domenica 6 novembre 2016

LA CAMERA DEI DEPUTATI DOMANI ESAMINA UNA MOZIONE PER MIGLIORARE LA NORMATIVA SULLE COOPERATIVE SOCIALI

Domani 8 novembre è prevista alla Camera la discussione sulla mozione dell'On.le Ciprini sulle cooperative sociali per impegnare il Governo  "ad adottare iniziative normative volte a prevedere un idoneo regime di incompatibilità tra incarico politico-istituzionale e carica di amministratore e/o dirigente di società cooperativa o consorzio di cooperative al fine di elidere rapporti tra il mondo economico-cooperativo e il mondo politico, in modo tale da evitare conflitti di interesse e garantire che l'assegnazione di servizi, somministrazioni o appalti con le pubbliche amministrazioni risponda a requisiti di trasparenza e piena tutela dell'interesse pubblico; ad assumere iniziative normative volte ad eliminare il criterio del massimo ribasso per l'aggiudicazione degli appalti pubblici introducendo un sistema di qualificazione delle imprese cooperative che privilegi le cooperative virtuose che garantiscono il rispetto delle normative contrattuali e trattamenti retributivi, e contributivi dei dipendenti analoghi a quelli previsti per i dipendenti delle altre imprese, al fine di garantire che le società cooperative affidatarie di servizi, opere o prestazioni pubbliche, rispondano ai requisiti di trasparenza contabile e trattamento retributivo dei lavoratori conforme alla Costituzione e che rispondano effettivamente anche ai requisiti della normativa sulla cooperazione; 
a intraprendere iniziative normative volte a limitare drasticamente il ricorso da parte delle cooperative alla raccolta di denaro attraverso il cosiddetto «prestito sociale», prevedendo controlli adeguati e la fissazione di stringenti parametri di liquidità, di solidità finanziaria, di trasparenza, di informazione e di pubblicità dei bilanci e degli investimenti da parte delle cooperative a favore del socio aderente al prestito; 
ad adottare ogni iniziativa normativa diretta a rafforzare la tutela dei lavoratori soci di cooperativa dal punto di vista contrattuale, retributivo e normativo; 
ad assumere ogni iniziativa, anche di natura normativa, affinché siano riconosciuti ai soci lavoratori di cooperativa i trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale del medesimo settore, attraverso specifiche determinazioni da inserire ope legis negli statuti delle cooperative medesime; 
ad adottare le opportune iniziative normative finalizzate a rendere «esclusivo» lo spirito mutualistico delle cooperative, anche rafforzando la partecipazione dei soci ai processi decisionali delle loro imprese, fornendo adeguati strumenti di protezione contro gli atti e i comportamenti degli amministratori che danneggiano la cooperativa o i soci stessi violando la finalità mutualistica della società; 
a porre in essere tutte le possibili iniziative, anche normative, finalizzate a rafforzare l'accertamento, la vigilanza e il controllo in ordine al rispetto del requisito della mutualità delle cooperative, ponendo competenze di intervento ed accertamento delle caratteristiche mutualistiche in capo ai competenti servizi territoriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e non più del Ministero dello sviluppo economico, con la previsione di idonee sanzioni, risorse finanziarie adeguate e sufficienti per le ispezioni e i controlli e provvedimenti di commissariamento o scioglimento a fronte di palesi irregolarità, ed estendendo tale attività di vigilanza e controllo anche nei confronti degli enti cooperativi aderenti alle associazioni nazionali di rappresentanza; 
ad agire sul piano della prevenzione e del contrasto agli abusi della pratica delle «esternalizzazioni» aziendali della manodopera connessi con l'impiego negli appalti nei vari settori (dal sociale alla logistica), assumendo ogni iniziativa utile per equiparare il trattamento contrattuale e retributivo dei lavoratori impiegati negli appalti a quello applicato ai dipendenti dell'impresa committente.
Il testo integrale lo trovaTe qui:

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