lunedì 28 marzo 2022

L'ULTIMO SOLLECITO PER LA RIATTIVAZIONE H24 DEL SERVIZIO DEL PAT (EX PPI DI SABAUDIA


Al Congresso Nazionale della SIS 118 2022
 Com'è noto l'ex direttore generale dell'azienda USL Latina decise di chiudere nelle ore notturne tuti i Punti di Assistenza territoriale (ex Punti di Primo Intervento) della provincia adducendo la necessità di recuperare personale da adibire all'assistenza e alle vaccinazioni COVID.
Dopo la nomina della nuova direttrice generale ho provveduto a segnalare alla stessa la necessità di revocare detta decisione, ma purtroppo senza ottenere neanche una risposta.
Dopo la partecipazione al Congresso della SIS 118 , tenutosi la settimana scorsa a Sabaudia,   approssimandosi la fine dell'emergenza ho ritento di inviare alla dott.ssa Cavalli e al direttore sanitario ff. una nuova lettera (inviata in copia al Commissario prefettizio del Comune di Sabaudia e  alla commissione sanità della regione Lazio) per sollecitare, ancora una volta, la riattivazione del servizio h24.
Ecco il testo della lettera:
"Com’è noto, il direttore generale pro tempore dott. Casati, con ordinanza in data 2 ottobre 2020 decise, a far tempo dal successivo giorno 5 ottobre, la chiusura notturna di tutti i sette Punti di Assistenza Territoriale (ex Punti di Primo Intervento) della provincia adducendo la necessità di recuperare risorse professionali per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19, benché il Parlamento avesse stanziato somme ad hoc proprio per fronteggiare dette esigenze al fine di assicurare il mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, tra i quali è previsto proprio quello dell’Emergenza Sanitaria Territoriale (d.p.c.m. 12 gennaio 2017, artt. 3 e 7).
Nonostante le ripetute sollecitazioni, detta chiusura unica nel Lazio, è stata mantenuta con inevitabile gravissimo rischio e disagio per la popolazione oltre che appesantimento dei Pronto Soccorso ospedalieri, facendo venir meno proprio nelle ore notturne un importante presidio di prossimità per la risposta pre-ospedaliera alle emergenze.
Con decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, convertito, con modificazioni dalla legge 18 febbraio 2022, n. 11, è stato prorogato fino al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
Pertanto dalla predetta data verranno meno le motivazioni poste a fondamento della predetta Ordinanza.
Ciò posto si prega nuovamente codesta direzione generale di volersi attivare per la riapertura H24 a partire dal prossimo primo aprile dei sette PAT della provincia con particolare riguardo al Punto di Assistenza Territoriale di Sabaudia".

sabato 26 marzo 2022

PUBBLICATO SULLA G.U. DEL 26 MARZO 2022, N. 72 IL DECRETO CON LA NOMINA DEL COMMISSARIO STRARODINARIO DEL COMUNE DI SABAUDIA



AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Nel consiglio comunale di Sabaudia (Latina), rinnovato nelle consultazioni elettorali dell'11 giugno 2017 e composto dal sindaco e da sedici consiglieri, si è venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa della riduzione dell'organo assembleare ameno della metà dei componenti. Per effetto delle dimissioni di quindici consiglieri in tempi diversi, il consiglio comunale si è ridotto ad un solo componente, determinando l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo impossibilitato, per mancanza del quorum legale, ad assumere alcuna delibera. Pertanto, il prefetto di Latina, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 141, comma 1, lettera b), n. 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, ai sensi dell'art. 141, comma 7 del richiamato decreto, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione dell'ente, con provvedimento del 2 marzo 2022. Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Sabaudia (Latina) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Carmine Valente, prefetto in quiescenza. 
Roma, 7 marzo 2022 
Il Ministro dell'interno: Lamorgese

