venerdì 9 giugno 2017

LA CIRCOLARE DEL CAPO DELLA POLIZIA GABRIELLI PER LA PREVENZIONE DI INCIDENTI NEL CORSO DI MANIFESTAZIONI

Con una circolare di tre pagine ieri  il Capo della Polizia Gabrielli ha puntualizzato le responsabilità e i compiti che spettano alle forze di polizia e quelli che competono ad altre amministrazioni e agli organizzatori. 
Misure che saranno in vigore da subito per tutti i tipi di manifestazioni.
Il capo della polizia prevede una distinzione tra “safety” e security”.
La prima è di competenza delle amministrazioni locali la seconda della Questura. 
Nella circolare vengono indicate una decina di imprescindibili condizioni di safety. 
Il comune dovrà valutare la “capienza delle aree” delle manifestazioni, individuare gli spazi di soccorso, emettere i provvedimenti di divieto di vendita di alcolici e di bevande in vetro e lattine, "che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità" 
Gli organizzatori (i privati) dovranno “regolare e monitorare gli accessi” con “sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi di ingresso fino all'esaurimento della capacità ricettiva”, prevedere percorsi separati di accesso e di deflusso del pubblico con indicazione dei varchi.
Andranno inoltre previsti piani di emergenza ed evacuazione, la suddivisione di settori di piazze e stadi, predisponendo corridoi che consentano l’intervento in caso di emergenza o di soccorso, punti di prima assistenza sanitaria, la presenza di altoparlanti o maxischermi dai quali diffondere messaggi da parte delle autorità o degli stessi organizzatori. A questi ultimi si chiede inoltre di prevedere la presenza di operatori adeguatamente formati: l’equivalente degli steward già presenti negli stadi, ai quali spetterà il compito di accoglienza, regolamentazione dei flussi, instradamento, osservazione ed assistenza del pubblico.
Aspetti ben diversi, dunque, da quelli propri delle forze di polizia, che dovranno invece concentrarsi su una serie di misure per garantire la sicurezza pubblica: sopralluoghi e verifiche precedenti allo svolgimento dell’evento, bonifiche delle aree in questione, raccolta delle informazioni per la valutazione della minaccia, massima attenzione anche nella fase di deflusso, protezione delle aree con controlli e zone di prefiltraggio.
Il luogo dove safety e security dovranno necessariamente integrarsi, sono i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, che avranno un ruolo fondamentale nella predisposizione delle misure. ma non era proprio necessaria una circolare in proposito, bastava solo un po’ di buon senso e di esperienza.
Ai vigili del fuoco spetterà il compito dei piani di emergenza e antincendio. Sempre i privati dovranno schierare sul campo "steward preparati" per l'assistenza al pubblico. I responsabili della Sanità avranno la responsabilità dell'emergenza e dell'urgenza sanitaria. 
La prefettura dovrà controllare esercitare il suo ruolo di controllo e supervisione mediante "sopralluoghi per una scrupolosa verifica della sussistenza dei previsti dispositivi di safety e l'individuazione delle cosiddette vulnerabilità". Quindi dovrà presiedere il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (coinvolgendo anche la polizia municipale) "per la vigilanza attiva nelle aree urbane".
Come ho anticipato la Questura dovrà occuparsi della security con lo "sviluppo di una mirata attività informativa per valutare una eventuale minaccia". Quindi le forze dell'ordine dovranno "mappare la videosorveglianza al fine di collegarla con la sala operativa", svolgere una intensa "attività di prevenzione" sul territorio, svolgere "controlli e bonifiche" in quei posti dove possono "essere celate insidie" (leggi bombe, ndr) . Quindi dovranno individuare "aree di rispetto" nelle quali perquisire persone che possono portare all'interno della manifestazione armi o oggetti pericolosi.

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