrente nei confronti di tutti quelli che per la tutela di loro interessi personali minacciano, intimidiscono o addirittura  aggrediscono pubblici amministratori.
Il testo della legge lo trovate qui  in attesa che venga pubblicata.
AC 3891

sabato 24 giugno 2017

LA RELAZIONE DI FINE MANDATO DELL'EX SINDACO DI SABAUDIA

Nonostante le ricerche fatte sul sito web istituzionale del Comune di Sabaudia non sono riuscito a trovare la relazione di fine mandato dell'ex Sindaco .
Ai sensi del comma 1 dell'art.4 del D.lgs 149/2011 la relazione di fine mandato, redatta dal responsabile del servizio finanziario o dal segretario generale, e' sottoscritta dal  sindaco non oltre il sessantesimo giorno antecedente la data di scadenza del mandato. Entro e non oltre quindici giorni dopo la sottoscrizione della relazione, essa deve risultare certificata dall'organo di revisione dell'ente locale e, nei tre giorni successivi la relazione e la certificazione devono essere trasmesse dal presidente della provincia o dal sindaco alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. La relazione di fine mandato e la certificazione sono pubblicate sul sito istituzionale della provincia o del comune da parte del  sindaco entro i sette giorni successivi alla data di certificazione effettuata dall'organo di revisione dell'ente locale, con l'indicazione della data di trasmissione alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.
In caso di scioglimento anticipato del Consiglio comunale o provinciale, la sottoscrizione della relazione e la certificazione da parte degli organi di controllo interno avvengono entro venti giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni e, nei tre giorni successivi la relazione e la certificazione sono trasmesse dal presidente della provincia o dal sindaco alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. La relazione di fine mandato e' pubblicata sul sito istituzionale della provincia o del comune entro e non oltre i sette giorni successivi alla data di certificazione effettuata dall'organo di revisione dell'ente locale, con l'indicazione della data di trasmissione alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.
Ora, da notizie assunte per le vie brevi, risulta che l'ex Sindaco di Sabaudia abbia sottoscritto la relazione predisposta dall'ufficio competente ma, nonostante le ricerche, questa non è reperibile sul sito web dove invece si trova quella dell'ex Commissaria dott.ssa Ocello.
Certamente sarebbe stato opportuno disporre della relazione prima delle elezioni....
Ma la responsabilità della pubblicazione degli atti di chi è ? Non sarebbe ora che che si definissero formalmente procedure e responsabilità ?
O è responsabile la Segretaria generale in quanto titolare della trasparenza?

SABAUDIA: LA CONSULTA PER L'AMBIENTE

Il 4° comma dell'art. 5 dello Statuto comunale di Sabaudia recita: "Il Comune favorisce la più ampia partecipazione dei cittadini alle scelte di politica ambientale anche con la istituzione di una consulta per l’ambiente ed utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla vigente normativa e garantendo ai cittadini, singoli e associati, la piena conoscibilità delle informazioni sullo stato delle risorse ambientali in suo possesso".
Benché lo Statuto  risalga ad oltre 15 anni fa inspiegabilmente  questa norma non è stata mai attuata.
Speriamo che con la nuova Giunta possa essere data attuazione a questo articolo avviando al più presto la procedura per la sua costituzione e il suo insediamento.

venerdì 23 giugno 2017

SABAUDIA: UN NUOVO DEBITO FUORI BILANCIO DOVUTO AD UNA CAUSA PERSA


Ieri è stata pubblicata all'Albo pretorio del Comune di Sabaudia una nuova delibera assunta dal Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale per riconoscere un nuovo debito fuori bilancio.
Si tratta della deliberazione n. 20 avente per oggetto: "Art. 194 D.lgs 267/2000 e s.m.i. : riconoscimento e regolazione contabile di debito derivante da sentenza esecutiva.
Si tratta di € 178.744,96   derivanti da una sentenza relativa al fallimento della Edrevea Spa che si trascina da oltre dieci anni.
La deliberazione è molto ben motivata, circostanziata e cautelativa verso l'ente.
Comune è un altro debito da accollare alla gestione dell'ente.


