Sulla G.U. n.130 del 7 giugno è stato pubblicato (dopo molti giorni dall'adozione da parte del Consiglio dei Ministri) il decreto legge recante le misure urgenti in materia di prevenzione vaccinale.
Si tratta com'è noto del provvedimento molto contrastato con il quale estesa l'obbligatorietà per dodici vaccini per poter essere ammesse alla scuola dell'obbligo.
Il testo del'art. 1 del decreto legge 73/2017 così recita: "Al fine di assicurare la tutela della salute pubblica e il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale, nonché di garantire il rispetto degli obblighi assunti a livello europeo ed internazionale, per i minori di età compresa tra zero e sedici anni sono obbligatorie e gratuite, in base alle specifiche indicazioni del Calendario
vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita, le vaccinazioni di seguito indicate:
a) anti-poliomielitica;
b) anti-difterica;
c) anti-tetanica;
d) anti-epatite B;
e) anti-pertosse;
f) anti-Haemophilus influenzae tipo b;
g) anti-meningococcica B;
h) anti-meningococcica C;
i) anti-morbillo;
l) anti-rosolia;
m) anti-parotite;
n) anti-varicella."
Anche se nel corso dell'esame da parte del Consiglio dei ministri la portata delle norme è stata abbastanza attenuata, rimane l'obbligo, ma quello che offende sono le sanzioni previste.
Purtroppo comunque il nostro Paese da faro nell'igiene pubblica in pochi anni è precipitato a livelli molto bassi di vaccinazioni che mettono a rischio la salute della collettività.
Per l'anno scolastico 2017-2018 sono previste norme transitorie e sarà ammessa l'autocertificazione.
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