martedì 30 aprile 2019

IL DIRITTO ALLA FELICITA' E GAETANO FILANGIERI

Ne la "Scienza della legislazione" di Gaetano Filangieri (1753-1788), grande illuminista napoletano, troviamo idee e proposte molto innovative che potrebbero essere introdotte negli statuti comunali. 
Quest'opera che piacque molto a Benjamin Franklin, uno degli autori della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America (4 luglio 1776), grande estimatore di Filangieri che dopo aver letto l'opera ebbe un lungo scambio epistolare e utilizzò molte sue idee, tra le quali mi piace ricordare quella del diritto alla felicità unito a quelli alla vita e alla libertà. 
Mancato giovanissimo a causa della tubercolosi ha lasciato parte della sua opera incompiuta, ma il suo pensiero è ancora vivo.
Da molti è considerato uno dei primi ad aver posto la questione meridionale, un problema ancora insoluto che angoscia taluni politici e che comporta profonde disuguaglianze tra nord e sud in moltissimi campi: dal lavoro alla sanità, dall'istruzione alla sicurezza sociale.
Per questi motivi fu osteggiato dalla Chiesa e dai conservatori, tanto che la vedova ed i figli dovettero riparare in Francia dove nel 1800 furono adottati dalla Repubblica, e l’allora primo console Napoleone Bonaparte rese omaggio a «ce jeune homme, notre maître à tous».

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