UN COMITATO DI BUDGET PER LA TRASFORMAZIONE DEL PROGRAMMA DI MANDATO IN OBIETTIVI

Molti Comuni seguendo una esperienza che ci viene dal mondo aziendale hanno istituito un Comitato di Budget (CdB) che è  l'organismo tecnico/consultivo, che sovrintende all'intero processo di budget ed è costituito con deliberazione della Giunta che ne determina la composizione e la durata. 
I compiti del Comitato di Budget sono:
  • stabilire i criteri per la predisposizione delle schede di budget;
  • valutare le schede di proposta di budget preparate dal Controllo di Gestione;
  • valutare le controproposte di budget elaborate dai responsabili dei Settori;
  • valutare i risultati finali della fase di negoziazione del budget;
  • verificare, almeno trimestralmente, l'andamento dell'attività e dei costi, valutando eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di budget e proponendo interventi correttivi.
Il Comitato di Budget si riunisce a cadenza trimestrale.

PUBBLICATA LA LEGGE 96/2017

Sul supplemento ordinario n. 96 alla G.U. n. 144 del 23 giugno è stata pubblicata la LEGGE 21 giugno 2017, n. 96 recante la conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
Si tratta di quella che inizialmente veniva definita una manovrina e che strada facendo si è gonfiata sempre più in tutti i sensi.
Ora è legge.
Molte le norme che interessano gli enti locali come abbiamo già visto nei giorni scorsi.
Si passa dalle disposizioni per il contrasto all'evasione fiscale  al regime fiscale delle locazioni brevi,  alla riduzione degli apparecchi di divertimento (slot machine), a nuove modalità per il riparto del Fondo per la solidarietà comunale (art. 14), all'acquisto di immobili pubblici (art. 14 bis), alle sanzioni pe ril mancato rispetto del patto di stabilità interno per l'anno 2012 (art. 14 ter) , alla possibilità di assunzioni (art. 22), alle misure per il trasporto pubblico locale (art. 27) , alle misure urgenti in materia di riscossione ( art. 35), alle ridefinizione delle procedure per il piano di riequilibrio finanziario e di dissesto e del piano di rientro  (art. 36),  ecc...
Il testo del decreto legge coordinato con la legge di conversione lo trovate qui:

RINVIATA ALL'11 LUGLIO OGNI DECISIONE SUL RICORSO DELLA RIDA AVVERSO LA DIFFIDA DELLA REGIONE


Il TAR Lazio,  Roma, Sezione Prima Quater con Decreto 3205/2017 ,   vista l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalla RIDA Ambiente avverso il provvedimento della Regione Lazio del 14 giugno scorso, ai sensi dell'art. 56 cod. proc. amm. e rilevato in sede di sommaria delibazione propria della presente fase che, nella necessaria comparazione degli interessi coinvolti, con particolare riguardo alle esigenze di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, per come rappresentate negli atti gravati da parte pubblica, ha decretato che non sussistano allo stato le condizioni di legge per sospendere gli atti e i provvedimenti impugnati.
Pertanto per il momento la RIDA dovrà accettare i rifiuti organici dei Comuni che hanno un contratto con la stessa per il trattamento di detti rifiuti.
Il Presidente del Collegio ha quindi fissato per la trattazione collegiale la Camera di consiglio dell’11 luglio 2017.
QUI TROVATE IL DECRETO.

UN OPPORTUNO PROVVEDIMENTO DELLA SINDACA DI ROMA PER CONTENERE IL CONSUMO DELL'ACQUA POTABILE

La situazione idrica è sempre più preoccupante, in molte zone d'Italia non piove da mesi e così anche nella Capitale.
Preoccupata dalla cosa la Sindaca Raggi ha emesso una ordinanza che prevede il divieto di utilizzo l'acqua dell' ACEA per scopi diversi da quello potabile.
Si tratta di un provvedimento molto grave ma opportuno che, se le cose non cambiano, dovrà essere adottato anche da altri Sindaci.
Le Aziende che gestiscono l'acquedotto finalmente dovranno rispondere della omessa manutenzione e dello stato in cui versano quasi tutte le condutture che hanno perdite rilevanti e un divario notevole tra l'acqua immessa nell'acquedotto e quella fatturata.
Qui c'è il provvedimento, peraltro molto stringato... 

