lunedì 28 novembre 2016

LA NOTA INTEGRATIVA AL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO PER L’ANNO 2017 E PER IL TRIENNIO 2017 – 2019 DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Quest'anno la proposta di bilancio dello Stato per il 2017 è stata accompagnata da una nota integrativa per ogni Ministero; quello della salute ha fornito un documento che è possibile trovare online e dal quale ho estratto una parte.
"Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, come altri servizi sanitari di altri Paesi, è finanziato dalla fiscalità generale, e quindi risente dell’attuale difficile contesto economico-finanziario. Malgrado ciò è ancora oggi considerato dall'Organizzazione mondiale della sanità uno dei primi in Europa e nel mondo, sulla base di tre indicatori fondamentali: il miglioramento dello stato complessivo della salute della popolazione, la risposta alle aspettative di salute e di assistenza sanitaria dei cittadini e l'assicurazione delle cure sanitarie a tutta la popolazione. La promozione della salute è un fattore determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario. Un quadro che unisce stili di vita, diagnosi precoce, vaccini e prevenzione degli incidenti a casa, al lavoro, in strada e nel tempo libero, la sicurezza di ciò che mangiamo e beviamo, la protezione dei bambini da giochi e prodotti pericolosi, e dei giovani da stili di vita ed abitudini dannose, la cura e la riabilitazione. L'obiettivo primario, nel corso del 2017, dovrà pertanto essere quello di mantenere e consolidare i risultati quali-quantitativi raggiunti in questi settori. A complicare le problematiche del quadro complessivo, anche nel corso del 2017 continueranno con ogni probabilità gli importanti movimenti migratori in atto da tempo, e di conseguenza l’Amministrazione sanitaria centrale verrà coinvolta a diversi livelli (Uffici periferici, nuovo piano di prevenzione vaccinale, campagne informative connesse). L’attività di comunicazione e informazione istituzionale andrà potenziata attraverso interventi programmati volti anche ad aumentare la responsabilizzazione del cittadino, al fine di consentire una partecipazione consapevole e non passiva al processo di promozione e cura della salute. Oltre che nel settore vaccinale, tra l’altro, si agirà anche per incidere sulla percezione della ricerca sanitaria da parte della collettività, evidenziandone non solo l’utilità immediata, ma anche la funzione strategica, in rapporto alle possibili significative riduzioni di spesa futura generate dai brevetti che saranno realizzati tramite i relativi investimenti nel settore. Tutto ciò si affianca agli obiettivi di realizzare una riqualificazione della spesa destinata all'assistenza sanitaria, alla prevenzione, alla riabilitazione ed alla ricerca sanitaria, e di facilitare il coordinamento dei diversi attori pubblici impegnati nella sanità in senso ampio, a vantaggio dell'efficienza nell'uso delle risorse Pagina 2 e della crescita degli investimenti. In questa direzione nell'ambito del SSN occorrerà proseguire nell'azione di riorganizzazione e di razionalizzazione dell’assistenza ospedaliera, in generale potenziando l’attuale supporto alle Regioni in Piano di rientro od in difficoltà, ma senza dimenticare di favorire lo spostamento sul territorio del trattamento socio-sanitario delle principali patologie croniche (Dipartimenti territoriali, Case della Salute, forme di aggregazione dei Medici di Medicina Generale), anche in considerazione delle difficoltà economiche che interessano sempre più vasti strati della popolazione, e che quindi obbligano l’Amministrazione a rendere sempre più accessibili e fruibili i servizi sanitari rispetto al passato, riducendo le barriere economiche e le barriere territoriali, ed anche potenziando aspetti di umanizzazione delle cure, che sempre più hanno come utenti persone in difficoltà economica. Merita infine, per quanto sopra detto, di essere rafforzato il ruolo propulsivo dell’Italia nelle politiche del Mediterraneo, e quindi Il Ministero della Salute sarà impegnato anche nel valorizzare la collaborazione con l’Unione europea, per individuare strategie di risposta comuni agli impatti derivanti dai cambiamenti climatici associati e dai processi di migrazione, di mobilità e di globalizzazione, e che rappresentano fenomeni assai significativi per la salute pubblica. In questo contesto, un punto focale è rappresentato dalla sicurezza e dalla qualità dell’acqua di uso umano e dal suo corretto utilizzo. Questi obiettivi strategici della politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità e vincoli, come illustrato nel proseguo, andranno a incidere sulle seguenti macroaree: 
1. prevenzione; 
2. comunicazione; 
3. politiche in materia di ricerca sanitaria; 
4. politiche sanitarie internazionali; 
5. promozione della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza sanitaria; 
6. sistema informativo e statistico sanitario; 
7. dispositivi medici, stupefacenti e altri prodotti di interesse sanitario; 
8. promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti; 
9. politiche per l’efficienza gestionale.
Qui potete trovare il documento integrale:

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