domenica 2 giugno 2013

La riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali disposta dal commissario straordinario

E’ passata un poco sotto silenzio la pubblicazione avvenuta in questi giorni della deliberazione n. 42 adottata dal Commissario straordinario il 24 maggio scorso, che ha per oggetto la modifica dell’assetto organizzativo dell’ente comunale.
Con questo atto viene di fatto modificata la struttura organizzativa sostituendo quella che ha accompagnato la gestione del centro destra di questi ultimi anni, affidata nel 2007 ad un consulente esterno e costata una somma rilevante alla collettività.
Più volte, a suo tempo, ho segnalato come la predisposizione dell’organizzazione interna fosse un provvedimento di stretta competenza del Segretario generale, proprio per le capacità professionali proprie della qualifica e per la conoscenza che questa figura ha della macchina amministrativa interna e che l’affidamento di questo adempimento all’esterno non avesse dato alcun contributo positivo alla funzionalità dell’Ente, ma anzi presentasse numerosi elementi negativi e in contrasto con la normativa vigente, come ad esempio quello di porre i responsabili dei settori alle dirette dipendenze del Sindaco.
In sostanza il nuovo organigramma mira ad adempiere ad una serie di obblighi previsti dalla norme sopravvenute e tiene conto della situazione finanziaria dell’ente, mediante:
a)    Creazione di una struttura piramidale che valorizza il ruolo del Segretario generale e della sua funzione di coordinamento del dirigente dell’area tecnica e dei responsabili dei settori
b)     Riduzione del numero complessivo dei settori e quindi dei centri decisionali, nonché dei costi
c)     Razionalizzazione funzionale degli uffici
Sulla base di questo provvedimento - che non è costato nulla - il Segretario generale dovrà provvedere ad avviare la procedura per l’affidamento della responsabilità dei nuovi settori mediante un bando interno e la conseguente stipula di contratti a tempo determinato della durata di almeno tre anni, superando così un altro inconveniente rilevato nel passato, che era basato sull’affidamento diretto degli incarichi da parte del Sindaco con propri decreti, cui sono seguite numerose proroghe, giunte fino ad oggi; questo sistema oltre a non rispettare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, poneva i titolari di posizione organizzativa in posizioni di debolezza nei confronti degli organi politici.
Nell’affidamento dei nuovi incarichi, oltre al rispetto delle professionalità, dovrà essere avviata anche la rotazione dei responsabili dei settori prevista sin dal D.lgs. 29/93 ed oggi resa obbligatoria dal decreto anticorruzione.
La Polizia locale e il servizio di pianificazione e controllo sono posti, giustamente in staff al Sindaco e quindi mi auguro che, anche grazie alla deliberazione 19/2013, finalmente decollino i controlli interni.
Anche l’avvocatura è posta in staff al Sindaco e viene affermata la volontà di superare la costosa consulenza in atto, anch’essa oggetto di ripetute segnalazioni da parte mia, a causa del mancato ricorso a procedure trasparenti per l’affidamento dell’incarico.
Un elemento negativo, almeno dai documenti forniti, è rappresentato dal fatto che non vi è traccia degli adempimenti previsti dall’art.6 della L.150/2000, secondo cui ogni ente dovrebbe avere un addetto alla comunicazione.
Qualche perplessità resta in merito all’affidamento della gestione del sistema informatico (posto sotto il Settore ambiente), una risorsa da tempo non adeguatamente valorizzata all’interno del nostro Comune.

Comunque, come si vede ci sono molti elementi positivi, ma il problema ora è quello di capire chi dovrà dare applicazione a questa nuova organizzazione: sarà l’ex Sindaco Lucci, che aveva approvato in qualità di vice sindaco quella vecchia o proprio l’ex assessore al personale Secci, i quali non hanno mai accolto le osservazioni mie e della Commissione vigilanza circa i problemi rilevati?

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