IL TAR NEGA IL CONDONO ALLA TRASFORMAZIONE DI UN TERRENO AGRICOLO IN UN'AREA DI PARCHEGGIO

Il TAR Veneto, Sezione II con sentenza n. 572/2017 ha respinto un ricorso avverso il diniego di condono da parte di un Comune per la realizzazione di un parcheggio in area agricola.
Si tratta di una sentenza molto interessante in quanto attiene a modifiche dello stato dei luoghi che dal punto di vista urbanistico avevano appunto destinazione agricola e che sono stati oggetto di spostamenti di terra, di costruzione di un muro di sostegno ecc.
La sentenza si trova qui:
TAR VENETO, SEZ III SENT. 572/2017

LA TASSA DI SOGGIORNO INCASSATA DEVE ESSERE VERSATA DAGLI ALBERGATORI AL COMUNE, ALTRIMENTI....

Una delle imposte purtroppo elusa in una percentuale molto elevata in molti Comuni è rappresentata dall' Imposta di soggiorno.
L’articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (recante “disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale”), al comma 1 attribuisce ai comuni  inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte, la facoltà di istituire una “imposta di soggiorno” a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio; il successivo comma 3 affida a un regolamento governativo, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo, la disciplina generale di attuazione dell’imposta di soggiorno; lo stesso comma 3 prevede la facoltà per i Comuni di disciplinare con proprio regolamento (da adottare ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446) le “ulteriori modalità applicative” del tributo, precisando che, nel caso di mancata emanazione del regolamento governativo, i comuni possono comunque adottare gli atti regolamentari necessari per l’applicazione dell’imposta.
Il relativo gettito dovrebbe essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo.
La Corte dei Conti ha analizzato la posizione dei gestori delle strutture ricettive sotto l’aspetto della responsabilita’ contabile specificatamente perchè l’art. 93 del TUEL individua la responsabilità patrimoniale in capo all’agente contabile che “abbia maneggio di pubblico denaro o sia incaricato della gestione dei beni degli enti locali, nonchè coloro che ingeriscano negli incarichi attribuiti a detti agenti”; – gli agenti contabili, a denaro ed a materia, di diritto e di fatto, sono pertanto tenuti a rendere il conto della loro gestione nelle forme e nei modi stabiliti dall’art. 233 del TUEL e sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti.
In particolare: “i gestori delle strutture ricettive, relativamente alla riscossione dell’imposta di soggiorno, possano essere considerati agenti contabili “di fatto”, stante che il maneggio e la custodia di denaro o di valori di pertinenza dell’erario pubblico, anche al di fuori di una legittima investitura, implica comunque l’assunzione della qualifica di agente contabile e l’assoggettamento alla relativa disciplina da parte di chi li svolge”.
Al riguardo la Corte dei conti, a Sezioni Riunite, con sentenza n. 22/2016 ha ritenuto di enunciare il seguente principio di diritto: “ I soggetti operanti presso le strutture ricettive, ove incaricati – sulla base dei regolamenti comunali previsti dall’art. 4, comma 3, del D. lgs n. 23/2011 – della riscossione e poi del riversamento nelle casse comunali dell’imposta di soggiorno corrisposta da coloro che alloggiano in dette strutture, assumono la funzione di agenti contabili, tenuti conseguentemente alla resa del conto giudiziale della gestione svolta”.Sempre la Corte dei conti sezione Giurisdizionale della Toscana,con sentenza n. 253/2016 ha condannato per danno erariale il titolare di una struttura alberghiera che non ha versato al Comune le somme derivanti dall'imposta di soggiorno.
Pertanto i Comuni sono chiamati a vigilare sul corretto versamento delle somme e ad assumere i provvedimento conseguenti nei confronti degli esercenti che abbaino omesso di versare il dovuto.

giovedì 22 giugno 2017

APPROVATA LA DELIBERA PER LA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO INTEGRATIVO DECENTRATO PER IL PERSONALE COMUNALE

