domenica 25 giugno 2017

MINACCE ED INTIMIDAZIONI AD AMMINISTRATORI LOCALI: APPROVATE LE MODIFICHE AL CODICE PENALE

AMMINISTRATORI SOTTO TIRO: I DATI DEL LAZIO DEL 2016
Finalmente il provvedimento di legge 3891, che introduce nuove forme di tutela degli amministratori locali oggetto di atti di intimidazione, attraverso diverse modifiche al codice penale, recependo le proposte della Commissione di inchiesta istituita dal Senato ad inizio legislatura e approvato dal Senato l’8 giugno 2016 in prima lettura, è stato definitivamente approvato dalla Camera il 22 giugno 2017.
Questa proposta di Legge è figlia del lavoro fatto dalla Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, presieduta dalla Senatrice Lo Moro, istituita dal Senato il 3 ottobre 2013, che ha terminato i suoi lavori il 26 febbraio 2015 con una relazione votata all'unanimità.
La proposta di legge modifica l’articolo 338 del codice penale, che definisce il reato di “Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario”, apportando importanti modifiche, tra le quali ricordiamo le principali:
viene reso obbligatorio l’arresto in flagranza di chi minaccia e intimidisce;
viene estesa la punibilità anche a chi usi minaccia o violenza sul candidato o su chi decida di spendersi a suo sostegno;
viene fornita la possibilità agli inquirenti di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche per individuare i responsabili delle minacce. Oggi in più del 90% dei casi chi minaccia resta impunito.
Una legge importante che è stata ampiamente sostenuta dall'associazione Avviso Pubblico e che per l'avvenire dovrà servire da deterrente nei confronti di tutti quelli che per la tutela di loro interessi personali minacciano, intimidiscono o addirittura  aggrediscono pubblici amministratori.
Il testo della legge lo trovate qui  in attesa che venga pubblicata.
AC 3891

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