lunedì 21 novembre 2016

IL NUOVO ATTO AZIENDALE DELLA ASL LATINA

Con deliberazione n. 505 del 15 novembre scorso il Commissario Straordinario della ASL Latina ha adottato una proposta di modifica dell'Atto aziendale della stessa ASL approvato dal precedente DG Caporossi con deliberazione n. 86/2015.
Si tratta di modifiche organizzative che, come si legge nelle premesse dell'atto riguardano essenzialmente:
  • potenziamento delle funzioni di staff alla Direzione generale
  • semplificazione e ottimizzazione della "line" tecnico-amministrativa
  • potenziamento della funzione di committenza e di governo aziendale periferico
  • semplificazione del dipartimento delle Professioni sanitarie
  • consolidamento e razionalizzazione della rete ospedaliera.
In sostanza viene aumentato il numero delle Unità Operative Complesse dello "staff" accentrando il potere presso la Direzione generale che viene ad avere addirittura ben nove UOC con un appesantimento notevole.
Nello stesso tempo si nota che il complesso dei dirigenti amministrativi è ridotto a sette, cui si aggiungono due avvocati, due sociologi, un analista, un architetto e un ingegnere. Si deve supporre che la responsabilità di alcune funzioni di staff prettamente amministrative sia stata affidata a personale appartenente al ruolo sanitario, distogliendolo così dalle funzioni proprie.
Per quanto riguarda le funzioni di "line" si rileva la soppressione della UOC "Sistemi informativi" proprio in un momento in cui l'informatica oramai ha assunto un ruolo importantissimo nella sanità; la spiegazione è che questa materia sarà gestita dalla ASL di Frosinone in quello che viene definito "Dipartimento operational", che dovrà gestire anche il provveditorato, il tecnico e il patrimonio; dal che ci si augura che le cose possano andare meglio di adesso che esistevano strutture di maggiore prossimità?
E' prevista una diversa organizzazione dei distretti e qui si vede una maggiore conoscenza dei problemi pratici, peraltro non c'è un riferimento alle strutture che dovranno poi essere utilizzate per la gestione e l'erogazione dei servizi dato che in tutto l'Atto aziendale si parla solo di sfuggita ed una sola volta delle Case della salute e questo nonostante gli impegni assunti anche di recente dal presidente Zingaretti su questo tema. Pertanto non si comprende come sarà possibile gestire i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) che ancora non decollano. 
Viene alleggerito il Dipartimento delle professioni sanitarie rispetto al passato e questa sembra una soluzione giusta.
Per quanto riguarda il c.d. consolidamento della rete ospedaliera si assiste invece all'ennesima formalizzazione di riduzioni di posti letto avvenute anche in contrasto con le direttive della regione Lazio, per cui il numero dei letti pubblici è ancora inferiore agli standard previsti dal D.I. n. 70/2015.
Manca ancora l'adozione del Piano strategico un documento obbligatorio le cui Linee Guida sono state dettate dal Presidente Zingaretti con il  DCA U00251/2014, nè è noto quando questo avverrà. 
Il numero dei posti letto del presidio ospedaliero Centro rimane invariato a n. 148 letti divisi in due ospedali che sono proprio quelli di più recente costruzione e che potrebbero essere utilizzati in maniera migliore per dare risposte specialistiche alla popolazione di tutta la provincia. 
Per quanto riguarda l'organizzazione il numero delle UOC è contenuto nel numero massimo consentito, ma, come sinteticamente illustrato l'organizzazione è molto più centralizzata, il che comporterà come conseguenza un ulteriore accentramento del personale di cui invece si sente la necessità a livello territoriale. 
In merito all'atto si legge che sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Collegio di Direzione, del Consiglio dei Sanitari, della Conferenza locale per la sanità e che sono state consultate le organizzazioni sindacali; sarebbe interessante leggere i verbali di queste sedute per comprendere coma sia stato possibile assentire a queste decisioni.


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