Con la deliberazione n. 49 in data 20 giugno il Commissario straordinario ha  definito il Fondo per le risorse decentrate destinate all'incentivazione delle politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività personale per l'anno 2017 nella misura di € 487.268,00.
Per quanto riguarda le risorse variabili l'ammontare è stato  definito in €50.288,00
Ulteriori € 35.857,00 sono stati aggiunti quali risorse variabili non soggette a limiti
Il risultato è che il Fondo complessivamente ammonta ad €  537.556,00.
Il Segretario generale viene così autorizzato alla sottoscrizione del contratto integrativo decentrato così come sottoscritto con le OOSS  il giorno 15 giugno scorso.
I revisori dei conti hanno espresso parere favorevole 
Si tratta di un passo avanti per rimuovere ogni motivo di possibile confitto per il personale e di poter procedere alla realizzazione degli obiettivi programmati.

mercoledì 21 giugno 2017

IL SITO WEB DEL COMUNE DI SABAUDIA

Il sito web del Comune di Sabaudia dovrebbe essere strutturato in grado di assolvere a tutte le importanti funzioni e procedure oggi demandate alle amministrazioni locali.
Ancora oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni ci troviamo di fronte a numerose inadempienze dovute ad una organizzazione non funzionale e ad un rimpallo di responsabilità circa il mancato rispetto delle norme che prevedono oggi la trasparenza totale.
Sull'albo pretorio le determinazioni vengono pubblicate talora con ritardo di mesi in maniera inspiegabile, quando già hanno avuto esecuzione, impedendo a chi volesse di fare ricorso.
Già la sezione "Amministrazione trasparente" in molte parti contiene solo il riferimento alle norme anzichè riportare i dati dell'ente; in molte altre sezioni troviamo dati ampiamente superati risalenti anche a tre anni fa.
Mancano molte notizie (specialmente per i turisti ) e molti documenti (specialmente urbanistici).
Ma sopratutto il sito non prevede in alcun modo la partecipazione popolare nè l'interattività.
Tra le cose che destano meraviglia poi in molte parti del sito appare la parola "HOT" cose se si trattasse non di un sito istituzionale ma di un gioco per bambini o magari di un sito porno.
Penso che il nuovo Sindaco avrà molto da fare..... 

TRA POCHI GIORNI NON POTRANNO PIU' ESSERE EMESSI LIBRETTI POSTALI AL PORTATORE

Dal 4 luglio finalmente dovrebbero vedere la fine i libretti “al portatore” bancari e postali.
A decidere la misura più volte rimandata è il decreto legislativo 90/2017 con il quale è stata recepita la direttiva europea sul risparmio, n.2015/849 contenente nuove e più restrittive norme di prevenzione del riciclaggio internazionale.
Dal 4 luglio non potranno essere più emessi libretti al portatore e quelli esistenti dovranno essere estinti al 31 dicembre 2018.
In tutti questi anni sono stati utilizzati molto a livello familiare, ma purtroppo spesso anche dalla malavita organizzata e dai corruttori sotto il naso delle Forze dell'ordine che non potevano fare nulla.
Fino ad ora c'erano state solo chiacchiere come da parte di u centro Monti che aveva solo ridotto l'importo massimo di ciascun libretto a mille euro con il decreto salva Italia del 2011.


