E’ passata un poco sotto silenzio la
pubblicazione avvenuta in questi giorni della deliberazione n. 42 adottata dal
Commissario straordinario il 24 maggio scorso, che ha per oggetto la modifica
dell’assetto organizzativo dell’ente comunale.
Con questo atto viene di fatto modificata la
struttura organizzativa sostituendo quella che ha accompagnato la gestione del
centro destra di questi ultimi anni, affidata nel 2007 ad un consulente esterno
e costata una somma rilevante alla collettività.
Più volte, a suo tempo, ho segnalato come la
predisposizione dell’organizzazione interna fosse un provvedimento di stretta
competenza del Segretario generale, proprio per le capacità professionali
proprie della qualifica e per la conoscenza che questa figura ha della macchina
amministrativa interna e che l’affidamento di questo adempimento all’esterno
non avesse dato alcun contributo positivo alla funzionalità dell’Ente, ma anzi
presentasse numerosi elementi negativi e in contrasto con la normativa vigente,
come ad esempio quello di porre i responsabili dei settori alle dirette
dipendenze del Sindaco.
In sostanza il nuovo organigramma mira ad
adempiere ad una serie di obblighi previsti dalla norme sopravvenute e tiene
conto della situazione finanziaria dell’ente, mediante:
a) Creazione di una struttura piramidale che
valorizza il ruolo del Segretario generale e della sua funzione di
coordinamento del dirigente dell’area tecnica e dei responsabili dei settori
b) Riduzione del numero complessivo dei settori
e quindi dei centri decisionali, nonché dei costi
c) Razionalizzazione funzionale degli uffici
Sulla base di questo provvedimento - che non
è costato nulla - il Segretario generale dovrà provvedere ad avviare la
procedura per l’affidamento della responsabilità dei nuovi settori mediante un
bando interno e la conseguente stipula di contratti a tempo determinato della
durata di almeno tre anni, superando così un altro inconveniente rilevato nel
passato, che era basato sull’affidamento diretto degli incarichi da parte del
Sindaco con propri decreti, cui sono seguite numerose proroghe, giunte fino ad
oggi; questo sistema oltre a non rispettare il Contratto Collettivo Nazionale
di Lavoro, poneva i titolari di posizione organizzativa in posizioni di
debolezza nei confronti degli organi politici.
Nell’affidamento dei nuovi incarichi, oltre
al rispetto delle professionalità, dovrà essere avviata anche la rotazione dei
responsabili dei settori prevista sin dal D.lgs. 29/93 ed oggi resa
obbligatoria dal decreto anticorruzione.
La Polizia locale e il servizio di
pianificazione e controllo sono posti, giustamente in staff al Sindaco e quindi
mi auguro che, anche grazie alla deliberazione 19/2013, finalmente decollino i
controlli interni.
Anche l’avvocatura è posta in staff al Sindaco
e viene affermata la volontà di superare la costosa consulenza in atto,
anch’essa oggetto di ripetute segnalazioni da parte mia, a causa del mancato
ricorso a procedure trasparenti per l’affidamento dell’incarico.
Un elemento negativo, almeno dai documenti
forniti, è rappresentato dal fatto che non vi è traccia degli adempimenti previsti
dall’art.6 della L.150/2000, secondo cui ogni ente dovrebbe avere un addetto
alla comunicazione.
Qualche perplessità resta in merito
all’affidamento della gestione del sistema informatico (posto sotto il Settore
ambiente), una risorsa da tempo non adeguatamente valorizzata all’interno del
nostro Comune.
Comunque, come si vede ci sono molti elementi
positivi, ma il problema ora è quello di capire chi dovrà dare applicazione a
questa nuova organizzazione: sarà l’ex Sindaco Lucci, che aveva approvato in
qualità di vice sindaco quella vecchia o proprio l’ex assessore al personale
Secci, i quali non hanno mai accolto le osservazioni mie e della Commissione
vigilanza circa i problemi rilevati?
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