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
Considerato che il consiglio comunale di Sabaudia (Latina),rinnovato nelle consultazioni elettorali dell'11 giugno 2017, è composto dal sindaco e da sedici membri; Considerato altresì che nel citato ente non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi a causa della riduzione dell'organo assembleare, per impossibilità di surroga, a meno della metà dei componenti del consiglio; Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; Visto l'art. 141, comma 1, lettera b), n. 4 del decreto legislativo18 agosto 2000, n. 267; Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
Decreta: 
Art. 1 Il consiglio comunale di Sabaudia (Latina) è sciolto.
Art. 2 Il dottor Carmine Valente e' nominato commissario straordinario perla provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari. Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. 
Dato a Roma, addi' 11 marzo 2022 
MATTARELLA

giovedì 24 marzo 2022

Il Congresso della Società scientifica SIS 118 a Sabaudia: una occasione per ricordare quanto fatto per assicurare ai cittadini un servizio uguale a quello di chi vive nelle grandi città

Oggi 24 marzo, presieduto e organizzato dalla dott.ssa Rossella Carucci, storica dirigente del 118 della provincia di Latina e del Lazio, è iniziato a Sabaudia , all'Hotel Oasi di Kufra il XIX Congresso della Società scientifica SIS 118 che proseguirà nei giorni 25 e 26.
Molto ricco il programma dei lavori.
In un mio breve intervento all'inizio dei lavori ho evidenziato la situazione dei  sette PAT (ex PPI ) della provincia di Latina e in particolare di quello di Sabaudia. 
Allo scopo di ricordare come si è arrivati allo stato attuale ecco un breve riepilogo delle norme e dei fatti.
Com'è noto il comma 3 dell’art.10 della legge 833 del 1978 prevede che «Sulla base dei criteri stabiliti con legge regionale i comuni, singoli o associati, o le comunità montane articolano le unità sanitarie locali in distretti sanitari di base, quali strutture tecnico‐funzionali per l’erogazione dei servizi di primo livello e di pronto intervento».
Con la lettera c) dell’art. 15, comma 13 d.l. 95 del 2012, convertito con legge 135 dello stesso anno è stato delegato il Governo, sentita la Conferenza Stato-Regioni ad adeguare gli standard dell’assistenza ospedaliera, ma il d.m.70 del 2 aprile 2015 al punto 9.1.2. ha inteso ridimensionare la Rete territoriale di soccorso andando oltre quella che era stata la delega concessa al Governo stabilendo al punto 9.1.5 la trasformazione dei Punti di Primo Intervento in postazioni medicalizzate del 118.
Il d.p.cm. 12 gennaio 2017 recante la definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza all’art. 3 stabilisce che il livello dell’assistenza distrettuale si articola, tra l’altro nell’emergenza sanitaria territoriale specificando poi all’art. 7 che Il Servizio sanitario nazionale garantisce, in situazioni di emergenza urgenza in ambito territoriale extraospedaliero, interventi sanitari tempestivi e finalizzati alla stabilizzazione del paziente, assicurando il trasporto in condizioni di sicurezza al presidio ospedaliero più appropriato.
Il coordinamento e la gestione dell’attività di emergenza territoriale sono effettuati dalle Centrali operative 118, nell’arco delle 24 ore.
In particolare devono essere garantiti:
a) gli interventi sanitari mediante mezzi di soccorso di base e avanzato, terrestri e aerei, con personale sanitario adeguatamente formato,
b) i trasporti sanitari secondari assistiti e non assistiti,
c) le attività assistenziali e organizzative in occasione di maxiemergenze, eventi a rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico (NBCR),
d) le attività assistenziali in occasione di eventi e manifestazioni programmati, con le modalità fissate dalle regioni e province autonome.
L’attività di emergenza sanitaria territoriale è svolta in modo integrato con le attività di emergenza intraospedaliera assicurate nei PS/DEA e con le attività effettuate nell’ambito dell’Assistenza sanitaria di base e Continuità assistenziale.
Detto d.p.c.m., oltre ad essere cronologicamente successivo al citato d.m. 70/2015, ma anche ratione materiae appare prevalente rispetto al d.m. 70/2015.
In data 30 ottobre 2018 il direttore generale dell’azienda USL Latina presentò alla Conferenza dei Sindaci una proposta per il superamento dei PPI al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero entro il 31 dicembre 2018.
Dal documento presentato risulta che sei dei sette PPI avevano avuto un numero di accessi superiore ai 6.000 (in particolare quello di Sabaudia me aveva avuti 13.400).
A seguito di detta proposta i Sindaci e i Comitati dei cittadini dei Comuni interessati organizzarono una manifestazione il 30 novembre dopo la quale furono ricevuti dal direttore generale il quale si impegnò a rinviare ogni decisione al 31 dicembre dell’anno 2020 previa verifica del numero degli accessi e un nuovo incontro.
Nonostante ciò la Regione Lazio con decreto del Commissario ad acta del 25 luglio 2019, n. 303 (pubblicato sul BUR del 13 agosto 2019, n. 65) recante l’approvazione del Piano di rientro dai disavanzi della sanità stabilì al punto 7.1.3. la trasformazione di tutti i Punti di Primo Intervento della regione (12 di cui i 7 in provincia di Latina) in Punti di erogazione di assistenza primaria entro il 31 dicembre 2019; da una parte omettendo di implementare l’assistenza territoriale, condizione cui era subordinata la predetta “trasformazione” e dall’altra ignorando la numerosità degli accessi in quanto secondo il citato d.m. qualora gli accessi avessero superato le 6.000 unità anno, la responsabilità clinica e organizzativa sarebbe dovuta ricadere sul Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’ospedale di riferimento.