IL GOVERNO DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI LATINA

IMPIANTO DI COLLEFERRO
In provincia di Latina resta preoccupante la situazione dei rifiuti venutasi a creare lo scorso fine settimana con la diffida della Regione rivolta all'imprenditore Fabio Altissimi, la chiusura dell’impianto Rida Ambiente di Aprilia fino all’ordinanza di riapertura emessa dalla Provincia di Latina,
Questa mattina in Consiglio regionale si è parlato del problema ed è stata respinta la realizzazione di una nuova discarica ad Aprilia che avrebbe distrutto quel territorio, mentre invece forse si dovrebbe pensare a creare un nuovo impianto pubblico al sud.
Com'è noto attualmente la maggioranza degli impianti è di società private.
A livello provinciale ognuno può portare i rifiuti dove vuole purché seguendo le procedure di legge per l'individuazione della ditta cui aggiudicare il servizio. 
Al momento per poter portare i rifiuti da una provincia ad un impianto sito in un'altra provincia occorre l'autorizzazione della regione.
L'Italia è stata appena deferita alla Corte di Giustizia europea proprio per problemi legati al mancato rispetto della normativa sui rifiuti.
La questione è troppo delicata per lasciare che le cose seguitino a procedere in questo modo. Sarebbe opportuno che ci fosse un'azienda pubblica per provincia con più impianti a seconda della popolazione e della vastità del territorio programmando anche i centri di afferenza dei vari comuni. 
Dal sito di ARPA Lazio leggiamo che il sistema impiantistico regionale per la gestione dei rifiuti viene definito dalla Regione Lazio attraverso il Piano di gestione dei rifiuti. 
La definizione delle caratteristiche e della potenzialità degli impianti si fonda sulla suddivisione del territorio del Lazio in ATO, secondo quanto prescritto dal D. Lgs. 152/06, nonché dal Piano di gestione dei rifiuti del Lazio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 14 del 18/01/2012.
Le strategie scelte dalla Regione Lazio sono volte al recupero di materia, oltre che mediante il potenziamento della raccolta differenziata alla fonte, attraverso la realizzazione di impianti di separazione meccanico-biologica dei rifiuti residuali dalla raccolta differenziata, ed in secondo luogo al recupero di energia mediante la termovalorizzazione (tramite incenerimento o gassificazione) di frazioni selezionate dei rifiuti.
Il Piano, conformemente al D.Lgs 152/06, prevede il ricorso allo smaltimento in discarica soltanto come fase residuale della gestione dei rifiuti.
I principali impianti di gestione dei rifiuti urbani presenti sul territorio della Regione Lazio sono in tutto nº 21: nº 10 discariche, nº 8 impianti per il trattamento meccanico-biologico (TMB) e nº 3 impianti di incenerimento/gassificazione.
Di seguito si riporta l'elenco dei suddetti impianti:
Discariche per RU non pericolosi
Albano Laziale (RM)
Bracciano (RM)
Civitavecchia (RM)
Colleferro (RM)
Guidonia Montecelio (RM) - Chiusa
Borgo Montello (LT) (EcoAmbiente S.r.L.)
Borgo Montello (LT) (Ind.Eco S.r.L.)
Roccasecca (FR)
Viterbo (VT)
Malagrotta (RM) – Chiusa
Trattamento meccanico biologico
Albano Laziale (RM)
Colfelice (FR)
Aprilia (LT)
Roma Malagrotta 1
Roma Malagrotta 2
Roma Rocca Cencia (RM)
Roma Salaria (RM)
Viterbo (VT)
Termovalorizzatori/ gassificatori
Colleferro (RM)
Roma Malagrotta (RM)
San Vittore del Lazio (FR)

DEFERITA L'ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER LE DISCARICHE FUORI LEGGE

Dopo inutili rinvii, appelli ecc. in molti Comuni sono ancora parte delle discariche che sono state oggetto dell'apertura di una procedura di infrazione europea con deferimento in data 17 maggio del nostro paese alla Corte di Giustizia 
Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti al Question Time in Aula alla Camera in risposta ad una interrogazione sulla bonifica delle discariche oggetto di procedura di infrazione europea, con particolare riferimento al territorio della Basilicata ha affermato che la delicatezza del caso impone l'adozione di misure efficaci al fine di scongiurare una nuova condanna nei confronti del nostro Paese. 
Il ministro ha aggiunto che il ministero dell'Ambiente "si riserva di effettuare ulteriori approfondimenti e di identificare ogni eventuale ulteriore ritardo nella realizzazione degli interventi di adeguamento e di chiusura delle discariche oggetto del contenzioso, anche per valutare l'opportunità di esercitare i poteri sostitutivi, per evitare un'ulteriore condanna e sanzioni pecuniarie”.
Il Ministero nel caso di inadempienza da parte della regione potrebbe anche valutare l'opportunità da parte del ministero dell’ambiente di “esercitare i poteri sostitutivi".
“Con particolare riferimento alla situazione della Regione Basilicata - spiega ancora Galletti - relativamente alla procedura d'infrazione in questione, si fa presente che l'ultimo aggiornamento, rispetto alle 26 discariche riportate nel parere motivato complementare di giugno 2015, documenta 3 certificazioni di conclusione dei lavori di chiusura; 8 interventi conclusi ed in corso di certificazione; 10 interventi finanziati con risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, di cui al Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata, per un totale di 7 milioni e 520 mila euro. E ancora, 2 interventi finanziati con risorse di cui alla delibera CIPE numero 55/2016, per un totale di 6 milioni e mezzo di euro; 1 discarica finanziata con fondi comunali; 2 discariche private finanziate dai gestori degli impianti con fondi propri”.
Molte responsabilità sono delle regioni che non hanno provveduto a mettersi in regola con il D.lgs 152.

