lunedì 7 novembre 2016

SEICENTO SINDACI D'ITALIA A MONTECITORIO : PER UNA CONOSCENZA DIRETTA DEI PROBLEMI

Oggi la Presidente della Camera dei deputati on.le Boldrini ha aperto le porte dell'Aula di Montecitorio a oltre 600 sindaci di tutta Italia, e fra loro in particolare ai sindaci delle zone terremotate di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, per una giornata di confronto stringente sulle urgenze del Paese.
A partire dalle ore 11, i sindaci hanno discusso con presidenti delle Commissioni parlamentari e con i rappresentanti del Governo su alcuni grandi temi: ambiente, piccoli Comuni, cultura, politiche di genere, accoglienza e integrazione, welfare.
In apertura, dopo l'intervento introduttivo della Presidente delle Camera, Laura Boldrini, hanno preso la parola i sindaci Alemanno (Norcia), D'Alonzo (Crognaleto), Pirozzi (Amatrice) e Rinaldi (Ussita), provenienti da quattro fra i centri più colpiti dai terremoti di agosto e ottobre.
A seguire, ognuno su uno dei temi in discussione, sono intervenuti loro colleghi Pizzarotti (Parma), Gallello (Gasperina), De Ruggieri (Matera), Palazzi (Mantova), Merola (Bologna), Gori (Bergamo), , Nogarin (Livorno) e Petrangeli (Rieti).
Purtroppo era assente Giusi Nicolini  Sindaca di Lampedusa.
I Sindaci si sono confrontati con loro i Presidenti di Commissione della Camera Ermete Realacci (ambiente), Flavia Piccoli Nardelli (cultura, scienza e istruzione), Andrea Mazziotti di Celso (affari costituzionali) e Mario Marazziti (affari sociali).
In conclusione il Presidente dell'Anci, Antonio Decaro, il Presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Enzo Bianco, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Claudio De Vincenti, e il Ministro dell'Interno Angelino Alfano.
L'incontro, organizzato in collaborazione con l'Anci, è stato trasmesso in diretta dalla Rai, e dal canale satellitare della Camera.
Si è trattato di un incontro molto interessante che potrebbe essere ripetuto.
Questa è la dimostrazione che se la Camera fosse gestita in maniera più aperta, come avviene negli (USA) dando più spazio ai momenti di ascolto non ci sarebbe bisogno di creare un Senato delle regioni e dei Sindaci. 

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