Sul supplemento del quotidiano "La repubblica" di oggi 11 maggio è stato pubblicato uno studio dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani diretto da carlo Cottarelli in cui si parla anche della sanità e di come siano stati tagliati in questi anni molti posti letto, mettendo a confronto il rapporto tra posti letto popolazione dell'Italia con quello del resto del mondo.
Si tratta di un tema che ho approfondito da tempo.
In primo luogo occorre ricordare che lo standard dei posti letto è stato ridefinito da ultimo con il decreto interministeriale n. 70/2015 firmato dalla Lorenzin e da Padoan ma dopo il parere favorevole della conferenza Stato-Regioni, per cui il rapporto del 3,7 (3x1000 p.l. acuti + 0,7x1000 p.l. riabilitazione) non è stato imposto dal cielo, ma è frutto di una scelta che è stata condivisa da tutti i presidenti (o dai loro rappresentanti delle regioni).
Il problema è che in molte parti d'Italia, ma anche nel Lazio, il rapporto non è stato applicato tenendo conto della popolazione delle province e quindi assicurando il mantenimento del rapporto in ognuna di esse, ma a livello regionale per cui a Roma troviamo un rapporto più elevato mentre nelle province abbiamo un rapporto più basso.
La Regione Lazio ha recepito il DM 70 con il DCA U00257/2017 stabilendo i posti letto delle varie strutture pubbliche e private.
Ma non basta, perché benché i dati demografici siano uno dei dati più trasparente nel nostro Paese, mentre la popolazione della provincia di Latina saliva, i letti diminuivano, così il rapporto è sceso sempre più.
Il risultato si può vedere nel grafico che ho pubblicato.
Siamo anche ben al disotto dello standard atteso.
Attualmente il rapporto complessivo dei posti letto (pubblici e accreditati) della provincia per acuti è del 2,26x1000 anziché del 3,00x1000.
A questo dobbiamo aggiungere che quando sono stati chiusi molti ospedali non sono stati riconvertiti in servizi territoriali.
Nel ranking mondiale (indexmundi.com) del rapporto posti letto per abitante al primo posto c'è il Principato di Monaco con il 13,8x1000, l'Italia è al 67° posto; se Latina fosse uno Stato sovrano sarebbe collocata intorno al 100° posto dopo le isole Fiji e Panama...
Ma questo è il dato complessivo, se poi andiamo più in particolare scopriamo che all'inizio della pandemia ci mancavano i posti letto di terapia intensiva, quelli di malattie infettive, non c'era un posto di pneumologia, ecc. ecc.
Anche i dati epidemiologici sono stati ignorati, così mentre i casi di tumore in base al Registro dei Tumori della provincia di Latina salivano sono stati tagliati i letti oncologici di Gaeta.
Maggiori dettagli si troveranno nel mio prossimo "Libro bianco sulla sanità della provincia di Latina"
Nel ranking mondiale (indexmundi.com) del rapporto posti letto per abitante al primo posto c'è il Principato di Monaco con il 13,8x1000, l'Italia è al 67° posto; se Latina fosse uno Stato sovrano sarebbe collocata intorno al 100° posto dopo le isole Fiji e Panama...
Ma questo è il dato complessivo, se poi andiamo più in particolare scopriamo che all'inizio della pandemia ci mancavano i posti letto di terapia intensiva, quelli di malattie infettive, non c'era un posto di pneumologia, ecc. ecc.
Anche i dati epidemiologici sono stati ignorati, così mentre i casi di tumore in base al Registro dei Tumori della provincia di Latina salivano sono stati tagliati i letti oncologici di Gaeta.
Maggiori dettagli si troveranno nel mio prossimo "Libro bianco sulla sanità della provincia di Latina"
Nessun commento:
Posta un commento