Il 16 e 17 settembre, nel decennale della approvazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, si tiene a Firenze la 5a Conferenza Nazionale sulle politiche della disabilità, mettendo a confronto istituzioni, operatori del settore, parti sociali e, naturalmente, organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità.
L’evento, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali assieme al Comune di Firenze, si tiene alla Fortezza da Basso.
La Conferenza sarà dedicata soprattutto alla discussione attorno al ‘Programma Biennale di Azione sulla disabilità’, che sarà definitivamente approvato entro il mese di ottobre. Verranno affrontati i temi più significativi per quel che riguarda l’area della disabilità quali la scuola, la salute, il percorso di costruzione di una vita indipendente, il lavoro, l’accessibilità.
Nella seduta di ieri è iniziato l'esame della proposta per il programma di azione per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità e che sarà posto all'ordine del giorno della Conferenza Unificata.
La Coordinatrice della Commissione politiche sociali della Conferenza Stato regioni Rita Visini, Assessore della regione Lazio ha dichiarato: “Il sostegno alle persone diversamente abili è uno dei temi centrali, uno dei cardini su cui poggia ogni moderno sistema di welfare. E non è certo un caso che oggi gli Assessori alle politiche sociali di tute le Regioni abbiano voluto convocare proprio qui a Firenze in occasione della “V Conferenza Nazionale sulle politiche della disabilità” una riunione monotematica dedicata proprio ai prossimi sviluppi e alle applicazioni più concrete su questo tema”
In primo luogo saranno identificate le azioni da compiere: legislative, programmatorie e operative.
Il secondo punto saranno definiti i soggetti istituzionali coinvolti e le loro responsabilità, con la l’individuazione dei soggetti promotori e di quelli promotori per la migliore governance possibile.
Infine i soggetti destinatari finali del piano, ognuno dei quali ha necessità – per le caratteristiche specifiche di ogni disabilità – di attenzioni specifiche, quasi ‘individuali’.
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