Il Partito Democratico di Sabaudia, di fronte ad una politica caratterizzata da una cattiva gestione delle risorse da parte del centro destra in tema di Sanità, si è mobilitato contro i tagli e l’indebolimento delle strutture pubbliche per riaffermare i principi del diritto allo studio e alla salute nel territorio provinciale. Il servizio sanitario pontino è stressato dalla visione politica del centro destra, che si preoccupa solo di alcune logiche campanilistiche affrontando in modo superficiale il riassetto tra servizi ospedalieri e territoriali.
A questa logica che danneggia i cittadini deve essere opposta una politica della riorganizzazione e valorizzazione del sistema sanitario pontino.
La struttura della ASL sita in via Conte Verde, da tempo rappresenta l’unico presidio locale della sanità pubblica di Sabaudia.
Negli anni scorsi le amministrazioni regionali di centro sinistra avevano fatto investimenti per la ristrutturazione dell’immobile e per l’acquisizione di alcune attrezzature sanitarie.
Qualificati professionisti erano riusciti a costruire una organizzazione, facendo crescere le professionalità , per dare una risposta qualificata a patologie che un tempo non trovavano alcuna risposta a livello locale, per cui i pazienti cronici ed anziani affetti da molte malattie erano costretti a recarsi a Roma per essere curati, affrontando gravissimi disagi.
La Direzione Generale della ASL in attuazione del Piano di rientro dal disavanzo, nell’ottobre scorso aveva approvato una deliberazione in cui era prevista tra i presidi di prossimità la Struttura sanitaria territoriale di Sabaudia assegnandole la tipologia di : Ambulatorio polifunzionale con modulo di emergenza di tipo “a”.
Questo progetto, prevedeva la collocazione della nostra struttura a valenza provinciale con una serie di funzioni di base “core” comprendenti la continuità assistenziale, la radiologia ed il centro prelievi ed alcune specialità mediche utili a individuare e gestire in modo protratto le condizioni di cronicità e le patologie neoplastiche.
In quest’ottica il Gruppo PD aveva presentato una mozione che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.
Il Decreto n. 40/2011 con cui la Presidente Polverini, in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del Sevizio Sanitario Regionale ha emanato alcune linee di indirizzo per l’adozione dell’atto aziendale delle Aziende sanitarie della Regione Lazio, colpisce pesantemente anche l’organizzazione dei servizi territoriali della nostra ASL Latina ed ha bloccato l’applicazione del progetto approvato dalla vecchia Direzione della ASL.
Nel frattempo lo stato dei servizi della nostra unica struttura sanitaria pubblica si aggravano ogni giorno di più ed i pazienti sono costretti a recarsi a Latina, Terracina e Roma per ottenere assistenza.
In base alla legge sono stati definiti i Livelli Essenziali di Assistenza ( LEA ) che devono essere garantiti a tutti i cittadini ( che per questo hanno pagato i contributi ), siano essi di Milano o di Palermo.
I sabaudiani hanno diritto alla stessa qualità di salute dei romani e per questo il Partito democratico seguiterà a battersi a tutti i livelli per ripristinare la funzionalità del nostro Poliambulatorio con nuovo personale e risorse.
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