Sono trascorsi circa quindici anni dalla "devoluzione” della gestione del demanio marittimo ai Comuni da parte dell’ Amministrazione statale.
Il demanio marittimo è un argomento complesso: sia perché il passaggio di
competenze dall’Autorità statale verso i Comuni non ha brillato per efficacia,
sia perché la stratificazione normativa, ha generato talora problemi
interpretativi.
La situazione di Sabaudia è particolare in quanto ci troviamo all'interno del Parco nazionale del Circeo ed un vasto tratto del litorale è stato riconosciuto come Sito di Interesse Comunitario (SIC IT6040018) denominato “Dune del Circeo”, quindi con una protezione ulteriore.
L’Ente Parco in questi anni è intervenuto più volte per richiamare l’attenzione del Comune, ma se ci guardiamo intorno vediamo invece che l’antropizzazione del litorale è aumentata notevolmente.
L’Ente Parco in questi anni è intervenuto più volte per richiamare l’attenzione del Comune, ma se ci guardiamo intorno vediamo invece che l’antropizzazione del litorale è aumentata notevolmente.
Il Piano Utilizzo Arenili è stato approvato dal
Comune di Sabaudia con Deliberazione del Consiglio comunale 155/1999 (e quindi
dalla regione Lazio con DPGR 367/2002), ma è oramai scaduto da tempo.
Nel
2009 fu sottoscritto un Protocollo tra Presidente dell’Ente Parco e il Sindaco che
recava l’impegno da parte dell’Amministrazione comunale a procedere entro
quell'anno ad una complessiva revisione del PUA, nell’ambito della quale avrebbe
dovuto trovare posto anche il problema dell’accesso alla spiaggia e della
fruizione del mare delle persone diversamente abili inteso come riconoscimento
di un diritto e non come benigna concessione, ma sino ad oggi è stato solo
affidato un costoso incarico ad un professionista esterno anziché farlo fare al
personale dipendente.
Più volte in quegli anni ho segnalato al Sindaco la necessità che si provvedesse
ad un aggiornamento del PUA.
Con una lettera del 17 marzo 2010 n. 48330, la Direzione
regionale competente ha provveduto anch'essa a sollecitare l’adozione del nuovo
PUA senza esito.
Nel frattempo le persone diversamente abili non riescono ad avere accesso al mare se non in alcune limitate aree a pagamento.
Nel frattempo le persone diversamente abili non riescono ad avere accesso al mare se non in alcune limitate aree a pagamento.
Successivamente la Giunta regionale ha approvato la deliberazione 543 in
data 18 novembre 2011, con la quale è stata approvata una proposta di
semplificazione delle procedure per l’approvazione dei Piani di Utilizzazione
degli arenili comunali; nell'Allegato “A” di detta deliberazione il nostro
Comune è stato inserito tra quelli che necessitano di revisione del PUA.
Sono stati inviati nuovi solleciti al Sindaco, ma anche alla Regione per segnalare
la presenza dei presupposti per un intervento sostitutivo previsto dall’art. 19
comma 1 della L.R. n.14/99.
Finalmente la regione Lazio ha
approvato la L. R. 26 giugno 2015 n. 8 ed ai sensi dell'art. 7 la Giunta regionale ha approvato con deliberazione n. 485/2016 un nuovo regolamento regionale per
la "Disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione delle aree
demaniali marittime per finalità turistico-ricreative" che modifica
profondamente la normativa.
I comuni che non destineranno nei propri PUA almeno il 50 per cento degli arenili di competenza alla "pubblica fruizione" non potranno accordare nuove concessioni demaniali marittime. L'organizzazione dei servizi di balneazione non potrà, in nessun caso, "precludere la libera fruizione dell'arenile".
I comuni che non destineranno nei propri PUA almeno il 50 per cento degli arenili di competenza alla "pubblica fruizione" non potranno accordare nuove concessioni demaniali marittime. L'organizzazione dei servizi di balneazione non potrà, in nessun caso, "precludere la libera fruizione dell'arenile".
Inoltre
una modifica all'articolo 47 della legge 13/2007 sottrae ai Comuni la
possibilità di "rinnovo automatico" delle concessioni delle aree
demaniali marittime (restano fermi i poteri di rilascio, decadenza, revoca e
variazione).
Nel contempo avrebbe dovuto essere
data applicazione della oramai famosa direttiva dell’Unione europea 2006/123/CE
meglio conosciuta come Direttiva Bolkestein.
Infine ci sarebbe da applicare
l’Ordinanza balneare 2017 della Capitaneria di Porto di Terracina che resta
spesso inattuata.
Il Commissario straordinario
ha affidato allo stesso professionista precedentemente scelto l’incarico di
aggiornare il PUA alle nuove disposizioni, ma purtroppo anche questa estate
troveremo la spiaggia gestita con lo stesso PUA.
Ma quelli che nel recente passato erano in maggioranza e che nel dibattito tra i candidati del 31 maggio scorso hanno definito il PUA "obsoleto" , cosa hanno fatto per cambiare le cose?
Forse obsoleti sono loro.
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