mercoledì 3 aprile 2019

ITALIA INCAPACE AD UTILIZZARE I FONDI EUROPEI

Fondi Ue, monito di Bankitalia: “Bruxelles ci darà più soldi, ma non sappiamo presentare progetti”. Regioni ed enti locali non sanno approfittare delle opportunità offerte dalla UE.
Molti Sindaci appena eletti dicono che faranno, che parteciperanno, che otterranno, ma poi tutto finisce nel nulla. 
Secondo Bankitalia nel corso di una audizione alla Camera nella prossima programmazione finanziaria che partirà nel 2021, l’Italia avrà un 6% in più di risorse Ue da spendere per le politiche di coesione. Ma i problemi restano alla radice: il nostro Paese non è capace di sfruttare questi fondi. Non per colpa delle imprese, ma per le carenze “delle amministrazioni pubbliche nel presentare progetti che siano validamente” finanziabili.
I dati sono inesorabili: tra il 2000 e il 2006, l’Italia ha dovuto restituire a Bruxelles ben 221,2 milioni di euro. Si tratta di fondi che sarebbero dovuti servire alle imprese, alla messa in sicurezza del territorio, al rilancio dell’occupazione. Ma non siamo riusciti a spenderli.
Non sta andando meglio con la programmazione dei fondi strutturali in corso: un report della Corte dei conti Ue ci pone all’ultimo posto tra i 28 Paesi membri per capacità di assorbimento di queste risorse. 
Indiziate principali sono le Regioni, principale destinatarie dei programmi di coesione: la Puglia ha speso finora il 18% delle risorse disponibili, il Molise e la Campania il 16%, la Calabria il 19%, la Basilicata il 26%, l’Abruzzo appena il 14%. 
E i programmi, partiti ufficialmente nel 2014, si chiuderanno nel 2020. “
I soldi si perdono e i cittadini aspettano...

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