Finalmente il 3 novembre la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge n. 4080 sul cinema e l'audiovisivo, di cui avevo preannunciato l'esame qualche giorno fa.
Il provvedimento è finalizzato a definire i principi fondamentali dell'intervento pubblico a sostegno del cinema e dell'audiovisivo, in quanto attività di rilevante interesse generale, e a disciplinarne le modalità.
Tra le principali novità: l'istituzione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l'audiovisivo – una dotazione minima di 400 milioni annui - che, alla stregua del modello francese, verrà alimentato direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva, della distribuzione cinematografica, della proiezione cinematografica e dall’erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione.
Nessuna nuova tassa, dunque, ma un virtuoso meccanismo di “autofinanziamento”della filiera produttiva che viene incentivata a investire e innovare.
Le risorse del Fondo saranno ripartite fra diverse tipologie di intervento:
La prima tipologia è costituita dagli incentivi fiscali. In particolare si riconduce ad unità sistematica la disciplina del cosiddetto tax credit, del quale adesso potranno beneficiare le imprese di produzione, distribuzione, post-produzione, esercizio cinematografico, le industrie tecniche, le imprese italiane che lavorano per produzioni straniere, le imprese esterne al settore che investono nel cinema italiano. In linea generale, le aliquote potranno essere modulabili e, in alcuni casi, ne potrà essere elevato l'ammontare. Inoltre, il tax credit aumenta fino al 40 per cento per i produttori indipendenti che distribuiscono il film in proprio e per le imprese esterne che investono in film che accedono ai contributi selettivi.
Una seconda tipologia di intervento sono i c.d. contributi automatici che, diversamente dall’attuale meccanismo di attribuzione dei finanziamenti autorizzati dalla Commissione per la cinematografia, saranno assegnati secondo parametri oggettivi che terranno conto dei risultati economici, artistici e di diffusione, dei premi ricevuti e del successo in sala, dando la possibilità ai produttori e ai distributori cinematografici e audiovisivi di riceve un contributo per realizzare nuove produzioni.
La terza tipologia di intervento è l’introduzione dei c.d. contributi selettivi, equivalenti al 18% del Fondo che sarà destinato, in particolare, alle opere prime e seconde, alle opere realizzate da giovani autori, alle opere di particolare qualità artistica, alle start-up, alle piccole sale (con particolare riferimento ai comuni aventi meno di 15.000 abitanti), ai festival e delle rassegne di qualità e per le attività di Biennale di Venezia, Istituto Luce Cinecittà e Centro sperimentale di cinematografia.
Una quarta tipologia di intervento è costituita dai contributi per attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva da parte di enti pubblici e privati, università, Istituzioni AFAM, enti di ricerca, fondazioni, comitati ed associazioni culturali e di categoria. Inoltre, un importo pari ad almeno il 3 per cento del Fondo sarà destinato, di concerto con il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ad azioni di potenziamento delle competenze cinematografiche ed audiovisive degli studenti, obiettivi già indicati dalla legge sulla Buona scuola.
Nell'ambito del Fondo sono previste, poi, due sezioni destinate a finanziare due Piani straordinari. 130 milioni per cinque anni destinati al Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e 30 milioni di euro per il triennio 2017-2019 al Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.
Altro importante intervento è l’istituzione del Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo che, in sostituzione della Sezione Cinema della Consulta dello Spettacolo, svolgerà attività di elaborazione delle politiche di settore, con particolare riferimento alla definizione degli indirizzi e dei criteri generali di investimento a sostegno delle attività cinematografiche e audiovisive.
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