Il ponte che collega la città di Sabaudia al mare, superando il lago di
Paola è intitolato a Giovanni XXIII (con deliberazione n. 130/78). La realizzazione
del ponte, benché prevista già nel progetto originario della città, fu affidata
negli anni ’62-’64 all’arch. Riccardo Morandi il quale progettò una struttura
tecnologica tipo Maillart a volta irrigidita.
Il Ponte costruito con le
tecniche dell’epoca è purtroppo ammalorato da tempo ed ha dei gravi problemi di
staticità: una interrogazione in tal senso presentata dal Gruppo del PD nel settembre
2009 non ebbe effetto in quanto il Sindaco affermò che la struttura non aveva
problemi, ma la Giunta solo pochi mesi dopo chiese un contributo ( di € 850.000,00 )
alla Regione per il risanamento strutturale del ponte (deliberazione n. 110 del
24 giugno 2010); ma la Giunta Polverini non lo concesse, così con
l’Ordinanza sindacale n. 29 del 31 dicembre 2010 veniva disposto:
- il declassamento del Ponte
Giovanni XXIII dalla I° alla II° Categoria ai sensi del D.M. LL. PP. 04.05.1990
“Criteri Generali e prescrizioni tecniche per la progettazione, l’esecuzione ed
il collaudo dei ponti stradali”;
- il
divieto di transito sul Ponte per i veicoli con peso complessivo superiore alle
3,5 Tonnellate;
- di
limitare la velocità di percorrenza del Ponte a 30
km/h .
Peraltro i controlli non sono stati mai molto presenti.Il 29 febbraio 2011 il Gruppo del PD scrisse una nuova lettera per sollecitare la questione, ma purtroppo senza esito.
Con deliberazione n 117 in data 14 ottobre 2014 la Giunta
ha poi approvato un progetto preliminare per il risanamento e il consolidamento del
Ponte per u importo di € 3.000.000,00, chiedendo il relativo finanziamento alla
Regione.
Ora, a distanza di sei anni dalla prima interrogazione è
stata pubblicata la determinazione n. 140 in data 4 agosto (Reg. Gen. 1232 del
27 agosto) con cui il Settore Lavori Pubblici ha provveduto all’aggiudicazione
della gara finalmente indetta per un programma di indagine per la valutazione
delle stato strutturale del Ponte (affidato alla soc. ISTEDIL di Latina) per un
costo rilevante.
Nel frattempo la navetta estiva deve fare il giro da
Caterattino, i pullman dei turisti e tutti gli automezzi pesanti non possono
passare sul ponte.
Oggi più che mai queste considerazioni sono attuali e preoccupanti. Il ponte è stato progettato da Morandi con 15 anni di esperienza in meno rispetto al ponte di Genova. Se la causa del crollo di Genova fosse da imputare alle caratteristiche del progetto (così come si va dicendo) oltre che alla mancanza di adeguati controlli e restauri, non si capisce come faccia il nostro ponte a stare ancora in piedi. Cosa aspettano? Che crolli per risparmiare sui costi di demolizione?
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