Ieri alla Camera (mentre molti deputati erano assenti) , nel corso di una seduta molto vivace, la maggioranza è stata sconfitta su un emendamento che voleva estendere il nuovo sistema elettorale anche alla regione Trentino Alto Adige; in astratto una cosa di normale amministrazione, in quanto il cittadino normale non comprende come mai in una regione italiana si debba votare con un sistema diverso dalle altre, ma dietro c'è il vecchio sistema di potere della DC che si regge sull'accordo di Governo con la Sudtiroler Volkspartei che con il sistema attuale si prende tutti i seggi in Parlamento.
Pertanto la sconfitta su un emendamento che appariva di poco conto è stata presa dal relatore come un'offesa gravissima portandolo ad affermare che l'accordo con il M5S era finito, anche se poi a votare contro ci sono stati anche molti del PD e di altri partiti che precedentemente avevano manifestato l'accordo sull'approvazione della nuova proposta.
Dopo un'animata discussione il testo (AC 2352 e abb.) è stato rinviato alla Commissione Affari Costituzionali.
Secondo alcuni si tratta della seconda sconfitta per il segretario del PD che forse potrebbe cominciare a riflettere per un futuro diverso da quello di leader politico.
Ma alla fine cosa succederà nei Comuni ?
Intanto domenica 11 ci sono le elezioni in oltre mille città che potranno fornire, forse, qualche indicazione anche alla politica nazionale, che vive di queste cose.
Ma poi di sicuro ci sarà un rallentamento nella corsa verso le elezioni e forse ci potrebbe essere l'opportunità che quella massa di leggi ferme da tempo possa andare a buon fine.
Mi riferisco ad esempio alla proposta di legge dell'ex Ministro Catania contro il consumo del suolo e per la difesa delle aree agricole, ma anche alla indispensabile revisione del Testo Unico degli enti lcoali e della legge Delrio che di fatto ha messo in condizione di non poter lavorare tutte le province italiane e con lolo le Città metropolitane.
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