lunedì 21 novembre 2016

IL NUOVO SENATO SE PASSERA' LA RIFORMA APPROVATA A MAGGIORANZA DAL PARLAMENTO

Com'è noto la Costituzione attualmente prevede che  le due Camere rappresentano la Nazione e hanno gli stessi identici poteri. Votano la fiducia al governo e possono sfiduciarlo, e devono approvare entrambe lo stesso testo affinché diventi legge dello stato. 
Nel caso in cui la riforma costituzionale venisse approvata, il Senato vedrà diminuire molte delle sue funzioni attuali, specie quelle relative all'attività legislativa. 
Il governo non avrà più bisogno della fiducia del Senato.
Il Senato però assumerà un ruolo specifico nel raccordo tra i livelli istituzionali e nella valutazione dell’amministrazione pubblica.
Con la riforma sarà necessaria l’approvazione del Senato solo per alcuni tipi di legge: quelle sul sistema costituzionale e le garanzie ad esso connesse, quelle che riguardano il Senato o lo status di senatore e quelle che disciplinano l’ordinamento degli enti territoriali. 
Le proposte di legge che ricadono in queste categorie potranno essere presentate indifferentemente nelle due camere.
Su tutte le altre leggi il Senato potrà proporre solamente delle modifiche, ma la Camera potrà anche non tenerne conto riapprovando lo stesso testo. Inoltre queste proposte potranno essere solo presentate alla Camera in prima lettura, nonostante il Senato mantenga il potere di iniziativa legislativa per ciascuno dei suoi membri. A questo scopo, per evitare il rischio che le proposte dei senatori non vengano mai prese in considerazione, il Senato potrà, con un voto a maggioranza assoluta, chiedere alla camera di esaminare un disegno di legge entro 6 mesi.
Ma, se vincesse il sì, il Senato avrà anche delle funzioni non legislative infatti  il Senato diventerebbe un organo di raccordo tra i diversi livelli istituzionali, in particolare lo stato, l’Unione europea e gli enti territoriali. 
Essendo composto in massima parte da consiglieri regionali e sindaci, il nuovo Senato dovrebbe essere chiamato a rappresentare regioni, città metropolitane e comuni. 
Il Senato conserverà altre funzioni come quella della nomina dei Giudici costituzionali, nel caso in cui fosse modificata la Costituzione il Senato nominerà due giudici della Corte costituzionale su 15, mentre la camera ne nominerà due.
I senatori parteciperanno all'elezione del Presidente della Repubblica ma essendo diminuiti di numero conteranno dimeno.
Il Senato continuerà ad esprimere il proprio parere sulle nomine del Governo.
Una competenza nuova ed interessante potrebbe essere quella di  valutare le politiche pubbliche, ma è una cosa tutta da verificare.

Nessun commento:

Posta un commento