A seguito di alcuni ricorsi al TAR del Lazio promossi solamente da alcuni Sindaci e da alcuni dei Comitati prima dell’udienza, fissata per il 2 dicembre 2019 il presidente della regione Lazio con DCA in data 14 novembre 2019 modificò il Punto 7.1.3. dando atto che le aziende sanitarie interessate avevano già adottato gli atti di loro competenza prevedendo «il servizio, diversamente qualificato, ma in continuità con le funzioni precedentemente svolte, a far data dal 1 gennaio 2020».
Da ciò consegue che i nuovi Punti di Assistenza Territoriale deliberati dal direttore generale dell’azienda USL Latina con atto in data 31 dicembre 2019, n. 1264 devono rispettare quanto previsto dal Punto 1.1.9. dell’allegato n. 1 del DCA 10 novembre 2010, n. 90.
A seguito di ciò, unitamente ai rappresentanti di altri Comitati ho presentato un nuovo ricorso al TAR di Roma.
Il primo marzo 2020 in qualità di promotore del Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia ho inviato una Petizione al Presidente della Camera dei Deputati chiedendo che in occasione della modifica del d.m. 70/2015, prevista dal nuovo Patto della Salute fosse affrontato il problema dell’Emergenza Sanitaria Territoriale anche al fine di armonizzarne l’organizzazione e la denominazione degli ex PPI in tutte le regioni. La petizione è stata assegnata alla XII Commissione.
Il 17 agosto 2020, sempre in qualità di promotore del Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia ho inviato alla Presidente della XII Commissione del Senato un contributo per la riforma del Sistema di emergenza sanitaria territoriale 118.
Il 2 ottobre 2020 il direttore generale dell’azienda USL Latina con una ordinanza ha stabilito la chiusura di tutti i sette PAT della provincia dalle ore 20:00 alle ore 8:00 motivando tale scelta con la necessità di recuperare risorse professionali per rafforzare le postazioni per la somministrazione del vaccino anti Covid-19; questo nonostante il Parlamento avesse previsto un finanziamento ad hoc proprio per evitare che i servizi ordinari subissero un declassamento o una riduzione dell’attività. Ad una mia richiesta di riapertura del servizio nelle ore notturne è stato risposto con un diniego.
Sul n. 2 dell’anno 2020 della rivista “Corti supreme e salute”[1] è stato pubblicato un mio articolo intitolato “Il sistema dell’Emergenza sanitaria territoriale ad una svolta”.
Poiché una mia ulteriore sollecitazione alla nuova direttrice generale a riaprire nelle ore notturne il PPI di Sabaudia non ha ricevuto neanche risposta, sono stato costretto in data 20 giugno 2021 ad inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina che è stata archiviata senza che potessi presentare opposizione perché ricoverato a seguito di un intervento chirurgico, per cui, non appena possibile, ho provveduto ad inviare una nuova segnalazione alla Corte dei conti per danno da disservizio in data 23 luglio 2021.
A seguito dell’adozione del nuovo atto aziendale da parte della direttrice generale dell’azienda USL Latina (deliberazione 30 novembre 2021, n. 1216) avendo constatato tra le funzioni distrettuali l’assenza dell’Emergenza Sanitaria Territoriale ho provveduto a presentare formale opposizione alla Regione Lazio con lettera in data 23 dicembre2021, inviando copia della stessa anche al Ministero della salute, Direzione generale della programmazione, ufficio LEA, in quanto non viene garantito questo Livello Essenziale di assistenza. Fino ad ora l’atto aziendale non è stato approvato dalla Regione, ma il PAT seguita a rimanere chiuso durante la notte anche se le motivazioni che erano poste alla base della citata ordinanza sono oramai venute meno.
I PAT presenti nelle altre province del Lazio sono attivi tutti h24.
A ciò si aggiunga che secondo quanto risulterebbe all’Ordine dei medici della provincia di Latina[2] presso i PAT verrebbero utilizzati medici della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) per la copertura dei turni che sarebbero privi dell’attestato previsto dal comma 1 dell’art. 96 dell’accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 29 luglio 2009.
In questi giorni Quotidiano Sanità ha pubblicato la bozza del cosiddetto d.m. 71 recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” che a questo punto avrebbe dovuto prevedere i presìdi per l’Emergenza Sanitaria Territoriale, mentre invece ignora completamente la questione.
Ho provveduto a segnalare al Ministero della salute il problema affinché si possa intervenire: da una parte integrando la citata bozza per la parte mancante[3] e poi ridisegnando a livello legislativo un Sistema dell’Emergenza Urgenza integrato ospedale-territorio affidato ad un Dipartimento strutturale (con autorità sovraordinata rispetto alle unità operative o servizi che lo compongono) e transmurale (di raccordo tra ospedale e territorio). Naturalmente in questo caso il personale utilizzato dovrà essere tutto a rapporto d’impiego (contratto a tempo indeterminato ex CCNL vigente) e avere la medesima formazione professionale a livello di specializzazione universitaria (fatte salve le eventuali deroghe di legge per la stabilizzazione del personale oggi in servizio).
[1] Diretta dal prof. Renato Balduzzi, già Ministro della salute dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013
[2] Ordine dei Medici della provincia di Latina, Comunicato del 12 gennaio 2019
[3] Ma sembra che manchi anche l’assistenza farmaceutica

