martedì 20 settembre 2016

MENTRE SI CERCA DI CHIUDERE I PPI ECCO LE LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER PROMUOVERNE LA CREAZIONE PER LA RIDUZIONE DEGLI ACCESSI IMPROPRI AL PS

Molti lettori mi hanno chiesto di sapere quali sono i compiti dei PPI.
Il Ministero della salute da tempo ha predisposto delle Linee Guida per la riduzione degli accessi impropri al PS proprio valorizzando i Punti di Primo Intervento (PPI) 
Sono denominati Punti di Primo Intervento quelle strutture che, distribuite omogeneamente sul territorio e con orario di attività articolato nell'arco delle 12 o 24 ore giornaliere secondo le esigenze locali, dispongono di competenze cliniche e strumentali adeguate a fronteggiare e stabilizzare, temporaneamente, le emergenze  fino alla loro attribuzione al Pronto Soccorso dell'Ospedale di riferimento ed in grado di fornire risposte a situazioni di minore criticità e bassa complessità.
Si distinguono in:
• Punti di Primo Intervento situati nell'ambito di Presidi delle Aziende Sanitarie Locali, individuati dopo l'attuazione della riorganizzazione della rete ospedaliera;
• Punti di Primo Intervento temporanei, fissi o mobili, organizzati per esigenze stagionali in località turistiche ed in occasione di manifestazioni di massa, sportive, culturali e religiose.
Il Punto di Primo Intervento è di norma una postazione territoriale della rete dell'Emergenza-Urgenza, presso cui operano i Medici dell'Emergenza Territoriale (MET).
I Punti di Primo Intervento devono garantire una prima risposta sanitaria all'Emergenza-Urgenza sul territorio ed operare, in stretto collegamento funzionale con le altre Unità Operative del DEA, sulla base di un comune codice di comportamento assistenziale per realizzare la continuità terapeutica tra il territorio e l'ambiente ospedaliero. Tutti i Punti di Primo Intervento devono afferire al D.E.A.
Nei Punti di Primo Intervento non si effettuano ricoveri urgenti né si attivano procedure di accettazione in urgenza. 
La loro attivazione permette, in alcuni casi, una razionalizzazione della rete dei Pronto Soccorso, riconvertendo strutture non in grado di mantenere standard elevati di prestazioni e, in altri casi, in particolare in zone disagiate, costituisce un riferimento sanitario in h 24 per la popolazione.
Così mentre da una parte si cerca di promuovere la nascita dei PPI, dall'altra si vogliono chiudere.

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