IL PIANO DELLA ASL LATINA PER RIDURRE LE LISTE DI ATTESA

A seguito dell'adozione da parte della regione Lazio del DCA U00437/2013 è stato adottato il Piano di Governo regionale delle liste di attesa 2013-2015.
Ora dopo molte modifiche e visto l'esito non positivo della situazione, con un nuovo DCA n. 110/2017 è stato aggiornato il Piano precedente e l'Azienda ASL Latina ha approvato a sua volta un provvedimento (deliberazione n. 379 del 19 giugno 2017) per provvedere all'aggiornamento del piano aziendale.
Il nocciolo della nuova strategia è quello del governo delle liste attraverso una conoscenza preventiva dei bisogni e della domanda, specialmente per i pazienti affetti da patologie croniche.
Si tratta di un documento di trenta pagine in cui vengono analizzati per ogni distretto relativi al fabbisogno teorico e alle prestazioni disponibili per ambito locale di garanzia sia a livello distrettuale che per macro aree ed infine a livello aziendale.
Viene individuato un responsabile aziendale per la gestione delle liste di attesa. 
Oltre alle liste di attesa per le visite e gli accertamenti diagnostici saranno monitorate anche quelle dei ricoveri.
Saranno utilizzati dei criteri clinici di accesso per classi di priorità e saranno sviluppati i Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali per le patologie croniche ( diabete mellito, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, cardiopatia intensiva, BPCO, tumori e neurodegenerativa) che sono state definite per numerosità e prevalenza. 
Sono confermate le classi di priorità:
CLASSE U = URGENTE da assicurare entro 72 ore
CLASSE B = BREVE da assicurare entro 10 gg
CLASSE D = DIFFERIBILE da assicurare entro 30 gg se visita ed entro 60 se indagine strumentale
CLASSE P = PROGRAMMATA da assicurare comunque entro 180 gg.
Qui trovate il piano;:

martedì 20 giugno 2017

LO STATO DEI FINANZIAMENTI UE DEL COMUNE DI SABAUDIA

Ieri 20 giugno sul sito del Comune di Sabaudia è stata pubblicata la determinazione n. 85 in data 12 giugno 2017 (reg. Gen. n. 606 del 20 giugno) con cui viene preso l'impegno di spesa per l'espletamento delle pratiche relative alla concessione degli aiuti comunitari per la distribuzione di latte e di taluni prodotti lattiero caseari agli allievi delle scuole.
Com'è noto a molti e comunque come si legge nella determinazione sin dall'anno 2000 il Comune si avvale di una società di Lodivecchio (LO) per le predisposizione delle pratiche per l'acquisizione di un finanziamento europeo affidando sempre l''incarico alla medesima società.
Il costo per quest'anno sarà di € 948,18.
Il fatto è che la pratica consente poi di poter iscrivere in entrata nel bilancio dell'ente (come avvenuto l'anno passato la cifra di ben € 1.800,00 che tra l'altro rappresenta l'unico finanziamento europeo incassato dal Comune.
Quindi tutto questo traffico, determinazione compresa per incassare pochi soldi, ma gli allievi delle scuole ne avranno tratto almeno qualche beneficio ?
Ma in tanti anni come mai gli uffici non sono stati in grado di imparare a fare queste pratiche da soli? 
Quando esamino il programma elettorale di un candidato a Sindaco che pure è stato anche assessore nelle giunte precedenti e leggo che sarà addirittura costituito un ufficio solo per fare queste pratiche mi domando dove sia stato fino ad ora, perché non abbia provveduto e con quale personale pensi di poter realizzare questo progetto.