Sono felice di apprendere che, dopo molte sollecitazioni svolte, finalmente il Comune di Sabaudia è entrato in possesso di un primo immobile confiscato alla malavita organizzata.
Nella fattispecie si tratta di una villetta in via Colle d'Alba.
Si tratta di un segnale importante, ma per poter dimostrare a questi personaggi che lo Stato c'è, occorre provvedere al più presto a stabilire come lo vorrà utilizzare il Comune.
Mi sono occupato di utilizzo di beni confiscati quando lavoravo al Comune di Formia agli inizi di questo secolo e ottenemmo alcuni immobili che erano appartenuti alla famiglia Bardellino e ricordo che avemmo molti problemi.
A questo proposito ricordo che manca ancora un regolamento per l'assegnazione, si tratta di un atto indispensabile che dovrebbe approvare il consiglio comunale.
Ma ben altri sono gli immobili confiscati alla malavita organizzata a Sabaudia, ce ne sono almeno altri 47 di dimensioni e di valore ben più grande, alcuni anche in città.
Appare perlomeno strano che si inizi da un immobile in area periferica difficile anche da sorvegliare.
Sarebbe benne che fosse previsto sin d'ora cosa farci e mettere in atto tutti i provvedimenti necessari dato che in questi casi il tempo è un fattore importantissimo.
Naturalmente questo primo immobile rappresenterà una prova per cui se il Comune sarà in grado di utilizzarlo bene ne potrà avere altri, altrimenti sarà difficile.
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