mercoledì 21 giugno 2017

IL GOVERNO DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI LATINA

IMPIANTO DI COLLEFERRO
In provincia di Latina resta preoccupante la situazione dei rifiuti venutasi a creare lo scorso fine settimana con la diffida della Regione rivolta all'imprenditore Fabio Altissimi, la chiusura dell’impianto Rida Ambiente di Aprilia fino all’ordinanza di riapertura emessa dalla Provincia di Latina,
Questa mattina in Consiglio regionale si è parlato del problema ed è stata respinta la realizzazione di una nuova discarica ad Aprilia che avrebbe distrutto quel territorio, mentre invece forse si dovrebbe pensare a creare un nuovo impianto pubblico al sud.
Com'è noto attualmente la maggioranza degli impianti è di società private.
A livello provinciale ognuno può portare i rifiuti dove vuole purché seguendo le procedure di legge per l'individuazione della ditta cui aggiudicare il servizio. 
Al momento per poter portare i rifiuti da una provincia ad un impianto sito in un'altra provincia occorre l'autorizzazione della regione.
L'Italia è stata appena deferita alla Corte di Giustizia europea proprio per problemi legati al mancato rispetto della normativa sui rifiuti.
La questione è troppo delicata per lasciare che le cose seguitino a procedere in questo modo. Sarebbe opportuno che ci fosse un'azienda pubblica per provincia con più impianti a seconda della popolazione e della vastità del territorio programmando anche i centri di afferenza dei vari comuni. 
Dal sito di ARPA Lazio leggiamo che il sistema impiantistico regionale per la gestione dei rifiuti viene definito dalla Regione Lazio attraverso il Piano di gestione dei rifiuti. 
La definizione delle caratteristiche e della potenzialità degli impianti si fonda sulla suddivisione del territorio del Lazio in ATO, secondo quanto prescritto dal D. Lgs. 152/06, nonché dal Piano di gestione dei rifiuti del Lazio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 14 del 18/01/2012.
Le strategie scelte dalla Regione Lazio sono volte al recupero di materia, oltre che mediante il potenziamento della raccolta differenziata alla fonte, attraverso la realizzazione di impianti di separazione meccanico-biologica dei rifiuti residuali dalla raccolta differenziata, ed in secondo luogo al recupero di energia mediante la termovalorizzazione (tramite incenerimento o gassificazione) di frazioni selezionate dei rifiuti.
Il Piano, conformemente al D.Lgs 152/06, prevede il ricorso allo smaltimento in discarica soltanto come fase residuale della gestione dei rifiuti.
I principali impianti di gestione dei rifiuti urbani presenti sul territorio della Regione Lazio sono in tutto nº 21: nº 10 discariche, nº 8 impianti per il trattamento meccanico-biologico (TMB) e nº 3 impianti di incenerimento/gassificazione.
Di seguito si riporta l'elenco dei suddetti impianti:
Discariche per RU non pericolosi
Albano Laziale (RM)
Bracciano (RM)
Civitavecchia (RM)
Colleferro (RM)
Guidonia Montecelio (RM) - Chiusa
Borgo Montello (LT) (EcoAmbiente S.r.L.)
Borgo Montello (LT) (Ind.Eco S.r.L.)
Roccasecca (FR)
Viterbo (VT)
Malagrotta (RM) – Chiusa
Trattamento meccanico biologico
Albano Laziale (RM)
Colfelice (FR)
Aprilia (LT)
Roma Malagrotta 1
Roma Malagrotta 2
Roma Rocca Cencia (RM)
Roma Salaria (RM)
Viterbo (VT)
Termovalorizzatori/ gassificatori
Colleferro (RM)
Roma Malagrotta (RM)
San Vittore del Lazio (FR)

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