martedì 8 marzo 2022

Gli ospedali di Latina e Formia, sede di DEA saranno digitalizzati


La Regione Lazio con deliberazione della Giunta regionale n. 75 del 25 febbraio 2022 al fine di dare attuazione alla Missione 6 - Component C2.1 (aggiornamento tecnologico digitale) del  PNRR, per la parte di propria competenza ha provveduto ad individuare gli interventi strategici regionali per la digitalizzazione delle Aziende Sanitarie Ospedaliere sede di DEA di I o II Livello da finanziare con le risorse di cui al PNRR che verranno assegnate alla Regione Lazio, così come distinti nelle seguenti quattro macrocategorie:
1. Cartella informatizzata/Fascicolo sanitario elettronico/Dossier sanitario elettronico;
2. Sistemi di implementazione telemedicina
3. Logistica ospedaliera
4. Upgrade HW e sistemi infrastrutturali
Per quanto riguarda gli interventi di cui ai punti 1 e 2  l'attuazione spetta alla regione mentre per quanto riguarda i punti 3 e 4 dovranno provvedere le aziende sanitarie.
In particolare per quanto riguarda l'azienda USL Latina sono previsti i seguenti interventi per gli ospedali di Latina e Formia sede di DEA:
3 Logistica ospedaliera
Armadi informatizzati
Carrelli informatizzati 
Dispositivi, Robotica e Droni
4 Upgrade HW e sistemi infrastrutturali
Cablaggio/Lavori LAN  e Wi-Fi
Postazioni (Hardware per postazioni di lavoro, PC fissi, portatili, scanner, stampanti, etichettatrici, tablet, antenne wi-fi)
Carrelli informatizzati
Licenze software e hardware da acquistare per le tecnologie della categoria
Sistemi infrastrutturali per Business Continuity, Disaster Recovery e Cloud
Implementazione della connettività, del backup e della messa in sicurezza dei dati
Piattaforma applicativa di cartella clinica, fascicolo sanitario elettronico e dossier sanitario elettronico
Sistemi di implementazione telemedicina
Dispositivi, Robotica e Droni
Si tratterà di una svolta epocale nell'assistenza sanitaria nella provincia di Latina che farà fare un salto di qualità ai due ospedali sede di DEA.